Commento critico di Lunaria: Rebecca Flanders, già autrice del bellissimo "Gabriel l'Immortale"
http://recensioniromanzirosa.blogspot.it/2017/07/gabriel-limmortale-di-rebecca-flanders.html
si riconferma, con "L'uomo del ritratto" (1994), una delle più valenti e talentuose scrittrici rosa. Esattamente come "Gabriel l'Immortale", anche "L'uomo del ritratto" anticipa tanto Urban Fantasy, giocando sull'equivoco del "vedo e non vedo": Sean è davvero una creatura soprannaturale? è davvero lui il re degli abissi, che governa il mare? che, da secoli, attende la donna perfetta, colei che col suo amore riuscirà ad annullare la maledizione che lo colpì, secoli prima?
Il finale, ovviamente, è aperto (ma sono certa che tutte le lettrici sceglieranno di credere alla spiegazione soprannaturale... per una volta, chissenefrega della realtà!).
Quanto ai personaggi, Sean e Molly, esattamente come in "Gabriel l'Immortale", troviamo fini e profonde descrizioni psicologiche dei loro sentimenti travolgenti, del loro dolore, della loro sensibilità. L'Autrice, scegliendo parole delicate, riesce a descrivere alla perfezione il flusso delle emozioni, tanto che in molti passaggi, si sentono "quasi vibrare" le pagine. Difficile smettere la lettura, e dato anche l'esiguo numero di pagine (10 capitoli, 157 pagine) è possibile finire il libro in uno o due giorni.
Notevoli le scene d'amore e di sentimento (sempre condito da un pizzico di mistero: in effetti, Sean potrebbe essere non umano...) venate da una certa vena quasi panteista (il mare e il cielo sembrano venir governati dagli stati d'animo di Sean...) non così sfruttata nel genere rosa. Peccato che, dato l'anno di pubblicazione (1996 in Italia, 1994 l'edizione originale), probabilmente "L'uomo del ritratto" risulta reperibile solo sul mercato della rivendita dell'usato... comunque, fate il possibile per cercarlo.
Gli stralci più belli:
Di colpo la sua caduta si arrestò contro una barriera solida [...] capì che la parete contro cui si era fermata era il torace di un uomo che le teneva le braccia saldamente intorno alla vita. Uno sconosciuto l'aveva salvata. [...] I suoi occhi furono ciò che attrasse Molly sopra ogni cosa: erano occhi di un verde liquido che ricordava le profondità marine, occhi penetranti che ipnotizzavno. [...] Era un viso di ineguagliabile bellezza, con la fronte alta, le labbra carnose e lunghe ciglia scure a coronare uno sguardo audace e sensuale. La virilità prepotente dell'uomo le rendeva difficile staccare lo sguardo da lui, insieme alla strana sensazione di averlo già visto da qualche parte.
La vicinanza del suo corpo forte le riportò il ricordo della sera prima quando era stata tra le sue braccia. Il suo profumo di mare e di aria aperta la ubriacò e Molly si perse in fondo ai suoi occhi di un verde incredibilmente cristallino, con le stesse sfumature dei mari tropicali. Quell'uomo era dotato di un magnetismo irresistibile, pensò. Aveva un fascino sottile, insinuante, del genere che irretisce le donne avviluppandole sempre più fra le sue spire fino a quando si accorgono di essere senza scampo, prigioniere del suo carisma fatale.
"Qui dice che la leggenda del re degli abissi è comune a diversi popoli in tutto il mondo ed è diffusa in varie versioni [...] Una delle versioni più strane ed originali deriva da un paesino isolato situato nel New England, in un'isoletta, Harbor Island, divisa dalla costa solo da uno stretto braccio di mare. La leggenda è talmente popolare a livello locale da avere ispirato persino un pittore del posto. [...] Da diverse generazioni sull'isola si tramanda la storia del re degli abissi che una volta ogni cento anni può emergere dalla sua prigione sottomarina e prendere sembianze umane per cercare la sua sposa ideale sulla terraferma. La credenza dice che dopo averla trovata la incatenerebbe con il suo sguardo e la convincerebbe a seguirlo nel suo regno che si trova nelle profondità marine. Se, tuttavia, non dovesse riuscire a trovarla nel tempo a lui concesso, sarebbe condannato a ritornare tutto solo nei freddi e oscuri abissi da cui è venuto e lì attendere per altri cento anni. [...] Ma non è proprio come dicono. Gli oscuri abissi! C'è sempre molta luce e i colori del mare sono carichi, brillanti, belli come e forse anche più di quelli che si vedono sulla terra. [...] Secondo la vera leggenda l'innamorata del re degli abissi deve donarsi a lui di sua spontanea volontà ed essere felice di vivere con lui per sempre, altro che stregata dal suo sguardo! Solo in tal modo lui potrà essere liberato dall'incantesimo che lo condanna a vivere sotto acqua. La cosa peggiore non è il freddo o il buio, sai. è la solitudine."
Molly poté quasi avvertire una nota di vibrante tristezza nella voce di Sean. "Perché?"
