"La Spada delle Highlands" di Ruth Langan (Romanzi Storici)



Trama: La saga di Allegra Drummond e delle sue sorelle, dotate di poteri magici e di guarigione, e per questo motivo, odiate e disprezzate dalle persone del volgo. Allegra, la madre e le sorelle, per evitare le persecuzioni della Chiesa, si rifugiano quindi nel magico mondo delle Highlands (una sorta di Avalon), fino a che Merrick, signore feudale, non si addentra nel regno magico, rapendo Allegra e obbligandola a curare il figlioletto che ha perso conoscenza dopo una caduta da un albero. O forse qualcuno sta congiurando contro Merrick e suo figlio?

Commento di Lunaria: "La Spada delle Highlands" fa parte di una trilogia, dedicata alle tre magiche sorelle Drummond, di cui putroppo possiedo solo questo primo capitolo. Posso dire però che il libro risulta ben scritto, è avvincente e risulta di lettura scorrevole (anche se non vi è praticamente traccia del contesto storico cinquecentesco, esclusione fatta per la "caccia alle streghe" - fenomeno che insanguinava proprio quel periodo -; l'Autrice sceglie di narrare la vicenda senza verismo storico e questo potrà risultare una pecca per quelle lettrici che amano particolari più realistici e ancorati al contesto storico e meno fantasy). Le parti più belle del romanzo sono le scene di guarigione, nelle quali Allegra, con l'uso delle erbe e della meditazione, e ancor prima, della gentilezza e dell'empatia, riesce a guarire gli abitanti del castello, e i discorsi, carichi di pregiudizi, delle persone ignoranti che disprezzano ciò che non conoscono chiamando Allegra "strega", riflette la mentalità arretrata e superstiziosa del periodo (*); molto delicate e appassionanti le scene d'amore fisico (anche se non sfociano mai in pagine di puro eros troppo spinto) e verso il finale, quando la cospirazione contro Merrick viene alla luce, l'Autrice opta per uno stile quasi thriller molto teso, con il rapimento di Allegra e del piccolo Hamish.
Davvero incantevole la copertina che descrive perfettamente i due protagonisti, specialmente nella scena conclusiva, quando, dopo aver combattuto sul confine tra la vita e la morte, si ritrovano nel campo di erica, facendo trionfare il loro amore su tutte le avversità:





(*) Per un approfondimento storico sulla realtà inquisitoriale e superstiziosa del '400-'500-'600, consiglio di visionare questo libro:



Gli stralci più belli:

Sollevando il capo, Allegra vide la nonna che faceva salire Kylia e Gwenellen nella parte posteriore del carro affrettandosi poi a nasconderle sotto la coperta di pelliccia.
Non appena anche Allegra e la madre furono rimontate a bordo, Wilona fece schioccare le redini e il cavallino ripartì a tutta velocità.
Lo sguardo di Allegra passava dalla madre alla nonna; entrambe sembravano impaurite. "Ho fatto qualcosa di sbagliato?" chiese.
"No, bambina, ma c'era troppa gente. Ti abbiamo avvertita che noi non siamo come gli altri."
Allegra chinò il capo, contrita. "Mi dispiace. Ma la madre di Jamie piangeva, e dentro di me sentivo che anche lui piangeva. Voleva tornare da lei, l'ha proprio detto."
Nola attirò la figlia a sé e la abbracciò. "Non hai fatto niente di male, Allegra. Ma ci sono persone che hanno timore dei nostri doni."
"Perché?"
"Perché hanno dimenticato le antiche tradizioni. Hanno scelto di ignorare e dimenticare i poteri di guarigione che ci sono anche nel loro cuore."
Con aria solenne la bambina intrecciò le mani in grembo. "Sono contenta che noi non li abbiamo rifiutati."
Chiuse gli occhi e si appoggiò alla madre, cedendo alla debolezza che gravava su di lei.
Nola sospirò incrociando al di sopra della testa della figlia lo sguardo preoccupato di Wilona.
"Spero che non dovrai mai pentirtene, Allegra."


