"Una Guaritrice per l'Highlander" (I Grandi Romanzi Storici)



Trama: Scozia, 1371. La strega di Caig Fall è tornata! La voce si sta diffondendo velocemente ad Achnacarry. Nessuno sa perché anni prima se ne sia andata e il motivo per cui ora sia ricomparsa nel misterioso e remoto cottage in cima alle cascate, ma per Davidh, comandante del clan dei Cameron, non ha importanza. L'unica cosa che conta per lui è che la vecchia, nota guaritrice, sia in grado di aiutare il suo piccolo Colm, affetto da una malattia sconosciuta che gli ruba il respiro e che presto lo strapperà dalle sue braccia. Quando decide di portarle il bambino, Davidh non immagina certo di scoprire che la strega in questione, Anna, è in realtà una bellissima donna, capace di irretirgli il cuore e i sensi e di restituirgli il sorriso e la speranza... né che nasconde un pericoloso segreto che potrebbe distruggere l'intero clan.


Commento di Lunaria: "Una guaritrice per l'Highlander" è un romanzo interessante, ma purtroppo è carente dal punto di vista della... stregoneria. Infatti, leggendo la trama, avevo pensato di trovarmi di fronte ad un libro incentrato sulla demonizzazione della donna guaritrice\strega magari il tutto presentato sotto una verniciata di "Wicca femminista", similmente ad altri romanzi incentrati sulle donne indipendenti "che facevano di testa loro" nel Medioevo. Invece non solo Anna viene accolta quasi con entusiasmo fin da subito dall'intero clan (a parte l'inevitabile rancore che le porterà l'ex amante di Davidh) ma la storia vira presto sullo scopo di Anna: far accettare il figlio avuto con Malcolm, anni prima, dal clan dei Cameron... c'è solo un unico problema: Malcolm era il migliore amico di Davidh e nessuno sa che ha avuto un figlio con Anna, quindi la donna è costretta a mentire. Tutta la trama verte su questo, anche se non mancano le scene dove Anna è intenta a "paciugare con le erbe" nel tentativo di salvare il figlioletto di Davidh... però, nel complesso, mi aspettavo di più, anche se è ben scritto. Tuttavia 315 pagine sono un po' troppe per una trama così lineare nel suo svolgimento. Piacevoli le (sporadiche) scene erotiche. In secondo piano i paesaggi, visto che quasi tutta la vicenda si svolge al chiuso, all'interno delle mura del castello; peccato, perché la Scozia medievale si prestava molto ad atmosfere brumose alla Macbeth...

N.B: Ho visto altri due romanzi, sempre ambientati nel Medioevo, firmati dalla stessa Autrice: di uno non ricordo il titolo, l'altro è "Fuga dal destino". Se ricordo bene nel primo che ho visto il protagonista era un vichingo e veniva soccorso, anche lui, da una misteriosa donna dei boschi.


Gli stralci più belli: "Toccatemi, Davidh. Ho desiderato sentire le vostre mani su di me da quando vi ho visto dall'alto delle cascate." Alzando le gambe, Anna gli strinse le ginocchia attorno ai fianchi. "Toccatemi, adesso." La sua virilità prese vita, anelando a colmare il posto segreto fra quelle cosce ben tornite. (...) Quando lui si chinò per baciarli, Anna emise un gemito che si riverberò nella sua virilità eretta, filtrandogli nelle ossa." 





"Complice la Luna" di Diana Hamilton (Collezione Harmony)

Trama: Prosperosa e di altezza decisamente superiore alla media, Susanna non è proprio quel che si dice una silfide! Per questa ragione lei punta più sulle doti intellettuali che sull'aspetto fisico per riuscire nella vita. Ma il magico incontro con il misterioso Jackson in una notte di plenilunio le cambia completamente l'esistenza. Fra le sue braccia il brutto anatroccolo diventa un cigno e Susanna si sente addirittura una Venere. Purtroppo Jackson è uno spirito ribelle e...


Commento di Lunaria: "Complice la Luna" affronta due temi tipici (e problematici) dell'identità e del ruolo femminile e maschile: il sentirsi brutta ed inadeguata e il sentirsi apprezzati unicamente per la propria "posizione economica"; per questa immagine distorta che ha di sé e del proprio corpo (colpa anche della cattiveria di sua madre, il personaggio più nefasto dell'intera vicenda) Susanna è fragile e lascia che sia la madre e il calcolatore Edmond, a cui "è stata fidanzata per volontà dei parenti", a decidere per lei. Jackson invece è rimasto ferito in passato e teme che anche Susanna possa "amarlo solo per la ricchezza", da qui il suo anticonformismo nel rifiutare un ruolo sociale maschile basato sul possesso di beni e sullo sfoggio degli stessi per acquisire "status symbol".

