''Calendar Girl'': recensione



"Calendar Girl" è una quadrilogia p*rno rosa
(genere detestato da tutte le "femministe antiporno filo-cristiane" visto che smonta tutta la loro "narrazione sul p*rno", visto come "qualcosa che piace solo agli uomini" e "dove le donne sono sempre vittime") totalmente ginocentrica (*) e che sdogana la poliandria e la libido femminile alla massima potenza.

YES: la protagonista, Mia, inizia a fare l'escort per racimolare soldi che le servono per pagare i debiti del padre alcolista, finito in coma dopo un pestaggio da parte degli scagnozzi dell'usuraio… che ha sedotto e fatto lo str*nzo con Mia stessa, oltre ad averle pestato il padre!
Su consiglio di una zia che gestisce "l'agenzia di donnine allegre", Mia inizia a fare l'escort ma ovviamente TUTTI i maschi che lei incontra in un anno - da qui la quadrilogia divisa in tre mesi a volume, appunto -


sono sexyssimi, perfettissimi, stupendissimi, ricchissimi, dolcissimi, innamoratissimi di lei, super attentissimi al piacere sessuale di Mia (mica trivellano stile "Henry Miller arrapato", proprio no, è tutto un baciarla e slinguazzarla per ore in quel particolare posticino che rende le femmine dei cerini infiammati….)
per cui più che "escort oggettificata e sfruttata per il piacere sessuale maschile" la nostra Mia si sente una regina servita, riverita, idolatrata e adorata come una Dea da tutte le tipologie di uomini che attizzano la libido femminile e che si ritrovano nei libri della saga: il surfista e regista di successo, il pittore e fotografo celebrato, il ricco imprenditore che gestisce un business legato alla ristorazione (con vari aspetti, ovviamente, dai biondi ai mori mediterranei)... e nei prossimi volumi, a farle battere il cuore (a a farla bagnare) saranno: un campione di baseball, un samoano alle Hawaii, un ricco filantropo, un musicista hip hop...

Insomma, una saga uscita sulla falsariga dell'illeggibile "50 sfumature"


(l'Autrice di "Calendar Girl" almeno sa scrivere frasi dotate di soggetto, verbo e complementi, rispetto a quell'altra che non nomino neanche sennò sbocco) che, per 300 e passa pagine, scritte fitte fitte per 4 volumi, dà libero sfogo al ginocentrismo sessuale femminile (da sempre represso e demonizzato, nella Storia) che si attizza e fantastica "bagnandosi a catinelle" solo su uomini bellissimi, ricchissimi, devotissimi, sensualissimi che mandano la protagonista in calore e in visibilio.

Qualcuno potrebbe far notare che in "Calendar Girl" troviamo il ribaltamento della consuetudine e dello stereotipo: nel macrocosmo di "Calendar Girl" non è la donna-Mia ad essere oggettificata e sfruttata sessualmente, totalmente infibulata e atrofizzata seguendo il monito del "Non lo fo per piacere mio ma per dare un figlio a Dio", in voga per così tanti secoli in quelle culture che le femmine le preferiscono "vergini asessuate", "madri prolifiche" e "proprietà di un maschio"... ma ad essere oggettificati e "bambolizzati" sono i protagonisti maschili, che sono tutti la quintessenza delle aspettative femminili, e irrealistiche, sugli uomini...
  
Scontato dire che nella realtà di tutti i giorni, è ben difficile che una donna "abbia le esperienze e gli incontri di Mia", e proprio per questo la letteratura Rosa (anche a tinte sessuali esplicite, come ha preso piede negli ultimi anni) con quell'immaginario frutto della soggettività femminile erotica e sentimentale che di concreto e reale ha ben poco, "può funzionare" solo su carta (e al cinema...) e nell'immaginazione gratificata della lettrice che "si innamora e fantastica" sul protagonista.
(poi in "Calendar Girl" di protagonisti ce ne sono ben 12... mica solo uno o due come gli altri romanzi Rosa...)

