"Basta Perle Nere!" di Jennifer Greene (Harmony Intrigue)

Trama:  Laura, coltivatrice di perle, viene contattata da Nick,  depositario di una formula segreta pericolosa ed affascinante: un fertilizzante per ostriche che così trattate producono meravigliose perle nere perfette... causa di innumerevoli guai per Laura e Nick, che subiranno minacce e sabotaggi da qualcuno di molto potente che non accetta di essere messo in secondo piano... e intanto, tra Laura e Nick scatta l'amore ma Laura, purtroppo, ha alle spalle un doloroso passato e non è facile confessarlo a Nick...


Commento di Lunaria: Sicuramente "Basta Perle Nere!" è ambientato in un contesto lavorativo decisamente inusuale per la narrativa Rosa, ma purtroppo a latitare sono la tensione e il brivido che ci si aspetterebbe da un romanzo a tinte Thriller... il colpevole è facilmente individuabile fin dalla prima volta che compare, gli incidenti si susseguono dopo pagine e pagine che non succede niente e con pochissima suspense (mentre l'Autrice dedica diverse pagine a spiegare nel dettaglio tutte le tecniche legate all'allevamento delle ostriche e all'apertura delle valve per impossessarsi delle perle...). Quasi assente l'eros: Laura purtroppo è stata vittima di un incendio e porta ancora le cicatrici delle ustioni sul corpo e quindi per tutto il libro se ne gira con camicette abbottonate fino al collo che unite alla sua mancanza di autostima non aiutano per niente a "far divampare la passione" tra Laura e Nick, passione che viene costantemente repressa dopo qualche bacio appassionato, subito raffreddato dall'insicurezza di Laura. 

Mi aspettavo di più da questo romanzo, pensandoci di trovare atmosfere da spionaggio e giallo d'azione al cardiopalma ma così carente di "scene forti" come poi si è rivelato (anche l'incendio finale nel quale Laura rivive il trauma è stato ridotto all'osso) "Basta Perle Nere!" non va oltre la sufficienza.

 

Gli stralci più belli:   

"L'unico problema di tutta la faccenda erano le sensazioni che la vicinanza di Nick aveva destato in lei. I suoi baci avevano provocato un'esplosione di emozioni complesse, dolci e amare, che la confondevano. Laura aveva creduto di sapersi dominare bene, meglio di chiunque avesse incontrato, perlomeno. Ma con Nick era diverso. Semplicemente, non ce la faceva a resistergli. Sarebbe stato facile, infatti, evitare i suoi baci la notte prima oppure non ricambiarli. Anche in quei momenti, però, Laura non era riuscita a dimenticare le cicatrici e non si era concessa neppure per un istante l'illusione di poter essere amata."

"I lunghi capelli scuri di Laura erano nastri lucenti e le labbra erano umide. D'impulso, Nick le sfiorò una guancia. Era stato un gesto istintivo. Laura si ritrasse e il sorriso si spense sul suo volto. Nick detestava leggere la paura e lo sgomento negli occhi di lei. Le prese il viso tra le mani e si chinò sulla sua bocca. Si avvicinò di più, spingendola con la schiena contro la porta. La camicetta bagnata non riusciva più a nascondere i seni di lei contro il petto di Nick. Laura si sentì improvvisamente sfinita, stanca di lottare, di essere da sola. Le sembrò naturale desiderare un po' d'amore, provare piacere per le carezze languide. Nick era stupendo, così forte e maschio.  E sapeva baciare con passione. Provavano entrambi un'attrazione reciproca e sconvolgente. Laura non si era mai abbandonata, fiduciosa, tra le braccia di un uomo, ma Nick per lei esercitava il fascino irresistibile del proibito. Rabbrividì nel sentire le mani di lui sui fianchi e si accorse di averlo eccitato. (...) "Ti voglio", le sussurrò lui sulle labbra. "Laura, desidero fare l'amore con te."



"Per l'Amore di un Gitano" di Anne Mather (Collezione Harmony)

Trama: Nei vasti spazi disabitati della Camargue errano i cavalli e i tori selvaggi. E ogni anno, a Saintes-Maries-de-la-Mer, i gitani si radunano per festeggiare Sarah, la loro protettrice. Si scatena allora una gioiosa kermesse in cui si perpetuano tradizioni secolari. A volte, si celebra un matrimonio, secondo gli antichi riti... Così era stato per Diane, la giovane e bella studentessa inglese, e Manuel, il gitano appartenente all'aristocrazia provenzale. Ma la gelosia e la cattiveria avevano bruscamente infranto la loro felicità. Ora, dopo tre anni, Diane ritorna... 

