"Animo d'Artista" di Emma Richmond (Collezione Harmony)

Trama: Sono passati quattro anni da quella gelida notte d'inverno in cui il destino ha fatto incontrare Davina e Joel che si sono amati con una passione selvaggia, quasi crudele. E ora Davina stenta a credere che quel Joel sia comparso di nuovo nella sua vita, travolgendola con la stessa intensità di un tempo. Artista brillante, lunatico, ombroso, con la bellezza dissoluta di un angelo ribelle, è anche l'uomo che sa suscitare in lei sensazioni meravigliose. Tuttavia ora nella vita di Joel c'è un'altra piccola ma importantissima donna: sua figlia Ammy... 


Commento di Lunaria: Purtroppo "Animo d'Artista" non decolla molto: non è scritto male, e la trama "fila", ma Joel è davvero troppo instabile, contraddittorio e ironico e non fa "scattare" l'attrazione, anche se diverse pagine hanno toni a sfondo erotico.  Nel complesso, non mi ha molto entusiasmato.


Gli stralci più belli: 

"Il loro rapporto era stato violento, appassionato, quasi inevitabile per l'intensità del desiderio, ma non c'era mai stato amore. Si erano usati. Non in modo spietato o crudele, ma perché entrambi avevano bisogno del calore di un altro essere umano."

"Nessuno l'aveva mai soddisfatta e saziata così profondamente. C'era un lato oscuro nella sua anima... cinico, egoista, eppure..."

"Era solo un uomo, si disse. Né meglio né peggio... Oh, non essere stupida! Se fosse un uomo qualsiasi non te ne saresti nascosta in bagno, tremando come una foglia. Aveva il potere di distruggerla, e la cosa terribile era che lei lo voleva. Voleva lui. E aveva davvero dimenticato l'intensità delle sensazioni di quella notte? Era stata così brava da seppellire i ricordi fino a fingere che non esistessero? E solo perché si vergognava?"

"Rilassati", le sussurrò lui. Ma non era facile. Anzi, impossibile, soprattutto quando le mani calde di Joel si posarono sui suoi fianchi, con i pollici distesi verso la schiena, e premendo su entrambi i lati della spina dorsale tracciarono i contorni di ogni vertebra, lentamente, fino a chiudersi di nuovo sulla pienezza soffice dei seni. E mentre con le labbra le disegnava un sentiero di fuoco sulle spalle, il suo ventre spingeva con insistenza contro di lei."

"Aveva cercato di convincersi che non lo amava, ma non era vero. Lo amava talmente tanto che quasi lo odiò per la sofferenza che le stava infliggendo. E quel peso enorme che aveva portato nel cuore nelle ultime settimane sembrò farla precipitare in un baratro ancora più profondo."



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