"Innamorata di un Vampiro" di Jennifer Armintrout (Blue Nocturne)

Trama: Dopo essersi innamorata di Nathan e aver accettato l'idea di doversi nutrire di sangue, Carrie è convinta che la sua vita sia finalmente avviata verso una relativa tranquillità. Ma quell'illusione dura poco: all'improvviso, infatti, Nathan si trasforma in un essere crudele. E come se non bastasse, a possedere la sua mente è una delle creature più potenti e malvagie che esistano, il Divoratore d'Anime. Come farà la giovane ed inesperta Carrie a salvare lui e a non farsi uccidere da chi vorrebbe sterminare tutti i vampiri del mondo?


Commento di Lunaria: "Innamorata di un Vampiro" è il seguito di qualche altro libro (non so quale possa essere il titolo che è stato usato per la traduzione in italiano) e fa parte di una trilogia che si conclude con "L'Ora dei Vampiri".

Purtroppo, se non si è letto il primo volume, è molto difficile stare dietro al filo della trama: troppi personaggi, troppi rimandi al volume 1, qualche passaggio confuso e in definitiva, pochissimo sesso e poche atmosfere paranormali...

Non è scritto male, ma 379 pagine sono davvero troppe per una vicenda che nella sua essenzialità si riduce a "Nathan impazzisce, scappa, Cyrus viene resuscitato da dei vampiri che lo tengono in ostaggio, Carrie ritrova Cyrus, lo libera, lui odia lei, lei ritrova Nathan"

Inoltre, l'intero romanzo è carente di sesso, a parte tre pagine dove il morso che Cyrus dà ad una donna viene erotizzato, non c'è molto altro. Non pessimo, come romanzo, ma mi aspettavo di più.


Gli stralci più belli: "La donna girò la testa e aggrottò la fronte nel sonno. I capelli spenti le ricaddero all'indietro, scoprendo il collo. La giugulare pulsava in modo familiare e invitante. Solo un morso. Non era più un vampiro. Non aveva zanne, non aveva sete di sangue, non fisica, almeno. Ma la sua anima lo desiderava ancora. (...) La collera lo riempì. La stretta si fece crudele; pur non avendo più la forza di un vampiro, sapeva che le avrebbe lasciato un livido. (...) Finalmente la carne cedette e uscì il sangue (...) Le aveva fatto del male, l'aveva fatta gridare. Umano o non umano, possedeva ancora quel potere e la cosa lo eccitava. (...) Si abbandonò all'orribile piacere del sangue che usciva dal collo e del dolore che emanava la sua anima."




Nessun commento:

Posta un commento