"Dopo Mezzanotte" di Teresa Medeiros (serie Mystère)



Trama: Caroline Cabot è decisa a vederci chiaro: chi è veramente Adrian Kane, il misterioso visconte Trevelyan che corteggia sua sorella? Perché non si alza mai prima del tramonto? E soprattutto, cosa fa mentre vaga di notte per le strade di Londra? Ma quando Caroline lo incontra, l'attrazione irresistibile che prova fin dal primo momento le fa sospettare che sia davvero una creatura delle tenebre...

Commento di Lunaria: "Dopo Mezzanotte" è un intrigante e avvicente romanzo ambientato nella Londra del 1820. Le abitudini e consuetudini del tempo sono descritte con dovizia di particolari, tanto che l'atmosfera del romanzo è resa davvero palpabile, come se fosse un vero resoconto recuperato dalle memorie dell'Autrice! Notevoli sono le pagine soft-horror dedicate ai vampiri e l'Autrice si è davvero superata nel disseminare la vicenda con citazioni tratte non solo da Byron, ma anche da Polidori e da Horace Walpole! Si veda tutta la parte del romanzo ambientata nel castello: gli appassionati riconosceranno sicuramente gli stilemi gotici da "Castello di Otranto", nella descrizione dei corridoi, pertugi, passaggi segreti, cripte o la luna che illumina la brughiera; infine, roventi e coinvolgenti, anche se presenti solo negli ultimi capitoli, le descrizioni dell'amplesso tra Caroline e Adrian. Insomma, "Dopo Mezzanotte" è davvero un romanzo accattivante, appassionante, che vale la pena di cercare - è uscito nel 2007 - perché se cercate una bella storia d'amore erotico - a differenza del più celebre e teen-ageriale "Twilight" dove mancava del tutto l'eros carnale! - tinta di atmosfere gotiche e horror soft, "Dopo Mezzanotte" fa al caso vostro...

P.S  Notare che il romanzo si conclude con un "finale aperto"... che l'Autrice avesse pensato ad un seguito, magari dedicato alla sorella di Caroline, ovvero Portia, invaghita del fratello di Adrian? Sicuramente il nome di Teresa Medeiros resta un nome da segnarsi tra le autrici Rosa più promettenti...


Altri libri di Teresa Medeiros:





La copertina originale di "Dopo Mezzanotte", "After Midnight", nel titolo originale


Gli stralci più belli:

"Si aggirava per le strade immerse nella nebbia alla ricerca della preda. Il mantello gli svolazzava alle spalle, mentre scivolava da un'ombra all'altra e i suoi passi sussurravano sui ciottoli. Anche se attirava al suo passaggio gli sguardi cupidi delle prostitute e dei borsaioli nascosti negli androni, procedeva noncurante. La notte non riservava pericoli per lui. Almeno, da parte degli esseri viventi. Da tempo il buio era diventato il suo amante e il suo nemico, il momento più desiderato e temuto. Quando una folata di vento soffiò per il vicolo, scacciando la nebbia e le nuvole, lui alzò lo sguardo alla luna con i sensi assetati di luce. Ma nemmeno i pallidi raggi dell'astro placavano più la sete di sangue che gli infettava l'anima."

*

Con il solo avvicinarsi al camino, lo sconosciuto vestito di nero riuscì magicamente a trasformare quell'angolo di sala in un palcoscenico e l'elegante folla di invitati in un pubblico in estasi. Il suo raffinato pallore aveva il potere di rendere ancora più intenso il nero brillante degli occhi e dei capelli ondulati. Aveva spalle larghe ma fianchi stretti, un forte naso aquilino e labbra piene che rivelavano una sconcertante sensualità.

*

Era la sua immaginazione oppure lo sguardo del visconte si era soffermato sul suo collo? Sul pulsare del sangue sotto la sua pelle chiara? Istintivamente si portò le mani alla gola, ma era una ben povera difesa. [...] "Come avete fatto a riconoscermi?"
In due passi lui la raggiunse. "Dai capelli. Nessun'altra donna ha i capelli del vostro colore." Le sfilò una ciocca dallo chignon e se la passò tra le dita come se fosse la seta più preziosa. "Sembrano intessuti con raggi di luna."

