"La verità in un sogno" di Jeanne Rose (Harmony Sesto Senso)


Trama: Luke Naha... soltanto lui, l'uomo che continua a popolare i suoi sogni regalandole notti di passione irrefrenabile e proibita dalle regole della riserva indiana cui appartengono, poteva spiegare a Mara Fitzgerald le memorie di un misterioso passato in comune che le affollano la mente. Da parte sua, Luke è consapevole che il proprio potere di entrare nei sogni altrui può procurare sofferenze a se stesso e agli altri, perché è già avvenuto nella precedente vita che entrambi hanno condiviso. Per paura di ferire la donna che sente di amare da sempre, quando si incontrano lui...

Commento di Lunaria:  "La verità in un sogno" risulta firmato da Jeanne Rose, ma questo nome è uno pseudonimo di due scrittrici, Patricia Pinianski e Linda Sweeney; è un romanzo che unisce il tema dell'amore contrastato a quello della reincarnazione, dei poteri psichici (entrare nei sogni, avere premonizioni...) e degli spiriti dei Nativi Americani. Ha un buon ritmo narrativo, molto scorrevole e senza "tempi morti". I personaggi risultano ben caratterizzati, e le pagine migliori sono soprattutto quelle degli ultimi due capitoli, dove le Autrici virano totalmente sul paranormale puro, prima descrivendo la dolorosa presa di consapevolezza di Mara, che vagando nel deserto roccioso, viene a conoscenza delle sue vite precedenti, specialmente quella vissuta al tempo della guerra tra Spagnoli e Nativi e del rapporto che la legava a Luke fin da allora, e poi, ormai risvegliatasi come potente Donna-Serpente, usa per la prima volta i poteri psichici e magici, che riaffiorano in lei improvvisamente, per sconfiggere l'antagonista, così accecato dall'odio per i Kisi da non esitare a ucciderli mediante magia nera. Non vi è un vero e proprio approfondimento accademico della cultura nativa, ma tuttavia quelle poche note antropologiche romanzate e riassunte si fanno apprezzare, anche perché non sono così sfruttati i nativi americani, nei romanzi rosa, per cui la trama acquista comunque originalità; risulta ben congegnata, quasi thriller, la pagina che descrive il primo tentativo che il nemico fa per nuocere a Mara tramite magia nera, servendosi di una bambolina e di interiora animali (pagina che effettivamente è abbastanza cruda e dona una drammaticità quasi horror alla vicenda). Sofferte, dolenti e vibranti le pagine che servono da visione del passato, che ha originato la maledizione che ha colpito Mara e Luke, e che narrano i massacri subiti dai Kisi, ad opera degli Spagnoli, pagine che comunque optano per descrizioni non horror, ma piuttosto sull'atrocità data dai particolari suggeriti, in maniera molto vivida. Belle anche le scene oniriche, di Mara, Luke e della matriarca nativa (personaggio molto affascinante e che si sarebbe potuto approfondire con un capitolo a parte, perché si sarebbe prestato a una bella occasione di narrare l'affascinante corpus di leggende e credenze native, specialmente dal punto di vista sciamanico femminile); un po' rade le scene d'amore fisico carnale anche se è palpabile la tensione erotica che corre tra i protagonisti (che sono spesso anche in disaccordo tra loro e travolti dal peso degli errori passati). La tematica onirica del controllo dei sogni e dell'intruso malvagio che sa uccidere, manipolandoli e trasformandoli in incubi, ricorda molto la celebra saga di "Nightmare" anche se le due Autrici non esagerano mai indugiando su descrizioni di puro terrore (anche nelle scene degli omicidi avvenuti tramite magia nera e controllo dei sogni).
In conclusione, "La verità in un sogno" è un romanzo che mi ha appassionato, anche se temo che sia di difficile reperibilità, come tutti i romanzi della serie "Sesto Senso"
speriamo che la casa editrice si decida a riproporli sul mercato, come ristampe.

