"Fiamme purificatrici" di Diana Whitney (Harmony Sesto Senso)


Trama: Janine Taylor, reduce da un matrimonio fallito per colpa di un uomo violento e immorale, si rifà una vita a Darby Ridge, dove acquista una vecchia casa circondata da una fama ambigua. Per vivere gestisce una piccola pensione dove si presenta Quinn Couilliard, enigmatico ex psichiatra. Janine si sente istintivamente attratta da quest'uomo, ma il suo comportamento genera dubbi angoscianti: la fidanzata, infatti, è morta in un rogo che presenta impressionanti analogie con quello scoppiato la notte precedente l'arrivo di Quinn. Janine non s'arrende e alla fine...

Commento di Lunaria: "Fiamme purificatrici" è ascrivibile al genere rosa, ma con una trama incentrata su un mistero da risolvere (una serie di omicidi di giovani donne trovate morte a seguito di incendi dolosi). Tutta l'atmosfera risulta ben congegnata, e in particolare, i protagonisti (anche i presunti colpevoli fino allo svelamento finale della vera identità dell'assassino) sono descritti accuratamente nell'indole e nei pensieri più intimi. Anche se la storia in sé non è originale, l'Autrice ha comunque saputo introdurci elementi narrativi particolari, come la psicosi religiosa (subita e agita) e la sessuofobia, temi poco sfruttati, nella narrativa femminile thriller o gialla.

Qualche stralcio per dare idea dello stile:

Lingue di fuoco si sollevavano verso il cielo notturno in una devastante conflagrazione di distruzione e morte, inghiottendo quella che, fino a pochi attimi prima, era stata una casa abitata (...) Fra le tenebre che circondavano la chiesa, dall'altro lato della strada, un osservatore fissava lo sguardo su quell'inferno. Era passato tanto tempo, l'attesa era stata lunga e dolorosa, ma adesso era finalmente giunta al termine. Quello era il posto che cercava.
(...) A detta di Jules, la donna era stata trovata distesa sul letto, le mani giunte sul petto, come se la morte per soffocamento l'avesse colta nel sonno.
(...) Non poteva negare l'attrazione che provava per lei, il profondo legame che sentiva nei suoi confronti, ma non poteva lasciarsene accecare. L'amore significava debolezza, e la debolezza poteva essere sfruttata dagli altri,  anche dalla persona di cui si era innamorati.



 

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