Comunque, checché ne dicano le negazioniste del fenomeno del "p*rno rosa" (peraltro io ne ho letti a centinaia) che piaccia o meno, quella lì è la sessualità femminile alla sua massima potenza e che ha briglia sciolta solo nell'immaginazione, perché basata su pretenziosità, aspettative, capricci ed esigenze (peraltro: inconfessate se non inconfessabili dalle stesse femmine) che appartengono solo alle femmine; scontato dire che un maschio nella media un romanzo Rosa lo trova soporifero, e a ragion veduta, del resto: mazzi di rose, anelli, inchini, crociera sul panfilo, seratina al ristorante 5 stelle, shopping alla boutique di vestiti e tutto il resto delle cose che Mia fa con i maschi-velini del suo harem che provvedono alle esigenze di lei in tutti i sensi, da quello economico a quello sentimental-sessuale, sono esclusivamente capricci ed esigenze femminili che gli uomini, volenti o nolenti, si devono sciroppare se vogliono "attizzare la tizia e piacerle".

Nota bene: per giunta, ad un prezzo favoloso (2 euro) mi sono trovata anche il resto della saga







 Qualche stralcio per dare un'idea…

"Ma io gli presi il viso tra le mani e gli accarezzai il labbro umido con il pollice. (...) Lui fece un gran sorriso, mi prese per il sedere e mi sollevò. Incrociai subito le gambe attorno alla sua vita slanciata. "Con molto piacere, ma jolie". Mi portò verso le scale e le salì piano, trattandomi come un carico prezioso e dandomi lievi baci sul collo. (...) Il pensiero della sua forza mi faceva impazzire dal desiderio.
Una volta sdraiata, gli infilai le mani sotto la maglietta per sentire la sua pelle. Diedi uno strattone alla stoffa e lui si sfilò la t-shirt, gettandosela alle spalle. Poi si slacciò i bottoni dei jeans e li lasciò aperti. Vedevo sola la sua pelle nuda, qualche ciuffo di peli ramati e una parte del suo membro eretto.
(...) Si mise a cavalcioni su di me e mi sfiorò il collo con le labbra. Era piacevole. Molto più che piacevole. Mi afferrò entrambi i seni attraverso la maglietta, prima di arretrare leggermente per sfilarmela. (...) Lui si chinò in avanti e mi baciò sopra il cuore.
"Ho detto che sei un'opera d'arte"
Poi si spostò sui seni e baciò la pelle morbida, facendomi trattenere il fiato. "Sei l'amore". La sua lingua guizzò intorno ad un'aureola, poi all'altra, strappandomi un singulto. (...) Mi afferrò le ginocchia e me le aprì.

"Voglio assaggiare la tua bellezza con la lingua. (...) La sua bocca era su di me e la sua lingua immersa nella mia carne. (...) Poi aggiunse le dita. Un pollice roteò intorno al clitoride, mentre la sua lingua mi frugava senza sosta. Abbassai le braccia con forza e mi aggrappai alle lenzuola, mentre sentivo l'orgasmo avvicinarsi, partendo dalla base della schiena e irradiandosi lungo il corpo come l'edera che si arrampica a una staccionata. Mi travolse, la mia pelle formicolante di desiderio. (...) Mentre muoveva lentamente la lingua, mise un dito vicino alla rosetta sotto la fessura e lo ruotò, entrando piano piano di un centimetro"

"La sensazione di avere Wes dentro di me era meravigliosa (...) si ritrasse e si spinse dentro di nuovo. Posò le labbra sulle mie, e io gli succhiai la lingua avidamente, come un'affamata dopo un lungo digiuno. (...) Ansimai e annuii, ero talmente annebbiata dal desiderio che riuscivo a concentrarmi solo su ciò che sentivo tra le gambe: l'intenso piacere che accumulava dentro di me, mentre lui si muoveva dentro e fuori. (...) L'orgasmo mi esplose dentro: schegge di piacere volarono in tutte le direzioni. Wes mi baciò con forza, e continuò a baciarmi mentre, in preda al godimento, veniva e mi inondava con il suo seme. La sua bocca impedì alle mie lacrime di colare lungo le guance. Gli morsi le labbra, mentre i residui della nostra passione scemavano lentamente."

