"Foglie al Vento" di Liala


Trama:  La quarta raccolta di novelle che Liala scrisse nei primi anni della sua luminosa carriera. Venti perle che escono dallo scrigno delle gioie letterarie della grande scrittrice, venti occasioni per una pausa serena, tra personaggi che riportano con dolcezza e gentilezza a tempi ormai lontani: c'è la storia di un dolce amore materno ne "Le sconosciute fiabe", quella di una rinuncia in  "Un bacio", quella di un amore che può diventare bugia pur di non far soffrire in "A te, cara", il brutto anatroccolo che trova l'amore in "Foglie al Vento"... E tante altre, narrate con immensa umanità e il desiderio di regalare un'emozione, di raccontare i sentimenti che da sempre muovono il mondo.


Commento di Lunaria: "Foglie al Vento" contiene brevi racconti, che dietro il pretesto dell'amore, ora felice, ora contrastato, tra i protagonisti coinvolti, sviluppa nel dettaglio le passioni umane, dal rimpianto alla delusione, dal tradimento alla malinconia; ne risulta quindi un complesso mosaico che, per intenti, può persino ricordare "La Commedia Umana" di Balzac, nel suo rappresentare la complessità e la sfaccettatura dei nostri stati d'animo.  

Liala dopo "Signorsì" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/06/signorsi-di-liala.html) (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/07/sette-corna-di-liala.html) non si fermerà più, arrivando a scrivere un'ottantina di romanzi sentimentali e drammatici, con il suo inconfondibile stile espressivo e i suoi personaggi a tutto tondo che animano il macrocosmo letterario di Liala: ragazze innamorate, bionde, frivole, vanesie, truccate, incostanti, ingenue, bamboleggianti (ma in "Foglie al Vento" compaiono anche minorenni abbandonate a loro stesse e vittime di violenza e ladri che si ravvedono...) che passano di flirt in flirt con uomini bellissimi o semplicemente molto ricchi, donne vittime dei capricci del destino, adulteri & adultere, e poi ancora, uomini e donne meschini, gretti, ipocriti, doppiogiochisti, catto-perbenisti da piccolo paesello, vanagloriosi, mormoranti, avari, materialisti (come Chantal, Dagmar, Luigi e Brigida, personaggi presenti nel bellissimo "Bisbigli nel piccolo mondo" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/06/bisbigli-nel-piccolo-mondo-di-liala.html)... insomma, nessun difetto (e qualche raro pregio) dell'Umanità viene risparmiato nella narrazione a tutto tondo, malinconica e anche pungente, di Liala, che prosegue con questo stile narrativo anche nei suoi brevi racconti e non solo nei suoi poderosi romanzi (anche perché Liala scriveva romanzi che vanno da un minimo di 300 pagine ad un massimo di 500 e più... eppure aveva la capacità di non annoiare e non stancare, ma anzi, di invogliare alla lettura pagina dopo pagina)

"Nei romanzi di Liala, accarezzate da un morbido color rosa, bellezze procaci esibiscono con disinvoltura i loro corpi. Spiate nell'intimità delle loro camere da letto, sorprese quando l'abito lentamente va giù, riprese nel loro dialogare compiaciuto con la propria immagine allo specchio, le protagoniste di Liala ci rimandano al piacere di evasioni solitarie, di antichi giochi negati, di fugaci ebbrezze. La bellezza, nei romanzi di Liala, è un valore in sé, uno strumento di seduzione delle creature d'amore, tutte buone o cattive, sprigionanti un'intensa carica di sessualità, tutte tremendamente femminee."

Per approfondimenti, vedi


Gli stralci più belli:  

"Si levò, andò a prendere la chiave, compose quel nome. Ma su la ultima A, qualche cosa gli scivolò dagli occhi: una lacrima. Tolse rapido il fazzoletto dal taschino: si tamponò la guancia: e la sua lacrima venne bevuta dall'altra: da quella che Arlena aveva lasciato cadere sulla tavola, e lui aveva asciugato." ("Una lacrima dice...")

"Era un novembre dolcissimo: tutto colmo dei sogni d'una estata fulgida. Vibravano ancora, sui rami, foglie che parevano appena nate. E in quella piccola stazione due aiole di salvie scarlatte mettevano sul terreno due bei cuori: cuori rossi, ardenti, vivi." ("Dormi, Pois!")

"E gli si buttò tra le braccia: calda, fremente, amorosa. E sentì i baci di lei, vivi, ardenti, innamorati. Baci di chi s'abbandona alla gioia dell'amore dopo una attesa esasperante, baci di chi trova finalmente la sua strada, di chi, finalmente, raggiunge il proprio sogno." ("Anni trovati")

"[...] di un uomo che pareva vivo ma vivo non era più. Morto. Così doveva essere la Morte. Una forma di irrigidimento doloroso: una maniera di esistere senza più esistere. Un modo strano di percepire, come se venissero di lontano, tutte le parole che venivano anche da presso." ("Foglie al Vento")



Vedi anche https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/05/ombre-di-fiori-sul-mio-cammino-di-liala.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/12/di-ricordi-si-muore-di-liala.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/11/liala-lora-placida.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/02/le-copertine-dei-romanzi-di-liala.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/10/liala-tempesta-sul-lago.html  https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/01/lalla-che-torna-di-liala.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/01/riaccendi-la-tua-lampada-gipsy-di-liala.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/02/dormire-e-non-sognare-di-liala.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/12/preludi-nostalgici-di-liala.html

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