Il romanzo è interessante per questi due temi, anche se carente dal punto di vista erotico.


Gli stralci più belli: 

"Era un estraneo. Non sapeva assolutamente nulla di lui. E sarebbe stata una follia lasciare tutto quello per cui aveva faticato tanto, un lavoro gratificante, una casa sua, una buona posizione sociale, e affidare il proprio futuro nelle sue mani, come secondo lui avrebbe dovuto fare. All'improvviso lo sguardo corse al di là della siepe, verso la radura. Avrebbe soltanto dovuto attraversare la distesa d'erba bagnata di rugiada per andare da lui... (...) Jackson se ne sarebbe andato e lei non lo avrebbe rivisto mai più. A quel pensiero gli occhi le si riempirono di lacrime e pianse a lungo per quello che stava perdendo e gettando via. Solo quando il sole ruppe finalmente la fitta coltre di nebbia, voltò le spalle alla radura e ritornò a casa."

"Era mille volte meglio un futuro incerto con lui che la sicurezza e la comodità materiale senza di lui. (...) Per la prima volta nel corso della sua esistenza aveva seguito il suo cuore invece della sua testa e si sentiva meravigliosamente bene!"


"I Segreti del Labirinto" di Deborah Simmons (Romanzi Storici)


Trama: Inghilterra, XIX secolo. Sydony e suo fratello Kit giungono a Oakfield, la tenuta che hanno ereditato da una lontana parente, in una notte buia e tempestosa. La casa deserta sembra uscire da uno dei romanzi gotici tanto amati da Sydony e in giardino sorge un impenetrabile labirinto di siepi altissime. Ma ciò che più turba la coraggiosa Syd è il fatto che tutto ad un tratto nella sua vita sia ricomparso il visconte Bartholomew Hawthorne... lui non è più il gentile compagno di giochi della sua infanzia, bensì un uomo dal fascino misterioso ed inquietante che l'attrae e al contempo la spaventa... 


Commento di Lunaria: un romanzo molto intrigante, che fonde abilmente atmosfere da romanzo gotico (per tutta la prima parte, con la magione spettrale e la protagonista che prova inquietudini e strani presentimenti pensando al labirinto che troneggia nel giardino...) per acquisire via via atmosfere più thrilling e paranoiche (con qualche particolare tendente all'horror e al soprannaturale) inserendosi nel filone del "protagonista perseguitata da una misteriosa setta che complotta alle sue spalle: di chi fidarsi?"

Poco erotismo, purtroppo, ed è questo l'unico difetto del libro.

N.B dalla stessa autrice avevo apprezzato moltissimo anche "Luci e Tenebre" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/10/luci-e-tenebre-di-deborah-simmons.html Vedi anche https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/05/tesori-sepolti-di-deborah-simmons-i.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/04/la-strega-e-il-cavaliere-di-deborah.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/04/la-gorgone-e-il-cavaliere-di-deborah.html


Gli stralci più belli: "Al posto dei prati verdi ben curati e delle dolci colline cui era abituata, Sydony vide dell'erba alta e incolta e, più oltre, la brughiera spoglia. Scossa da un brivido, si voltò per cercare qualche aspetto più gradevole. Doveva esserci un giardino da qualche parte, pensò mentre imboccava un vialetto coperto di ghiaia, invaso dalle erbacce, che portava sul retro della casa. Aveva fatto pochi passi quando vide un'impressionante ammasso di vegetazione cupa."Che cos'è?", gridò rivolta a Kit, indicandoglielo."Un labirinto", rispose lui con un sorriso e un cenno di saluto. (...) Sydony continuò a camminare fino al retro della casa. Lì c'era una terrazza in rovina circondata da quello che un tempo era stato un giardino. Dietro, le altissime siepi scure nascondevano tutto il resto. Sydony si strinse nel mantello per ripararsi dall'aria fattasi di colpo gelida.

Quell'intrico di vegetazione emanava un fascino che la invitava a scoprire i suoi segreti, eppure, al tempo stesso, il suo aspetto selvaggio e minaccioso la teneva lontana."

"Non pioveva più, ma i rami grondavano acqua e il vento incessante muoveva la vegetazione del labirinto dando l'impressione che fosse abitato. Guardando attraverso il vetro sporco, Sydony avrebbe giurato che c'era qualcosa di nero tra le siepi cupe."

"Accennando con il mento al giardino, abbassò la voce. "Quel luogo appartiene a loro [i Druidi] fin da prima che noi nascessimo. Da secoli, credo. Meglio che se lo tengano." (...) Sydony andò alla finestra per guardare di nuovo il labirinto con le siepi che si avvolgevano su loro stesse come un gigantesco rettile. (...) Quel pensiero attirò il suo sguardo verso il centro del labirinto, dove la quercia secolare montava la guardia, e Sydony rabbrividì."