Commento di Lunaria: Tempo fa avevo recensito "Fascino Gitano", un romanzo interessante, https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/02/fascino-gitano-di-rebecca-winters.html  che dietro la trama a tinte Rosa affrontava anche il tema del razzismo contro il popolo Rom, tra i più perseguitati della Storia, e della solitudine che colpisce le persone ingiustamente ostracizzate e segregate. Oltre a questo, il punto di forza del romanzo era dato da qualche aneddoto inerente le tradizioni rom.  "Per l'Amore di un Gitano" imbastisce una trama drammatica (una donna rimasta incinta, vittima di una congiura ordita dai parenti di lui, allontanata dall'uomo che ama) ma non mantiene le premesse: la cultura Rom è ridotta all'osso in poche pagine, il protagonista maschile, Manuel, è collerico, stalker e possessivo (solo verso il finale si lascia andare a uno slancio di sentimento e tenerezza), Diane è costantemente in balia della tristezza e dell'ansia; praticamente assenti le scene "hot" e i contatti fisici tra i due sono sempre caratterizzati da irruenza e da rabbia. Un romanzo molto amaro, che si conclude con l'happy end, sì, ma che si è trascinato penosamente per 158 pagine e dove i due protagonisti risolvono i conflitti solo verso le ultime pagine! Peccato che la suggestiva festa in onore di Sara La Kali, una Dea cristianizzata molto venerata dai Rom sia stata descritta in sintesi... avrebbe potuto essere la parte più emozionante del romanzo, potendo rappresentare anche una sorta di tocco magico ed esoterico e invece l'Autrice spreca questa occasione.

Sara La Kali, una santa molto venerata dai Rom; 

in realtà trattasi di un'antica Dea, poi cristianizzata. Un indù mi ha confermato che Sara La Kali è la fusione di tre Dee indù (e i Rom probabilmente erano originari dell'India): "Sarasvati\Lakshmi\Kali = Sara La Kali", per l'appunto.

Per curiosità: "Per l'Amore di un Gitano" è il primo Harmony, il numero 1! L'Autrice ha scritto anche il più riuscito "Nell'antro della belva" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2019/05/nellaltro-della-belva-di-anne-mather.html) Qui trovate i primi quattro numeri della collezione Jolly https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/10/i-primi-quattro-numeri-della-serie-jolly.html

Gli stralci più belli:   

"Ma la loro felicità non era durata molto. Diane nascose il viso tra le mani. Com'era ingiusta la vita! Quando ci si credeva sul punto di raggiungere il paradiso, ve lo strappavano via con una crudeltà che poteva corrodervi sino all'anima... Soffocando un singhiozzo, Diane si alzò e andò alla finestra che dava sul giardino. Il sole stava per tramontare, le ombre si allungavano, ma l'aria aveva una dolcezza tentatrice."

"Diane si alzò di nuovo dal letto e a piedi nudi andò alla finestra. Una brezza leggera agitava le foglie dei platani che la luna aveva trasformato in gocce d'argento."

"Gli occhi di Manuel sembravano penetrarle sino nel profondo dell'anima. Non era giusto che lui la trattasse così, che facesse uso della sua sensualità per ridurla in quello stato di confusione mentale nel quale lei correva il rischio di dire la verità, tutta la verità, distruggendosi."

"Sentiva intensamente la presenza di lui dietro di sé, e aveva l'orribile presentimento che se lui l'avesse toccata, lei non avrebbe saputo resistergli."

"Prima che lei potesse sfuggirgli, la mano di lui le si richiuse intorno a un braccio. Poi Manuel l'attirò inesorabilmente a sé, imprigionandola alla vita flessuosa. Diane si dibatté, ma invano. Lui la strinse ancora più contro di sé, tanto che lei poté sentirne ogni muscolo irrigidito del corpo, dal petto, alle braccia, alle cosce. Fu una tortura raffinata. Poi Manuel piegò la testa, col dorso della mano spostò i lunghi capelli di Diane e le posò sulla nuca le labbra ardenti. (...) Il corpo di Diane si abbandonò, facendosi docile, e, senza più resistere, si modellò al suo. Ora lei gli si aggrappava disperatamente: le mani risalirono lungo il petto virile, si persero nei capelli della nuca, si allacciarono."

