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"Un Gatto sulla Soglia" di Lindsay Longford (Harmony Sesto Senso)

Trama: Molly, dai grandi e innocenti occhi grigi, si dibatte tra la paura e i veli insidiosi della pazzia. I suoi genitori sono stati uccisi e ora la morte ha colpito anche la donna che per anni l'ha servita fedelmente. Chi è l'assassino? Forse lei stessa che agisce in stato di incoscienza? Molly non sa, tutto diventa sempre più inafferrabile, minacciosamente ambiguo. Tuttavia John, detective sensitivo e affascinante, sente l'innocenza di Molly ma anche il pericolo di morte che la sovrasta. Nell'ombra un gatto sta vegliando...


Commento di Lunaria: Versione innovativa della licantropia, ma purtroppo per quanto particolare come storia, la maggior parte dei capitoli centrali "perde tempo" in dialoghi inconcludenti e soporiferi e la suspense\il mistero sono centellinati in sintesi, fino ad annacquarsi e senza essere "il fulcro" centrale della vicenda. Peccato! Perché più pagine "da brivido" e da paranormale avrebbero alzato l'interesse e il voto finale. Discrete le scene erotiche, anche se non frequenti.


Gli stralci più belli: "Il desiderio si fece insopportabile mentre la stringeva a sé. La sua virilità premeva prepotente contro di lei. (...) Premette la bocca sulla sua, tenendole immobile la testa con una mano. (...) Riprese a baciarla, gemette, senza capire le sue parole, sapendo soltanto che essere lì con lei, toccarla, era ciò che aveva desiderato da sempre. Staccando le mani dalla vita, le sollevò ad accarezzarle il seno, titillando piano piano un capezzolo delicato. (...) Le labbra, il seno, voleva accarezzarla dappertutto, goderla in tutto il corpo, perdersi dentro di lei."

"Harlan avvertì una presenza.  Qualcosa di crudele, di pericoloso. (...) Poi Molly lanciò un urlo, arretrò, tornò correndo verso la clinica. Harlan sì guardò alle spalle, scorse un'aura rossastra che svaniva piano piano nell'oscurità, dietro l'angolo dell'edificio."




"Le Ali della Notte" di Jeanne Rose (Harmony Sesto Senso)

Trama: Tenera è la notte per Adriana, dee jay che ama le tonalità sfumate, i silenzi incantati delle ore notturne. E proprio in questa atmosfera magica incontra Valentin Kadar, nobile ungherese, seducente e misterioso. Adriana si sente stranamente attratta da quell'uomo splendido e solitario che riesce a vedere unicamente nel cuore della notte. Il loro incontro è seguito da una serie di episodi incomprensibili e tragici. Senza saperlo, Adriana si trova al centro di una lotta per la vita o la morte fra Valentin e suo cugino Miklos, lotta che dura da 700 anni...


Commento di Lunaria: Notevole Paranormal Romance che anticipa "Twilight" ("Le Ali della Notte" esce nel 1996) mettendoci molto più eros (anche se sempre "a piccole dosi", purtroppo, più sesso vampirico avrebbe alzato l'indice di gradimento...), incentrato (specie all'inizio) su atmosfere alla "Miriam si sveglia a Mezzanotte" (ma a "sessi invertiti"...) e "Il Corvo", "notturnesco" al punto giusto. Decisamente migliore del pedante e "mattonesco" "Il Bacio del Diavolo" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/08/il-bacio-del-diavolo-blue-nocturne.html 


. Forse è difficile da reperire in giro, ma se amate i libri erotici sui vampiri, ne vale la pena. E non dimenticate di leggervelo con sottofondo di Blutengel\Seelenkrank.



N.B: Jeanne Rose è lo pseudonimo di due scrittrici, Patricia Pinianski e Linda Sweeney; di loro avevo già recensito "La verità in un sogno". https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2017/07/la-verita-in-un-sogno-di-jeanne-rose.html


Gli stralci più belli:

"La notte, l'eterna, possiede l'intera terra. La notte avvolge la realtà di sogni e di grandi ali stellate. Il sorge sorge, tramonta, ma il suo fuoco arde lontano. Quando scendono le tenebre, la città brilla come una fiamma nell'oscurità, e quella fiamma s'infrange in una miriade di luci, in una ragnatela elettrica che si estende per chilometri. Niente, però, afferra la notte. La notte respira, batte come un cuore. La notte vive. La notte indossa un viso diverso, talvolta pericoloso, talvolta eccitante, ma senza età nella sua immensa bellezza. Se sai questo, sai tutto di me. Vediamoci quando fa buio..."

"La notte indossa un viso diverso. Era quel volto, che lui cercava. Se sai questo, sai tutto di me. Il vento gli sollevò i lembi della giacca, facendoli ondeggiare come ali."



"L'Ombra del Lupo" di Rebecca Flanders (Harmony Sesto Senso)

Trama: A New Orleans tutti ne sono terrorizzati e spiano con angoscia il ritorno di ogni plenilunio: infatti nella luce impassibile della luna, un uomo ulula e uccide senza pietà: è il Lupo Mannaro, che Amy, impavida cronista televisiva, insegue per svelarne l'identità. Ma la ricerca si rivela rischiosa... E la morte sta già per ghermirla. Viene salvata da Ky, un detective che affronterà il licantropo in una lotta che può essere soltanto mortale.


Commento di Lunaria: "L'Ombra del Lupo" è un romanzo che volevo leggere da diversi anni, per due motivi: 

1) Le storie con protagonisti i Licantropi mi intrigano molto e non sono così facili da trovare visto che i vampiri spadroneggiano.

2) Di questa Autrice avevo già  apprezzato "Gabriel l'Immortale" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2017/07/gabriel-limmortale-di-rebecca-flanders.html) e altri suoi romanzi. (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/04/due-vite-allo-specchio-di-rebecca.html)(https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2018/03/ma-la-nottesi-di-rebecca-flanders.html)(https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2017/07/lacchiappafantasmi-di-rebecca-flanders.html)(https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2017/07/luomo-del-ritratto-di-rebecca-flanders.html)( https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2024/01/piccoli-miracoli-di-rebecca-flanders.html )




Così quando l'ho visto in vendita non credevo ai miei occhi, davvero incredibile che si fosse finalmente realizzato un mio desiderio... Devo dire che il romanzo è scritto bene ma mi aspettavo molto di più sia nelle scene erotiche (rare e sintetiche) sia in quelle più "da brivido" (idem). Un buon finale risolleva "l'apatia" di alcuni capitoli centrali molto sottotono. A tema "Licantropesco Rosa", però mi sono piaciuti molto di più "Liam" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/12/liam-di-nora-roberts-collezione-harmony.html) e "Shiver" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/03/shiver-urban-fantasy.html), decisamente più incisivi.



Gli stralci più belli: "I cimiteri di New Orleans avevano tutti una pessima reputazione, e quella del St. Louis era la peggiore in assoluto. Anche alla luce del sole, scippi, rapine e aggressioni erano all'ordine del giorno. Ai turisti veniva consigliato di girare al largo, e coloro che vi avevano seppellito i loro cari si guardavano bene dal varcarne i cancelli da soli. Quella sera, gli stretti vialetti erano bui, e le cappelle coperte di muschio avevano un'aria sinistra: cherubini, angeli e cariatidi sembravano all'erta, gli occhi abbassati a vegliare su quell'incauto visitatore. Il St. Louis era il più antico cimitero di una città che si beffava della morte e di notte tutte le anime tormentate dai defunti condannati alla dannazione eterna sembravano gemere, nel tentativo di liberarsi dagli esigui confini della sepoltura. Il maligno che era in loro pareva sollevarsi dalla terra e fluttuare nell'aria, come una sorta di nebbia scura che avvolgeva ogni cosa: alberi, panchine, statue di marmo e cancellate. Ky ne percepiva l'odore, mentre avanzava in punti di piedi nell'ombra, per non far rumore. Era come un respiro gelido, che gli veniva alitato sulla faccia. (...) Salì i gradini di un tempietto in stile gotico e si sistemò tra le due colonne, in una zona d'ombra. E lì, insieme alle anime dannate, attese di veder arrivare il Lupo Mannaro."




Le trame degli Harmony Sesto Senso

Vedi anche: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/search/label/Harmony%20Sesto%20Senso


5 LA DAMA DI LUNA di J. TOOMBS

Appena gli occhi di Lia incontrano quelli di Guy lei non ha dubbi, è certa di conoscerlo da sempre. è vero, non si erano mai incontrati prima, ma una forza misteriosa li unisce indissolubilmente nel bene e nel male. Perché? Anche Guy avverte l'attrazione fatale. Perché desidera tanto Lia? Perché avverte così prepotentemente...?


6 IL VOLTO NELL'ACQUA di REGAN FOREST

Quando Ellen Cole arriva a Wrenn Oak, un piccolo centro del Galles, rimane, a dir poco, affascinata dalla leggenda legata all'antico ponte di pietra che attraversa il torrente locale: chi dal ponte guarda l'acqua e vede affiorare un volto di donna è destinato a perdere l'amore. è solo una leggenda e niente più, si ripete Ellen quando a pelo d'acqua scorge un inquietante quanto enigmatico volto femminile. Ma allora perché se solo Brenning la guarda o la sfiora con un dito si sente proiettata fuori dalla realtà fino a dimenticare il suo amore per...


7 IL FANTASMA DEL PONTE di HELEN R. MYERS

La dottoressa Rachel Gentry, rientrando nella clinica a tarda ora, sosta, attratta da una forza misteriosa, sul ponte Black Water Creek e fruga con lo sguardo la fitta nebbia che lo avvolge alla ricerca di una presenza che sente forte e vicina. E dal nulla emerge infatti un'eterea figura maschile che indossa una t-shirt insanguinata e implora il suo aiuto con penetranti occhi blu. Gli stessi del suo vicino di camera, la cui prepotente fisicità è la fotocopia dell'uomo del ponte. Chi sono? Si conoscono? In che rapporto sono l'uno con l'altro? Sono forse la stessa persona?


8 LA CASA DEI MISTERI di C. MOORE

C'è qualcosa di strano, di terribilmente strano, in quella costruzione, abbandonata da tempo immemorabile, che di recente è diventata la nuova casa di Margot. E chi è lo sconosciuto che cerca di entrare per forza nella vita di Margot? In città tutti lo conoscono, ma nessuno vuole saperne di lui. Troppe voci sul suo conto. Troppi dubbi...


9 IL LATO OSCURO DEL DESTINO di SALLY CARLEEN

Dopo che qualcuno è quasi riuscito a ucciderla, Amanda Parrish ha vissuto l'inquietante esperienza di arrivare a un passo dalla morte: ha attraversato un tunnel, ha visto una luce accecante e infine ha provato quella pace interiore che cercava da sempre. Proprio quando stava per cedere, però, si è sentita invadere dallo spirito di un'altra donna, vissuta prima di lei, con la quale ha "qualcosa" in comune. Amanda ricomincia quindi a vivere un'esistenza della quale, però, fatica a riunire i pezzi. Perché, ad esempio, nel suo cuore ci sono due uomini? Le prime ricerche dicono che... 


10 LA VERITà IN UN SOGNO di JEANNE ROSE

Luke Naha... soltanto lui, l'uomo che continua a popolare i suoi sogni regalandole notti di passione irrefrenabile e proibita dalle regole della riserva indiana cui appartengono, poteva spiegare a Mara Fitzgerald le memorie di un misterioso passato in comune che le affollano la mente. Da parte sua, Luke è consapevole che il proprio potere di entrare nei sogni altrui può procurare sofferenze a se stesso e agli altri, perché è già avvenuto nella precedente vita che entrambi hanno condiviso. Per paura di ferire la donna che sente di amare da sempre, quando si incontrano lui...


11 DUE MONDI NELLO SPECCHIO di S. PAPE

Esiste un passaggio, impercettibile, che porta al passato. Così Leigh Morgan, archeologa che ricerca i tesori degli Anasazi, intreccia il proprio destino con quello di Zakoura Kree, un indiano che le appare in sogno. L'uomo abbandona il mondo onirico per apparire nella dimensione reale. Sarà una vecchia a spiegarle la duplice esistenza di Zakoura indicando il passaggio che collega i due mondi. Varcarlo, però...


12 UN GATTO SULLA SOGLIA di L. LONGFORD

Molly, dai grandi e innocenti occhi grigi, si dibatte tra la paura e i veli insidiosi della pazzia. I suoi genitori sono stati uccisi e ora la morte ha colpito la donna che per anni l'ha servita fedelmente. Chi è l'assassino? Forse lei stessa che agisce in stato d'incoscienza? Molly non sa, tutto diventa sempre più inafferrabile, minacciosamente ambiguo. Tuttavia il detective John, un sensitivo, sente l'innocenza di Molly ma anche il pericolo di morte che la sovrasta. Nell'ombra un gatto sta vegliando...


15 I SUSSURRI DEL BOSCO di HELEN R. MEYERS

Nel suo verde rifugio nel Maine, Paloma St. John può finalmente sentirsi al sicuro. Da sola con i suoi unici amici, i tre animali scampati alla follia dello zio, un inquietante scienziato senza scrupoli, Paloma crede di avere finalmente trovato la serenità. Tuttavia, c'è una presenza nel bosco. Una presenza che Paloma, prima ancora che con gli occhi, percepisce con la mente, una presenza che invade ogni suo pensiero, che la fa tremare di paura... e di qualcosa di più. Compassione? Passione? è un essere misterioso quello che si insinua nei suoi sogni. Predatore o forse protettore...


16 UN DEMONE O UN ANGELO? di KIMBERLY RAYE

Nelle mie mani ho il paradiso e ho l'inferno. So guarire, so vivere e so amare. E, per chi amo, anche l'anima so dare...  I vecchi sogni sono tornati a turbare le notti di Mishella. Sogni nei quali la donna dagli occhi azzurri le sussurra che le sue mani hanno il potere di guarire. Ma tutto ha un prezzo. Per tre volte Mishella toccherà una persona amata e...


17 UNO SQUARCIO NEL BUIO di MARILYN TRACY

è chiamato il figlio del diavolo. I suoi poteri soprannaturali evocano tuoni, fulmini, buio profondo. La sua risata è senza allegria, perché Teo Sandoval non ha nessuno e niente di cui gioire. Finché, una notte, Melanie non irrompe nella sua vita in cerca di aiuto. Disperata, terrorizzata, in fuga da alcuni scienziati senza scrupoli che vogliono controllare i poteri telecinetici di suo figlio Chris, pur di salvare il piccolo, Melanie è disposta a tutto. Anche a consegnarsi all'uomo irresistibile le cui carezze risvegliano in lei desideri proibiti. Anche a diventare la donna del diavolo...


18 LA NOTTE DELLE STREGHE di EVELYN VAUGHN

Brie è innamorata e convive con Steven, ma non può confidargli il segreto più grande: lei è una strega. Il rapporto che la lega a Steven è profondo, ma ad un certo punto, l'uomo comincia a cambiare, è preda di strani sogni ed esorta, con violenza, Brie a confessare. Che sia posseduto da qualcuno che in passato aveva trucidato donne durante la caccia alle streghe? è la notte di Halloween e in casa di Brie e Steven si aggira una presenza ostile... e in più di un incubo Brie rivede se stessa tre secoli prima, accusata di stregoneria e mandata al rogo da un carnefice che ha il volto di... Steven.


19 OCCHI DI LUNA di KIMBERLY RAYE

La voce di uno sconosciuto penetra i suoi pensieri, la sua solitudine, la sua paura. Ma paura di cosa? Kayla non lo sa. Lo sconosciuto che le ha invaso la mente, invece, sembrerebbe saperlo... Perso nei ricordi di Kayla, imprigionato nei suoi pensieri, Jase sente la paura di lei crescere di giorno in giorno. E sente che il pericolo si sta avvicinando. I Custodi della setta, della cui influenza malvagia Jase si era illuso di essersi liberato, stanno ora per prendere Kayla...


20 LE ALI DEL CORVO di CARRIE PETERSON

La nonna di Danielle, La Chaparrita, è morta e ha lasciato dietro di sé domande, rancori, il sospetto di un complotto... Storie di intrusi che di note si aggirano per le stanze della tenuta, di rumori tra muri e soffitte... Ma La Chaparrita ha lasciato anche un testamento che lega le sorti di Danielle a quelle di un estraneo, un uomo sul quale La Chaparrita ha riversato tutto il suo affetto e al cui fascino tenebroso Danielle non può restare indifferente...


27 L'OMBRA DEL LUPO di REBECCA FLANDERS

A New Orleans tutti ne sono terrorizzati e spiano con angoscia il ritorno di ogni plenilunio: infatti nella luce impassibile della luna, un uomo ulula e uccide senza pietà: è il Lupo Mannaro, che Amy, impavida cronista televisiva, insegue per svelarne l'identità. Ma la ricerca si rivela rischiosa... E la morte sta già per ghermirla. Viene salvata da Ky, un detective che affronterà il licantropo in una lotta che può essere soltanto mortale.


28 IL BACIO DELLA MORTE di ALLIE HARRISON

L'amore va oltre la morte... Lauren è terrorizzata, ma ignora l'identità dell'uomo che la perseguita urlandole la sua brama, il folle desiderio di ucciderla e possederla per sempre. Forse Colt può aiutarla, anche se conscio di doversi battere non contro un uomo bensì contro un'ombra ritornata nel mondo dei vivi per ritrovare un antico amore e uccidere. Un morto contro un vivo. Non ci sarebbe scampo per Colt, ma un forte vento...


29 LA SETTIMA NOTTE di AMANDA STEVENS

Sette giorni e sette notti soltanto. Il tempo è scandito come da una clessidra ed è quanto le resta per ritrovare in vita il padre, sparito misteriosamente dall'isola di Columbé. Cosa si cela in realtà dietro quel paradiso esotico, dove affascinanti rituali arcani e cerimonie vudù sono parte integrante della quotidianità? Che valore dare a quegli angosciosi incubi che turbano le notti di Christine, e che sembrano in tutto e per tutto delle inquietanti premonizioni?


30 IL GIARDINO DELLE ROSE di ALLIE HARRISON

Una visione onirica talmente incredibile da sembrare quasi reale... Jacob, l'affascinante sconosciuto protagonista del sogno, che improvvisamente appare davanti alla sua porta... Strane percezioni di vite già vissute... Che cosa sta succedendo veramente a Kaitaln, da quando prova l'intensa sensazione di essere catapultata in un tragico e terrificante passato? Qual è il legame tra lei e quell'uomo? Intanto, le forze del male incombono su di loro...


USCITI IN COFANETTO

FIAMME PURIFICATRICI di DIANA WHITNEY

Janine Taylor, reduce da un matrimonio fallito per colpa di un uomo violento e immorale, si rifà una vita a Darby Ridge, dove acquista una vecchia casa circondata da una fama ambigua. Per vivere gestisce una piccola pensione dove si presenta Quinn Couilliard, enigmatico ex psichiatra. Janine si sente istintivamente attratta da quest'uomo, ma il suo comportamento genera dubbi angoscianti: la fidanzata, infatti, è morta in un rogo che presenta impressionanti analogie con quello scoppiato la notte precedente l'arrivo di Quinn. Janine non s'arrende e alla fine...


LE ALI DELLA NOTTE di JEANNE ROSE

Tenera è la notte per Adriana, dee jay che ama le tonalità sfumate, i silenzi incantati delle ore notturne. E proprio in questa atmosfera magica incontra Valentine Kadar, nobile seducente e misterioso. Adriana si sente stranamente attratta da quell'uomo splendido e solitario che riesce a vedere unicamente nel cuore della notte. Il loro incontro è seguito da una serie di episodi incomprensibili e tragici. Senza saperlo, Adriana si trova al centro di una lotta per la vita o la morte fra Valentin e suo cugino Miklos, lotta che dura da 700 anni...



"Il lato oscuro del destino" di Sally Carleen (Harmony Sesto Senso)


Trama: Dopo che qualcuno è quasi riuscito a ucciderla, Amanda Parrish ha vissuto l'inquietante esperienza di arrivare a un passo dalla morte: ha attraversato un tunnel, ha visto una luce accecante e infine ha provato quella pace interiore che cercava da sempre. Proprio quando stava per cedere, però, si è sentita invadere dallo spirito di un'altra donna, vissuta prima di lei, con la quale ha "qualcosa" in comune. Amanda ricomincia quindi a vivere un'esistenza della quale, però, fatica a riunire i pezzi. Perché, ad esempio, nel suo cuore ci sono due uomini? Le prime ricerche dicono che...

Commento di Lunaria: "Il lato oscuro del destino" è un discreto thriller condito da qualche elemento soprannaturale (una donna che si è salvata per miracolo, "ospita" in sé due anime, la sua e quella di una donna assassinata ad inizio secolo, anche se più che anime si tratta di condivisioni di ricordi). Alla fine sarà fatta chiarezza non solo sull'omicidio irrisolto di Elizabeth, ma anche sull'intrigo che vede "qualcuno" cospirare contro Amanda. Il ritmo narrativo è veloce e scorre senza intoppi, ma le scene d'amore sono rade; l'Autrice si trova più a suo agio nel descrivere Amanda in pericolo di vita o nel ricostruire "in senso poliziesco" i dettagli della vicenda d'omicidio a cui sembra legata e che deve risolvere, tramite la lettura di un vecchio diario e soprattutto, la ricerca di un manoscritto che inchiodi il colpevole. Stranamente, non ci sono apparizioni di fantasmi veri e propri, ma solo di leggeri presentimenti e tutto si svolge nella mente della donna.


Gli stralci più belli:

Un fulmine illuminò il cielo, e in quel momento un'ombra si mosse sul ballatoio, poi esitò in cima alle scale, ma subito dopo l'oscurità reclamò tutta la casa. Piano piano, la donna si fece strada sul ballatoio, esitò in cima alle scale. Uno scricchiolio la fece proiettare su se stessa, brandendo la lampada per difendersi, ma fu inutile. Due mani forti, fredde, le si strinsero intorno alle spalle, ma erano le spalle di Elizabeth (...) Ma le tenebre fredde e soffocanti che si aspettava non arrivarono, e un gemito di sollievo le salì alle labbra quando sbattè con un tonfo sordo contro il pavimento. Prima che potesse alzarsi, però, lui la raggiunse, un'ombra scura che si chinava su di lei, soffocandola con un cuscino. Lei tentò di lottare, ma invano. Presto il buio le tolse il respiro.

Dopo tutto si era svegliata in fondo alle scale. Che qualcuno l'avesse spinta? Che qualcuno avesse cercato di ucciderla?
(...) Scuotendo sconfortata la testa, tornò a stendersi sul letto, tra le coperte. E di nuovo le immagini del sogno le tornarono alla mente, di nuovo sentì due mani forti che le serravano le spalle. No, non erano state le mani di Dylan. Lui l'aveva aiutata. C'era stata una dolcezza infinita nel modo in cui l'aveva toccata.
Eppure anche Dylan aveva mostrato un enorme interesse in ciò che lei ricordava, e quella consapevolezza la riempiva di una inspiegabile apprensione.

Il 13 aprile.
"è morta lo stesso giorno in cui tu sei caduta dalle scale", osservò con voce bassa, pacata, e quelle parole la fecero rabbrividire.
(...) Con il cuore colmo di angoscia, e dopo avere scoccato un'ultima, agghiacciante occhiata alla tomba di Elizabeth, si avviò lungo il viale del cimitero per tornare all'entrata, e soltanto allora si accorse che Dylan non la seguiva.

Lui le affondò le dita tra i capelli, accarezzandola, tirandole indietro la testa per potere guardare le fiamme di desiderio che le accendevano gli occhi, e che rispecchiavano quelle che ardevano nei suoi.
Le immagini sbiadirono mentre abbassava la testa, prendendole le labbra, prendendola tutta, e donandole tutto se stesso. Il suo bacio era caldo, languido, dolce (...) la prese tra le braccia, la depose con dolcezza sulle coperte.

Il suo sguardo era forte, penetrante, intenso, e lei tentò di raggiungerlo. Invano. La nebbia intorno a lei era troppo fitta, la cappa che la opprimeva troppo soffocante (...) Lentamente scivolò fuori dal letto, mentre la testa le girava come impazzita e lo stomaco le saliva alla gola.

Ma com'era possibile che lei amasse ancora Dylan dopo tutto quello che aveva scoperto, ben sapendo quanto male lui avesse in animo di farle?

"I sussurri del bosco" di Helen R. Myers (Harmony Sesto Senso)


Trama: Nel suo verde rifugio nel Maine, Paloma St. John può finalmente sentirsi al sicuro. Da sola con i suoi unici amici, i tre animali scampati alla follia dello zio, un inquietante scienziato senza scrupoli, Paloma crede di avere finalmente trovato la serenità. Tuttavia, c'è una presenza nel bosco. Una presenza che Paloma, prima ancora che con gli occhi, percepisce con la mente, una presenza che invade ogni suo pensiero, che la fa tremare di paura... e di qualcosa di più. Compassione? Passione? è un essere misterioso quello che si insinua nei suoi sogni. Predatore o forse protettore...

Commento di Lunaria: "I sussurri del bosco" è una rivisitazione, in chiave moderna e scientifica di "La bella e la bestia"; alla maledizione stregonesca si sostituisce, qui, l'esperimento di uno scienziato pazzo che crea un ibrido mezzo umano e mezzo animale, manipolando un feto nel ventre della madre. Anni dopo, Paloma, fuggita dal folle dottore che aveva messo gli occhi su di lei, e trovato rifugio nella foresta, si innamorerà inevitabilmente del "mostro", Dunndrogo, frutto dell'esperimento avvenuto anni prima. Il romanzo non è male e potrebbe essere apprezzato da chi è appassionato di Urban Fantasy che abbiano come protagonisti ibridi, ma per i primi capitoli manca di mordente e vi è qualche "paludamento" che rende noiosa la lettura; acquista ritmo a metà vicenda anche se le poche scene di amore passionale sono rade e sporadiche, quasi sintetiche e in forma onirica. Qui e lì, per la prima parte, a volte c'è dell'umorismo involontario (le scene delle scimmie e della donna) che risulta un po' fuori luogo. Probabilmente il romanzo avrebbe reso di più se si fossero tolti i riferimenti a Paloma e agli scimpanzè che l'accompagnano, anche perché sono scene che "sono zavorre" rispetto al fulcro della vicenda. Poche le descrizioni, gran spazio viene lasciato ai dialoghi diretti e ai soliloqui dei due protagonisti, che inizialmente si svolgono telepaticamente.

Qualche stralcio per dare idea dello stile:

"Saresti più tranquillo se mi spostassi dietro il muro di cinta?", insistette allora. "In questo modo non ti sentiresti spiato, non dovresti sostenere il mio sguardo. Credi che sarebbe meglio così?" Mentre comunicava quell'idea, Paloma si spostò dietro il muro. "Ecco, così va meglio?" "Non te ne andrai, vero?"
La voce di lui le filtrò nella mente, strappandole un sorriso di sollievo. Le faceva una strana impressione, eppure era meravigliosa, molto più fisica di qualsiasi altro contatto che avesse mai stabilito prima.

*

Perché era successo proprio a lui? Perché proprio con lei? Gli capitava sempre più spesso di riuscire ad avvertire i suoi pensieri prima ancora che lei li esprimesse a parole, così come anche lei avvertiva i suoi [...] Ma lui non voleva lasciarsi travolgere da quelle sensazioni. Voleva ruggire contro il cielo fino a scuotere l'aria notturna [...] Lo colmava di meraviglia, lo tormentava, ma in un modo che gli era sconosciuto. Era diverso che vedere un arcobaleno, diverso che soffrire la fame. Meglio. Peggio. Ma cos'era che cercava? Nemmeno lei sembrava saperlo [...] che incanto era stato, vedere per la prima volta il suo viso! Aveva l'aspetto luminoso e perfetto della luna, altrettanto puro, altrettanto seducente. 

*

"A eccezione di mia madre", le disse, "tu sei l'unica persona che mi abbia guardato senza esserne disgustata. Anche le più misere creature della foresta mi evitano terrorizzate."

*

"Io ti voglio, Paloma, con il desiderio di un uomo, ma guardami! Sono intrappolato nel corpo di un mostro! Non potremmo mai stare insieme, noi due, e questo pensiero mi uccide."

*

"No, sono io che ti scongiuro! Oh, Dunndrogo! Non ti rendi conto che quando ti guardo negli occhi vedo la parte che manca alla mia anima? Ho l'impressione di averti cercato per tutta la vita, e adesso non riesco a immaginare di vivere senza di te. Non lasciarmi, ti prego, altrimenti ne morirei."






Di questa autrice, vedi anche: http://recensioniromanzirosa.blogspot.it/2017/07/il-fantasma-del-ponte-di-helen-r-myers.html




"La verità in un sogno" di Jeanne Rose (Harmony Sesto Senso)


Trama: Luke Naha... soltanto lui, l'uomo che continua a popolare i suoi sogni regalandole notti di passione irrefrenabile e proibita dalle regole della riserva indiana cui appartengono, poteva spiegare a Mara Fitzgerald le memorie di un misterioso passato in comune che le affollano la mente. Da parte sua, Luke è consapevole che il proprio potere di entrare nei sogni altrui può procurare sofferenze a se stesso e agli altri, perché è già avvenuto nella precedente vita che entrambi hanno condiviso. Per paura di ferire la donna che sente di amare da sempre, quando si incontrano lui...

Commento di Lunaria:  "La verità in un sogno" risulta firmato da Jeanne Rose, ma questo nome è uno pseudonimo di due scrittrici, Patricia Pinianski e Linda Sweeney; è un romanzo che unisce il tema dell'amore contrastato a quello della reincarnazione, dei poteri psichici (entrare nei sogni, avere premonizioni...) e degli spiriti dei Nativi Americani. Ha un buon ritmo narrativo, molto scorrevole e senza "tempi morti". I personaggi risultano ben caratterizzati, e le pagine migliori sono soprattutto quelle degli ultimi due capitoli, dove le Autrici virano totalmente sul paranormale puro, prima descrivendo la dolorosa presa di consapevolezza di Mara, che vagando nel deserto roccioso, viene a conoscenza delle sue vite precedenti, specialmente quella vissuta al tempo della guerra tra Spagnoli e Nativi e del rapporto che la legava a Luke fin da allora, e poi, ormai risvegliatasi come potente Donna-Serpente, usa per la prima volta i poteri psichici e magici, che riaffiorano in lei improvvisamente, per sconfiggere l'antagonista, così accecato dall'odio per i Kisi da non esitare a ucciderli mediante magia nera. Non vi è un vero e proprio approfondimento accademico della cultura nativa, ma tuttavia quelle poche note antropologiche romanzate e riassunte si fanno apprezzare, anche perché non sono così sfruttati i nativi americani, nei romanzi rosa, per cui la trama acquista comunque originalità; risulta ben congegnata, quasi thriller, la pagina che descrive il primo tentativo che il nemico fa per nuocere a Mara tramite magia nera, servendosi di una bambolina e di interiora animali (pagina che effettivamente è abbastanza cruda e dona una drammaticità quasi horror alla vicenda). Sofferte, dolenti e vibranti le pagine che servono da visione del passato, che ha originato la maledizione che ha colpito Mara e Luke, e che narrano i massacri subiti dai Kisi, ad opera degli Spagnoli, pagine che comunque optano per descrizioni non horror, ma piuttosto sull'atrocità data dai particolari suggeriti, in maniera molto vivida. Belle anche le scene oniriche, di Mara, Luke e della matriarca nativa (personaggio molto affascinante e che si sarebbe potuto approfondire con un capitolo a parte, perché si sarebbe prestato a una bella occasione di narrare l'affascinante corpus di leggende e credenze native, specialmente dal punto di vista sciamanico femminile); un po' rade le scene d'amore fisico carnale anche se è palpabile la tensione erotica che corre tra i protagonisti (che sono spesso anche in disaccordo tra loro e travolti dal peso degli errori passati). La tematica onirica del controllo dei sogni e dell'intruso malvagio che sa uccidere, manipolandoli e trasformandoli in incubi, ricorda molto la celebra saga di "Nightmare" anche se le due Autrici non esagerano mai indugiando su descrizioni di puro terrore (anche nelle scene degli omicidi avvenuti tramite magia nera e controllo dei sogni).
In conclusione, "La verità in un sogno" è un romanzo che mi ha appassionato, anche se temo che sia di difficile reperibilità, come tutti i romanzi della serie "Sesto Senso"
speriamo che la casa editrice si decida a riproporli sul mercato, come ristampe.

Per chi volesse approfondire qualche figura storica di donna nativa che contribuì in modo decisivo alla storia nativa, vedi il mio pdf: https://www.academia.edu/33054327/Donne_Native_Americane_tra_resistenza_ed_emancipazione

Dalle stesse Autrici, vedi anche: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/08/le-ali-della-notte-di-jeanne-rose.html


Le pagine più belle:

"Hai già sentito parlare del misticismo che avvolge i dipinti di Naha, vero?" le chiese Felice.
Un brivido le corse lungo la schiena. "Misticismo?"
Felice le indicò una figura, l'unica sagoma umana in tutto il dipinto. "Molti collezionisti ritengono che questi piccoli esseri possiedano una vita tutta loro, e che si muovano per il dipinto, occupandone diversi spazi."
Che fossero persino capaci di entrare nei sogni di una persona?, si domandò Mara con un sussulto.
(...) "Dei Kisi si dice che siano maledetti a causa di un qualcosa che accadde loro in passato"
La tribù dei Kisi. La gente a cui apparteneva Lucas Naha (...) Un nuovo brivido le corse lungo la schiena. Mara non voleva credere nel misticismo, e neppure nella stregoneria, eppure era innegabile che l'arte di Naha le fosse entrata nel subcosciente al punto tale da influenzarla anche mentre dormiva.

*

Luke si fermò di colpo, fissandola sbigottito. "Lo so", riprese allora lei, soffocata dall'emozione. "Anch'io faccio spesso degli incubi, ed è per questo che sono venuta. Ho sognato uno dei suoi dipinti, ed era tanto vivido, tanto forte, che mi ha spaventata." (...) Mara non riusciva ancora a spiegarsi la strana attrazione che era sgorgata tra loro, e che trascendeva dal piano fisico. I sentimenti che provava per quell'uomo erano intensi, prepotenti. Ma come poteva provare dei sentimenti per uno sconosciuto?

*

Il luogo dei sogni. La zona sacra a cui Isabel pensava quando cercava la saggezza, basata su un luogo reale che lei aveva sempre amato: la Mesa Rossa. Soltanto i Kisi erano capaci di camminare nei sogni, e soltanto un Kisi completo poteva entrare nelle visioni e nei sogni di un altro.

*

Di colpo Mara si rese conto della forma di quella sporgenza rocciosa, del suo colore rossiccio. Il fulmine sulla Mesa Rossa. Quello doveva essere il punto da cui Luke aveva tratto l'ispirazione per il suo dipinto. Ed era il punto in cui lei stessa aveva diviso un sogno con Luke, e un altro con Isabel. (...) Alle sue spalle, la terra prese a vibrare, fu scossa da un ripetuto boato, da un respiro affannoso. Qualcosa di grande oscurò il sole con la sua ombra. Che gli incubi stessero per mescolarsi con la realtà? Urlando sconvolta, Mara si girò per vedere chi - o cosa - si stese avvicinando con tanta velocità dietro di lei.

*

"Tu possiedi il dono, ragazza mia". La voce debole di Isabel la riportò alla reatà. "Lo hai dimostrato ancora una volta questa notte. Ciò che non capisco è come mai il mio addestramento non abbia portato i risultati sperati, ma forse devi lasciare il pueblo. Devi andare nel deserto senza mangiare, e là cercare la saggezza (...) Devi trovare il tuo luogo dei sogni"

*

Mara piangeva calde lacrime, scossa dai sensi di colpa (...) In quella tragica vita, lei e Luke si erano macchiati della colpa di avere quasi distrutto la popolazione dei Kisi. E nei secoli seguenti avevano vissuto altre vite, ma senza mai riuscire a conoscere il vero amore, come per essere puniti della loro colpa. Ma perché? Per quale motivo la punizione durava ancora?

*

"Io perdono me stessa", mormorò nella notte. E la notte le rispose con un sospiro. "Questo è bene, Palo-Wuti".
Palo-Wuti. In qualche modo Mara sapeva che quel nome significava Donna Serpente, e che era il suo nome sacro.
"Palo-Wuti", gridò al vento, accorgendosi del potere che le dava quel nome. "Palo-Wuti". E quando il vento le rispose, sentì in lontananza i passi di Luke, l'uomo che amava, che aveva amato per più di 300 anni, e che adesso era andato a cercarla.

*

Quando se la strinse al petto, a Mara parve di sentire battere il cuore del guerriero Comanche, ma adesso sapeva che Luke era entrambi. E quando lui le sfilò piano piano i vestiti, arso dal desiderio, anche lei gli ricambiò il favore, finché in pochi minuti giacquero nudi sotto le stelle che impallidivano sempre più nel cielo rosato dell'alba.



"Uno squarcio nel buio" di Marilyn Tracy (Harmony Sesto Senso)


Trama: è chiamato il figlio del diavolo. I suoi poteri soprannaturali evocano tuoni, fulmini, buio profondo. La sua risata è senza allegria, perché Teo Sandoval non ha nessuno e niente di cui gioire. Finché, una notte, Melanie non irrompe nella sua vita in cerca di aiuto. Disperata, terrorizzata, in fuga da alcuni scienziati senza scrupoli che vogliono controllare i poteri telecinetici di suo figlio Chris, pur di salvare il piccolo, Melanie è disposta a tutto. Anche a consegnarsi all'uomo irresistibile le cui carezze risvegliano in lei desideri proibiti. Anche a diventare la donna del diavolo...

Commento di Lunaria: "Uno squarcio nel buio" risulta un piacevole thriller rosa, dal ritmo ben congegnato, non "impaludato" pur essendo ridotto al minimo. Più che descrivere eventi e paesaggi, l'Autrice dedica molto spazio a descrivere la sensibilità e la psicologia dei personaggi (Melanie, Chris, il figlioletto dotato di poteri telecinetici e il bel tenebroso Teo Sandoval, capace di spostare gli oggetti col pensiero, ma anche di governare fulmini e scariche di energia) soprattutto nel loro passato, con le sue ferite, le delusioni subite, la solitudine, che conosciamo attraverso i loro monologhi. Di per sé si potrebbe fare un parallelo con "L'incendiaria" di Stephen King, perché anche "Uno squarcio nel buio" è basato sulla caccia che un misterioso gruppo scientifico di ricerca sui poteri paranormali, il Psionic Research Institute, dà a un bambino dotato di poteri telecinetici, in fuga con la madre. Anni prima, era stato proprio Teo Sandoval a fuggire dal PSI, rifugiandosi in una caverna, su una montagna, venerato e temuto come un dio dalla piccola comunità locale che in cambio di prodotti di prima necessità, si affida a Teo, che ha il potere anche di guarire. 
"L'incendiaria" di King era ovviamente, molto più calcato sull'horror, mentre "Uno squarcio nel buio" dà piuttosto spazio alle emozioni e all'amore, anche erotico, che presto infiamma i due protagonisti. 
Il finale resta "aperto", forse per un sequel.
Molto delicati i momenti in cui l'Autrice descrive l'amore materno di Melanie per Chris, e i soliloqui di Teo, orfano di madre, venduto dal padre al PSI: l'Autrice è riuscita a descrivere molto bene la dura corazza psichica di Teo, così ferito da essersi costruito un muro mentale di cinismo, negli anni, e come Melanie riesca, fin da subito, a incrinarlo. 


Gli stralci più belli:

Il grido di un uomo e un forte schianto metallico riecheggiarono simultaneamente nella stretta vallata del canyon. Entrambi i suoni, alti e laceranti, parvero levarsi da ogni direzione: il cielo coperto, la pioggerella fredda e insinuante, il terreno bagnato (...) Chris aveva sempre posseduto la capacità di manipolare il mondo circostante, sin dall'età di sei mesi, quando aveva sollevato da terra alcuni giocattoli facendoli volare sopra la culla (...) Se c'era davvero un uomo dotato di poteri telecinetici, che si nascondeva in quei boschi, tra quelle montagne, allora era chiaro che non voleva farsi trovare.
Affidandosi sino a quel momento ai propri poteri telepatici, alla propria chiaroveggenza, Melanie era approdata lì, ma non era nemmeno sicura di dove fosse quel lì. (...) Al tempo stesso, tuttavia, la pericolosità insita nell'uomo che popolava quelle strane visioni notturne era ciò che faceva di lui l'ultima speranza di evitare che Chris le venisse strappato. (...) Alle sue spalle, la folla che circondava il moribondo sussurrò: "El Rayo... El Rayo". Le voci smorzate accentuavano la singolarità dell'uomo che si stava avvicinando a grandi passi. Osservando gli altri, Melanie notò che al pari di lei e di Janine, si erano tirati indietro tutti, come se il contatto con quello sconosciuto fosse qualcosa di dannoso. Non poteva biasimarli. C'era qualcosa di strano in quell'uomo. Qualcosa di oscuro e di elettrico... Doveva essere lui, pensò Melanie con un tuffo al cuore.
Tutto nella sua persona, nel suo viso maschio e spigoloso, trasudava mistero e fosca sensualità. Comunicava un'idea di potere assoluto. Lei doveva scoprire se era davvero Teo Sandoval, l'uomo di cui aveva così disperato bisogno (...) Quel pensiero la riempì di speranza per la prima volta in tanti mesi; ripensò agli appunti sulle sue capacità telecinetiche, annotazioni prese quando Teo Sandoval, allora diciannovenne, si era sentito come una belva in gabbia (...) aveva distrutto un'intera ala del Psionic Research Institute. Il fatto che Teo non avesse ucciso nessuno era stato di per se stesso un miracolo (...) Ma con quelle capacità incredibili, come poteva Teo Sandoval restarsene nell'ombra, quando un suo tocco poteva alleviare così tanta sofferenza, contrastare il male?
(...) Circondandolo con entrambe le braccia, lo attrasse a sé e attese. Il viso di lui, intanto, si era indurito. "Nessuno tocca il figlio del diavolo", le disse.
Quando lei non si mosse, quando non accennò a lasciarlo, lui alzò una mano e le toccò il viso. Poi aggiunse: "Non lo sai, donna, che un mio gesto può uccidere?"

Teo si adombrò. Perché non riesco a leggerle dentro? Perché non captava i suoi pensieri e le migliaia di sogni, ricordi e impressioni che sempre coglieva negli altri?
In silenzio, Teo maledisse la donna per essere venuta a Loco Suerte. Era troppo bella e, pur conoscendone soltanto il nome - e la disperazione - lui provava una forte attrazione nei suoi confronti. Lo aveva spogliato di ogni difesa non soltanto con il suo tenero abbraccio, ma per il fatto stesso di averlo toccato. Teo avrebbe voluto risentire il suo calore, la struggente fisicità del suo contatto, e la odiava per questo, per avergli ricordato che nella sua vita non c'erano né carezze né amore (...) Una parte nascosta di lui sarebbe definitivamente morta, perché un solo minuto in compagnia di quei due gli avrebbe fatto desiderare cose che non avrebbe mai potuto avere. Gli avrebbe fatto ricordare troppe premesse infrante, troppi sogni spezzati (...) Con un grido rabbioso, Teo si voltò e corse via, come sfuggendo alla donna, al bambino... Sopra la sua testa cominciò a lampeggiare. Azzurre e frastagliate, le saette squarciarono il cielo, riverberando - lo sapeva - la sua furia improvvisa.

Ma non era affatto lo stesso, in realtà. Teo non aveva mai voluto niente - nessuno - con la stessa intensità con cui voleva quella donna la cui mente gli era preclusa, i cui pensieri gli erano nascosti.

Nato con la maledizione dei demoni e la benedizione degli Dei, Teo era stato allevato da un padre che aveva avuto così tanta paura di lui da scolarsi una bottiglia dietro l'altra, fino al giorno in cui, ubriaco fradicio, lo aveva venduto al PRI in cambio di denaro e della promessa di non vedere altri oggetti danzanti.
E poi c'era stata sua madre, una curandera, una guaritrice locale, con mille pozioni segrete, tante storie sul diavolo e un sacro terrore per il figlio che aveva partorito in una notte di tempesta di molti anni prima.

Teo capì di essere perduto. Avrebbe voluto parole da regalarle, belle frasi con cui dipingere un futuro diverso. Ma dopo quel bacio sul dito, quella supplica, le parole avrebbero dovuto aspettare, e lui intuì con tristezza che avrebbero aspettato per sempre.
Per lui non c'era una famiglia. Per lui c'era soltanto solitudine estrema. C'era un futuro di notti vuote.

La camera piombò nel buio. A quel punto Melanie sentì le lacrime rigarle il volto. Non poteva essersi sbagliata fino a quel punto, pensò (...) Qualche secondo dopo avvertì un tuono in lontananza. E
si addormentò col sapore di Teo e delle lacrime sulle labbra ancora gonfie di baci.





"La notte delle streghe" di Evelyn Vaughn (Harmony Sesto Senso)


Trama: Brie è innamorata e convive con Steven, ma non può confidargli il segreto più grande: lei è una strega. Il rapporto che la lega a Steven è profondo, ma ad un certo punto, l'uomo comincia a cambiare, è preda di strani sogni ed esorta, con violenza, Brie a confessare. Che sia posseduto da qualcuno che in passato aveva trucidato donne durante la caccia alle streghe? è la notte di Halloween e in casa di Brie e Steven si aggira una presenza ostile... e in più di un incubo Brie rivede se stessa tre secoli prima, accusata di stregoneria e mandata al rogo da un carnefice che ha il volto di... Steven.

Commento di Lunaria:  "La notte delle streghe" è stato il mio primo "Harmony Sesto Senso"; non ero a conoscenza di questa serie, ormai conclusa da decenni (usciva nel 1998), e devo dire che sto cercando di recuperare tutti i numeri. Come già facevo notare qui, https://recensioniromanzirosa.blogspot.it/2017/07/gabriel-limmortale-di-rebecca-flanders.html
molti di questi romanzi


anticipavano il trend dell'Urban Fantasy perché "condivano" le vicende paranormali ivi narrate con una tormentata storia d'amore e spesso era proprio incentrata sul personaggio femminile innamorata di un essere non-umano.
"La notte delle streghe", invece, rispetto agli altri, che avevano dato spazio a fantasmi, premonizioni, maledizioni, poteri telecinetici, ha un tono più "wiccan": anche se l'Autrice non fa mai dei riferimenti precisi, in realtà per tutto il romanzo aleggiano concetti come Sacro Femminile, Potere Femminile, Sorellanza...
Pur essendo un romanzo ascrivibile al genere rosa, in realtà l'Autrice riesce ad intessere una storia dove sentimento amoroso e leggera inquietudine si amalgamano in maniera coinvolgente. Certo, non stiamo parlando di un horror puro, ma il ritmo soprannaturale è ben congegnato (i capitoli si aprono con le citazioni misogine di un diario appartenuto ad un inquisitore, di cui qualche volta l'Autrice riporta anche il soliloquio perché la misteriosa presenza spettrale aleggia costantemente osservando i protagonisti e tentando di possedere Steven). Nella rivelazione del finale compare anche una leggera allusione alla misoginia cristiana e alla sessuofobia puritana. Molto bello il flashback che svela chi fu in vita il fantasma che perseguita Brie e Steven, e perché agisca così. Peccato che però l'Autrice, nel corso della vicenda, non abbia integrato citando più nel dettaglio la spiritualità Neo Pagana specialmente di matrice dianica-femminile, ma il tutto risulta solo accennato e "sospirato": sarebbe potuto essere occasione di far conoscere la Wicca Dianica a un più largo numero di donne!

Le pagine più belle:

Era come risvegliarsi da un sonno profondo, riconoscerlo e riemergere. Qualcosa stuzzicava ricordi perduti, richiamava intenti dimenticati, eppure... Per quale motivo avrebbe dovuto rischiare il dolore della consapevolezza? Non era meglio sprofondare nel vuoto della morte, tenere a bada il dolore con un filtro? Un filtro stregato? La consapevolezza tornò a farsi viva di fronte a quell'immagine, con una forza e un'avidità travolgenti. Avidità di redenzione. Avidità di vendetta. Disorientato, lui si sforzò di ricordare.

La Luna era calante, il sole al tramonto: era il momento ideale per una purificazione. Brie e Mary avevano trascorso tutto il pomeriggio a pulire la casa da cima a fondo, e dopo l'arrivo di Sylvie e di Cypress, il quartetto si riunì immediatamente per mettere in atto la cerimonia. Per prima cosa attraversarono tutte le stanze della casa, spruzzando dappertutto manciate di sale, poi replicarono la cerimonia con incenso, candele e acqua pura. Lo scopo era quello di raccogliere l'energia negativa nascosta in casa per disperderla nell'universo e sostituirla al tempo stesso con energia positiva. Dopo questi preparativi Cy, che era l'esperta del gruppo in cristalli, fornì le pietre necessarie ad accrescere lo schermo protettivo: pezzi d'onice da sistemare sopra ogni porta e quarzo rosa da deporre ai lati. "Per dare allegria a chiunque varchi la soglia", spiegò compunta. "E adesso", soggiunse nell'indicare il grosso quarzo che Brie teneva tra le mani, "mettiamo la pietra principale al centro della casa affinché diriga l'energia di tutte le altre." "Ho preparato una composizione di fiori secchi in cui nasconderla", le ricordò a quel punto Brie, preoccupata. "E ne ho preparate altre più piccole da sistemare anche intorno alle porte." L'amica la guardò scuotendo la testa. "A quanti stratagemmi dovrai ancora ricorrere per nascondere a Steven la tua appartenenza alla stregoneria, Brie? Pensi che lui sarebbe disposto a fare altrettanto per te?" Lei sospirò sgomenta. Neppure le amiche riuscivano a comprenderla, ma per lei era essenziale farsi capire. "Avete mai sentito parlare di sangue di strega?", replicò. "Qualcuno ritiene che la stregoneria sia ereditaria, e proprio per via di questa teoria, in passato, molti membri della mia famiglia sono morti sul rogo. Bastava che una sola fosse accusata di stregoneria perché tutte le altre seguissero la sua sorte e il fatto che oggigiorno essere streghe non rappresenti un pericolo non significa che in futuro debba necessariamente continuare ad essere così. è per questo che devo continuare a mantenere il segreto. Una volta rivelato, un segreto non può più essere nascosto." "Ma qui stiamo parlando di tuo marito!" Brie si strinse nelle spalle. "Io provengo da una lunga dinastia di streghe celtiche", spiegò, "molte di loro hanno tenuto nascosti i loro poteri ai mariti, e non vedo motivo per cui adesso non debba farlo anch'io." Detto questo, si allontanò per prendere le composizioni di fiori secchi in cui nascondere le pietre magiche e così facendo pose efficacemente fine al dibattito.

Brie si era resa conto che uscire con le amiche del circolo a ogni luna nuova, luna piena e sabba avrebbe finito prima o poi col sollevare i sospetti di Steven, e proprio per questo aveva deciso di limitarsi a una osservanza domestica, adoperando strumenti mondani, da cui appunto derivava la definizione di "strega da cucina". Nonostante i suoi buoni propositi, però, le cose non miglioravano affatto. Gli incubi notturni erano tornati a perseguitarla, troppo incalzanti per essere ignorati. Brie sognava che Steven la accusava di essere una strega, e poi che la osservava mentre altri la torturavano e la esortava a confessare.

"Perché proprio Steven", gridò Brie, girando su se stessa nel bel mezzo del laboratorio. Era certa che qualcuno... qualcosa... stesse cercando di manipolare il marito. Lui non avrebbe mai cercato di farle del male, non avrebbe mai neppure pensato di... violentarla. Brie rifiutava di crederlo. Non era stato proprio lui, del resto, a gridarle "Non chiamarmi a quel modo!", quando lei lo aveva chiamato Steven?
Soltanto il silenzio rispose alle sue urla, e Brie sapeva di non potersi aspettare altro.
La rabbia fu tale da strapparle una maledizione, una maledizione vera, di quelle che nessuna donna della sua stirpe aveva pronunciato più ormai da secoli.

Steven si avvicinò alla moglie, mentre immagini di Mercy gli torturavano la mente. La rivedeva penzolare dalla forca, il collo spezzato dal capestro. E al tempo stesso vedeva Brie, e come sarebbe stato dare fuoco a quei suoi lunghi capelli rossi.

Lei però, si limitò a sollevare una mano per accarezzargli il viso. "Forse c'è un equilibrio di luce e oscurità in ciascuno di noi", gli disse. "E forse riconoscere l'oscurità che abbiamo dentro può aiutarci a controllarla e ad apprezzare maggiormente la luce. Proprio come io ho sempre apprezzato te."




"Il volto nell'acqua" di Regan Forest (Harmony Sesto Senso)


Trama: Quando Ellen Cole arriva a Wrenn Oak, un piccolo centro del Galles, rimane, a dir poco, affascinata dalla leggenda legata all'antico ponte di pietra che attraversa il torrente locale: chi dal ponte guarda l'acqua e vede affiorare un volto di donna è destinato a perdere l'amore. è solo una leggenda e niente più, si ripete Ellen quando a pelo d'acqua scorge un inquietante quanto enigmatico volto femminile. Ma allora perché se solo Brenning la guarda o la sfiora con un dito si sente proiettata fuori dalla realtà fino a dimenticare il suo amore per...

Qualche stralcio per dare un'idea:

Le onde scosse dalla violenza dell'uragano turbinavano intorno al ponte sospeso sul fiume, e lambivano la gonna della strega che vi sostava a braccia spalancate. Un fulmine illuminò il cimitero vicino, e la lapide appena deposta sulla tomba dell'unico uomo che lei avrebbe mai potuto amare, un uomo morto per mano sua per avere rifiutato di ricambiare il suo amore. Un uomo il cui cognome, Cole, lei aveva maledetto per l'eternità. Adesso doveva raggiungerlo nella morte. Nesta emise un gemito e quell'urlo andò a unirsi al coro degli spiriti maligni che abitavano nel fiume Lugg, lungo il confine tra il Galles e l'Inghilterra. Poi, con un grido infernale, si tuffò nelle acque scure, che si chiusero su di lei per inghiottirla nella loro profondità. Ancora un fulmine squarciò il cielo, poi l'uragano si spense nel silenzio.
Nessuno trovò mai alcuna traccia di Nesta, ma una leggenda spaventosa nacque dalla sua misteriosa scomparsa: il racconto del viso orribile della strega che compariva nelle acque del fiume, in prossimità del ponte. Non tutti possono vedere quel volto; soltanto coloro che portano il nome - e quindi la maledizione - dell'antenato ucciso dalla strega. Queste persone non possono attraversare il ponte di Wrenn's Oak senza conoscere, seppure inconsapevolmente, la disperazione, perché il solo a conoscenza della maledizione era la vittima della strega, Brennig Cole. E Brennig non riuscì mai a raggiungere la sponda opposta del fiume Lugg, né in vita, né in morte. 

*

Ferma sul ponte medievale di Wrenn's Oak, il rinomato ponte che univa le sponde opposte del fiume Lugg, una nel Galles, l'altra in Inghilterra, un'americana seguiva con occhi ridenti i cigni che nuotavano in quelle acque color del cielo. Finalmente ci sono, pensava tra sé e sé Ellen Cole. Sono arrivata in Galles, alla fine.
Era giunta a destinazione soltanto un'ora prima, e subito era stata attratta dalla magica bellezza del ponte. Era deliziso, sospeso ad arco sulle acque del fiume illuminate da sole, e che sembravano animate da un proprio respiro. Proprio in quel momento l'acqua alla base del ponte incominciò a incresparsi, e tra le onde comparve il viso di una donna dai lunghi capelli neri che la fissava con diabolica malevolenza. Ellen rabbrividì spaventata, e si aggrappò con tutte le forze al parapetto del ponte, chiudendo gli occhi nella speranza di scacciare quell'orrenda immagine. Invano. Quando li riaprì, quel viso era ancora lì, che la fissava con cattiveria. Fu questione di pochi istanti. Le acque del fiume tornarono presto a scorrere tranquille, e il sole riprese a illuminare la superficie, ma Ellen non riuscì a scacciarsi dalla mente la terribile esperienza che aveva appena vissuto.  Come avrebbe potuto del resto? Mentre se ne stava immobile sul ponte, con un piede in Inghilterra e un altro nel Galles, si sentì penetrare da un oscuro dolore, e dalla vaga consapevolezza di avere appena perduto qualcosa (...) Inorridita, volse le spalle all'Inghilterra per tornare di corsa sul territorio gallese, verso il villaggio da cui era arrivata, in direzione del piccolo cimitero che sorgeva attorno alla chiesetta del paese. Per un attimo si voltò verso il fiume, nel timore che quell'orrenda immagine potesse seguirla, poi si rifugiò nella placida quiete del cimitero. Le lapidi centenarie si ergevano immobili attorno alla chiesa, alcune scalfite, alcune abbattute, come se a nessuno importasse più di loro.

*

"E Nesta?"
Ancora una volta, nel sentire nominare la strega, gli occhi di Brennig si colmarono di una luce rabbiosa. "Nesta si gettò dal ponte per unirsi agli altri spiriti maligni che ne infestano le acque, dopo aver scagliato una maledizione sul ponte che aveva permesso la fuga di Eira, e su tutti coloro che avrebbero portato lo stesso sangue dell'uomo che un tempo l'aveva respinta. Il suo spirito soggiorna ancora nel fiume, e in questo modo la maledizione persiste."
"Ma io ho attraversato il ponte!", esclamò Ellen impaurita. "Ho visto il volto di Nesta."
"Mi dispiace per te", fu la sola risposta che ottenne da Brennig.
A quelle parole le tornò alla mente il sorriso dolce di Brent, e il suo amore per lei. Che lo avesse perduto, dopo aver attraversato il ponte? (...) "Anche tu hai attraversato il ponte", mormorò con un filo di voce.
"Molto tempo fa"
"E hai perduto tua moglie"
"Già", fu la triste, laconica, risposta di lui, ed Ellen se ne sentì talmente avvilita che non trovò il coraggio di rivolgergli ulteriori domande.

*

 Chiudendo gli occhi annebbiati dalle lacrime, Ellen scoppiò in singhiozzi e lasciò che la lettera le cadesse di mano, poi si rannicchiò sul letto e si lasciò avvolgere dalla disperazione. Era partita per il Galles con l'intenzione di vivere la più meravigliosa avventura dalla sua vita, ma adesso, senza Brent al suo fianco, l'avventura le sembrava insulsa. (...) Più tardi, non avrebbe saputo dire per quanto tempo rimase sul letto a piangere, ma all'improvviso sentì i passi di Brennig lungo le scale, e si sentì avvolgere da un gelo inspiegabile. A eccezione dei suoi passi, la casa era silenziosa come una tomba, ed Ellen non era sicura che tutti quei passi fossero suoi. Alcuni sembravano irreali, quasi appartenessero... a un fantasma!
Ellen si rizzò a sedere sul letto. Questa casa è stregata!, gridò una vocina dentro di lei, spingendola a guardarsi intorno sgomenta. Ogniqualvolta aveva affrontato l'argomento con Brennig, lui aveva tentato di dissuaderla, ma Ellen era certa che anche lui avvertisse quella strana presenza in casa.
"Chi sei?", bisbigliò con un filo di voce verso i recessi più bui della sua stanza. "Chi sei tu? So che sei qui. Ti sento"
Un movimento vibrò nelle tenebre, seguito dal fruscio delle tendine, quasi che il fantasma avesse voluto rispondere al suo quesito.




"Il fantasma del ponte" di Helen R. Myers (Harmony Sesto Senso)


Trama: La dottoressa Rachel Gentry, rientrando nella clinica a tarda ora, sosta, attratta da una forza misteriosa, sul ponte Black Water Creek e fruga con lo sguardo la fitta nebbia che lo avvolge alla ricerca di una presenza che sente forte e vicina. E dal nulla emerge infatti un'eterea figura maschile che indossa una t-shirt insanguinata e implora il suo aiuto con penetranti occhi blu. Gli stessi del suo vicino di camera, la cui prepotente fisicità è la fotocopia dell'uomo del ponte. Chi sono? Si conoscono? In che rapporto sono l'uno con l'altro? Sono forse la stessa persona?

Qualche stralcio per dare idea dello stile:

La nebbia, intanto, si era infittita, e ricordava adesso un'immensa nuvola di vapore. Strizzando gli occhi, Rachel osservò inquieta le lente movenze dei banchi che oscillavano sotto l'effetto della calda brezza notturna. L'oscurità pulsava come un'orribile creatura in agguato, e le travi del ponte sembravano intrecciarsi nella rigida geometria di una gabbia metallica. Un brivido le corse giù per la schiena. C'era... c'era qualcosa? O per meglio dire, qualcuno? Il suo sguardo errò tutt'intorno. Ma il ponte era deserto, e a popolarlo di ombre era soltanto la nebbia.
(...) E quella sera l'uomo della nebbia si reggeva in piedi. O per meglio dire, si puntellava contro il parapetto del ponte. Come nei giorni passati, si premeva il ventre con le mani. Ma questa volta il sangue aveva appena incominciato a sgorgargli da sotto le dita.
(...) "Me ne pentirò, lo so", aggiunse poi. "Me ne pentirò". La sua voce, adesso, era rauca, quasi rabbiosa. "Ma ti devo avere. Ora e per sempre." E senza aggiungere altro, l'attrasse a sé e incollò la propria bocca a quella di lei. Rachel rabbrividì nel buio. Un bacio, pensò confusa. Un bacio soltanto, da serbare tra i ricordi. Sì, un bacio e se ne sarebbe andata via. Prima di perdersi in lui. Prima di dimenticare che l'unica dimensione temporale di cui avrebbe potuto beneficiare il loro amore era il presente. E un presente brevissimo. Una notte, forse due e poi più nulla. (...)
C'era nebbia dappertutto, ed era difficile orientarsi adesso che era scesa la notte. La luce dei lampioni baluginava incerta, come la fiammella di una candela dietro una tenda. E il paesaggio - gli alberi, le case, persino la strada - si confondeva col nero sipario delle tenebre. Era uno scenario agghiacciante, e lei era atterrita. Ma non poteva assolutamente tornare indietro. Aveva un appuntamento. Da qualche parte. Con qualcuno.




Di questa autrice, vedi anche: http://recensioniromanzirosa.blogspot.it/2017/07/i-sussurri-del-bosco-di-helen-r-myers.html


"Fiamme purificatrici" di Diana Whitney (Harmony Sesto Senso)


Trama: Janine Taylor, reduce da un matrimonio fallito per colpa di un uomo violento e immorale, si rifà una vita a Darby Ridge, dove acquista una vecchia casa circondata da una fama ambigua. Per vivere gestisce una piccola pensione dove si presenta Quinn Couilliard, enigmatico ex psichiatra. Janine si sente istintivamente attratta da quest'uomo, ma il suo comportamento genera dubbi angoscianti: la fidanzata, infatti, è morta in un rogo che presenta impressionanti analogie con quello scoppiato la notte precedente l'arrivo di Quinn. Janine non s'arrende e alla fine...

Commento di Lunaria: "Fiamme purificatrici" è ascrivibile al genere rosa, ma con una trama incentrata su un mistero da risolvere (una serie di omicidi di giovani donne trovate morte a seguito di incendi dolosi). Tutta l'atmosfera risulta ben congegnata, e in particolare, i protagonisti (anche i presunti colpevoli fino allo svelamento finale della vera identità dell'assassino) sono descritti accuratamente nell'indole e nei pensieri più intimi. Anche se la storia in sé non è originale, l'Autrice ha comunque saputo introdurci elementi narrativi particolari, come la psicosi religiosa (subita e agita) e la sessuofobia, temi poco sfruttati, nella narrativa femminile thriller o gialla.

Qualche stralcio per dare idea dello stile:

Lingue di fuoco si sollevavano verso il cielo notturno in una devastante conflagrazione di distruzione e morte, inghiottendo quella che, fino a pochi attimi prima, era stata una casa abitata (...) Fra le tenebre che circondavano la chiesa, dall'altro lato della strada, un osservatore fissava lo sguardo su quell'inferno. Era passato tanto tempo, l'attesa era stata lunga e dolorosa, ma adesso era finalmente giunta al termine. Quello era il posto che cercava.
(...) A detta di Jules, la donna era stata trovata distesa sul letto, le mani giunte sul petto, come se la morte per soffocamento l'avesse colta nel sonno.
(...) Non poteva negare l'attrazione che provava per lei, il profondo legame che sentiva nei suoi confronti, ma non poteva lasciarsene accecare. L'amore significava debolezza, e la debolezza poteva essere sfruttata dagli altri,  anche dalla persona di cui si era innamorati.