"La luce della luna era altalenante e gettava ombre capricciose sulla vegetazione incolta del giardino. Il vento, come sempre, gemeva piano sollevando nell'aria le foglie per condurle in una folle danza e poi farle ricadere a terra con un fruscio. Quel paesaggio fantastico avrebbe intimorito chiunque, soprattutto in quei giorni prossimi alla vigilia di Ognissanti. Sydony aveva la mente affollata di avvertimenti, immagini di teschi e interiora, labirinti dove gli incauti potevano smarrirsi e smarrire la ragione, maghi e Druidi."

"Barto rimase di stucco quando lo stretto paesaggio si aprì di colpo in un'ampia radura, dove le siepi formavano un cerchio intorno alla imponente quercia. "Il centro del labirinto", annunciò sottovoce la fanciulla. Barto la osservò mentre avanzava, il mantello che formava uno strascico dietro di lei sull'erba secca, la testa alta, la mano protesa per toccare la corteccia nodosa. Con la grazia innata che la caratterizzava, sembrava una sacerdotessa druidica che si avvicinava a un albero molto venerato."





"Dormire e non Sognare" di Liala

Nota di Lunaria: "Dormire e non Sognare" è primo volume della trilogia di Lalla Acquaviva ("Dormire e Non Sognare - Lalla che torna https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/01/lalla-che-torna-di-liala.html - Il Velo sulla Fronte")

Ho sia il primo sia il secondo, mi manca il terzo. 

Ecco la trama: Lalla Acquaviva, bellissima e capricciosa, impulsiva e ribelle, orfana, mantenuta dal fratello Vasco che fa l'attore, si innamora, al primo istante, di Morello, un nobile ormai decaduto che vive in una villa poco distante dalla dimora degli Acquaviva. Ma l'attrice compagna di Vasco, Erica, nasconde qualcosa e sembra conoscere molto bene Morello, anche se continua a negare. Quando Lalla li scopre insieme, nascosti in camerino, durante uno spettacolo teatrale del fratello, reagisce, furibonda, e rompe il fidanzamento con Morello. Nel frattempo, un pittore, Maurizio, innamorato di Lalla, si fa avanti nella vita della giovane donna, che flirtando con lui, ubriaca, cerca di dimenticare il tradimento di Morello. Apparentemente sembra che Lalla si sia innamorata di Maurizio, ma in realtà poco dopo aver ceduto a lui, Lalla si stanca e si rammarica. Non sopportando più i tentativi dell'uomo di riappacificarsi, Lalla va a Barcellona, poi torna in Italia e conosce Dino, del quale si innamora... Ma Maurizio è di nuovo sulle sue tracce... L'idillio finirà tragicamente.


Gli stralci più belli: "Una primavera alquanto scura!", ribatté Lalla. "Una primavera di vallata. Tutta ombra e luci, come le vallate stesse, che sanno essere a un tempo aspre e morbide, deliziose e infide." "Tutto questo pensate di me, voi?" "Questo e altro, Lalla."

"Erano sul divano posto d'angolo (...) Alle spalle, gli oleandri rosa sbocciavano quasi con gioia, ché erano tanto folti da celare le foglie. E tutto attorno, drappeggi di damasco cupo facevano nicchia. (...)  A occhi chiusi, perduto il cuore nell'incanto svanito, Lalla mormorò: "Anche Morello aveva il tuo profumo... (...) Quando mettevo il capo sulla sua spalla, e sognavo, sognavo, sempre mi avvolgeva questo odore..."

"Dormi ora, non sognare..." "Se si potesse, Maurizio... Se si potesse dormire e non sognare... Ma non si può, sai. Non si può. Io penso..." Tacque. Due lacrime silenziose le scesero lentamente dagli occhi. (...) Ella si abbandonò. Vide gli oleandri immobili su lei, percepì ancora quel profumo delizioso e terribile che le ricordava il suo triste amore lontano. Chiuse gli occhi e le parve di vagare senza meta verso abissi oscuri, dai quali saliva la voce di Maurizio, che le ripeteva calde parole d'amore."

"La passione, la disperazione, il pentimento mettevano in lei una volontà omicida, le svegliavano, nelle radici dell'essere un istinto ostile all'essere, un bisogno di annientamento, di dissolvimento. 