"Diane non aveva più un atomo di forza per resistergli. L'angoscia provata quando Manuel era alla mercè del toro aveva fatto crollare ogni sua difesa. Si aggrappò a lui, gli si abbandonò contro, gli sbottonò la camicia per appoggiarsi contro la sua pelle tiepida."


Altri romanzi Rosa sui Rom: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/01/la-canzone-dello-zingaro-di-regan.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/03/una-zingara-sotto-la-luna-di-sheila.html

APPROFONDIMENTO: LA PERSECUZIONE CONTRO I ROM E LE ORIGINI STORICHE DEL PREGIUDIZIO 

Il termine "zingaro" è dispregiativo. Deriva dal nome di una setta manichea, gli "Athingani", detti anche "Atsingani" o "Atsinganoi", "colui che non vuole essere toccato"; il termine generò "Tzigani", "Zingani", "Sigani", "Zingari". Gli Atsingani facevano parte di una setta eretica che rifiutava il contatto fisico, praticava la magia, conduceva vita itinerante. Già nel 1323 iniziò a circolare l'idea che fossero "della razza di Chaym"; non è chiaro se ci si riferisse a Cam o Caino, comunque la connotazione resta negativa. Vennero anche chiamati "Gypsy" o "Egiziani", termine derivante dal Monte Gype, noto come "Piccolo Egitto", nel Peloponneso. Nei Principati Rumeni o Danubiani le comunità Romanès furono spesso schiavizzate: già nel 1340 nobili serbi donarono alcune famiglie Rom al monastero della "santa vergine di Tismana" nei Carpazi. La schiavitù dei Rom è durata per oltre cinquecento anni; fu abolita nella metà del XIX secolo. In Ungheria erano schiavi anche i "Saraceni" ovvero i musulmani, e gli Ebrei Cazari, finché non si convertirono al cristianesimo. Nel 1445, Vlad Dracul portò con la forza dalla Bulgaria alla Valacchia circa 11.000-12.000 persone "che sembravano egiziani". I Rom venivano usati come forza-lavoro non retribuita dallo Stato, dalla Chiesa o dai Boiardi; il termine "tigan", da "Atsingani", diventò sinonimo di "schiavo". Esisteva tutta una divisione per gli schiavi: schiavi domestici, dei campi, della corona, dello Stato, della Chiesa ecc. Comunque, qualche schiavo riusciva ad emanciparsi, per esempio nel 1595 Stefan Razvan, riuscì a diventare un boiardo e poi principe moldavo. Anche la Chiesa perseguitava i Rom: per via della divinazione, soprattutto chiromanzia, danze, lavorazione dei metalli, le comunità Romanès vennero accusate dalla Santa Inquisizione. Vennero perseguitati anche per il colore della pelle scura, che in quel periodo era associato al diavolo. Queste erano alcune delle pene previste per i Rom: allontanamento, fustigazione pubblica, marchio a fuoco, taglio del naso e delle orecchie, galera, impiccagione. Il "girovagare" e il fermarsi in zone di confine nelle foreste o sulle montagne derivava proprio dal fatto che erano cacciati ovunque; nel 1646, a Berna, era legale "abbattere o liquidare personalmente con bastonate o con arma da fuoco gli zingari". Ancora prima, nel 1498, Massimiliano I d'Asburgo aveva concesso il "diritto a chiunque di ammazzare e bruciare gli zingari". Nel 1749 in Spagna furono organizzate retate e il Vescovo di Oviedo sosteneva che la scomparsa dei "Gitanos" era "un servizio da rendere a Dio." Più tardi, quando si smise di ucciderli a vista, si cercò di "rieducarli" proibendo i loro vestiti, cibi, lingua, mestieri come il commercio di cavalli o la lavorazione di metalli. Fu in questo periodo che presso i Calé nacque il flamenco, che veniva usato per comunicare ed esprimersi, visto che era proibito usare la loro lingua (Nota di Lunaria: provvedimenti simili sono stati usati anche contro i Curdi. La Turchia ha varato leggi che proibivano persino la loro lingua, anche quella da usarsi tra genitori e figli!) 

