"Non son degno di te!" di Victoria Jones (Romanzo Storico)

Manuel, affascinante scapolo di Siviglia, conduce una vita dissipata, che rifiuta di dare in sposa la sorella all'amico Jaime Montales, giovane senza scrupoli che, fra le sue nefandezze, ha rapito pure la cugina Luz Pilar con il fratellino, per impossessarsi del titolo e delle ricchezze di famiglia. Manuel scopre il rudere della solitaria torre-prigione di Luz e trova la ragazza denutrita e quasi impazzita, la salva e la nasconde a casa sua. La fanciulla con le cure e l'affetto riprende la vita e i due giovani si innamorano. Ma Manuel non si ritiene degno di lei...

Commento di Lunaria: brevissimo Historical Romance (64 pagine) ambientato nella Spagna del 1887, un po' confusionario, ma almeno per le prime pagine, c'è persino una sorta di "aurea gotica" che rimanda a certi passaggi di Ann Radcliffe, per la descrizione della torre diroccata e della prigioniera lì rinchiusa. Poi però la vicenda prosegue senza grossi scossoni, appiattendosi un po'.


"Il Doppio Volto dell'Amore" di Charlotte Lamb (Collezione Harmony)


Trama: Nella brughiera inglese sommersa dalla nebbia, una notte... e all'alba una giovane donna bionda riprende conoscenza ai piedi di un masso, ma nella sua mente un'altra nebbia, ancora più fitta di quella esterna, le impedisce di ricordare. Perché Jack, pittore, che pure la soccorre, la odia e la disprezza? è stata davvero la sua fidanzata dalla condotta tutt'altro che irreprensibile? Una donna sleale, sfacciata, egoista? Se la memoria le tornasse, a quale orribile verità dovrebbe far fronte?  Quanto sarebbe meglio restare per sempre nell'oblio piuttosto che affrontare la realtà!


Commento di Lunaria: il solito romanzo di Charlotte Lamb, con la donna vittima (questa volta pure con un'amnesia!) e l'uomo dispotico, totalitario, arrogante che alla fine "le confessa di amarla" dopo che per tutto il romanzo tra i due sono volati schiaffi. C'è da dire che rispetto al fiacco "Illusione" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2023/12/illusione-di-charlotte-lamb-collezione.html , questo "Il Doppio Volto dell'Amore" ha una bella cornice di sottofondo (la brughiera nebbiosa che conferisce un leggerissimo tocco gotico alla Ann Radcliffe) Il problema, al solito, è l'erotizzazione dello stalking e della violenza maschile (a pagina 66 e 67, Jack obbliga Lynn ad un matrimonio di interesse, per sfruttarla come domestica! "Il matrimonio non è solamente badare alla casa..." "Di solito sì, acconsentì lui, glaciale. "Nel nostro caso non ci sarà nient'altro", per poi puntualmente semi-violentare Lynn qualche pagina dopo, a pagina 96: "Le strappò la camicia da notte e le prese il viso tra le mani con brutalità", "Non fu né dolce né tenero, fu... diabolico e anche crudele", tanto che lei poco dopo si raggomitola, nasconde il viso nel cuscino e piange. "Se ci sposiamo, nessun altro dovrà ronzarti intorno, o te ne pentirai!" Negli occhi gli passò un lampo terrificante. "Se mi sposi non andrai più via di qui. Mettitelo bene in testa! Ci resterai per sempre (...) altrimenti per te sarà l'inferno, te lo garantisco!" Lynn tremava davanti a quell'implacabilità. (...) "Sarai mia prigioniera a Wind Tor" (...) Davanti alla finestra della camera, Lynn fissava la brughiera, senza vederla. Sospirò. Jack le offriva la scelta tra due tipi di inferno"; a pagina 74: "Jack la strinse ancora di più, e il respiro gli si fece affannoso. Poi la respinse brutalmente e uscì dalla stanza sbattendo la porta." A pagina 84: "Jack la scosse, furibondo. "Cretina!" Lynn represse un grido di dolore sotto la pressione delle dita di ferro. Avrebbe avuto i lividi, il giorno dopo, pensò.")