"Si alzò sulla punta dei piedi e mi penetrò più a fondo.
Il suo membro durissimo mi trafiggeva, spingendosi dentro di me fino a un punto mai raggiunto da nessun uomo in precedenza. Persi il controllo e fui travolta da un orgasmo che mi lasciò tremante come se avessi preso una scossa elettrica. (...)
Mi fece venire più volte, finché non persi il conto. "

(*) Ma nel primo libro della saga, c'è anche la coppia gay con la quale la protagonista interagisce, aiutandoli a risolvere i pregiudizi omofobi della famiglia cattolica di uno di loro… Insomma, una strizzatina d'occhio ad un'altra fantasia femminile, analoga a quella maschile, che è quella di fare "da voyeur" agli amplessi di gay e lesbiche, anche se, per correttezza, ribadiamo che questo tipo di omosessualità e lesbismo NON sono vera omosessualità e lesbismo ma piuttosto trattasi di "visioni che piacciono agli eterosessuali che pensano ad amplessi omoerotici"

è doveroso ribadire che prodotti manga come gli "Shonen-ai" (manga con protagonisti maschili efebi o omosessuali)







o il visual kei (band musicali con ragazzi dai look molto particolari ed estrosi, spesso anche vestiti da donne o androgini)







Sì, è un ragazzo, anche se nei Seremedy impersonava "la gothic lolita"; nella sua carriera solista ha optato per look più particolari, da dandy



NON SONO prodotti pensati per omosessuali né contengono canoni estetici o sessuali omosessuali, ma trattasi di prodotti esclusivamente pensati per donne eterosessuali (e quasi sempre realizzati da donne) a cui piace fantasticare su due uomini androgini o femminili che fanno l'amore.
Questi prodotti tengono conto delle fantasie erotiche e delle aspettative femminili, non maschili.

Viceversa: "il p*rno con lesbiche" pensato per maschi eterosessuali NON è una rappresentazione veritiera del lesbismo.

Analogamente, la rappresentazione p*rnografica delle trans NON è una rappresentazione veritiera della transessualità ma si basa su fantasie erotiche eterosessuali, per lo più.

A titolo di completezza, si tenga presente che negli ultimi tempi è possibile anche vedere uomini transgender (FtM) tuttavia non so se la loro rappresentazione nel p*rno sia "stereotipata secondo i gusti degli eterosessuali" perché non ho mai letto niente sull'argomento essendo la transessualità FtM meno "pubblicata e diffusa" rispetto a quanto si trova sulla transessualità MtF; o almeno, io non ho mai trovato un libro dedicato ai FtM, mentre ne ho trovati un paio sui trans MtF.

Per approfondimenti sullo "sguardo eterosessuale femminile nella rappresentazione erotica dell'omosessualità", vedi queste discussioni prese da un forum di appassionate di Shonen-ai

http://www.ysal.it/mangagay.html

"Sapete, due giorni fa ero a Prato a tenere una conferenza su "Come le tematiche gay nei manga aiutano gli adolescenti gay a scoprirsi con serenità" e per l'ennesima volta mostrando le differenze fra shonen-ai e manga gay il pubblico mi è caduto dal pero e mi ha chiesto perchè si spacciano gli SHONEN-AI per fumetti gay quando è evidente che non lo sono...
E soprattutto perchè gli SHONEN-AI in Italia arrivano e i fumetti gay ancora no.
E quanti anni sono passati dalla prima pubblicazione italiana di uno shonen-ai??? 4??? 5???"

http://www.ysal.it/discussione.html

1. GLI YAOI NON SONO MANGA GAY!
2. LE AUTRICI YAOI SE NE FREGANO DELLA CONDIZIONE ESISTENZIALE DEI GAY!
3. GLI YAOI SONO FATTI PER APPAGARE LE FANTASIE EROTICHE DELLE DONNE, NON DEI GAY!
4. LO YAOI NON E' UNA FILIALE DELL'ARCIGAY!
5. GLI YAOI COSì COME TUTTI I FRUTTI DELLA FANTASIA DELLA MENTE UMANA NON SONO LA REALTA' E NON DIPINGONO LA REALTA'!
FATEVENE UNA RAGIONE!!