Il termine corretto non è "zingari" è Romanì, che prevede diversi "gruppi": Kalè, Manouches, Kale, Romanichals, Sinti.  I 5 gruppi principali sono suddivisi in centinaia di sottogruppi, con una propria specificità culturale, etica e complesso di regole vincolanti (chi non le condivide viene estromesso) e un proprio dialetto. Ogni gruppo quindi rappresenta una realtà a sé stante, e non va confusa "con un unico termine", come si fa sempre. Si possono distinguere i Rom in base ai mestieri che esercitavano un tempo; qui ne elenco qualcuno:

Rom Lautari -> musicisti

Rom Lovara -> allevatori e commercianti di cavalli

Rom Argintari -> lavoratori di argento

Zlatari, Aurari -> orafi  

Rom Kalderasa -> lavorazione del rame

Rom Ursari -> ammaestravano gli orsi; erano anche artisti ambulanti e acrobati da circo.

Rom Keramidara -> fabbricanti di mattoni e ceramica

Rom Setara -> produttori di setacci e cesti in vimini

Rom Colara -> venditori di tappeti

Rom Machvaja -> chiromanti, astrologi e narratori di leggende.

Onde evitare il perpetrarsi di stereotipi e pregiudizi contro i Rom, sfoggiando la propria ignoranza, per lo più, suggerisco di leggere questi libri prima di "parlare a vanvera" su un argomento che il 99% di chi parla "contro gli zingari" ignora totalmente:




Per quanto riguarda il genocidio compiuto dai nazisti, detto "Porrajmos", forma sostantivata del verbo "Porav-", "divorare, ingoiare", si calcola che furono almeno 500 mila i Rom e i Sinti massacrati. Altri termini usati dai Rom per definire il loro genocidio sono stati "Samudaripen", "Samudaripé", "Baro Romanò Meripen", "La grande morte". Ovviamente prima del nazismo vero e proprio, erano già uscite pubblicazioni "pseudo-scientifiche" che catalogavano le razze in base alla loro presunta inferiorità etnica. Gli "zingari" vennero marchiati come inferiori da "studiosi" come Gonineau o Galton (padre dell'eugenetica) e questo fu il preludio alla politica di sterminio. Termini come "igiene razziale, razza ariana, piaga zingara" iniziarono a circolare. Il nazismo si appoggiò al darwinismo sociale per giustificare la superiorità della razza bianca su quella nera e di quella ariana su tutte le altre razze bianche. I Rom vennero rinchiusi nei campi di concentramento dove si moriva per fame, per stenti, per lavoro. Le donne venivano sterilizzate e venivano compiuti esperimenti scientifici.

Quello che sanno in pochi è che Rom e Sinti militarono nelle file partigiane: Amilcare Debar, Walter Vampa Catter e Giuseppe Catter, Renato Mastini, Lino Ercole Festini, Silvio Paina.

Le comunità Sinti e Rom vennero perseguitate ovunque: in Croazia dagli Ustascia, in Belgio, Olanda, Moravia, Romania, Polonia, Norvegia, Lussemburgo, Danimarca, Svezia, Finlandia, Francia, Grecia, Estonia, Lettonia, Lituania, Ucraina, Bulgaria, Ungheria, Slovacchia, Albania.

Ovviamente non si sono mai risarcite le vittime del Porrajmos, perché si accampano vari pretesti per negarne il genocidio. (idem dicasi per Gay o Testimoni di Geova, perseguitati e internati anche loro. Nota di Lunaria) 

Anche il termine attuale di "campo nomade" è figlio della mentalità nazi-fascista: "campo" rimanda a "campo di sterminio", un luogo "distaccato" dalla società. "Nomade" non specifica il nome dell'etnia e rimanda a "non nominato, non esistente". Non a caso i campi nomadi vengono ubicati in luoghi degradati e malsani e nei mass media si presentano sempre gli stessi stereotipi, che serviranno a rinforzare l'illegalità. Gli stereotipi servono a semplificare la realtà e chi li coltiva è interessato solo agli aspetti negativi, tutto il resto non esiste. 








"Magie d'Amore: Per Sempre" di Nora Roberts (serie Mystère)

Una delle Regine del Rosa, che ha scritto centinaia di romanzi di grande successo... Dopo "Morgana" e "Liam" Anche "Magie d'Amore" (2002) riprende atmosfere fantasy romantiche, raccogliendo ben tre racconti lunghi.