Ella si disperava cercando in sé e intorno a sé una potenza fulminea che colpisse, distruggesse, così che il recente passato ne venisse sconvolto senza lasciar traccia. (...) Incolpava i vivi e i morti della sua caduta, sentiva un'infinita pietà di se stessa. Il gran pianto la spossò. (...) Immobile sul tappeto, Lalla Acquaviva pareva una grande rosa troppo presto sbocciata, troppo presto caduta al suolo, stroncata dalla bufera o da un troppo vivido sole."

"Grazie, Dino." Aveva risposto con slancio, Lalla, e il suo viso, nella luce morente della sera, aveva tante ombre che lo affinavano.

"Tornò a letto. E i pensieri, ora tristi ora lieti, le danzarono attorno, come fantasmi. Poi, il sonno, amico pacificatore di ogni creatura affannata, chiuse le palpebre di Lalla."


Vedi anche: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/05/melodia-dellantico-amore-di-liala.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/05/ombre-di-fiori-sul-mio-cammino-di-liala.html  https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2023/03/una-notte-castelguelfo-di-liala.html


"Innamorata di un Vampiro" di Jennifer Armintrout (Blue Nocturne)

Trama: Dopo essersi innamorata di Nathan e aver accettato l'idea di doversi nutrire di sangue, Carrie è convinta che la sua vita sia finalmente avviata verso una relativa tranquillità. Ma quell'illusione dura poco: all'improvviso, infatti, Nathan si trasforma in un essere crudele. E come se non bastasse, a possedere la sua mente è una delle creature più potenti e malvagie che esistano, il Divoratore d'Anime. Come farà la giovane ed inesperta Carrie a salvare lui e a non farsi uccidere da chi vorrebbe sterminare tutti i vampiri del mondo?


Commento di Lunaria: "Innamorata di un Vampiro" è il seguito di qualche altro libro (non so quale possa essere il titolo che è stato usato per la traduzione in italiano) e fa parte di una trilogia che si conclude con "L'Ora dei Vampiri".

Purtroppo, se non si è letto il primo volume, è molto difficile stare dietro al filo della trama: troppi personaggi, troppi rimandi al volume 1, qualche passaggio confuso e in definitiva, pochissimo sesso e poche atmosfere paranormali...

Non è scritto male, ma 379 pagine sono davvero troppe per una vicenda che nella sua essenzialità si riduce a "Nathan impazzisce, scappa, Cyrus viene resuscitato da dei vampiri che lo tengono in ostaggio, Carrie ritrova Cyrus, lo libera, lui odia lei, lei ritrova Nathan"

Inoltre, l'intero romanzo è carente di sesso, a parte tre pagine dove il morso che Cyrus dà ad una donna viene erotizzato, non c'è molto altro. Non pessimo, come romanzo, ma mi aspettavo di più.


Gli stralci più belli: "La donna girò la testa e aggrottò la fronte nel sonno. I capelli spenti le ricaddero all'indietro, scoprendo il collo. La giugulare pulsava in modo familiare e invitante. Solo un morso. Non era più un vampiro. Non aveva zanne, non aveva sete di sangue, non fisica, almeno. Ma la sua anima lo desiderava ancora. (...) La collera lo riempì. La stretta si fece crudele; pur non avendo più la forza di un vampiro, sapeva che le avrebbe lasciato un livido. (...) Finalmente la carne cedette e uscì il sangue (...) Le aveva fatto del male, l'aveva fatta gridare. Umano o non umano, possedeva ancora quel potere e la cosa lo eccitava. (...) Si abbandonò all'orribile piacere del sangue che usciva dal collo e del dolore che emanava la sua anima."




"Fu Vero Amore?" di Smedley (I Romanzi della Rosa)

Trama: Mary era un'impiegatuccia qualsiasi quando uno strano avvenimento e una zia sconvolgono la sua vita già inquadrata in schemi prestabiliti. Ma Mary era anche una donna d'affari, capace di battersi per una posizione di rilievo, andando contro i preconcetti e le aspettative degli altri che la vorrebbero "femmina docile e bella, remissiva". In questa lotta, non perderà il bello della vita: la femminilità, l'amore...


Gli stralci più belli: "Aspetta di incontrare l'uomo che ti piacerà... Rinunzierai allora a tutta la tua indipendenza, per essere guardata da lui... come un uomo guarda la donna che gli dà ciò che desidera da lei." Mary non rispose subito. Ripensava all'angoscioso momento in cui un certo giovane l'aveva guardata con una specie di compassione... Non l'avrebbe rivisto mai più, si capisce... Il ricordo, però, non era privo di amarezza. Cominciava a capire di aver perso tutta la grazia femminile."

"Era già buio, e una luna bianca splendeva fredda sulle loro teste e sopra i salici del fiume (...) Una specie di nebbia avvolgeva ora la figura di Ferroll. Solo gli occhi ardenti di lui erano ancora vividi, e la chiamavano... la chiamavano..."