La storia è anche originale (c'è il colpo di scena) e ben narrata, ma è proprio dal punto di vista del messaggio che veicola che non va: trattasi di abuso, non di storia d'amore. Come ho sempre detto: oggigiorno "un uomo come quelli descritti da Charlotte Lamb" finirebbe in galera per i reati di percosse, stalking e stupro coniugale. Non so perché questa Autrice in praticamente quasi tutti i suoi romanzi continuasse imperterrita a presentare questo tipo di uomo (magari pure considerando questa condotta l'apice del romanticismo) ma resta il fatto che oggigiorno tutto questo è REATO. https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/11/non-e-amore.html





"Illusione" di Charlotte Lamb (Collezione Harmony)


Trama:  Per dimenticare Robert, l'uomo di cui si è innamorata e che l'ha respinta, ormai convinta che l'amore sia un'illusione, Deborah, valente giornalista inglese, decide di trascorrere da sola una settimana di vacanza a Venezia. Ma appena arrivata incontra Matthew, ricco, affascinante e... nemico dichiarato di cronisti e paparazzi. In una girandola di situazioni e di avventure in bilico tra il tragico e il comico, Deborah riesce persino a dimenticare i suoi guai sentimentali vivendo nella magica Venezia, oltre ai romantici chiari di luna in gondola, anche i momenti più tumultuosi della sua vita. 

Commento di Lunaria:  Esattamente come "Notturno" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2018/05/notturno-di-charlotte-lamb-collezione.html), "Possesso" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2019/05/possesso-di-charlotte-lamb-collezione.html) e quasi tutti gli altri romanzi di Charlotte Lamb che ho letto, questo "Illusione" ripete il mantra della "relazione" tra un uomo arrogante,  tirannico, egocentrico, egoista, insopportabile, e la donna charlottelambiana per definizione: la vittima debole, passiva, destinata a soccombere, incapace di reagire alle angherie se non per qualche istante (a pagina 44 lui afferra lei e lei si dimena dando qualche calcio, lui insiste, la tiene ancora più ferma, la bacia mentre la tiene stretta, lei si dimena, riesce a fuggire e lui impreca, cercando di afferrarla per l'abito, ed è tanta la violenza con cui lui tira, che la stoffa si lacera, il vestito si rompe e Debora resta lì, col vestito a brandelli. Abbiamo appena letto la descrizione di un tentato stupro, ma l'Autrice ovviamente esattamente come tutte le altre volte non lo definisce stupro, prosegue nelle pagine successive nella sua narrazione di lui che cerca lei e avanti così fino a fine romanzo)

Giunte alla fine di ogni romanzo-fotocopia di questa Autrice, la domanda è sempre quella: perché scriveva sempre la stessa vicenda? Per motivi autobiografici? Misoginia introiettata? Parodia all'acido muriatico del rapporto uomo-donna? A cosa serviva continuare ad erotizzare, continuamente, lo stupro coniugale, la sopraffazione quasi manesca, la tiranna maschile? Il lieto fine obbligatorio non cancella tutte le pagine precedenti e soprattutto non cancella che quanto è stato narrato trattasi di reato e rapporto morboso, non di "storia d'amore".

Con l'aggravante che rispetto ai precedenti romanzi che lessi, che per quanto criticabili sotto l'aspetto "del messaggio di fondo" erano ben scritti e narrati, questo "Illusione" è noioso e prolisso, e il suggestivo scenario di Venezia non viene neanche reso al meglio.

Ripetiamolo per la miliardesima volta: nella realtà, tutto ciò che avviene nei romanzi di Charlotte Lamb con le modalità nelle quali si relazionano i suoi uomini e le sue donne "di carta", è REATO e rientra nella violenza psicologica e nell'abuso. Non è amore, ma rientra nel disturbo di dipendenza amorosa. 

