"Falso Nome per Amarti" di Claudette Williams (Intimità)


Trama: Chi era Miria White? Ora pura e ingenua, ora cortigiana seduttrice, la figura di quella splendida ragazza era avvolta nel mistero e Lord Christopher non poteva, non doveva fidarsi di lei... anche se per merito di quella misteriosa fanciulla che lo ha soccorso, suo fratello William è sano e salvo... Eppure per Miria sarebbe stato semplice confessare la sua identità e riportare Christopher al rispetto dovuto ad una lady: ma lei voleva qualcosa di più e continuando nella sua finzione avrebbe raggiunto la felicità o conosciuto l'amarezza?  E la situazione si complica quando un vecchio pretendente di Miria, Roland, ricatta Miria: o lo sposerà o lui rivelerà a tutti che Christopher è un contrabbandiere... come farà Christopher a dimostrare la sua innocenza?


Commento di Lunaria: "Falso Nome per Amarti" è un romanzo Rosa "retrò" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/08/intimita-copertine.html) per i nostri standard, sullo stile dei Romanzi della Rosa. Eros praticamente assente e abbracci puritani, una leggera spolverata di intrigo, il lieto fine.  Le pagine che mi sono piaciute di più sono quelle del primo capitolo, quando Miria fugge dal padre che vorrebbe imporle il matrimonio con Roland perché crede che lei "non sia più illibata"; la fanciulla fugge a cavallo, scortata dal fedele stalliere, e si trova a dover attraversare la campagna al chiarore della luna; stralci molto suggestivi con echi da romanzo gotico di fine Settecento. Il titolo originale è "Myriah", inspiegabilmente italianizzato in "Miria" nella traduzione.


Gli stralci più belli: 

"Ormai cavalcavano da tre ore e si avvicinavano alla loro destinazione. Ma le nuvole scure che a tratti velavano la luce della luna sembravano decise a invadere le campagne e la strada. (...) Finalmente la nebbia si diradò un poco e questo permise loro di vedere un crocicchio con delle indicazioni. (...) La nebbia svanì del tutto mentre si addentravano nelle paludi, mostrando le sagome degli alberi cupe nell'oscurità. La stanchezza cominciava a giocare brutti scherzi a Miria, suscitando in lei delle strane sensazioni di paura... (...) L'istinto le diceva che qualcuno era in pericolo. Distinse l'ombra di un cavallo senza cavaliere, e senza parlare gli si avvicinò. C'era un uomo per terra, e lei, scesa di sella, gli si inginocchiò accanto."



Nessun commento:

Posta un commento