Sarebbe voluto andarle vicino per prenderla fra le braccia e baciarla...: "Tesori Sepolti" di Deborah Simmons (I Grandi Romanzi Storici)

Trama: Inghilterra, XIX secolo. Essere costretto a sposare Jane, l'austera e scialba figlia di un modesto vicario di campagna ed ereditare un castello in rovina nella desolante brughiera del Northumberland sono davvero la peggiore delle sventure per un gentiluomo amante del bello e del lusso? Deverell, l'affascinante visconte di Raleigh, ne è profondamente convinto. Ma la sfida a conquistare l'intransigente e sprezzante Jane, che sembra disapprovare tutto di lui e la lugubre atmosfera del vecchio maniero, pieno di insidie e di inquietanti minacce, trasformano l'indolente e fatuo Deverell in un uomo audace e determinato, mentre la ritrosa Jane, finalmente libera da condizionamenti, si apre ai piaceri della vita e dell'amore.

Commento di Lunaria: nonostante la trama stuzzicante, "Tesori sepolti" si perde in una narrazione prolissa e 314 pagine, con questo ritmo, sono davvero troppe. Poco eros, quelle sporadiche scene a tinte gotiche sono sintetiche (a pagina 52, 116 e altrove l'Autrice menziona i protagonisti del suo precedente e ottimo romanzo "Luci e Tenebre" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/10/luci-e-tenebre-di-deborah-simmons.html) dialoghi sfibranti e fiacchi, il tutto risulta privo di mordente. Una splendida scenografia (la brughiera inglese) che fa capolino di tanto in tanto non basta a salvare un romanzo discreto, ma niente più. Che peccato!

Gli stralci più belli: "Ammonendosi che le sue paure erano infondate, spense il lume e si raggomitolò sotto le coperte. Ma quando stava per prendere sonno, qualcosa la fece scuotere. Lamenti. Forti, sinistri, che venivano dall'esterno (...) Una strana luce brillava a breve distanza dal castello."

"Ma Raleigh si era già avventurato nell'incolto parco, che al buio non appariva selvaggio e romantico come le era sembrato alla luce del giorno, bensì solo pieno d'insidie e di pericoli. Le fronde frusciavano lugubremente alla brezza notturna e Jane si strinse le braccia attorno al corpo, sentendosi insicura e vulnerabile nell'aperta distesa senza ripari."