*


Le campane battono mezzanotte. Lei sta immobile, con i piedi piantati tra i ciottoli del sentiero, quando lui sbuca dalla nebbia con i capelli inondati di luna e il mantello che gli svolazza dietro le spalle. Sa di essere la preda, ma non riesce né a gridare né a muovere un solo muscolo. La luna sparisce, lasciandola sperduta nelle tenebre. Lui la stringe tra le braccia con gentilezza e determinazione inesorabile. I suoi denti scintillano mentre calano su di lei. Troppo tardi lei si rende conto che non sta cercando le sue labbra, ma il suo collo. Neppure allora, comunque, riesce a smettere di porgergli la gola, di invitarlo... anzi, supplicarlo... di approfittare di lei, di bere la corrente di vita che le pulsa sotto la seta sottile della pelle.
Lui le offre solo ciò che lei desidera, ciò che ha sempre desiderato. La possibilità di arrendersi. Mentre i denti le trepassano la carne e un'ondata di estasi impura travolge la sua anima, le campane continuano a suonare, annunciando l'arrivo di una mezzanotte eterna in cui gli apparterrà per sempre...

*

Posò la fronte contro il vetro freddo e chiuse gli occhi per dominare la malinconia che la stava travolgendo. Che Kane fosse un vampiro o un semplice uomo, se l'avesse guardato negli occhi in quel momento, sarebbe stata perduta. Alzò lentamente il capo e aprì gli occhi. Il balcone era deserto, immerso in un bagliore argentato.

*

Mentre mugolava la propria resa, lui la strinse a sé in un bacio oscuro e dolce come la morte stessa. I capelli le volavano sul viso e il mantello le frustava le gambe.

*

Con un passo la raggiunse e la strinse tra le braccia, fissandola negli occhi con bruciante trasporto. "Non voglio sposarti perché ti amo troppo per farti trascorrere il resto della vita nelle tenebre."
"Preferisco trascorrere il resto della mia vita con te nelle tenebre piuttosto che vivere nella luce piena del giorno in solitudine."
[...] Adrian aprì le tende della portafinestra invitando la luce della luna a inondare il loro talamo. Poi, silenzioso come un'ombra, le tolse la rosa dall'orecchio e distrusse i petali tra le dita disperdendo nella stanza il loro inebriante profumo. Mentre cadevano volteggiando dolcemente a terra, le sfilò il turbante e liberò la cascata dei suoi capelli, ma prima le pressò sulla nuca un ardente bacio che le procurò una scarica di brividi lungo la schiena.
"Hai sempre avuto ragione su di me", sussurrò accarezzandola con le mani e con la voce. "Dal primo momento che ti ho vista, non ho voluto altro che divorarti."
Posò le labbra sulla sua giugulare pulsante. "Bere dalle tue labbra, assaggiare la morbidezza della tua pelle." Poi le sussurrò all'orecchio con voce così roca e impaziente che lei si sentì sciogliere come cera: "Suggere ogni goccia di nettare che la tua carne può offrirmi." [...] Caroline sentì una risposta di piacere inumidirle le cosce e fiaccarle le ginocchia. Chiuse gli occhi, accasciandosi contro il suo corpo... 



Aggiornamento: sì, come sospettavo! Di "Dopo Mezzanotte" c'è il seguito, tradotto anche qui da noi! "Il vampiro che mi amava"


 che dire?? Devo assolutamente cercarlo!!!!!!


"I segreti di Hunter's Bay" di Molly Rice (Harmony Emozioni)


Trama: Troppi segreti nella vita della bella pittrice Stacy Millman, troppi lati oscuri nel suo passato. C'è una sola cosa da fare: tornare a Hunter's Bay, la piccola città da dove è stata portata via in tenera età senza alcun motivo apparente. Nessuna certezza... solo una strana sensazione e un presentimento la riportano là dove era venuta, sul luogo in cui qualcosa di misterioso era accaduto. Nessuno la aiuta. Ma Dereck Chancelor, il giovane e aitante sceriffo della città ha una premonizione e...