PER SEMPRE

Trama: Un'isola, dove si racconta che le fate arrivino lasciando la loro dimora sotto le colline per stare sugli scogli sotto forma umana... Una ragazza, Allena, con la testa tra le nuvole e costantemente criticata dalla sua famiglia che, dopo aver acquistato un misterioso ciondolo, si ritrova su quell'isola deserta... un affascinante eremita, Conal, dal passato tormentato e da un magico segreto che coinvolgerà anche Allena... che saprà far breccia in quel suo cuore indurito e cinico con la sua innocenza, premura e dolcezza. Un cocktail esplosivo di passione, che un sortilegio ancestrale sembra ostacolare...


Commento di Lunaria: Esattamente come "Liam" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/12/liam-di-nora-roberts-collezione-harmony.html e"Morgana" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/01/morgana-di-nora-roberts-collezione.html anche "Magie d'Amore" è un romanzo Rosa dalle atmosfere "medieval" e magiche.  Raccoglie ben tre racconti lunghi: "Incantesimo" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/01/magie-damore-incantesimo-di-nora.html), "Per sempre", "In un sogno" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/06/magie-damore-in-un-sogno-di-nora.html).  L'Autrice è riuscita con abilità a narrare storie appassionanti "con un tocco alla Terra di Mezzo", per le atmosfere, le ambientazioni, i dialoghi, i personaggi (Conal è di origine elfica e compare il tema del gioiello magico che riunisce due anime gemelle destinate a trovarsi...) Devo dire che questi tre racconti mi hanno decisamente emozionato e fatto sognare ad occhi aperti...


Gli stralci più belli: 

"Perché lui l'aveva baciata a quel modo? No, non era vero. Non era stato lui a farlo. Era semplicemente successo ad entrambi. Per entrambi. Aveva avvertito un rombo nella testa, nel sangue, mai provato fino a quel momento. Più che passione, si disse, più che brama. Una sorta di disperato riconoscimento. (...) Si fermò, lasciò che il vento la colpisse con le sue ali frenetiche, che la spuma delle onde le si avventasse contro. Sopra di lei un gabbiano bianco come la luna emise il suo strido rauco e si lasciò trasportare dalle correnti d'aria. Oh, come invidiava quella sua libertà. Poter volare via, ovunque il vento l'avesse voluta portare. E sapere che, quando fosse atterrata, lì sarebbe stato il suo posto, il suo tempo, il suo trionfo."

"Se già non lo avesse amato, si sarebbe innamorata di lui in quel momento, mentre le sue parole ancora echeggiavano nell'aria e i suoi occhi si erano oscurati per l'insofferenza."

"Chiusero fuori il mondo. Spinsero il tempo. Conal non avrebbe accettato l'idea che entrambi stessero tessendo una sorta di magia, ma per Allena non c'era altra parola più adatta."

"Allena non riusciva a dormire. Per quanto breve fosse la notte, lei non poteva sprecarla nei sogni. E allora se ne stava distesa in silenzio, del tutto sveglia e riviveva ogni momento del giorno che era trascorso. Lo avevano concluso facendo l'amore. (...) Conal fu trascinato nel desiderio come si viene trascinati tra le nebbie."

"Si vestì in silenzio e uscì ad aspettare l'alba del giorno più lungo. Adesso non c'era la luna e neppure c'erano stelle, nulla a infrangere quell'oscurità infinita che si andava diffondendo. Vedeva il declivio delle scogliere frastagliate là dove c'era il cerchio delle pietre, in attesa. (...) Le brume scivolarono sul terreno, si levarono nell'aria come un sipario umido (...) Nell'aria il grigiore assunse il luccichio di una perla."

"L'Isola di Dolman è a dieci miglia della costa sudoccidentale dell'Irlanda. Qui siamo a cavallo tra l'Atlantico e il mar Celtico. C'è chi sostiene che le fate vengono qui lasciando la loro dimora sotto le colline per stare al sole sugli scogli sotto forma umana (...) C'è chi sostiene che la mia bisnonna ha lasciato la propria dimora, il palazzo sotto la collina, e si è promessa al mio bisnonno la notte del solstizio d'estate, mentre stavano accanto alla pietra della danza sulla scogliera. Cent'anni fa. Così come, cent'anni prima, un altro mio consanguineo è stato nello stesso posto con la donna con la quale si è impegnato. E anche un altro secolo prima è successo lo stesso, e sempre la stessa notte nello stesso luogo in cui la stella si fa vedere."