http://www.ysal.it/controkappa.html

"Sappiamo già che ci troveremo a spiegare per la miliardesima volta CHE IL GENERE SHOUNEN AI (BOYS LOVE, YAOI o come accidenti lo si chiami) NON è PENSATO PER I GAY MA PER LE DONNE ETERO ED è SCRITTO DA ALTRE DONNE ALTRETTANTO ETERO!!"

"Donne etero e uomini gay hanno preferenze del tutto divergenti, non mi stancherò mai di dirlo. Alle prime piace l'uomo elegante, raffinato, anche porcone certamente, ma magari anche uke [personaggio passivo], femmineo, delicato, dai capelli lunghi. Anche il seme [personaggio attivo] molto spesso ce lo immaginiamo ambiguo, androgino, vampiresco.
Tutte cose che probabilmente non stuzzicano la fantasia degli uomini, perchè sono pensate e concepite esclusivamente da donne!!
Concludendo, non dico che noi donne dovremmo avere il monopolio esclusivo dello yaoi, ma perlomeno i recensori e i lettori gay non dovrebbero sentirsi offesi se sono esclusi dalle fantasie e dal contesto, perchè si tratta di un prodotto NON indirizzato a loro, tutto qui." 
(utente Lusi-chan http://www.ysal.it/forum/viewtopic.php?t=1723&postdays=0&postorder=asc&start=0)

"Le fantasie NON devono essere moralmente approvabili, le fantasie NON appartengono alla realtà ma, appunto, al mondo dell'immaginazione e lì rimangono. Come possiamo applicare le regole morali della realtà a qualcosa che di reale non ha niente?
Vogliamo davvero mettere delle regole alla nostra fantasia, specie quella sessuale? e quali sarebbero le fantasie "moralmente approvabili"?
Nei manga boy's love moltissime volte lo stupro forzato porta all'amore, anzi non è quasi mai uno stupro vero e proprio, ma un CLICHE' per creare la coppia o crearne una nuova o movimentare la trama, ecc. ecc. (...)
Com'è possibile che non riusciamo a distaccarci dai manga che leggiamo e a vederli per quelli che sono, uomini di CARTA a nostro uso e consumo?" (utente Violet)

"I personaggi degli yaoi sono uomini finti, di carta, non sono veri e non si devono comportare da uomini veri, sappiamo benissimo che gli uomini veri non sono così, ma a noi nelle nostre fantasie piace vederli in quel modo lì!
perché deve denigrare e stroncare qualcosa che non conosce prendendo come motivo di critica proprio quelle che sono le caratteristiche principali e fondamentali del manga yaoi?
A me fanno schifo i fumetti gay ma se devo recensirli per lavoro non sarei mai così poco accorta e così poco professionale da stroncarli perché non incontrano i miei gusti estetici!
idem per gli harmony, una persona può dire a me gli harmony non piacciono perchè generalmente sono troppo romantici, sono storie in cui non mi ci rivedo, non le trovo congeniali e non mi piacciono. Ma non può recensirli dicendo che sono brutti e assurdi perché presentano situazioni irreali. Sono harmony non devono essere reali!
è un concetto davvero così difficile da capire?
Com'è possibile che ancora ci siano persone che non hanno capito quanto un manga yaoi sia lontano dalla realtà gay? Questi geni penseranno che i romanzi harmony e i film porno rispecchiano la realtà eterosessuale?" (utente Violet)

Le lesbiche nei film porno sono "vero lesbismo"?