"Laggiù lui si sente solo da morire. Per questo motivo desidera avere una compagna, una donna da amare"
A Molly parve di percepire una nota triste nella sua voce e si girò verso di lui. I loro volti erano vicinissimi e Sean la fissò intensamente. Lei aveva gli occhi scintillanti di eccitazione, le labbra socchiuse in un sorriso gioioso che si spense quando lui le passò una mano dietro la nuca e l'attirò a sé.
Le loro labbra frementi erano a pochi millimetri di distanza, ma Molly, pur con il cuore in gola, non poté mettere a tacere il suo istinto giornalistico.
"Sei un marinaio o un pescatore, vero?" mormorò.
[...] Lui sorrise e a lei parve di galleggiare sul suo sorriso per sprofondare nel mare misterioso dei suoi occhi.
Le labbra di Sean furono sulle sue, calde e piene di passione. Non era mai stata baciata così. Le sembrava, anzi, di non essere mai stata baciata affatto prima di allora, tanto l'ardore di lui aveva cancellato ogni sua esperienza precedente. La bocca di Sean sapeva di calde notti tropicali, di vino e di mare, di onde impetuose e di sensualità furibonda, tempestosa come l'oceano.
In quell'attimo la mente di Molly fu invasa interamente da un piacere puro, totale, che non lasciò spazio per altre sensazioni che il desiderio di un'unione più profonda.
Quando si staccarono lei provò un senso doloroso di separazione, di perdita come se le mancasse l'aria e non riuscisse più a respirare.
[...] "Chi sei?" riuscì a chiedere infine.
Lui tuffò le dita tra i suoi capelli in una tenera carezza. "Non l'hai ancora capito? Io sono il re degli abissi e sono venuto sulla terra per portarti via con me. Vuoi venire?"
Ammaliata dal suo viso bello da commuoversi, dal desiderio che la invadeva, Molly voleva disperatamente credergli. Per lei Sean Seaward possedeva il potere immenso degli oceani, delle maree, delle creature fantastiche degli abissi, ed era capace di stregarla, d'incatenarla con la magia di uno sguardo. In quel momento il mondo stesso svanì per lui, null'altro importava se non stare per sempre con lui.
Lo guardò intensamente e vide in fondo ai suoi occhi la luce che danzava in un mare caraibico. Il mondo svanì come per incanto e nella sua mente ci fu spazio solo per la magia che le aveva risvegliato i sensi con una carezza, un bacio e niente più. Molly lo guardava e sentiva il desiderio scorrerle denso e ardente nelle vene.
"Dove sei stato? Perché te ne sei andato? Come hai potuto?" Molly lo tempestò di piccoli pugni irritati.
Lui le prese il viso tra le mani e lo sollevò per costringerla a guardarlo. Lei fu di nuovo rapita nel cerchio magico dei suoi occhi fondi come il profondo mare, ricchi come gioielli di un tesoro sommerso. Le parole le morirono in gola e le labbra, brucianti, si protesero disperatamente per essere baciate. I brividi si tramutarono in un calore che le si diffondeva in tutto il corpo e Molly si sciolse nel suo bacio. Fu consumata da lui, trascinata verso abissi di passione ardente. Si scoprì a esistere solo per lui e per le sensazioni che lui le faceva provare con il suo abbraccio tenero e divorante al tempo stesso, con la sua magia irresistibile e la promessa di estasi future.
"Quanto ti desidero, Molly!" mormorò chinando le labbra ardenti sulla sua gola palpitante e continuando a baciarla a mano a mano che la spogliava. "Mi sembra un secolo..."
Lei lo strinse forte al seno affondando le dita nei suoi capelli morbidi, inebriata dal suo profumo di mare, dal suo calore, dall'incanto magico che la rendeva sua schiava.
Gli elementi celebrarono in una danza di stelle, venti, onde e maree l'unione dei loro corpi, mentre Molly si arrendeva appagata all'assalto di Sean. La magia era dappertutto, nelle sue carezze sensualmente lente, nei baci con cui assaporò la sua pelle, nella potenza dei suoi muscoli tesi, nei caldi bisbigli della sua voce distorta dal piacere, nel sapore di vento e di mare aperto della sua bocca. Gli occhi di Sean mutarono colore e presero tutte le sfumature del mare, tutte le gradazioni del verde, dell'azzurro, dell'argento, accesi di rifrazioni di luci e disegni cangianti. La sua pelle dorata sembrò fondersi con quella di lei, i loro cuori si misero a battere all'unisono e insieme esplosero in una dispersione molecolare che li proiettò fino alla luna e poi giù fin nei più profondi abissi dove regnava solo il buio e il silenzio di un'opacità senza suoni e senza forma.
Molly si riprese molto lentamente dalla vertigine che le aveva annebbiato la mente e si scoprì ancora avvinghiata a lui, ben oltre il piacere fisico, in un atto d'amore che non aveva mai fine. Non voleva lasciarlo andare, non poteva ritornare da dove lui l'aveva portata e permettere che tutto finisse.
Altri libri di Rebecca Flanders: http://recensioniromanzirosa.blogspot.it/2017/07/lacchiappafantasmi-di-rebecca-flanders.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/04/due-vite-allo-specchio-di-rebecca.html
http://recensioniromanzirosa.blogspot.it/2018/03/ma-la-nottesi-di-rebecca-flanders.html
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