"Era un sogno. Il sogno più stupendo e reale che avesse mai fatto.  E che avrebbe conservato per sempre nella memoria. (...) C'erano due giorni di tempo per aprirgli il cuore. L'amore non era affatto quello che si era immaginata. Era ancora più splendido. Lei aveva bisogno della speranza, della fiducia che, nei pochi giorni di tempo che le restavano, sarebbe riuscita a risvegliarlo e a fargli sentire quello che lei provava. Aveva scoperto che l'amore era così enorme da riempire ogni spazio interiore di luce. Non c'era posto per le ombre, per i dubbi."

"I suoi sospiri erano come musica, il suo canto mormorava il nome di lui. Allena gli sfilò il maglione, traendo di nuovo un sospiro allorché i loro corpi si toccarono di nuovo, e bisbigliando il nome di lui con le labbra premute sul suo collo. Bastò questo a dargli quella dolcezza che lui si era negata. E tutto ciò che Conal aveva dentro di sé, glielo offrì a propria volta. Si muoveva e si sollevava sotto di lui come se avessero danzato quella danza insieme da un'intera vita.  Si arrendeva in lui e con lui, ora fluida, ora forte. E le pulsazioni affrettate dentro il suo corpo erano come quelle di lui. Il suo profumo era il sapone, il suo sapore fresco come la pioggia. Conal la guardava librarsi ed era nuovamente una fata con le ali spalancate. Mentre raggiungeva l'acme aprì gli occhi e lo guardò. E sorrise. Nessuno mai le aveva dato tanto e neppure mostrato quanto lei aveva da offrire. Il suo corpo vibrava in quei fremiti e il suo cuore sperimentava la gioia illimitata di essere finalmente giunta a casa.  Si arcuò tutta, aprendosi perché lui occupasse ogni parte del suo essere e mentre la possedeva tutto ciò che era bello iniziò a splendere e tutto ciò che era potere a cantare sommessamente.  E mentre si prendevano reciprocamente, nessuno dei due notò la stella incisa nell'argento che scintillava azzurra come una fiamma."




Desert Romance

Mi sarebbe piaciuto recensirli uno per uno, anche se il romanzo Rosa ambientato nel deserto, nell'harem o in qualche metropoli in compagnia di uno sceicco miliardario non è proprio il mio sogno erotico...

Comunque, ne ho letto (e ne volevo leggere) qualcuno.

Dal momento che per come si stanno mettendo le cose sono molto pessimista sul futuro, tanto vale "compendiare" tutti i Desert Romance che ho in un unico post, scrivendo le trame.

Se le cose miglioreranno, li recensirò per bene riportando anche le pagine più belle.

Devo aver letto i miei primi tre Desert Romance nel 2012, raccolti nel volumone "Passione tra le dune": "La Regina dell'Harem", "La Moglie dello Sceicco", "Il Segreto dello Sceicco".

All'epoca non facevo ancora recensioni ai romanzi Rosa, quindi pur avendoli letti, non selezionai nessuna pagina da trascrivere... comunque mi erano discretamente piaciuti, anche se ne conservo un vago ricordo.

Lessi poi "Il Fascino del Deserto", se non nel 2012, poco dopo... romanzo che in realtà fa parte di un ciclo, "I Figli del Deserto": l'Autrice ha scritto diversi romanzi a tema "desert" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/12/la-corona-di-ashraf-di-alexandra.html)

 (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/06/il-sigillo-di-shakur-di-alexandra.html); 


Adesso sto leggendo "Lo Sceicco" di Edith Maude Hull, uscito nel 1919 per "I Romanzi della Rosa"; fino a dove sono arrivata mi è piaciuto, soprattutto per lo stile di scrittura, molto aulico e curato. https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/03/lo-sceicco-di-edith-m-hull-romanzi.html

Ha pure un seguito, "Il figlio dello Sceicco", che però mi manca... Potrebbero anche essere stati i primi Desert Romance, questi libri scritti da Edith Hull, anche se il tema alle "Mille e una notte\Oriente romanzato ad uso e consumo dei lettori occidentali" era già stato trattato da altri autori, per esempio il "Vathek" di Beckford credo sia stato il primo romanzo europeo proto-gotico e orientaleggiante... Mi è stato segnalato che dallo "Sceicco" è stato tratto un film con Rodolfo Valentino, che però non ho ancora visto: fu un grande successo per l'epoca.

