"I sussurri del bosco" di Helen R. Myers (Harmony Sesto Senso)


Trama: Nel suo verde rifugio nel Maine, Paloma St. John può finalmente sentirsi al sicuro. Da sola con i suoi unici amici, i tre animali scampati alla follia dello zio, un inquietante scienziato senza scrupoli, Paloma crede di avere finalmente trovato la serenità. Tuttavia, c'è una presenza nel bosco. Una presenza che Paloma, prima ancora che con gli occhi, percepisce con la mente, una presenza che invade ogni suo pensiero, che la fa tremare di paura... e di qualcosa di più. Compassione? Passione? è un essere misterioso quello che si insinua nei suoi sogni. Predatore o forse protettore...

Commento di Lunaria: "I sussurri del bosco" è una rivisitazione, in chiave moderna e scientifica di "La bella e la bestia"; alla maledizione stregonesca si sostituisce, qui, l'esperimento di uno scienziato pazzo che crea un ibrido mezzo umano e mezzo animale, manipolando un feto nel ventre della madre. Anni dopo, Paloma, fuggita dal folle dottore che aveva messo gli occhi su di lei, e trovato rifugio nella foresta, si innamorerà inevitabilmente del "mostro", Dunndrogo, frutto dell'esperimento avvenuto anni prima. Il romanzo non è male e potrebbe essere apprezzato da chi è appassionato di Urban Fantasy che abbiano come protagonisti ibridi, ma per i primi capitoli manca di mordente e vi è qualche "paludamento" che rende noiosa la lettura; acquista ritmo a metà vicenda anche se le poche scene di amore passionale sono rade e sporadiche, quasi sintetiche e in forma onirica. Qui e lì, per la prima parte, a volte c'è dell'umorismo involontario (le scene delle scimmie e della donna) che risulta un po' fuori luogo. Probabilmente il romanzo avrebbe reso di più se si fossero tolti i riferimenti a Paloma e agli scimpanzè che l'accompagnano, anche perché sono scene che "sono zavorre" rispetto al fulcro della vicenda. Poche le descrizioni, gran spazio viene lasciato ai dialoghi diretti e ai soliloqui dei due protagonisti, che inizialmente si svolgono telepaticamente.

Qualche stralcio per dare idea dello stile:

"Saresti più tranquillo se mi spostassi dietro il muro di cinta?", insistette allora. "In questo modo non ti sentiresti spiato, non dovresti sostenere il mio sguardo. Credi che sarebbe meglio così?" Mentre comunicava quell'idea, Paloma si spostò dietro il muro. "Ecco, così va meglio?" "Non te ne andrai, vero?"
La voce di lui le filtrò nella mente, strappandole un sorriso di sollievo. Le faceva una strana impressione, eppure era meravigliosa, molto più fisica di qualsiasi altro contatto che avesse mai stabilito prima.

*

Perché era successo proprio a lui? Perché proprio con lei? Gli capitava sempre più spesso di riuscire ad avvertire i suoi pensieri prima ancora che lei li esprimesse a parole, così come anche lei avvertiva i suoi [...] Ma lui non voleva lasciarsi travolgere da quelle sensazioni. Voleva ruggire contro il cielo fino a scuotere l'aria notturna [...] Lo colmava di meraviglia, lo tormentava, ma in un modo che gli era sconosciuto. Era diverso che vedere un arcobaleno, diverso che soffrire la fame. Meglio. Peggio. Ma cos'era che cercava? Nemmeno lei sembrava saperlo [...] che incanto era stato, vedere per la prima volta il suo viso! Aveva l'aspetto luminoso e perfetto della luna, altrettanto puro, altrettanto seducente. 

*

"A eccezione di mia madre", le disse, "tu sei l'unica persona che mi abbia guardato senza esserne disgustata. Anche le più misere creature della foresta mi evitano terrorizzate."

*

"Io ti voglio, Paloma, con il desiderio di un uomo, ma guardami! Sono intrappolato nel corpo di un mostro! Non potremmo mai stare insieme, noi due, e questo pensiero mi uccide."

*

"No, sono io che ti scongiuro! Oh, Dunndrogo! Non ti rendi conto che quando ti guardo negli occhi vedo la parte che manca alla mia anima? Ho l'impressione di averti cercato per tutta la vita, e adesso non riesco a immaginare di vivere senza di te. Non lasciarmi, ti prego, altrimenti ne morirei."






Di questa autrice, vedi anche: http://recensioniromanzirosa.blogspot.it/2017/07/il-fantasma-del-ponte-di-helen-r-myers.html




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