Per chi volesse approfondire qualche figura storica di donna nativa che contribuì in modo decisivo alla storia nativa, vedi il mio pdf: https://www.academia.edu/33054327/Donne_Native_Americane_tra_resistenza_ed_emancipazione

Dalle stesse Autrici, vedi anche: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/08/le-ali-della-notte-di-jeanne-rose.html


Le pagine più belle:

"Hai già sentito parlare del misticismo che avvolge i dipinti di Naha, vero?" le chiese Felice.
Un brivido le corse lungo la schiena. "Misticismo?"
Felice le indicò una figura, l'unica sagoma umana in tutto il dipinto. "Molti collezionisti ritengono che questi piccoli esseri possiedano una vita tutta loro, e che si muovano per il dipinto, occupandone diversi spazi."
Che fossero persino capaci di entrare nei sogni di una persona?, si domandò Mara con un sussulto.
(...) "Dei Kisi si dice che siano maledetti a causa di un qualcosa che accadde loro in passato"
La tribù dei Kisi. La gente a cui apparteneva Lucas Naha (...) Un nuovo brivido le corse lungo la schiena. Mara non voleva credere nel misticismo, e neppure nella stregoneria, eppure era innegabile che l'arte di Naha le fosse entrata nel subcosciente al punto tale da influenzarla anche mentre dormiva.

*

Luke si fermò di colpo, fissandola sbigottito. "Lo so", riprese allora lei, soffocata dall'emozione. "Anch'io faccio spesso degli incubi, ed è per questo che sono venuta. Ho sognato uno dei suoi dipinti, ed era tanto vivido, tanto forte, che mi ha spaventata." (...) Mara non riusciva ancora a spiegarsi la strana attrazione che era sgorgata tra loro, e che trascendeva dal piano fisico. I sentimenti che provava per quell'uomo erano intensi, prepotenti. Ma come poteva provare dei sentimenti per uno sconosciuto?

*

Il luogo dei sogni. La zona sacra a cui Isabel pensava quando cercava la saggezza, basata su un luogo reale che lei aveva sempre amato: la Mesa Rossa. Soltanto i Kisi erano capaci di camminare nei sogni, e soltanto un Kisi completo poteva entrare nelle visioni e nei sogni di un altro.

*

Di colpo Mara si rese conto della forma di quella sporgenza rocciosa, del suo colore rossiccio. Il fulmine sulla Mesa Rossa. Quello doveva essere il punto da cui Luke aveva tratto l'ispirazione per il suo dipinto. Ed era il punto in cui lei stessa aveva diviso un sogno con Luke, e un altro con Isabel. (...) Alle sue spalle, la terra prese a vibrare, fu scossa da un ripetuto boato, da un respiro affannoso. Qualcosa di grande oscurò il sole con la sua ombra. Che gli incubi stessero per mescolarsi con la realtà? Urlando sconvolta, Mara si girò per vedere chi - o cosa - si stese avvicinando con tanta velocità dietro di lei.

*

"Tu possiedi il dono, ragazza mia". La voce debole di Isabel la riportò alla reatà. "Lo hai dimostrato ancora una volta questa notte. Ciò che non capisco è come mai il mio addestramento non abbia portato i risultati sperati, ma forse devi lasciare il pueblo. Devi andare nel deserto senza mangiare, e là cercare la saggezza (...) Devi trovare il tuo luogo dei sogni"

*

Mara piangeva calde lacrime, scossa dai sensi di colpa (...) In quella tragica vita, lei e Luke si erano macchiati della colpa di avere quasi distrutto la popolazione dei Kisi. E nei secoli seguenti avevano vissuto altre vite, ma senza mai riuscire a conoscere il vero amore, come per essere puniti della loro colpa. Ma perché? Per quale motivo la punizione durava ancora?

*

"Io perdono me stessa", mormorò nella notte. E la notte le rispose con un sospiro. "Questo è bene, Palo-Wuti".
Palo-Wuti. In qualche modo Mara sapeva che quel nome significava Donna Serpente, e che era il suo nome sacro.
"Palo-Wuti", gridò al vento, accorgendosi del potere che le dava quel nome. "Palo-Wuti". E quando il vento le rispose, sentì in lontananza i passi di Luke, l'uomo che amava, che aveva amato per più di 300 anni, e che adesso era andato a cercarla.

*

Quando se la strinse al petto, a Mara parve di sentire battere il cuore del guerriero Comanche, ma adesso sapeva che Luke era entrambi. E quando lui le sfilò piano piano i vestiti, arso dal desiderio, anche lei gli ricambiò il favore, finché in pochi minuti giacquero nudi sotto le stelle che impallidivano sempre più nel cielo rosato dell'alba.



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