Infine, ho "La Sposa del Rif", ma ancora non l'ho letto, ed è ambientato in Marocco: il protagonista però è spagnolo.

Non solamente ambientato ad Algeri e ad Istanbul, c'è anche "Un Amore per Sempre", 

https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/02/un-amore-per-sempre-di-bertrice-small.html

notevole romanzo storico che descrive le peripezie di una fanciulla, Aidan, rapita e regalata al sultano, in un '500 devastato dagli intrighi politici alla corte della regina Elisabetta (con tanto di congiure e guerre tra cattolici e protestanti...) e descrizioni dettagliate dell'harem del sultano... Notevoli le pagine "hot".

Qui di seguito le trame: "Principi dallo sguardo d'ebano, sontuosi palazzi, tessuti ricamati, profumi di spezie... C'è tutta la magia delle mille e una notte in queste tre storie d'amore calde come la sabbia del deserto"

"La Regina dell'Harem"

Giunta in Medio Oriente per lavoro, Amber è stata inspiegabilmente catturata e condotta nel palazzo dello sceicco locale, Zoltan al-Khalifa. Le sorprese non sono finite, perché alla paura di finire relegata in un harem subentrano le premurose attenzioni del sovrano. Allora, per quale motivo si trova lì?


"La Moglie dello Sceicco"

L'impeccabile segretaria Emily prova da sempre una grande stima per il suo capo, uno sceicco milionario e affascinante, ma il lavoro che le ha appena affidato rischia di compromettere il rispetto reciproco. Oltretutto, nell'esporle la sua richiesta, Ben Ali non ha mostrato alcun imbarazzo: "Mi dovresti procurare..."


"Il Segreto dello Sceicco" 

Da quando il fidanzato l'ha lasciata, Kali ha smesso di credere nell'amore. Delusa e amareggiata, ha accettato di sposare il misterioso collega Karim Rashid. Doveva essere un matrimonio d'interesse, ma dal primo giorno aleggia un'irrefrenabile voglia di baciarsi e una domanda resta irrisolta: cosa vuole veramente Karim?


"Il Fascino del Deserto"  (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/07/il-fascino-del-deserto-di-alexandra.html)

Tornano i Figli del Deserto. Uomini nati per comandare, destinati a trovare l'amore eterno...  Quando si sveglia in ospedale, Anna non ricorda né l'uomo affascinante che afferma di essere suo marito, né la neonata che sostengono sia sua figlia, ma convinta di essere ancora sotto shock per l'incidente accetta di seguire lo sceicco Gazi al Hamzeh.  Quando arriva nel Barakat si rende conto di non avere affatto un'amnesia. Gazi le confessa di averla ingannata perché...


"Lo Sceicco"  (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/03/lo-sceicco-di-edith-m-hull-romanzi.html)

Due romanzi, due capolavori: "Lo Sceicco" e "Il Figlio dello sceicco" di E.M.Hull. In questo che dà inizio ad una lunga e incalzante serie di appassionanti vicende, campeggia la figura della protagonista, la bella, ricchissima Diana, avida di sempre nuove emozioni, che dopo il suo incontro fatale con Ahmed, rimarrà soggiogata dall'amore. Le avventure senza fine e le tragiche lotte che costellano da allora i suoi giorni, servono a comporre, meglio di ogni descrizione, lo sfolgorante quadro dell'Oriente favoloso e incantato. 

"L'accampamento, sorto come per incanto nell'oasi, i ciuffi di palme, il deserto, tutto ciò che vedeva intorno a sé, le davano una profonda sensazione di gioia; il deserto specialmente, con le sue tenue ondulazioni quasi invisibili all'incerta luce della sera, e aperto dinanzi a lei fino alle lontane colline che si proiettavano come una macchia oscura contro l'orizzonte. Respirò a pieni polmoni. Quello era finalmente il deserto, il deserto che aveva ardentemente desiderato tutta la vita. Fino a quel momento non aveva mai compreso quanto fosse stato intenso il suo desiderio. Adesso aveva la strana sensazione di trovarsi finalmente a casa sua, nel suo ambiente, come se quella vasta, silenziosa solitudine, dopo averla attesa con ansia e con desiderio non meno vivo del suo, l'accogliesse dolcemente e la salutasse con l'indistinto mormorio della sabbia, col fascino misterioso della sua superficie ondulata e mutevole e la invitasse a inoltrarsi sempre più nelle sue distese sconosciute."