Sul perché effettivamente ci siano eterosessuali che fantasticano anche su immagini omoerotiche (o pensate per il loro "gusto" o sulla p*rnografia gay) non saprei spiegarlo...
io stessa trovo molto gradevole scenari ed estetiche alla Shonen-ai, ma non saprei spiegare perché li trovo affascinanti; forse ha a che vedere col fatto che potenzialmente la maggior parte delle persone sono bisessuali, anche "sentendosi etero", e quindi trovano gradevole l'omosessualità (o la transessualità) senza necessariamente doverla mettere in pratica.
Onestamente non so se il fenomeno sia mai stato studiato o se piuttosto non viene taciuto, pur essendo una fantasia erotica maschile eterosessuale diffusissima, quella del "siparietto lesbico"... e pur essendoci anche diverse donne, come testimonia il fenomeno dei manga Shonen\Yaoi.

Curiosamente, anche in altri due libri (scritti da donne) ho trovato dei riferimenti ad amplessi omoerotici:



Comunque, onde evitare oggettificazioni di persone LGBTQ, reificate a "bambolotti stereotipati" per soddisfare fantasie sessuali etero da "voyeur" (che, magari in buonafede, neanche si rendono conto del punto della questione), è sempre meglio specificare che è legittimo fantasticare su scenari e personaggi più o meno artefatti e stereotipati, ma che la realtà della condizione LGBTQ non è "quella che si vede nei p*rno e nei manga": trattasi di rappresentazione FITTIZIA, non realistica, dell'omosessualità\transessualità, che ricalcano fantasie e gusti eterosessuali
(come lo è anche il p*rno classico pensato per uomini eterosessuali: non è una rappresentazione reale di donna, ma una rappresentazione fittizia, costruita ad arte per eccitare le fantasie maschili)

Per approfondimenti su una storia a tema LGBTQ, vedi:



''Aiutami a dimenticare'' di Theresa Weir (Collezione Harmony, Serie Zodiaco)



Trama: Come dimenticare una terribile esperienza vissuta di recente? Per Jenny May, indipendente e amante della libertà, non c'è altra soluzione che ritirarsi in campagna. Fra sagre paesane e torte di mele, Jenny riesce a trovare un po' di serenità ma il vero toccasana è costituito dall'incontro con Lucas Tate, generoso e protettivo.
Grazie a lui Jenny impara ad accettare il proprio passato.
Gli consentirà anche di fare parte del proprio futuro?

Commento di Lunaria: "Aiutami a dimenticare" parla di una donna, Jennifer, traumatizzata nell'essere stata sepolta viva per tre giorni sotto le macerie di un edificio, a seguito di un terremoto a Città del Messico.
L'evento le ha lasciato diversi strascichi e paure irrazionali.
Sarà l'incontro con il dolce Lucas ad aiutarla, almeno in parte, anche se prima di cedere alla passione del colpo di fulmine, Jenny vivrà un"tira e molla" fatto di reticenze e fughe da Lucas.
Le scene erotiche sono delicate ed intense e molto spazio è lasciato ai monologhi e agli stati d'animo dei due protagonisti.
Non è solo Jenny ad aver bisogno di essere amata, anche Lucas dovrà imparare a mettere da parte la pessima esperienza sentimentale che lo ha segnato e che lo influenza nel pensare che anche con Jenny non ci sia speranza...

Gli stralci più belli:

"Jenny era sempre stata molto brava a nascondersi. Era diventata una vera maestra in quest'arte, ma fino ad allora si era preoccupata solo di mascherare le proprie emozioni, i lividi che aveva dentro, non quelli visibili. (...) Da quando era successo l'incidente sobbalzava ad ogni rumore e non riusciva a dormire. Sperava che la pace della campagna e un po' di solitudine le distendessero i nervi."

"L'uomo continuò ad avanzare fino a quando Jenny si trovò con la schiena contro la credenza. Le era tanto vicino che lei poteva cogliere la tensione del suo corpo. Un'ondata di panico la assalì e si sentì indifesa di fronte a lui così imponente. (...) Poi l'espressione di quell'uomo cambiò. Lei sobbalzò quando lui le sfiorò il braccio. Le sembrò di non poter respirare liberamente, come se qualcuno le stesse rubando l'aria. (...) Improvvisamente lui le cinse la vita e chinò la testa verso di lei. Jenny avvertì il suo respiro caldo un attimo prima di sentire la bocca di lui sulla sua."

