"Rosa d'Inverno" di Kathleen Woodiwiss


Trama: Inghilterra 1792. Il Signore di Saxton è potente, cavalleresco, crudele, appassionato, ricchissimo. Cela sempre il suo volto con un cappuccio di cuoio: perché in un incendio è rimasto sfigurato, e nessuno riesce a levare lo sguardo su di lui senza ripugnanza e orrore. La tenera e bella Erienne, venduta al miglior offerente dal padre avido e sommerso dai debiti, è appena diventata sua moglie, e trema al pensiero dell'intimità che presto sarà costretta a concedergli... Intanto, una serie di misteriosi omicidi sconvolge la contea.  Ed Erienne è perseguitata dal tenace Christopher Seton, che si è innamorato di lei, a prima vista...


Commento di Lunaria: "Rosa d'Inverno" è un monumentale romanzo Historical Romance (486 pagine!) davvero eccezionale e tra i migliori che ho letto. La mole, a prima vista, potrebbe dare l'impressione di un romanzo prolisso e noioso, ma il ritmo è avvincente per tutte le 486 pagine, con splendide descrizioni paesaggistiche, spesso venate di tinte gotiche (la brughiera, i boschi notturno dove cavalca il cavaliere oscuro, il castello di Lord Saxton con i suoi corridoi oscuri e paesaggi segreti per i quali l'indifesa Erienne si aggira, che non può non ricordare i celebri "Il Castello di Otranto" e "I Misteri di Udolpho"), che faranno la gioia degli appassionati dei romanzi di Ann Radcliffe. Personaggi indimenticabili, vividi e complessi, una trama particolareggiata e appassionante, densa di un notevole colpo di scena, roventi scene erotiche. In conclusione: "Rosa d'Inverno" è un capolavoro e Kathleen Woodiwiss merita la corona di Regina dell'Historical Romance, anche un gradino sopra la già eccezionale Barbara Cartland. Certo, ci si impiega mesi a leggerlo tutto, ma ne vale la pena e non vedo l'ora di leggere anche gli altri romanzi di Kathleen Woodiwiss: "Come Cenere nel Vento", "Shanna", "Petali sull'Acqua" e "Il Lupo e La Colomba".


Gli stralci più belli:

Nota: il libro si apre con una bella poesia, penso composta dalla stessa Autrice

Vermiglio un fiore tra neve d'inverno\fuor di stagione nel gelo eterno\come di bella dolore e scherno\bene al riparo presto è spuntato\dei rossi petali freschi aureolato\come frammento di cuore spezzato\della fanciulla che aspetta ogni giorno\del cavaliere lontano il ritorno\stanco di guerre, di cacce e frastorno.\Non morirai là nella brughiera,\rosa d'inverno: sorridi e spera,\il vero amore non è una chimera.

***

"Le colline erano battute continuamente dal vento, con scarsi alberi contorti. Nelle valli più profonde, protette, le querce erano alte e antiche, con i rami che si stendevano sopra la sua testa, e ai loro piedi un tortuoso sentiero di foglie miste e rami secchi rendeva difficile il cammino alla sua cavalcatura. Nel tardo pomeriggio fu presa da una grande stanchezza e cominciò ad accarezzare l'idea di cercarsi un riparo. Spingendosi lungo uno stretto sentiero su per un pendio alberato, si fermò un attimo a contemplare il paesaggio. Da qualche parte davanti a lei l'abbaiare dei cani cominciava ad affievolirsi e le giungeva ovattato dalla nebbia che calava. Era un rumore piacevole, poiché significava la vicinanza di gente civile. Improvvisamente nel silenzio un sasso rotolò oltre il punto dove lei si trovava facendola sobbalzare. Col cuore in tumulto, si guardò attorno scrutando fra le tenebre sempre più fitte per trovare il luogo da cui il sasso era precipitato. Non vide niente, ma non riuscì a togliersi dalla mente l'impressione che ci fosse qualcosa. (...) Il grido di paura di Erienne si spense improvvisamente quando urtò la riva pietrosa. Picchiò la testa contro un masso coperto di muschio e un lampo accecante di dolore le balenò nel cervello. Lentamente la luce si spense e calò una profonda oscurità. Vide le scure sagome degli alberi sopra di lei, confuse e agitate come attraverso un velo d'acqua. (...) Erienne scivolò sprofondando nell'acqua freddissima e la sensazione di gelo la fece boccheggiare."

"Era completamente atterrita da quell'uomo mascherato che ora era suo marito, e non era affatto certa che la loro destinazione non fosse un luogo infernale. Il pensiero continuava a girarle vorticosamente nella testa. (...) Avvicinandosi a Saxton Hall, la strada seguiva la cresta di una collina (...) Il cielo appariva rosato verso occidente all'avvicinarsi del crepuscolo e, a distanza, la scura sagoma del castello si stagliava in netto contrasto contro le soffici nubi rosate che si ammassavano all'orizzonte. Molto al di là di quello, una stretta striscia di mare luccicava come un zaffiro incuneato tra le colline. La carrozza si infilò nella valle, portandoli più vicini a quella specie di cripta che certamente sarebbe diventata la sua prigione. Le paura le stringeva lo stomaco in una morsa di ansia, e niente avrebbe potuto alleviare la sua trepidazione. Era in preda all'orrore più violento, e non c'era via di scampo."

"Per essere una persona così evidentemente impedita nei movimenti, Lord Saxton sembrava a volte essere in grado di muoversi senza fare il minimo rumore, come uno spettro o un'ombra della notte. Ed era proprio di notte che l'inquietudine la rendeva nervosa, quando all'improvviso lo trovava nella stanza, con quella vuota maschera inespressiva verso di lei, senza neppure un barlume di luce visibile dietro quell'orribile mezzo sorriso."

"La luna, alta e brillante, circondava di un alone argenteo le nuvole color ebano e giocava con un fugace, fantastico, mutevolissimo disegno di ombre e luci attraverso le colline. Una brezza marina spazzava la terra, arruffando le cime degli alberi e agitando la vegetazione della brughiera."

"Con ira, Erienne diede un calcio a un piccolo ciottolo davanti a sé. Il sasso rimbalzò in avanti, costringendola a guardare un punto vicino al muro dove una tenue macchia di colore spiccava sulla monotona distesa di neve e contro il grigio opaco e il marrone spento dell'intricata boscaglia. In quel punto, derelitta e tremante sotto le raffiche di vento, era spuntata una piccola rosa scarlatta. Il cespuglio era piccolo e spoglio, e aveva un solo fiore che, per miracolo, aveva dischiuso la sua bellezza nel cuore dell'inverno. Quasi intimidita, Erienne prese il fragile bocciolo tra le mani e si chinò per annusare la delicata fragranza che si sprigionava dai suoi petali cremisi. Da un tempo remoto, quando i suoi sogni avevano cullato la splendida illusione di un principe che le offrisse una rosa come pegno del proprio amore, le tornò alla mente una leggenda: una rosa che sboccia d'inverno reca la promessa di un amore vero."

"Una sera caddero grandi, compatti fiocchi di neve e, all'alba, piogge leggere velarono il cuore della brughiera, poi presero a scorrere in rivoli cristallini lungo le solide, rocciose facciate delle scogliere a picco sul mare."










Vedi anche https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2023/12/il-lupo-e-la-colomba-di-kathleen.html


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