La cosa disturbante di questo genere di romanzi Rosa anacronistici (del resto vennero scritti prima degli anni '90) non è tanto la descrizione delle scene di quasi-violenza fisica che lui esercita su di lei (nella narrativa horror e thriller troviamo scene molto più esplicite) ma il fatto che tutto questo (lui che afferra i polsi e la butta su un divano o su un letto, la bacia a forza, lei che si dimena, ricatti vari, donne "vendute come spose" dai padri a colleghi imprenditori - per altro Charlotte Lamb ha sempre questa smania classista del "maschio ricco finanziere" - stupri coniugali, schiaffi, urla) sia fatto passare per "amore, attrazione", con lei che si innamora in ugual modo, che non reagisce e alla fine arriva il matrimonio "riparatore" che si chiude con il "e vissero felici e contenti". 

è evidente che sono romanzi scritti in epoche dove la disuguaglianza tra uomini e donne era "socialmente approvata e pure la normalità" ma oggigiorno questa modalità affettiva e sessuale è intollerabile (e lo sappiamo benissimo in cosa sfocia e che fine fanno le donne che si ostinano a frequentare uomini del genere oppure non vengono aiutate dalle istituzioni per sfuggire a questi rapporti tossici) perciò le storie narrate da questa Autrice DEVONO restare vicende di finzione letteraria che si concludono "con l'happy end", scritte in epoche dove "era la consuetudine sociale del tempo comportarsi così", perché se diventano realtà il nome per definirli non è "rapporto d'amore" ma REATO. (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/11/non-e-amore.html)



"Il Lupo e la Colomba" di Kathleen Woodiwiss


In tempi remoti, quando i druidi vagavano per le foreste settentrionali d'Inghilterra e tenevano i loro sabba al chiarore incerto della luna, un giovane uomo innamorato di battaglia e violenza studiò le arti della guerra fino a divenire invincibile.  Il giovane, che si era dato per nome "Il Lupo", depredava la gente, piegandola ai suoi voleri. Col tempo le sue gesta giunsero all'orecchio degli Dei sull'alta montagna tra la terra e il Valhalla. Odino, signore degli Dei, inviò un messaggero a distruggere il ribelle che esigeva tributi dal popolo e sfidava il fato. I due si incontrarono e incrociarono le spade, e la loro battaglia infuriò per una quindicina di nuove lune dalle bianche scogliere del sud alle spoglie coste rocciose del nord. Il guerriero si dimostrò all'altezza della sua fama: nemmeno l'inviato di Odino riuscì a batterlo, e dovette tornare alla montagna ad ammettere il suo fallimento. Odino rifletté a lungo e a fondo sulla questione, poiché era scritto che chiunque avesse sconfitto un messaggero degli Dei si sarebbe guadagnato la vita eterna sulla Terra. Odino rise, e i cieli sopra il lupo tremarono. Poi l'aria fu squarciata da lampi accecanti e fragorosi tuoni; il giovane, impavido, rimase dov'era, con la spada sguainata.  "Così ha vinto la vita eterna", ruggì Odino in tono di scherno, "e stai di fronte a me con la spada pronta al combattimento, ma la stoltezza non è mai stata una virtù e io non posso lasciarti qui libero di compiere le tue insane imprese. Avrai la tua immortalità, ma dovrai sottostare ai voleri di Odino per fare uso della tua conquista." Odino scomparve con un ultimo scroscio di risa, e un fulmine colpì l'arrogante lama sfoderata. Un pennacchio di fumo si innalzò lentamente al cielo. Là dove si trovava il giovane, ora era accucciato un grosso lupo di ferro incandescente, con un ringhio rabbioso congelato sulle labbra. Si dice che in una profonda vallata vicino al confine con la Scozia ci sia una radura dove si trova la statua di un lupo di ferro, bruno di ruggine, ricoperto di rampicanti aggrovigliati, le zampe verdi di muschio. Si dice che quando la battaglia infuria nella regione l'imponente lupo si animi e divenga un guerriero - coraggioso, forte, invincibile e selvaggio. E ora le truppe di Guglielmo attraversavano la Manica, re Harold accorreva dal nord, e la guerra si faceva prossima...