"Era davvero fragile. Ecco, quella era la parola che, nella sua mente, definiva meglio Jenny May. Tutto ciò che parlava di lei ispirava fragilità e vulnerabilità. Di colpo sentì l'irrefrenabile desiderio di prenderla tra le braccia e di proteggerla da qualcosa. Ma da che cosa? (...) Non riusciva a smettere di pensare a quando la sua bocca si era posata sulle labbra delicate di Jenny. Ora voleva svegliarla con un bacio. Come nelle favole. Si avvicinò e appoggiò la bocca su quella di lei. Lei rispose al bacio, dapprima lentamente. (...) Abbassò la testa e le morbide labbra di lei si dischiusero sotto le sue, stavolta con immediatezza. Il fuoco della passione lo assalì. Spostò il peso e insinuò una coscia muscolosa tra le sue gambe. Dapprima lei si irrigidì, poi si lasciò andare. Era come se il mondo di Jenny stesse girando in un vortice impetuoso e le sfuggisse al controllo. Improvvisamente aveva bisogno di quel contatto umano che aveva sempre rifiutato, che si era sempre negata. Ma ora voleva essere accarezzata da un uomo che si chiamava Lucas Tate, voleva sentire il suo corpo su di lei."

"Pensò a tutte le volte che lei era sembrata ritrarsi, come se avesse dentro un profondo dolore che non voleva fosse visto o immaginato da nessuno. Desiderava aiutarla, più di ogni altra cosa. Ma come poteva, visto che anche lui sembrava rappresentare un problema per lei, a volte addirittura la diretta causa della sua infelicità? Se era davvero lui il problema, doveva fare di tutto perché le loro strade non si incontrassero. Non era certo una soluzione che gli andava a genio, pensò, e il cuore gli si riempì di malinconia."

"Quando Luke l'aveva stretta a sé, si era sentita la testa girare. Aveva perso completamente il controllo, era stata come ipnotizzata, incantata. In quel momento sarebbe andata dovunque con lui, avrebbe fatto qualsiasi cosa. E questo le faceva paura: non poteva permettersi di stare con qualcuno che la confondesse come faceva Luke, che la inducesse ad agire in un modo che riteneva completamente estraneo alla sua natura. (...) Aveva assolutamente bisogno di dormire, sentiva di desiderare quel sonno senza incubi che, prima del Messico, era sempre arrivato a darle pace. (...) Invece gli incubi popolavano sempre le sue notti inquiete. (...) A volte le sue mani tremavano e lei si ritrovava a osservarle come se non fossero sue. Una sensazione di estraneazione dovuta alla stanchezza. A volte era talmente esausta che si sentiva svenire."

"Aveva bisogno di Lucas Tate, di sentirlo vicino a sé. Le era indispensabile che lui la toccasse, la stringesse. Aveva bisogno di perdersi in lui per dimenticare tutto il resto. Rimani con me, stringimi. Fai l'amore con me.
Premette le labbra contro il suo petto teso, contro le sue braccia, contro il suo collo. Le labbra di lei accarezzarono anche il suo mento ruvido di barba.
Fai l'amore con me. Fammi dimenticare tutto al di fuori di te...
(...) Gli unici punti di contatto tra i loro corpi erano le sue calde mani sulle braccia di lei. Jenny sentiva l'aria umida sfiorarle i seni, desiderando che fosse Luke a sfiorarglieli. Si avvicinò a lui. (...) Per un attimo Jenny provò una sensazione di trionfo prima che la sua mente si svuotasse di tutti i pensieri per perdersi completamente nella sua bocca, nel suo corpo."

"Cercò di immaginare l'immensità dell'universo paragonandola alla precarietà della vita umana. Voleva fermarla, trattenerla, impedirle di perdersi in quell'immensità.
Ma non aveva nessun diritto su di lei."



Scene d'Amore

una l'ho trovata su una spilla in ceramica


che ho tramutato in girocollo :)

Altre scene romantiche, galanti e pastorali: