"La Casa sul Mare" di Patricia Wilson (Collezione Harmony Jolly)


Trama: Figlia di due archeologi appassionati al loro lavoro, la bella Sophie è abituata a cavarsela da sola sin da piccola.
E così fa anche quando, alla morte dei genitori, una serie di situazioni avverse la costringe ad accettare l'ospitalità del fratellastro di suo padre, il famoso scrittore Matthew Trevelyan e a trasferirsi in un paesino della Cornovaglia.
Matthew è un uomo forte e determinato, con un passato misterioso che non intende svelare per nessuna ragione...
O forse per una soltanto...

Commento di Lunaria: Una ragazza che ha conosciuto il dolore dell'abbandono troppo presto; un uomo che vive solo mentre la gente intorno a lui mormora; una grande villa a strapiombo sul mare della Cornovaglia... c'erano tutti gli elementi per imbastire un romanzo Rosa intriso di mistero, e invece  l'Autrice non sviluppa questi elementi come avrebbe dovuto e così "La Casa sul Mare" si rivela essere un romanzo Rosa di maniera, discreto ma niente più. Ed è un vero peccato, perché il tema delle grandi ville isolate in mezzo alla natura
(che sia la brughiera o il mare) ha sempre il suo fascino narrativo, ma purtroppo l'Autrice non sfrutta tutte le potenzialità.
E quindi la vicenda resta sempre narrata con toni nella media e piuttosto piatti: poco suspense, qualche vago accenno a spettri di corsari nelle grotte che costellano il paesaggio, personaggi poco incisivi e anche le situazioni di pericolo
(un tentato stupro e l'arrivo improvviso della marea) restano narrate in sintesi, senza quei toni adrenalitici che avrebbero fatto restare attaccate alla pagina con il cuore in gola. Anche l'intrigo legato al padre di Sophie e alla nonna (morta cadendo da una scogliera) sono trattati in sintesi, come se fossero elementi di contorno tanto per riempire qualche riga, mentre invece avremmo voluto saperne di più proprio su questo per appagare la sete di "mistero".
Solleva qualche perplessità il fatto che per tutta la prima parte del romanzo Sophie e Matthew battibeccano di frequente, ma poi improvvisamente si passa a dichiarazioni di amore eterno, il che stride abbastanza, perché é troppo repentino il cambio di prospettiva.
Non un romanzo brutto, ma se si fosse virato di più su suspense, su "tormentosità" del protagonista maschile, su
analisi introspettiva di Sophie e Matthew, e magari mettendo più descrizioni di scenari mozzafiato, avrebbero alzato il voto.
A tema "personaggio tormentato + grande villa isolata" avevamo già visto "Quando sale la marea", molto più incisivo ed intrigante. https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/01/quando-sale-la-marea-di-lucy-gillen.html


Gli stralci più belli: "Presto si lasciarono il mare alle spalle e si inoltrarono in aperta campagna. Sophie iniziò a guardarsi intorno interessata. Sentiva ormai di appartenere anche lei a quella remota regione dell'Inghilterra. Forse perché lì aveva vissuto suo padre da giovane. E sua nonna. Chissà se le assomigliava davvero. Le pareva quasi di vederla, mentre con uno sguardo triste, fissava il mare sotto di sé dal bordo del precipizio, i capelli rossi sciolti al vento. Soffocò un sospiro. Chissà quanti tristi segreti custodiva Trembath. Eppure a lei non pareva così tetra e minacciosa. Anzi, quella storica dimora aveva un suo fascino."

"Matthew continuò a fissarla mentre le sue lunghe dita le sfioravano con delicatezza la pelle. Sophie si rese conto che per lui era solo un gesto meccanico, fatto soprappensiero, mentre a lei quel tocco stava provocando un turbinio di emozioni sconvolgenti. Abbassò la testa e rimase immobile, incapace perfino di pensare."

"Lei aprì la bocca per protestare ma, prima che potesse parlare, Matthew le catturò le labbra con rabbia. Fu afferrata dal panico. No, era tutto sbagliato, le diceva la voce della ragione. Matthew non aveva alcun diritto di punirla in quel modo tanto brutale! Eppure, a mano a mano che il bacio divenne più intenso, lei si sentì travolgere da un turbinio di sensazioni che non aveva mai provato prima. Si abbandonò fra le sue braccia e Matthew la stinse ancora più forte mentre le sue labbra si muovevano possessive su quelle di lei. Poi, con un brusco gesto irritato, l'allontanò da sé"

"Sono pericoloso, Sophie", sussurrò Matthew cupo. "Non venirmi vicino così volentieri". Le prese il viso fra le mani e la guardò negli occhi. "Ti sei mai resa conto di come sei entrata nella mia vita e nei miei pensieri?", aggiunse sottovoce. Prima che Sophie avesse il tempo di rispondere, le catturò la bocca in un bacio pieno di passione. Lei non provò neppure a ribellarsi. Aveva sognato tante volte quel momento! Si abbandonò felice fra le sue braccia e socchiuse invitante le labbra.

"Il mare qui è pericoloso, Sophie. Non devi mai fidarti, ricordatelo."
Lei si guardò intorno. La luna illuminava con la sua luce argentea la spiaggia dando alle rocce un aspetto quasi spettrale. "Avrei paura a stare qui da sola di notte", mormorò rabbrividendo. "Guarda quelle grotte laggiù. Non mi meraviglierei che da un momento all'altro saltassero fuori dei pirati, o peggio ancora, i loro fantasmi."
"Be', secondo le leggende locali queste caverne erano usate come rifugi nel passato. Se i fantasmi esistono davvero, questo posto deve in effetti esserne pieno."
(...) Non erano degli ipotetici spettri a farla tremare.
Le faceva paura l'idea che presto avrebbe perso Matthew per sempre."
(...) Alla luce della luna Matthew pareva ancora più scuro, quasi un fantasma del passato, un pirata venuto a rapirla e sedurla."
"Matthew aveva ragione. Niente più contava. Tutto era irreale.  Esistevano solo quel magico momento, la luce argentea della luna, il fruscio del mare e loro due. Matthew alzò la testa, ma Sophie lo abbracciò più forte e socchiuse le labbra invitante. Allora lui posò di nuovo la bocca su quella di lei e la baciò con passione accarezzandole il seno. Sophie fu assalita da un'ondata di calore e fremette di piacere."

"Ti voglio, Sophie. Ti desidero troppo per riuscire a rinunciare a te."
Le sue labbra si posarono su quelle di lei con avidità e Sophie si strinse d'istinto contro il suo corpo forte e virile, scossa da un turbinio di emozioni che non aveva mai provato."


"Il testimone chiave" di Morgan Hayes (Harmony Emozioni)


Trama: Mitch Drake, testimone chiave che avrebbe dovuto permettere alla polizia di smascherare il noto boss della mala Sabatini, viene dato per morto nell'esplosione che ha distrutto la casa in cui era nascosto. Sabatini non solo ha fatto uccidere degli agenti di polizia che gli davano la caccia, ma ha anche trucidato la moglie di Mitch.
Ma l'agente Molly Sparling sospetta che sia riuscito a cavarsela e che abbia bisogno di aiuto per sfuggire agli uomini di Sabatini.
Quando finalmente lo trova, cerca di convincerlo a tornare sotto la tutela della polizia... ma Mitch non vuole protezione.
Vuole lei, che è stata il suo primo amore molti anni prima...

Commento di Lunaria: "Il testimone chiave" è un romanzo Rosa- Poliziesco incentrato soprattutto sulla corruzione che alberga tra le forze dell'ordine: proprio chi appare "al di sopra di ogni sospetto" è colui che rende possibile ai boss della malavita di cancellare le prove del reato, permettendo all'omertà e al crimine di prosperare.
La trama è interessante, anche se qui e lì perde un po' mordente annacquandosi in qualche pagina un po' sottotono nella descrizione di cose già ripetute o comunque banali e riservando quasi tutta l'azione solo verso gli ultimi capitoli, quando Molly e Mitch si troveranno, finalmente, a tu per tu con Sabatini...
A mio parere, aggiungere un po' più di azione adrenalitica avrebbe aumentato la suspence thriller e reso la lettura più emozionante.
Solleva qualche perplessità l'atteggiamento di Mitch, ancora innamorato della moglie trucidata, ma che sostiene di non essersi mai dimenticato di Molly, il suo primo amore pur essendo stato lui stesso a lasciarla molti anni prima... il tutto è narrato lasciando un po' la sensazione fastidiosa del "piede in due scarpe".
Ben narrate le scene erotiche, anche se non compaiono con molta frequenza.

Gli stralci più belli: "Mi dispiace per Emily, Mitch. So che è stata una perdita terribile e che deve esserti sembrata come la fine del mondo, ma tu sei vivo, Mitch. Puoi scegliere di fare quello che vuoi della tua vita. Supererai tutto questo. Te lo garantisco."
Ma come potevano le parole lenire un simile dolore? Un vuoto così grande?
Molly sentì i muscoli delle sue spalle irrigidirsi improvvisamente, e quando Mitch si voltò a guardarla, non riuscì a ricordare di aver mai visto negli occhi di qualcuno un furore così intenso.
"Perdita?", chiese lui. "Cosa ne sai tu di perdite, Molly? Come puoi capire cosa provo? Perdere tutto in un istante. Progetti, speranze, sogni... tutto svanito in un attimo. Cosa puoi saperne tu?"
A quel punto, come se fosse rimasta dentro di lei per dodici lunghi anni, l'ira di Molly esplose. Gli anni di rancore e di amarezza affiorarono in superficie. I suoi sogni infranti, il suo cuore a pezzi, le domande rimaste senza risposta..." (...) "Appena se ne fu andato, Molly fu colta dal rimorso. Un amore giovanile non poteva essere paragonato alla morte di una moglie. (...) Anche lei aveva subito una ferita. Una ferita che in tanti anni si era riaperta ogni volta che aveva visto una sua foto o udito il suo nome. E ora, proprio quando credeva che si fosse rimarginata, aveva ripreso a sanguinare per l'ennesima volta."

"Sapeva che l'avrebbe baciata e niente avrebbe potuto impedirglielo mentre si chinava verso di lei, inebriato dal profumo di gelsomino. E quando Molly sollevò la bocca per incontrare la sua, capì che niente l'avrebbe più fermato. Il primo shock di una smania familiare lo pervase nell'attimo in cui le loro bocche si sfiorarono. Il calore delle sue labbra, il suo respiro sulla guancia... E fu poi il paradiso. La dolce seduzione del suo bacio, all'inizio di un'esitazione eccitante, esplose con la stessa passione che si era impadronita di Mitch. Mettendole una mano dietro il collo, la coinvolse in un bacio sempre più ardente. (...) Si sentiva mancare il respiro come allora, a diciotto anni, quando avevano fatto l'amore per la prima volta. Allora era stato combattuto tra il desiderio di possederla subito e quello di temporeggiare per baciare e accarezzare ogni centimetro del suo corpo incantevole. (...) La pelle di lei, in fiamme sotto le sue dita, aumentava la sua smania di accarezzare ogni centimetro del suo corpo. Il desiderio cresceva a spirale dentro di lui."

"Molly si sentì perforare la schiena dai suoi occhi. E quando si girò di nuovo, si accorse che la sua confessione l'aveva fatto ammutolire.
"La verità è che non ho mai smesso di amarti, Mitch", ammise. (...) A poco a poco il corpo di Molly si rilassò sotto di lui. La stretta delle sue braccia si allentò e il suo respiro riprese un ritmo regolare. Lui le posò un bacio leggero sulle palpebre, e Molly aprì gli occhi (...) Quando l'attirò tra le proprie gambe, i loro corpi aderirono e combaciarono con perfetta naturalezza. Rannicchiati sotto le coperte, Mitch la tenne stretta mentre fuori calava la notte."

"Molly gli aveva fatto riscoprire l'entusiasmo per la vita, anche dopo Emily e i sogni andati in frantumi. Era riuscito a rinascere proprio grazie alla presenza di Molly. Tuttavia, non aveva osato esprimere a voce questi pensieri, considerando che Molly poteva avere progetti e speranze diverse. Era impossibile dire quali fossero i suoi sentimenti. Sì, aveva ammesso di non avere mai cessato di amarlo. Ma sarebbe riuscita a perdonarlo per il modo in cui l'aveva trattata dodici anni prima? Era possibile iniziare da capo?"




''Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire'': recensione



Trama: Sedici anni, un diario, la scoperta di un mondo nuovo e diverso: il proprio corpo di adolescente, il viaggio alla ricerca di sé attraverso il sesso, il desiderio di afferrare quel sentimento sempre imprendibile che è l'amore.
E poi l'illusione di trovarlo in molti letti, in molti corpi, in case sconosciute con uomini che non la amano.
Per Melissa tutto comincia con la sua prima volta: in quel momento capisce, o si illude di capire, che gli uomini non sono in grado di amare prescindendo dal corpo.
Per questo Melissa il proprio corpo lo concede a chiunque lo chieda, per questo si dà speranzosa che qualcuno, guardandola negli occhi, si accorga della sua sete d'amore finendo però in un tunnel oscuro e sporco, di umiliazione e dolore, in cui rischierà di perdere per sempre quello che ha di più prezioso: se stessa.
Lirico e travolgente, duro e romantico, "100 colpi di spazzola prima di andare a dormire" è il debutto italiano più forte e sorprendente degli ultimi anni.

Commento di Lunaria: quando uscì (2003), "Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire" fece scandalo e non si parlò d'altro per qualche mese; ricordo che le mie compagnucce di scuola lo leggevano e se lo prestavano l'una con l'altra; io, esattamente come per il fenomeno "Twilight" all'epoca ero occupata in altre faccende (tra una full immersion in Cioran, Herzen e Quinzio) e quindi ignorai questo libretto bollandolo come l'ennesima roba per ragazzuoli e mandrilli in calore.
Andai avanti ad ignorarlo fino al 2019, e sarei andata avanti ad ignorarlo ancora se non fosse stato che il Caso volle che ne trovai una copia gratis nel cestino dei libri destinati al macero e recuperati da un'associazione di volontariato... e così me lo sono portata a casa, visto che era lì tutto solo soletto.
Devo dire che, partita prevenuta, ho via via rivisto i miei pregiudizi, apprezzando lo stile narrativo (molto curato e profondo, con termini ricercati e tendente quasi al poetico) più che non la storia (niente di così scandaloso, almeno se uno non è un puritano di Salem... anche perché scenari di soft BDSM, turpiloquio e sesso "con la Lolita maliarda" erano cose già presenti nelle opere di De Sade, Masoch, Réage, Apollinaire, Anais Nin, Nabokov... e sono tutte cose che io lessi già a 14 anni)
Comunque, nonostante le descrizioni degli atti erotici siano molto espliciti (c'è dentro un po' di tutto, dal soft BDSM al fetish, dall'omosessualità maschile e femminile, alla gan* b*ng), con un uso molto modesto del turpiloquio (opere come "Calendar Girl" ne hanno molto di più https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/03/calendar-girl-recensione.html) più che non suscitare eccitazione, il tutto descrive più l'abisso di desolazione e abbandono nel quale progressivamente cade la protagonista Melissa: la sensazione che si ha è che oltre quei tacchi a spillo vertiginosi e la lingerie sexy con cui stuzzica i suoi diversi amanti, Melissa si offra come una vittima sacrificale, quasi con disgusto (che più volte prova) e lo faccia perché cerca disperatamente di avere una parvenza di amore e di attenzione altrui e sa benissimo di non poterle ottenere se non prostituendosi (gratis) con gli uomini che vanno e vengono nella sua vita (pur diversificati nelle età e negli aspetti oltre che nell'indole, in realtà sono tutti uguali nel loro considerarla un corpo cavo al loro servizio): "Sospiri, lamenti e grugniti. E lacrime silenziose. Sono ritornata a casa piena di sperma, il trucco sbavato (...) sono entrata in bagno, mi sono guardata allo specchio e non ho visto più l'immagine di chi si osservava incantata qualche anno fa.
Ho visto gli occhi tristi, resi ancora più pietosi dalla matita nera che colava sulle guance. Ho visto una bocca che è stata più volte violata questa sera e ha perso la sua freschezza. Mi sentivo invasa, sporcata da corpuncoli estranei."
"100 colpi di spazzola..." è sì un romanzo erotico, ma venato dal dramma e dalla sofferenza autolesionistica della protagonista che in più di una pagina è decisamente palpabile; sì, certo, c'è anche qualche orgasmo femminile e qualche tenerezza che vada al di là (o non solo per) il coito coercitivo e alla fine tutto sommato c'è "l'happy end" con Melissa tra le braccia di un uomo che la rispetta,
ma a prevalere è soprattutto la desolazione e la noia esistenziale, anche una certa critica alla società dell'apparenza, dell'opulenza e dei corpi femminili visti come "belle carcasse in autoreggenti" che ammiccano, avendo solo questo come scopo esistenziale.
Probabilmente più di una lettrice si riconoscerà nelle pagine dedicate a recite e sceneggiate di ruoli da "seduttrici esperte",
nelle lacrime di Melissa quando il lui di turno se ne è andato via (anche perché essere servizievoli alle aspettative sessuali altrui è il classico meccanismo autolesionista femminile) "prime volte" mostruose e coiti accettati controvoglia con vagine brucianti
("Il suo sesso dentro mi provocava solo bruciore e fastidio", è tutto quanto Melissa dice della sua prima volta, e ancora
"Io non ero eccitata e nemmeno impassibile. Mi sembrava di stare facendo tutto solo perché a lui faceva piacere\In effetti il male c'è stato, sentivo le pareti bruciare e la dilatazione è avvenuta controvoglia")
Non ha molto senso recensire "100 colpi di spazzola" a distanza di 17 anni (anche perché a parte chi se lo comprò all'epoca dubito che gli adolescenti "di adesso" lo conoscano... alla fine l'unica che ha una memoria da elefante su certe cose di decenni fa sono solo io...) comunque il libro merita una lettura ed è la dimostrazione che "una cosa che vende molto" non deve essere per forza "roba scadente scritta col c*lo" come il più delle volte chi vive di "elitarietà" crede
(a priori).

N.B il film che è stato tratto nel 2005 NON c'entra molto con la trama del libro e non è piaciuto all'Autrice.



Gli stralci più belli:

"Non sto male e non sto nemmeno bene, la cosa inquietante è che "non sto". Però, so ritrovarmi: basta alzare lo sguardo e incrociarlo con quello riflesso sullo specchio perché una calma e una felicità mite s'impossessino di me (...) Voglio amore, diario. Voglio sentire il mio cuore sciogliersi e voglio vedere le stalattiti del mio ghiaccio spezzarsi e affondare nel fiume della passione, della bellezza."

"Sabato notte, o meglio domenica mattina dal momento che la notte è già trascorsa e il cielo si è schiarito (....) Stanotte ho scoperto che lasciarsi andare con chi ci piace e c'invade i sensi è qualcosa di sacro, è lì che il sesso smette di essere solo sesso e inizia ad essere amore, lì, ad annusare  i peli profumati del suo dorso, oppure ad accarezzare le sue spalle forti e morbide, a lisciare i suoi capelli.
(...) Cercavo di aggrapparmi il più possibile a lui, volevo sentire il suo calore. Siamo inciampati ripetutamente fra quei meassi, per quelle stradine piccolissime e buie, recintate da mura, l'unica parte visibile era il cielo, stellatissimo questa notte, e la luna che andava e veniva giocando come stavamo facendo noi. Non so perché ma questo posto mi ha ispirato sensazioni macabre e oscure; pensavo stupidamente, o legittimamente forse, che da qualche parte, vicino, si stesse svolgendo una messa nera in cui io ero la vittima designata; uomini incappucciati mi avrebbero legata a un tavolo, sarei stata circondata da candele e candelabri, poi mi avrebbero stuprato a turno e in ultimo uccisa con un pugnale dalla lama sinuosa e affilata. Ma mi fidavo di lui, erano forse pensieri dovuti all'inconsapevolezza di quel momento magico. Quelle stradine che avevano suscitato in me qualche timore ci hanno portati a una radura a strapiombo sul mare, si potevano sentire le onde che spumeggiavano sulla riva. C'erano rocce bianche, lisce e grandi; (...) Si è bloccato quando ha scoperto che ero senza mutandine, è rimasto fermo qualche secondo davanti alla mia carnosa nudità. Poi ho percepito le sue impronte che sfregavano quel vulcano che stava scoppiando. Mi ha detto che voleva gustarmi.
Così mi sono seduta su uno di quegli enormi massi e la sua lingua ha accarezzato il mio sesso (...) Si è alzato e mi ha baciata e ho sentito i miei umori nella sua bocca, li ho sentiti dolci.
Gli avevo già sfiorato il membro diverse volte e l'avevo sentito duro e corposo sotto i jeans; (...) Ho serrato colpi incisivi e magicamente ho afferrato quel piacere che nessun uomo ha mai saputo darmi, quel piacere che solo io sono in grado di procurarmi.
Ho sentito degli spasmi ovunque, nel sesso, nelle gambe, nella braccia, persino in faccia. (...) ho sentito il suo torso nudo e villoso, caldissimo, a contatto con il mio seno bianco e liscio."

"Io aspettavo la mossa successiva, ero eccitata ma anche spaventata e mi chiedevo cosa avrei potuto provare se a violentarmi fosse stato davvero uno sconosciuto e non il mio dolce prof.
Poi ho cancellato questo pensiero, ricordandomi di alcune sere fa, e tutte le violenze dell'anima a cui sono stata sottoposta così tante volte... e io volevo ancora violenza, violenza fino a non poterne più.
Mi sono abituata, forse non posso più farne a meno; mi sembrerebbe strano se un giorno la dolcezza e la tenerezza venissero a bussare alla mia porta e mi chiedessero di entrare.
La violenza mi uccide, mi logora, mi sporca e si nutre di me, ma con e per essa sopravvivo, di lei mi nutro."

"Perché questo uomo conosce così bene ciò che a me fino a pochi giorni fa sembrava impossibile trovare? Perché la vita fino ad ora mi ha riservato malvagità, sporcizia, brutalità? Quest'essere straordinario può tendermi la mano e sollevarmi dalla buca stretta e fetida nella quale mi sono accucciata impaurita... Luna, secondo te lo può fare? Le incrostazioni sono dure a togliersi dal cuore. Ma forse il cuore può pulsare così tanto da rompere in mille pezzi la corazza che lo circonda."
"Io scappo e lui mi riprende. Ed è così dolce sentire le sue mani che mi stringono senza opprimermi... Piango spesso e ogni volta che lo faccio lui mi tiene stretta a sé, respira i miei capelli e io poggio il mio viso sul suo petto. La tentazione è di fuggire e di ricadere nell'abisso, ripercorrere il tunnel e non uscirne mai più. Ma le sue braccia mi sostengono e io mi fido di loro e posso ancora salvarmi..."



''Caramuru, l'Uomo di Fuoco'' di Margaret Rome (Collezione Harmony)


Trama: Nella foresta vergine dell'Amazzonia crescono piante ancora sconosciute che potrebbero contribuire a guarire alcuni mali dell'umanità. Per questo e perché decisa a vincere antiche paure, Chris, giovanissima studiosa di botanica, partecipa ad una spedizione sull'Orinoco in un gruppo di esploratori.
Non può fraternizzare con i compagni, è angosciata dalla stressante realtà dell'universo verde che la circonda, è incalzata da Caramuru, l'Uomo di Fuoco, che gli indigeni temono e che guida la spedizione.
Avrà successo la ricerca della pianta benefica?
Avrà successo la battaglia di Chris contro se stessa e contro Caramuru?

Commento di Lunaria: "Caramuru l'uomo di fuoco" è un romanzo che dietro lo scenario esotico dell'"inferno verde amazzonico" mette al centro una tormentata vicenda d'innamoramento (anche se alla fine, ovviamente, c'è il solito happy end...) decisamente torbida e drammatica (le scene erotiche sono pressoché inesistenti, a parte baci mozzafiato e quasi forzati)
Similmente ai romanzi "rosa piombo" di Charlotte Lamb


 https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2019/05/possesso-di-charlotte-lamb-collezione.html
https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2018/05/notturno-di-charlotte-lamb-collezione.html
o l'altrettanto "Rosa shock" di Lilian Peake https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/07/la-dama-del-fiume-di-lilian-peake.html

anche "Caramuru" presenta un protagonista maschile decisamente gelido, altero e dispotico.
Non è ben chiaro come possano innamorarsi i due protagonisti, come viene svelato nell'ultimo capitolo, un innamoramento reciproco fin dalla prima occhiata (!) anche se per tutto il libro
lui e lei litigano quasi fino alla violenza fisica, e come questo innamoramento reciproco che sfocia nel matrimonio sia possibile non avendo in comune altro se non un'attrazione causata dall'aspetto fisico... né è chiaro come tutta l'indole dispotica di Ramon evapori proprio all'ultimo momento, cioè alle ultime pagine del libro, quando lui le chiede di sposarlo (quando per tutto il tempo Ramon se ne gira con dona Ines, una sorta di amante alle sue dipendenze, che non perde occasione di bisticciare con Chris, odiandola fin da subito e bersagliandola di frecciatine acide...)
A parte questi dettagli che suscitano perplessità, tutte le descrizioni (sia del paesaggio sia, soprattutto, della psicologia e delle tempeste emotive dei personaggi coinvolti) sono ben narrate e risultano essere la parte migliore della vicenda (l'Autrice ha dedicato pagine e pagine di profonda analisi psicologica alla spaventata protagonista sempre ad un passo dallo svenimento causatole dal fascino dispotico di Ramon...)

Come ho detto, più che non scene romantiche rilassate e frivoleggianti, per tutto il romanzo si respira un'atmosfera di profonda sofferenza e Ramon ricorda molto i personaggi già narrati da Charlotte Lamb: è gelido, irruento, quasi manesco, cinico, spietato, sprezzante; in qualche scena compare qualche momento di tenerezza tra lui e lei, ma nel complesso Ramon più che non protettivo e rassicurante risulta sprezzante e freddo, sovrastando e incombendo (e non solo metaforicamente) Chris, generando in lei paura e angoscia (si rende conto di amarlo quasi con orrore e disperazione, provando per lui una sorta di timore reverenziale).
Disturbano anche quel paio di scene dove si arriva alla violenza fisica, come a pagina 74 e soprattutto 91, dove viene letteralmente scritto: "Alzò verso Ramon uno sguardo supplichevole; ma negli occhi di lui lesse la rabbia per avere di fronte a sé una donna e dunque per non poterla picchiare."
"[Chris] Fu preda di una risata isterica che le fece venire le lacrime agli occhi. Uno schiaffo portentoso la riportò in sé. Stupefatta, vide davanti a sé Ramon con la mano alzata, pronto a colpirla una seconda volta (...) i suoi occhi esprimevano indignazione e collera per esser stata trattata in quel modo."

L'ho detto e lo ripeto: chi mette addosso le mani commette un reato e non importa che sia "bello, affascinante" e "si sopporti per amore", è e resta reato!  Ciò deve essere chiaro, all'alba del 2020, nonostante dozzine di romanzi Rosa "di un tempo" abbiano erotizzato la violenza fisica, quasi giustificandola solo perché commessa da "uomini affascinanti" e "per amore" su una "lei che è innamorata di lui". 

LEGGETE QUESTO POST: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/11/non-e-amore.html

In conclusione: a parte le perplessità di un finale "happy end" che ribalta tutto, in maniera poco credibile, presentandoci un Ramon "dolce e innamorato", "Caramuru" è un buon romanzo Rosa di profonda introspezione psicologica, sempre ad un passo dal dramma.
Non è quindi adatto alle appassionate di Rosa sbarazzini ma neanche a quelle che cercano descrizioni hot e piccanti (qui l'eros è assente, e i baci sono sempre "dati a forza" con una Chris spaventata e singhiozzante che cerca di scappare ma viene sopraffatta, prima da Ramon, poi dal suo rivale in amore che tenta quasi di stuprarla, e anche qui, la tragedia viene sventata giusto per un soffio)

Qui trovate un approfondimento sul romanzo d'avventura: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/07/conrad-hodgson-il-romanzo-rosa.html

Gli stralci più belli: "La sua risata risuonava ancora nella stanza parecchio dopo che se n'era andata. Chris era rimasta sola con l'uomo che assomigliava più che mai al suo soprannome di Caramuru. In lui c'era davvero il fuoco. Fiammate d'ira gli lampeggiavano negli occhi azzurri e il sole che entrava dalla finestra gli incendiava i capelli. Chris, sulla difensiva, alzò la testa. Ricordando le proprie recenti esperienze strinse le labbra e indurì lo sguardo. Si affrontarono, come il fuoco e il ghiaccio, e per un po' regnò tra di loro un silenzio carico di tensione."

"Il viso minaccioso di Ramon quasi toccava quello di Chris. Le mascelle contratte, lui era in attesa della sua risposta. Si indovinava che, sotto una calma apparente, celava una fantastica potenza, come una belva pronta al balzo. Chris fece per indietreggiare, affascinata dall'alone di forza istintiva, quasi primitiva, che emanava da lui. Ma nonostante i suoi sforzi, nessun suono uscì dalla sua gola secca. (...) Per un attimo si era sentita rassicurata al pensiero che, almeno all'interno del battello, era al sicuro. Ma ora, con l'ombra minacciosa di Ramon de Costa incombente su di lei, capiva che il suo calvario stava soltanto per cominciare."

"Chris si sentì mancare il respiro. Il fascino di Ramon stava agendo su di lei. Quando lui le sorrise, il cuore le balzò in petto e si sentì all'improvviso terribilmente turbata dal contatto delle dita di lui. (...) Il suo potere su Chris era enorme e lei cercò di sfuggirgli, come avrebbe fatto con qualsiasi cosa sconosciuta. (...) Quando Chris lo sentì vicino, si schiacciò contro l'albero, come per fondersi con esso. Ma non poteva sfuggire allo sguardo di Ramon. Perfino la profonda oscurità di quella notte tropicale non riusciva a nascondere la paura, una paura che era quasi terrore, nelle pupille dilatate di Chris."

"(...) Ha paura di me?" chiese lui incredulo.
"No, naturalmente no..."
"(...) Ma allora, chiese lui a denti stretti, perché mi guarda come se fossi l'orco della favola? Perché nei suoi occhi c'è la paura, perfino in questo momento, mentre la nega?" (...) Il viso di lui era in ombra, ma lei sentì la collera nell'accentuata pressione esercitata sulle sue spalle. La sopportò come una punizione per le sue parole crudeli, ma necessarie. Decisa a non rompere il silenzio, chiuse gli occhi trattenendo le lacrime. Ma già sapeva che, quando lui le avesse parlato, sarebbe stato duro e sdegnoso. Meglio, comunque, che la disprezzasse, piuttosto che si rendesse conto del turbamento che suscitava in lei. Non aveva mai provato per nessun uomo una così irresistibile emozione. (...) Ebbe un fremito e lui la lasciò. Poi le parlò con un disprezzo che le spezzò il cuore."

"(...) Era sconvolta dalla sua personalità vibrante unita alla sua segreta gentilezza. Il contatto con lui le aveva risvegliato dentro un fuoco di cui ignorava l'esistenza. Avrebbe dovuto nascondere la violenza dei propri sentimenti, se non voleva diventare oggetto dello scherno suo e di dona Ines."
"Alzò verso Ramon uno sguardo supplichevole; ma negli occhi di lui lesse la rabbia per avere di fronte a sé una donna e dunque per non poterla picchiare. Lei sentì quel selvaggio desiderio di castigare e si scostò per evitarlo. Ma non fu abbastanza rapida da sfuggire al suo abbraccio. Ramon l'attirò violentemente contro di sé e lei ebbe appena il tempo di mormorare "No!" prima di sentire sulle proprie labbra tremanti la bocca ferma di lui. Quel bacio era una punizione e lei ne accettò passivamente la crudeltà (...) Lui le lasciò la bocca e la guardò... Il suo viso si raddolcì e il lampo di durezza nel suo sguardo cedette il posto alla tenerezza. (...) Benevola, la luna illuminava dolcemente il paesaggio notturno. Suoni e grida della giungla spingevano Chris a rannicchiarsi più intimamente nel rifugio di quelle braccia vigorose. (...) Chris seppe che non avrebbe mai più potuto amare un altro uomo. Seppe anche che Ramon aveva molte facce: era insieme tenero e brutale, forte e dolce, rispettoso ma esigente. Mentre la canzone del fiume si innalzava come sinfonia, lei si strinse contro quel corpo muscoloso. (...) Avrebbe voluto morire sotto quel bacio. Un'ansia, un'angoscia dolce e amara insieme provocavano l'esplosione di tutta la sua natura passionale, che per infiammarsi non aveva aspettato altro che l'uomo adatto, il padrone. Chiuse gli occhi per meglio assaporare il fuoco che la divorava."

"Chris si sentì completamente perduta. Si precipitò verso l'apertura della capanna per fuggire, ma lui, d'un balzo, le sbarrò la strada e le afferrò le spalle. Lo sguardo penetrante di lui non le consentì di rifugiarsi dietro il riparo delle lunghe ciglia morbide. Lui esigeva di guardarla negli occhi. Le labbra strette, le osservò il visetto triangolare e la sontuosa corona di capelli fiammeggianti che rilucevano al chiaro di luna. (...) Girò la testa per sfuggire ai suoi baci, ma sapeva che, qualunque cosa facesse, non aveva speranze. (...) Il suo amore per lui era andato in frantumi (...) schiacciata da quel bacio oltraggioso, si rendeva conto che non sarebbe servito a nulla cercare di farglielo capire (...) Si disse che quello non era un uomo di fuoco: era fatto d'acciaio, acciaio freddo, rigido, insensibile."

"Nell'istante in cui i loro due corpi si toccarono tutta la passione di Chris si risvegliò e prese a turbinare dentro di lei. Le sembrò assurdo tentar di resistere all'amore che provava per lui. Credette di sognare: fra i baci, a guancia a guancia, udiva la voce profonda tanto amata che le sussurrava in portoghese parole tenere. Parole che cancellavano tutto il dolore suscitatole pochi istanti prima dalle espressioni sferzanti di lui."


Altro romanzo esotico: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/06/lamore-venuto-dal-mare-di-violet.html


Recensione a ''Dark Divine''



Trama: La prima volta che Grace Divine ha incontrato Daniel, con quegli occhi neri così profondi e misteriosi, non immaginava certo che tra loro sarebbe nata subito un'amicizia tenerissima, destinata a diventare qualcosa di più.
Una notte, però, Daniel scompare. Quella stessa notte, Jude, il fratello di Grace, viene ritrovato sulla veranda di casa, ricoperto di sangue. Nessuno sa cosa gli sia successo, e lui si rifiuta di parlarne.
Da quel momento, la vita non sarà più la stessa per Grace: Daniel, il suo Daniel, l'ha abbandonata, senza nemmeno una spiegazione, e lei non riesce a perdonarlo.
O a dimenticarsi di lui.
Finché un giorno, improvvisamente, Daniel ricompare: sono passati tre anni, e in lui c'è qualcosa di diverso.
Forse gli occhi, ancora più scuri, ancora più magnetici. Questa volta tra lui e Grace è subito amore, un sentimento irresistibile e travolgente.
Grace non è mai stata così felice in vita sua.
Non sa ancora che qualcosa di molto pericoloso minaccia il loro amore: Daniel ha un segreto, lo stesso che si cela nel buio della notte in cui Jude è stato assalito.
Un segreto terribile che lei non può ignorare. Ma Grace ha già perso Daniel una volta, e ora è disposta a rinunciare a qualunque cosa, anche la più importante, per non perderlo di nuovo.
Perché l'amore è sempre una scelta.
A volte, quella più difficile di tutte.

Commento di Lunaria: "Dark Divine" (*) è uno dei pochi romanzi Urban Fantasy dedicato ai Licantropi (come protagonisti della "love story", e non come avversari di vampiri), a differenza di libri dello stesso genere (e molto più famosi) incentrati sui vampiri.
Purtroppo, è un libro che non va oltre la sufficienza, e dico purtroppo perché il tema della Licantropia a me piace parecchio (a farla da padroni, nel genere della letteratura horror, sono vampiri e fantasmi) e la trama e i personaggi di "Dark Divine" avrebbero avuto tutte le carte in regola per appassionarmi fino alle lacrime e al "non dormire per finire di leggerlo" (cosa successa per la saga di "Touched" ma anche per "Il Castello Incantato" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/03/il-castello-incantato-di-anne-stuart.html)



I personaggi sono troppo piatti, con dialoghi semplificati, spesso superficiali, ridondanti o inutili; per le prime duecento e passa pagine non succede niente, o meglio, gli eventi che pure dovrebbero "dare salsa thrilling alla trama", cioè il ritrovamento di cadaveri mutilati e sbranati da quello che sembra "un grosso animale", sono ridotti al minimo, sommersi e annacquati da una marea di dialoghi inconsistenti e puerili tra i personaggi principali e i dialoghi di tutti i personaggi secondari e irrilevanti (di cui non ce ne frega una mazza, come la fidanzatina di Jude, i professori della scuola o il fratellino di Grace).
Disturba anche il continuare a tirare in ballo la "famiglia cristiana tradizionale" di Grace (è figlia di un pastore!)
il tutto contornato da riferimenti al cristianesimo da "volemmmose bbbene" (e quindi fintissimo già in partenza) tutto "invochiamo e ringraziamo Dio e perdoniamoci l'un con l'altro", con il padre e la madre di Grace (cristiani esemplari!) e la loro "famiglia cristiana americana" tutta torte di mele, vestiti eleganti e feste del ringraziamento; insomma, una propaganda così mielosa al "cristianesimo made in America" (ma senza citare il Ku Klux Klax...) che ci viene voglia di ri-ascoltare per la triliardesima volta quel "Portrait of an American Family" di Marilyn Manson and the Spooky Kids per evitare che la melassa cristianoide di cui è infarcito questo libro ci faccia cariare tutti i denti, fagocitandoci nel suo blob cristianoide e sommergendoci.


Per fracassarci definitivamente gli zebedei, l'Autrice ha pure avuto la genialata di metterci qui a lì pure le prediche e i sermoni del padre di Grace (asfissianti le pagine "catechistiche" con la parabola del "figliol prodigo" ma ancora più asfissiante è che una femmina - tale Grace, e di riflesso l'Autrice - per trecento e passa pagine non si domandi, manco di striscio, perché "dio è sempre maschio e non ha divinizzato anche noi donne") mentre quello che tutte le lettrici di Rosa e di Urban Fantasy si aspettano, anzi PRETENDONO, cioè belle scene romantiche ed erotiche tanto per sollazzarci nelle nostre gino-esigenze sentimental-sessuali, in "Dark Divine" sono sintetiche, anzi del tutto assenti
(a parte castissimi baci da puritani, Grace e Daniel non fanno altro).
Le pagine che acquistano un guizzo sono quelle dove Daniel salva il fratellino di Grace, poi le svela la sua origine\maledizione (anche qui, tirando in ballo il dio cristiano e il Diavolo: e vabbhè) e le pagine con l'inseguimento e la lotta tra i due licantropi rivali.
Un libro discreto, appena sufficiente, che aveva un buono spunto e neanche così tanto sfruttato (cioè l'amore tra un Licantropo e una ragazza) affossato da tante banalità narrative, se non concettuali.
Peccato, davvero. Perché ero partita con aspettative entusiaste, che si sono ammosciate via via proseguendo nella lettura.
(alla fine ci ho messo cinque mesi a finirlo...)

Insomma, avrei potuto anche sopportare di buon grado (turandomi il naso) le pagine più cristianoidi se ci fossero state pagine emozionanti capaci di farmi sognare di "stare avvinghiata a Daniel con sottofondo di Luna Piena", ma così non è stato, infatti mancano proprio le pagine emozionanti; il difetto di "Dark Divine" non è neanche il fatto che sia smaccatamente "pro-cristianesimo" ma il fatto che in un libro etichettato come "Urban Fantasy" uscito sulla falsariga di cose come "Twilight\Il Diario del Vampiro" e che mira a quel target di lettrici, dovrebbe titillare e soddisfare le aspettative gino-sentimentalsessuali delle femmine che scene d'amore intenso e sexy le vogliono anche leggere sognando sui protagonisti, e non sorbirsi 200 e passa pagine di dialoghi inconcludenti con il protagonista (Daniel) poco approfondito e poco presente se non in un continuo (e pure poco chiaro) "apparire\sparire" saltando di palo in frasca anche cronologicamente (ad una prima lettura non si capisce neanche sempre quando si parla di eventi al passato e poi al presente, perché è un continuo saltare "avanti e indietro" nel descrivere "quando Daniel e Grace si sono conosciuti la prima volta" rispetto a quando gli eventi della trama vengono descritti, cioè tre anni dopo; non sarebbe stato meglio mettere prima tutto quanto inerente il passato e poi descrivere gli eventi "passati i tre anni" senza l'uso continuo e confusionario di flashback nella mente di Grace?)

Comunque, rispetto a delusioni cocenti come "Dark Love" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2019/04/recensione-dark-love.html
o "Mietitore d'Anime", https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/01/mietitore-danime-di-eve-silver-blue.html
questo "Dark Divine" è nettamente superiore, anche se, a 'sto punto, sarebbe stato meglio sfoltire il numero di pagine: 308 pagine di banalità narrative buttate via per parlare di tacchini alla festa del ringraziamento (e l'Autrice dedica un intero capitolo solo per parlarci di pranzi per 25 persone a base di torte e tacchini e litanie di ringraziamento al "Padre Nostro che sei nei cieli") per poi citare col contagocce e sempre in maniera pudica "l'eros tra Grace e Daniel" ma anche la parte più soprannaturale (la natura licantropica di Daniel!) quando tutte le lettrici si aspettano che sia esattamente il contrario, non rende "Dark Divine" così essenziale in una bibliografia consigliata a tema Rosa\Urban Fantasy.
Anche "Twilight" era inficiato con banalità e con zero eros carnale, ma almeno la psicologia e la complessità emotiva dei personaggi protagonisti era ben narrata, a tratti.
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/10/recensione-twilight.html
In "Dark Divine" manca una caratterizzazione profonda dei due protagonisti, che restano abbastanza anonimi e poco incisivi, poco tratteggiati e definiti; insomma, Daniel non brilla e non viene caricato del fascino di "Bello e Dannato" nonostante le aspettative e le premesse che il suo personaggio, il Licantropo, si portava appresso.

In conclusione: "Dark Divine" è un libro discreto, niente che ci emozioni facendomi fremere e non "un'uscita epocale ed imperdibile"; esattamente come la trilogia di "Baciata da un Angelo", tanto per citare un'altra saga Urban Fantasy: niente di pessimo ma neppure di così esaltante, né più né meno.


Comunque leggetelo, se capita di trovarlo a buon mercato. (io l'ho comprato all'usato a 2 euro, se ricordo bene)


(*) "Dark Divine" (2010) è il primo libro di una trilogia; ignoro se effettivamente gli altri due volumi "Grace Divine" e "The Lost Saint" siano stati tradotti in italiano, anche se il libro si chiude con un
"La storia di Grace continua nel prossimo volume che verrà pubblicato nel 2012".

Comunque, a trovarli in giro, li leggerò; sperando che siano un po' più avvincenti rispetto al primo.
Per inciso: le copertine non mi piacciono neanche un po', anche se per l'edizione in lingua portoghese si è scelta un'immagine diversa, e molto più attraente e in linea con la trama.




Gli stralci più belli:

"Un ululato riempì lo spazio sotto di me, echeggiando contro le pareti del burrone. Soltanto un animale poteva produrre quel suono, eppure sembrava un grido di frustrazione. Come di un lupo ansioso di avventarsi sulla sua preda. Dovevo trovare il modo di scendere. Dovevo raggiungere mio fratello prima di quell'animale. (...) Daniel appoggiò a terra anche le mani e si staccò da un masso con uno scatto da puma. Salì nell'aria verso James, in un salto di almeno sei metri."

"E con i demoni liberi di vagare sulla terra, Dio decise di dover combattere "il fuoco con il fuoco", per così dire.
La mia famiglia, i Kalbi, risale a prima che venisse inventato il linguaggio scritto, addirittura a prima che esistesse una civiltà vera e propria. La mia famiglia faceva parte di una tribù di guerrieri. Erano forti difensori della propria terra, ma anche molto devoti a Dio e ne seguivano gl insegnamenti. Lui decise di premiarli, di benedirli con delle capacità speciali, quindi infuse in loro l'essenza dell'animale più possente delle foreste in cui vivevano, dando loro maggiore velocità, agilità, forza, scaltrezza e abilità nell'inseguire e stanare (...) Segugi del Cielo. è così che li chiamò. (...) Il loro compito era quello di rintracciare i demoni e tenere al sicuro i mortali dalla collera del Diavolo. (...) I Segugi erano stati benedetti con un'essenza animale che li rendeva forti e agili, ma in fondo erano pur sempre umani, con emozioni umane. Ciò di cui non si erano resi conto era che quell'animale, il lupo che viveva dentro di loro, si nutriva di emozioni. In particolare di quelle negative: orgoglio, gelosia, lussuria, paura, odio. Il Diavolo alimentò quei sentimenti. E quando i Segugi diventarono più orgogliosi, ritenendosi superiori agli altri umani, il lupo che era in loro crebbe e iniziò a influenzarne pensieri e azioni, divorando pezzi della loro anima. E la benedizione si trasformò in maledizione. (...) A quel punto ha il potere di assumere la forma del Segugio, e se vuole può diventare lupo anche fisicamente. E mentre caccia, devasta e uccide, tiene in ostaggio l'anima mortale del Segugio."
"è da questo che viene il nome Urbat? "I cani della morte"?"
Annuì. "I nomi sono tanti. Centinaia, a dire il vero: Skinwalkers, Loup-Garou, Oik, Varkolak, Varulv, Werewolf, Licantropo."

Per chi volesse approfondire la figura del Licantropo: http://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2017/06/introduzione-alla-figura-del-licantropo.html

''Il Lato Oscuro dell'Amore'' di Yvonne Whittal (Harmony Jolly)


Trama: Amy, dopo aver perso chi amava maggiormente al mondo, ha giurato a se stessa di non legarsi più a nessuno.
A un ricevimento, però, conosce Luke e prova subito una fortissima attrazione fisica nei confronti di quest'uomo dalla spiccata personalità e dall'innegabile fascino.
Quando Luke e Amy iniziano a lavorare insieme, la situazione si ingarbuglia ancora di più: lui è sinceramente innamorato di Amy e cerca con ogni mezzo di abbattere la barriera dietro la quale lei si trincera…

Commento di Lunaria: "Il lato oscuro dell'amore" analizza un tema drammatico: quello della vedovanza femminile, dell'aborto e dell'incapacità di uscire dall'isolamento sentimentale in cui ci si è auto-confinate (per paura di amare nuovamente e perdere di nuovo la persona di cui ci si è innamorate) risolto solo attraverso il corteggiamento molto insistente di un uomo alquanto sicuro di sé che si concluderà inevitabilmente con il lieto fine (cioè con il matrimonio) ma purtroppo l'Autrice lo fa in maniera controproducente e rischiosa: perché in diverse occasioni il protagonista Luke non solo mette addosso le mani ad Amy quasi stuprandola (e terrorizzandola, anche se poi lei "si eccita e quasi ci sta") senza aver ricevuto da lei nessun segnale di "accordo", come succede nelle pagine 127-128 (*), ma si introduce anche nella sua stanza, spiandola, mentre lei dorme (e giustamente, quando lei si sveglia e se lo trova davanti, si spaventa)

In generale, la vicenda è ben narrata, i protagonisti ben delineati nei loro turbamenti emotivi interiori (più Amy che non Luke, ad onor del vero) ma disturba abbastanza l'andazzo da "stalker quasi stupratore" che Luke mette in pratica in certe pagine.
Non è neanche ben spiegato perché Luke, dongiovanni e quasi megalomane (se non "leggermente despota") si innamori a prima vista di Amy, cambiando personalità in un secondo, diventando di colpo, da disinvolto libertino con dozzine di donne ai suoi piedi, non solo innamorato di lei ma anche monogamo (anche se lei lo scoprirà solo verso la fine del libro!).
L'Autrice non dà una vera e propria spiegazione plausibile e risulta poco convincente.

C'è da riconoscere che per quanto leggermente disturbante in un paio di scene, "Il lato oscuro dell'amore" NON arriva alle atmosfere inquietanti e quasi femminicide dei romanzi di Charlotte Lamb ("Notturno" e "Possesso")
https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2019/05/possesso-di-charlotte-lamb-collezione.html
https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2018/05/notturno-di-charlotte-lamb-collezione.html


che erano dei veri e propri pugni nello stomaco per chiunque abbia una minima preparazione su tematiche inerenti la violenza domestica,




ma "si ferma un attimo prima": Luke è sì insistente e quasi stalkerante ma sa fermarsi in tempo (mentre gli uomini dei due romanzi di Charlotte Lamb, no, non si fermavano in tempo)
Un libro molto intenso, questo "Il lato oscuro dell'amore", che si interroga su un dolore non facile da affrontare (siamo dalle parti del Rosa psicologico e vagamente esistenzialista), ma da leggere con cautela tenendo presente che un uomo che nella realtà si comportasse esattamente come Luke, avrebbe già commesso dei reati.
è vero che Amy, la protagonista, "sotto sotto" non aspetta altro che di fare l'amore con lui, malgrado la freddezza e il distacco che mostra nelle prima pagine, imponendosi di non cedere alla passione, terrorizzata dalla perdita di controllo e dalla paura di restare ingannata, incapace di rielaborare la perdita e il lutto, in una parola, una donna fragile che si nasconde dietro una corazza, ma questo non rende "più scusabile" Luke il cui comportamento non è per niente esemplare, anche se riflette certe fantasie sentimental-sessuali femminili (almeno, in senso molto astratto) basate su una certa perdita di controllo.
Non importa che l'uomo in questione sia bello o di successo: chiunque si permetta di violare il domicilio altrui, senza il suo consenso e a sua insaputa, per "osservarlo mentre dorme" ha già commesso un reato.
Chi inizia a spogliarsi pronunciando frasi di minaccia davanti ad una donna che sta piangendo e cerca di uscire dalla stanza, facendola cadere e bloccandola poi sotto il suo peso, idem: sta commettendo una violenza carnale; non è meno grave solo perché "lui è sexy e di successo".

Certo, in un romanzo fittizio che ricalca un certo scenario psicologico erotico femminile che trova intrigante "l'essere forzata un po' dal Bello e Tenebroso", può anche essere scritto e dal punto di vista narrativo può anche essere raccontato con bravura stilistica (e l'Autrice non scrive male) perché, in fondo, è una fantasia masochistica femminile che erotizza la spavalderia maschile e la fragilità femminile svenevole, che "resta sulla carta" e non fa del male a nessuna donna reale in carne e ossa; fin tanto che resta chiaro che trattasi di finzione è un conto: magari non è il massimo dell'autostima femminile fantasticare su simili scenari che descrivono una virilità di potere e una femminilità fragile, succube e passiva che ha bisogno di essere "forzata" per poi cedere all'eros... anche perché se fossero trasportati nella realtà sarebbero già problematici, ma passi, resta pur sempre finzione narrativa che si esaurisce lì, finita la lettura e ha permesso di fantasticare in tutta sicurezza, proprio perché a distanza, su carta e NON nella realtà; funziona così anche per il p*rno pensato per gli uomini: persone equilibrate sanno benissimo che trattasi di finzione e nessuna persona nel pieno possesso della sua capacità di intendere e volere dopo aver visto un p*rno ambientato in un convento con "suore sexy" è realmente convinto di trovare quello scenario in un convento reale, e di conseguenza non fa irruzione in un convento.

Non deve passare l'idea, però, che simili violazioni della privacy e del consenso siano "leciti" nella realtà, non importa quanto siano infiocchettate di "ti amo, l'ho fatto per te, sei la mia vita, sei mia" (che poi sono le scusanti che usa Luke o che usavano anche i protagonisti dei romanzi di Charlotte Lamb).
L'amore e il sesso non hanno niente a che vedere con la manipolazione forzata e la coercizione ottenuta con ricatti o minacce dell'altro per ottenere il consenso sessuale,
l'amore e il sesso non sono violazione della privacy dell'altro (entrando nel suo domicilio a sua insaputa) questi sono reati e come tali vanno condannati.

In "Il lato oscuro dell'amore" c'è il lieto fine, lui sposa lei e vissero felici e contenti per sempre; ma la vita vera e reale non è sempre un "lui sposa lei e vissero felici e contenti per sempre", per cui se siete invischiate in situazioni sentimentali pericolose dove la vostra privacy non è rispettata e peggio ancora, il vostro NO a dei rapporti sessuali non viene rispettato, troncatele e chiedete aiuto:
la vostra vita è molto più importante del "lo faccio per amore, lo subisco per amore".

Nota bene: di questo romanzo infastidisce anche il fatto che tutti i "servitori" tipo cameriere e donne delle pulizie, che compaiono come personaggi secondari e sullo sfondo della vicenda, sono africani.
Va bene che è ambientato in Sudafrica ed è un romanzo risalente al 1986, ma presentare uomini e donne "non bianchi" affaccendati solo in "lavori umili" e a servizio dei due protagonisti bianchi è abbastanza offensivo perché veicola pregiudizi e stereotipi.
Anche perché essendo personaggi del tutto ininfluenti che compaiono in qualche riga qui e lì mentre Amy e Luke fanno colazione o parlano, non era così necessario specificare, ogni volta, come fa l'Autrice, che "erano di colore": sembrava di vedere scene dell'Alabama anni '50, insomma!

Gli stralci più belli:

"(...) Ma cosa farai riguardo a Luke?"
"Cosa intendi dire?", domandò lei fissandolo.
(...) In ogni caso lei gli avrebbe tenuto testa. Gli avrebbe fatto capire, come aveva già fatto con altri uomini negli ultimi quattro anni, che non era interessata a una relazione. Purtroppo in questo caso non era tanto semplice. Non poteva ignorare la forte e immediata attrazione provata nei suoi confronti. Non le era mai accaduto in precedenza e ne era spaventata, confusa e sconcertata. Per la prima volta in vita sua era stata intensamente consapevole della propria femminilità e inoltre Luke Tanner l'aveva fatta sentire vulnerabile e insicura di sé. Doveva guardarsi da quell'attrazione fisica. Non voleva lasciarsi coinvolgere sentimentalmente da un uomo. Non voleva una relazione che avrebbe potuto portare alla necessità di un impegno, non voleva rischiare di soffrire ancora. Quattro anni prima era quasi impazzita di dolore e in seguito aveva giurato a se stessa di non attaccarsi più a nessuno.

"Era naturale che un bell'uomo come lui attirasse gli sguardi femminili, ma quell'aria di autorità che si ritrovava, unita al suo fascino virile, provocava la rovina di quasi tutte le donne. Compresa lei, avrebbe potuto aggiungere, ma si rifiutò di ammettere la sconfitta."

"Luke si protese verso di lei e le sfiorò le labbra con le proprie quasi come per saggiare la sua reazione, poi la baciò di nuovo e lei aprì la bocca per accogliere la sua lingua mentre con le mani gli sbottonava la camicia, ansiosa di sentire la sua pelle sotto le dita. Con un gemito soffocato, lui la prese fra le braccia e stringendola a sé la sospinse sulla sabbia imprigionandola sotto il proprio corpo.
Amy rispose ai suoi baci con un ardore mai provato prima e, sopraffatta dal desiderio, si aggrappò a lui esplorandogli la schiena con le mani. Ma quando lo sentì scendere lentamente a baciarle il seno, tornò bruscamente a sé.
(...) "Vai orgogliosa di saper tenere sempre a bada le tue emozioni, vero, Amy? E adesso sapere di esserti concessa di godere di qualcosa che dovrebbe essere naturale come respirare ferisce il tuo orgoglio."
Lei impallidì. Era vero, il suo orgoglio era ferito, ma c'era anche il timore per qualcosa che lui non avrebbe mai capito.
Si fissarono in silenzio, gli occhi di Amy colmi di angoscia interiore, quelli di Luke che cercavano una spiegazione che lei non poteva dargli. (...) Se Luke l'avesse toccata in quel momento, sarebbe stata perduta. Temeva e al tempo stesso desiderava con tanta intensità che accadesse che cominciò a tremare. (...) Uscì dalla stanza e si richiuse la porta alle spalle. Amy finalmente si riscosse e si accorse di essere sul punto di scoppiare in lacrime. Cosa le stava succedendo?, si domandò lasciandosi andare su una sedia. Nessun uomo era mai riuscito a turbarla fino a quel punto, ma bastava che Luke entrasse in camera sua per provocare in lei una reazione che cominciava ad allarmarla."

"Luke l'aveva già baciata prima e lei conosceva il turbamento che ne era seguito, ma questa volta il bacio le diede un desiderio così intenso da farle diventare le gambe molli e da indurla, quasi senza rendersene conto, ad aggrapparsi alle sue spalle. (...) Era innamorata di Luke!
(...) Ma non voleva cedere a quel sentimento.
Nella sua vita non c'era posto per l'amore, eppure era successo e già la spaventava il pensiero di amare un uomo che le avrebbe voltato le spalle non appena si fosse invaghito di un'altra. Che strana cosa il dolore. Apriva porte che lei stessa aveva chiuso quattro anni prima, rivelandola a se stessa per quello che realmente era: una codarda."

"Lui le tracciò il contorno della bocca con la punta della lingua e Amy dischiuse le labbra, sopraffatta dal desiderio. Si aggrappò a lui, incurvando la schiena per premersi contro il suo corpo con un bisogno mai avvertito prima. Poi di colpo tornò in sé. Cosa stava facendo? Lasciava che il suo amore per lui trascurasse la consapevolezza che Luke era interessato solo al suo corpo e che l'avrebbe scaricata non appena si fosse stancato? A quel punto lei, insieme al cuore, avrebbe perso anche il rispetto di se stessa. (...) Oh, Dio, perché mi sono dovuta innamorare di un uomo che non potrà mai offrirmi un posto permanente nella sua vita?"

"Il desiderio di toccarlo era così intenso che gli sbottonò del tutto la camicia e, infilandovi le mani sotto, prese a esplorargli il torace con un'audacia mai conosciuta prima. (...) "Facciamo l'amore, Luke", lo supplicò lei senza più vergogna. "Ti voglio e non resisto più" (...)
Gli occhi gli divennero cupi e d'un tratto Amy si ritrovò fra le sue braccia, con la sua bocca sulla propria mentre le sue mani le accarezzavano con urgenza la schiena."

"Luke si liberò dei vestiti e il suo corpo nudo contro il proprio la eccitò terribilmente. La baciò e la accarezzò senza fretta, mantenendo la promessa di risvegliare ogni centimetro del suo corpo e le insegnò cose sul suo conto che non aveva mai saputo. Le sue carezze sempre più intime le procurarono un piacere così intenso che Amy temette di non farcela più ad aspettare, ma lui ancora si trattenne."

(*) Le pagine 127 e 128 sono quelle più problematiche. Vale la pena riportarle. Si vedrà che più che "una scena di corteggiamento" stanno descrivendo una scena che è il preludio ad uno stupro.

"Lasciami sola!", tuonò Amy, accecata dall'ira. "Va' a cercarti qualcun'altra, ma per l'amor del cielo lasciami in pace!"
Luke non reagì subito, poi una rabbia spaventosa gli contorse i lineamenti del volto. La spinse via e si alzò in piedi.
"L'hai voluto tu, ricordatelo!", disse cominciando a sbottonarsi la camicia.
Cosa stai facendo?", domandò lei, pallida quando lo vide togliersi anche le scarpe e le calze.
"Sto per darti una lezione che non dimenticherai tanto facilmente", le rispose lui slacciandosi i pantaloni.
"No, Luke!", supplicò Amy incapace di staccare gli occhi dal suo corpo. "No, ti prego. Non dicevo sul serio, non volevo...", farfugliò appiattendosi contro la testata del letto.
"Invece sì", sibilò lui sfilandosi i pantaloni.
Lei cominciò a tremare, sopraffatta dalla paura. Stringendosi la coperta attorno al corpo, saltò giù dal letto e corse verso la porta.
"Oh no, mia cara, questa volta non mi scappi", rise Luke e con una mossa fulminea la raggiunse.
Mise un piede sul lembo della coperta e Amy finì a terra, ma prima di avere il tempo di muoversi, si sentì sollevare e prendere in braccio.
"Lasciami!", strillò scalciando e menando pugni alla cieca.
"Ti lascerò quando mi garberà e non prima", la informò lui e si buttò sul letto con lei, bloccandola sotto il peso del proprio corpo.
"No!", gridò Amy con voce strangolata divincolandosi.
"No, ti prego", implorò, ma Luke l'azzittì coprendole la bocca con la propria.
Dapprima lei cercò di opporsi e girò la testa dall'altra parte, ma lui le voltò la faccia mettendole una mano sotto il mento e le catturò di nuovo la bocca forzandola a dischiudere le labbra."
Certo, poi qualche riga sotto lo stupro è "evitato" perché prima tutto "si stempera" con lei che si eccita:
"Ma in qualche modo Luke riuscì a risvegliare in lei un'eccitazione incredibile che cancellò dalla sua mente tutto tranne il sapore e la sensazione di lui"
e poi lui improvvisamente cambia idea, perché quando si rende conto che lei lo desidera e "ci sta", vuole umiliarla e ferirla per farle capire come si è sentito lui le volte precedenti:
"Voleva essere sua, non le importava più di nient'altro, ma in quel momento Luke si staccò da lei e si alzò. Confusa e sconcertata, Amy lo guardò raccogliere i vestiti da terra e infilarseli (...) "Ho cambiato idea", rispose lui asciutto raccattando il copriletto e lanciandoglielo.
"Non puoi lasciarmi così, Luke", protestò lei, incredula.
 (...) "Mi desideri, Amy?"
"Sì" ammise lei fissandolo negli occhi. "Ti voglio. Per favore!"
"Bene!" replicò Luke infilandosi le calze e le scarpe.
"Adesso sai cosa ho passato in questi ultimi due mesi."
"Luke!"
"Ti lascio sola", continuò con un sorriso di derisione.
"è quello che volevi."
Si girò e uscì sbattendosi la porta alle spalle con tanta forza che Amy sussultò."


Dalla stessa Autrice: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/07/il-ritratto-nascosto-di-yvonne-whittal.html