Duncan sospirò. "Questi sono tempi difficili, Wilona. Persino la musica, la danza e i divertimenti sono considerati opera del diavolo. Ho sentito dire che domani qualcuno andrà a Edimburgo a riferire alle autorità quanto è successo al lago. Voi, Nola e le bambine potreste finire nella prigione di Tolbooth o peggio. Potrebbero addirittura condannarvi al rogo."
"Che cosa volete che facciamo, Duncan? Che diventiamo come coloro che pensano di essere normali e invece sono crudeli e indifferenti? Che rinneghiamo i nostri doni preziosi? Doni di cui anche gli altri possono beneficiare?"

Le acque del lago, fino a quel momento così limpide e calme che si poteva vedere il fondo, all'improvviso erano diventate vorticose e agitate; gli ricordavano il calderone gorgogliante nel quale le streghe mescolavano le loro pozioni magiche.
Streghe. Con gli occhi socchiusi guardò il fardello che teneva tra le braccia. Quando era nell'orto l'aveva quasi scambiata per una Dea, con quell'abito elegante e i capelli raccolti in una spessa treccia; ma adesso non aveva dubbi che quella femmina focosa fosse la causa dell'improvviso mutare delle condizioni del lago.

Merrick MacAndrew era un uomo davvero strano. L'aveva portata al castello contro la sua volontà, l'aveva maltrattata, chiamata strega e guardata come se fosse una criminale. Eppure poi aveva trascorso la notte nel suo letto, riscaldandola con il proprio corpo per riportarla indietro dal mondo delle tenebre, con la sola forza di volontà [...] Che cosa doveva fare con lui? Peggio ancora, che cosa doveva riguardo alle sensazioni strane e sconosciute che la turbavano tanto? Il potere di quell'uomo stava annientando il suo, e questo le sarebbe potuto risultare fatale, soprattutto perché Allegra aveva la sensazione che qualcuno, al castello, volesse farle del male. Forse addirittura ucciderla [...] per qualche bizzarra ragione era sempre più prigioniera di Merrick MacAndrew.

Per tutta risposta, lui le coprì le labbra con le sue in un bacio così appassionato che lei non poté fare altro che aggrapparsi al suo corpo forte per farsi guidare in quella pazza, inebriante corsa. Quando Merrick sollevò il capo, gli circondò il viso con le mani, attirandolo di nuovo a sé, desiderando che quel piacere non avesse mai fine.

La bocca di Merrick, calda e abile, coprì quella di Allegra in un bacio devastante mentre le sue forti mani di guerriero si muovevano sul corpo di lei disegnando roventi scie di fuoco. Allegra fu scossa da un fremito, incapace di fare altro che aggrapparsi all'uomo che stava operando su di lei quell'incredibile magia. Ancora una volta il potere di Merrick le offuscava la mente, privandola della volontà, solo che questa volta lei non opponeva alcuna resistenza. Questo era ciò che voleva, ciò che desiderava con tutta se stessa [...] con un sospiro voluttuoso Allegra rovesciò il capo all'indietro offrendogli il collo sinuoso e gli passò le braccia intorno alla vita per sostenersi [...] Sospirando di piacere, Allegra si concesse di passare le mani su quel corpo forte e caldo, deliziandosi del contatto con la sua pelle [...] Allegra assorbì con tutti i sensi il calore di lui, il rombo profondo della sua voce, e non poté fare altro che sospirare per la profonda emozione che le davano quelle sensazioni. Merrick le prese il viso tra le mani, fissandola negli occhi con un'espressione così intensa e appassionata che lei si sentì fremere di anticipazione. "E adesso sei qui, e io credo ancora di essere stregato."
"Anch'io, mio signore."
"Oh, Allegra. Mia bellissima, incantevole Allegra. Sei diventata così preziosa per me." Merrick tracciò una scia di baci ardenti sulle palpebre di lei, sulle sue guance e sulla punta del naso [...] Merrick abbassò il capo e le sue labbra si chiusero su un seno. Perfino attraverso la barriera degli abiti lei sentì il loro calore giungere fino al centro della sua femminilità [...] All'improvviso lui la sollevò per portarla fino al letto dove la depose dolcemente senza smettere un solo istante di baciarla sino a farle arrestare il respiro in gola.


Altri romanzi che trattano il tema della stregoneria e della donna guaritrice perseguitata dalla massa: http://recensioniromanzirosa.blogspot.it/2017/08/la-pietra-magica-di-karyn-monk-romanzi.html
https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/10/la-sensitiva-di-beth-brookes-harmony.html

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