***

28 Ottobre 1066

Il clangore della battaglia si era ormai sopito. Le grida e i lamenti dei feriti si erano spenti a uno a uno. La notte era quieta e il tempo pareva come sospeso. La luna autunnale, tinta di sangue e affaticata, splendeva sopra l'indistinto orizzonte, e il distante ululato di un lupo in caccia attraversava come un brivido il cuore della notte, appesantendo il misterioso silenzio che incombeva sulla regione. Coltri di nebbia fluttuavano attraverso la palude sopra i corpi dilaniati dei caduti. Il basso muro di terra, debolmente sostenuto da pietre, era ricoperto dall'eroico sudario degli uomini massacrati.  Un ragazzo di non più di dodici anni giaceva accanto al padre. Oltre a questo macabro scenario si ergeva la grande sagoma del castello di Darkenwald, con la sua unica torre di guardia svettante contro il cielo. All'interno del castello, Aislinn sedeva sul pavimento coperto di tappeti davanti alla poltrona sulla quale suo padre, l'ultimo signore di Darkenwald, aveva governato il suo feudo.



Dalla stessa Autrice: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/01/rosa-dinverno-di-kathleen-woodiwiss.html

 


"Il Selvaggio" (trama)


 Per quanto dotato di un cuore d'oro e innegabile simpatia, il giovane e attraente Lord Gareth de Montforte è però uno scavezzacollo patentato, sempre in mezzo ai guai, la pecora nera dell'antica casata paterna. Eppure è nelle mani di questa canaglia irresponsabile che la splendida Juliet deve mettere il futuro della sua bimba. Dopo la morte del fidanzato, nel 1776, Juliet ha lasciato l'America e si è presentata alla porta della nobile famiglia di questo, in Inghilterra, in cerca di un destino migliore per la figlioletta avuta da lui.

Ma l'accoglienza non è certo stata delle migliori, tanto che l'unico appoggio su cui Juliet può contare è proprio quello di Gareth, fratello minore del suo fidanzato, a sua volta a un passo dall'essere ripudiato per le continue bravate in cui si esibisce. E con un alleato del genere, come può essere la vita? Alla povera Juliet si prospetta un caleidoscopio di peripezie, fughe, inseguimenti... oltre la scorza di quell'irriducibile selvaggio, si cela un cuore enorme, pronto a donarsi completamente alla donna che saprà redimerlo.

 



"L'Angelo e il Diavolo" di Anne Herries (Harmony History)


Trama: La giovane e bella Deborah sta per sposare un affascinante spagnolo, Miguel. Purtroppo, però, non è tutto oro quel che luccica e Deborah, durante una festa, apprende che il fidanzato nasconde degli orribili segreti. L'uomo che la mette in guardia è il misterioso marchese Nicholas, che ha un conto in sospeso con Miguel. Quindi, quale occasione migliore per vendicarsi? Nicholas decide di rapire Deborah e di portarla...

Commento di Lunaria: Romanzo storico ambientato nel '600, abbastanza pregevole, che bilancia le atmosfere più avventurose (c'è persino un'impronta salgariana, quando la vicenda si svolge sulla nave...) a quelle di intrigo e di romanticismo. Poco spazio per i dettagli propriamente storici del Seicento (non mancano però descrizioni degli abiti e il linguaggio di cortesia tipico del tempo)


Dalla stessa Autrice: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/04/la-chimera-di-anne-herries-harmony.html  https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/08/segreti-nellombra-di-anne-herries.html