"La Sposa del Rif" 

Nel deserto marocchino, le dolci dune di sabbia vanno a morire, come onde ai piedi delle aspre montagne del Rif. E aspre sono le usanze ancestrali di quella regione ancora poco conosciuta, dove arriva la bella Vanessa, a torto ritenuta una pericolosa seduttrice. E che cosa può fare la giovane e indifesa europea contro Don Felipe, orgoglioso figlio del roccioso Rif e della dolce Spagna, se non sottomettersi? E dove la porterà questa sottomissione forzata? Saprà convincere della propria innocenza il suo sposo-padrone?


"Un Amore per Sempre"  (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/02/un-amore-per-sempre-di-bertrice-small.html)

Riprendono le avventure di famiglia dell'indimenticabile eroina irlandese Skye O'Malley. Al centro della vicenda c'è uno dei suoi giovani fratelli, Conn, dotato di temperamento quanto basta per farne un vero irlandese e un irresistibile seduttore. Le sue licenze libertine non passano inosservate a corte - la Regina Vergine Elisabetta tutela le sue dame - e quando Conn seduce non solo le donne adulte ma persino due ragazzine figlie di un membro della corte della Regina, Elisabetta lo costringe a prendere in moglie Aidan, la pupilla della Regina, rimasta orfana, affidata ad Elisabetta: porterà in dote oltre alla ricchezze e al titolo di famiglia anche la sua bellezza: un corpo liscio e sinuoso, capelli di rame, occhi grigi. A dispetto di tutti, Conn e Aidan si innamorano.  Quando Conn viene accusato di un complotto con gli Spagnoli a favore di Maria Stuarda, Conn viene rinchiuso nella Torre e torturato.  Aidan non si dà per vinta: con ogni mezzo cerca di smascherare il vero ispiratore della congiura che minaccia di distruggere la sua famiglia. Ma è una donna sola, troppo bella ed indifesa, fatalmente desiderabile... La imbarcano su una nave diretta ad Algeri, per venderla al mercato degli schiavi e farla giungere all'harem di Istanbul, dove la sua bellezza trionfa insieme alla sua intelligenza. Con queste armi, Aidan, così simile a Skye nelle passioni e nel coraggio, si batterà per la salvezza di Conn, perché - come hanno giurato - il loro amore è un "Amore per Sempre"

Metto qualche immagine e qualche curiosità...

Qualche immagine del periodo preislamico... quando in Arabia si adoravano le tre Dee Allat, Manat, Al Uzza, e in Oriente si adoravano Dee come Astarte, Cibele, Asherah, Tanit...







 Gioielli...




Abiti...








Nel cartone "Sailor Moon", in una serie, compare "Il Cavaliere della Luna"



Le leggende dei Tuareg parlano della loro regina-fondatrice, Tin Hinan...




In effetti, ci furono diverse regine in Oriente, leggendarie o storicamente esistite, come la Regina di Saba, Zenobia, Kahina...

Alcune donne turche, come le mogli, le madri e le sorelle dei sultani ebbero dei ruoli importanti nella storia ottomana; le più importanti e famose furono Roxelana e Hürrem Sultan, moglie di Solimano il Magnifico, madre di Selim III





Donne importanti:









Dipinti e Miniature









 Come gli occidentali si immaginavano l'harem e il mercato degli schiavi...














Band Black Metal\Sympho Black provenienti da paesi islamici (solo alcuni nomi, ci sono tanti altri gruppi incluse band che suonano altri generi!!!)

Seeds of Oblis (Iraq) - Abidetherein (Siria) - Akvan (Iran) - Al Namrood (Arabia Saudita) - Arallu (Israele) -  Barbaros (Algeria) - Bartholomeus' Night (Israele) - Tadnees (Arabia) - Halla (Iran) - Janaza (Iraq, con cantante femminile) - Ilkim Oulanem (Turchia, one-woman band) - Mogh (Iran) - Narjahanam (Bahrain) - Pagan (Turchia) - Qaf (Egitto) - Thamud (Emirati Arabi) - Sirannon (Turchia, band femminile) - Taddart (Algeria) - Taarma (Pakistan, più precisamente, Balochistan) - Satanized (Turchia) - Orcus (Algeria) - Grimoire (Israele) - Bishop of Hexen (Israele) - Lehavoth (Israele)