Commento di Lunaria: "I segreti di Hunter's Bay" è un thriller che inizia con elementi apparentemente soprannaturali (le visioni psichiche di Stacy, che la portano a dipingere, quasi fosse in trance, una casa e delle inquietanti corde). Alla fine sarà fatta chiarezza non solo su un omicidio avvenuto decenni prima, ma anche sul ruolo dei genitori di Stacy e sull'infanzia di Dereck. L'intreccio è buono, sempre a confine con l'elemento soprannaturale, alla fine tutto trova una spiegazione razionale e l'Autrice è stata capace di mantenere un buon ritmo narrativo e di suspense, anche se le scene sono ridotte all'osso, così come la psicologia dei singoli personaggi coinvolti, poco più che delineati da singoli tratti. Manca quasi totalmente la descrizione del coinvolgimento erotico tra Stacy e Dereck, che ovviamente è palpabile, ma viene lasciato un po' all'immaginazione della lettrice e descritto solo verso gli ultimi capitoli, fugacemente. Per il resto, l'Autrice ha preferito dare più spazio all'azione, alle ipotesi investigative, al complotto.  Non un libro epocale, eppure sa coinvolgere, a patto di non aspettarsi un ottimo libro rosa, perché le scene erotiche sono praticamente assenti.


Gli stralci più belli:

Ma il primo negozio che vide era vuoto e buio. Sulla vetrina un cartello diceva "apertura 1° giugno". Quando vide che anche gli altri negozi erano chiusi, provò uno sconforto ancora maggiore. "Maledetta città fantasma", mormorò. Si accorse di essere arrivata alla fine dell'isolato quando scivolò sul bordo del marciapiede. Continuò dall'altra parte della strada, avvolta nella spessa coltre di nebbia. Avrebbe voluto mettersi a correre, ma la visuale così limitata la faceva procedere cautamente, per paura di cadere o di andare a sbattere contro qualcosa. O qualcuno. Si fermò e si asciugò il viso impregnato di umidità con la manica della giacca. Non doveva lasciarsi prendere dal panico. Ricominciò a camminare, poi di nuovo si fermò, con il cuore che le batteva forte nel petto. Il rumore che sentiva era l'eco dei suoi passi? Si voltò, ma non riuscì a vedere niente. "Ehi, c'è qualcuno?", gridò allarmata. Non ci fu alcuna risposta. Fece ancora qualche passo in avanti.
"C'è qualcuno?"
D'istinto cominciò a correre, incurante dei pericoli a cui poteva andare incontro.
Inciampò in un marciapiede, ma si rialzò e continuò a correre. Il rumore dei passi dietro di lei era sempre più forte.

*

Sembrava che la voce provenisse da un lungo tunnel. Lei si guardò intorno per scoprire da dove provenisse. La nebbia avvolgeva ogni cosa, cercò di dissiparla con le mani, inutilmente [...] Aprì la bocca per gridare, ma le parole vennero soffocate dalla nebbia che le ostruì la gola. "Deve morire", disse la voce in tono perentorio.
Si svegliò all'improvviso e sentì riecheggiare il proprio grido nella stanza. Un velo di sudore le copriva il viso.
Il messaggio del sogno era chiaro: non doveva dimenticare il motivo per cui si trovava a Hunter's Bay.

*

Un brivido le irrigidì la schiena, capì che quelli non erano i rumori della natura, ma di qualcuno che stava camminando sugli aghi di pino, sulla ghiaia. Si sentì all'improvviso vulnerabile, sola com'era in mezzo al bosco, lontano da casa. Se avesse gridato, nessuno avrebbe potuto sentirla.

*

Quando si chinò per baciarla, lei lo strinse forte contro di sé. Era così dolce assaporare il caldo respiro di Stacy che non si sarebbe mai staccato da lei. Stacy avrebbe voluto togliergli i vestiti, ma lui la immobilizzò. Fece scivolare una mano sotto le sue gambe e mentre la baciava sempre più appassionatamente, cominciò a muoversi lentamente, ritmicamente contro di lei, accendendo a poco a poco il fuoco della passione.