"Un Gatto sulla Soglia" di Lindsay Longford (Harmony Sesto Senso)

Trama: Molly, dai grandi e innocenti occhi grigi, si dibatte tra la paura e i veli insidiosi della pazzia. I suoi genitori sono stati uccisi e ora la morte ha colpito anche la donna che per anni l'ha servita fedelmente. Chi è l'assassino? Forse lei stessa che agisce in stato di incoscienza? Molly non sa, tutto diventa sempre più inafferrabile, minacciosamente ambiguo. Tuttavia John, detective sensitivo e affascinante, sente l'innocenza di Molly ma anche il pericolo di morte che la sovrasta. Nell'ombra un gatto sta vegliando...


Commento di Lunaria: Versione innovativa della licantropia, ma purtroppo per quanto particolare come storia, la maggior parte dei capitoli centrali "perde tempo" in dialoghi inconcludenti e soporiferi e la suspense\il mistero sono centellinati in sintesi, fino ad annacquarsi e senza essere "il fulcro" centrale della vicenda. Peccato! Perché più pagine "da brivido" e da paranormale avrebbero alzato l'interesse e il voto finale. Discrete le scene erotiche, anche se non frequenti.


Gli stralci più belli: "Il desiderio si fece insopportabile mentre la stringeva a sé. La sua virilità premeva prepotente contro di lei. (...) Premette la bocca sulla sua, tenendole immobile la testa con una mano. (...) Riprese a baciarla, gemette, senza capire le sue parole, sapendo soltanto che essere lì con lei, toccarla, era ciò che aveva desiderato da sempre. Staccando le mani dalla vita, le sollevò ad accarezzarle il seno, titillando piano piano un capezzolo delicato. (...) Le labbra, il seno, voleva accarezzarla dappertutto, goderla in tutto il corpo, perdersi dentro di lei."

"Harlan avvertì una presenza.  Qualcosa di crudele, di pericoloso. (...) Poi Molly lanciò un urlo, arretrò, tornò correndo verso la clinica. Harlan sì guardò alle spalle, scorse un'aura rossastra che svaniva piano piano nell'oscurità, dietro l'angolo dell'edificio."




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