Una delle Regine del Rosa, che ha scritto centinaia di romanzi di grande successo... Dopo "Morgana" e "Liam" Anche "Magie d'Amore" (2002) riprende atmosfere fantasy romantiche, raccogliendo ben tre racconti lunghi.
PER SEMPRE
Trama: Un'isola, dove si racconta che le fate arrivino lasciando la loro dimora sotto le colline per stare sugli scogli sotto forma umana... Una ragazza, Allena, con la testa tra le nuvole e costantemente criticata dalla sua famiglia che, dopo aver acquistato un misterioso ciondolo, si ritrova su quell'isola deserta... un affascinante eremita, Conal, dal passato tormentato e da un magico segreto che coinvolgerà anche Allena... che saprà far breccia in quel suo cuore indurito e cinico con la sua innocenza, premura e dolcezza. Un cocktail esplosivo di passione, che un sortilegio ancestrale sembra ostacolare...
Commento di Lunaria: Esattamente come "Liam" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/12/liam-di-nora-roberts-collezione-harmony.html e"Morgana" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/01/morgana-di-nora-roberts-collezione.html anche "Magie d'Amore" è un romanzo Rosa dalle atmosfere "medieval" e magiche. Raccoglie ben tre racconti lunghi: "Incantesimo" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/01/magie-damore-incantesimo-di-nora.html), "Per sempre", "In un sogno" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/06/magie-damore-in-un-sogno-di-nora.html). L'Autrice è riuscita con abilità a narrare storie appassionanti "con un tocco alla Terra di Mezzo", per le atmosfere, le ambientazioni, i dialoghi, i personaggi (Conal è di origine elfica e compare il tema del gioiello magico che riunisce due anime gemelle destinate a trovarsi...) Devo dire che questi tre racconti mi hanno decisamente emozionato e fatto sognare ad occhi aperti...
Gli stralci più belli:
"Perché lui l'aveva baciata a quel modo? No, non era vero. Non era stato lui a farlo. Era semplicemente successo ad entrambi. Per entrambi. Aveva avvertito un rombo nella testa, nel sangue, mai provato fino a quel momento. Più che passione, si disse, più che brama. Una sorta di disperato riconoscimento. (...) Si fermò, lasciò che il vento la colpisse con le sue ali frenetiche, che la spuma delle onde le si avventasse contro. Sopra di lei un gabbiano bianco come la luna emise il suo strido rauco e si lasciò trasportare dalle correnti d'aria. Oh, come invidiava quella sua libertà. Poter volare via, ovunque il vento l'avesse voluta portare. E sapere che, quando fosse atterrata, lì sarebbe stato il suo posto, il suo tempo, il suo trionfo."
"Se già non lo avesse amato, si sarebbe innamorata di lui in quel momento, mentre le sue parole ancora echeggiavano nell'aria e i suoi occhi si erano oscurati per l'insofferenza."
"Chiusero fuori il mondo. Spinsero il tempo. Conal non avrebbe accettato l'idea che entrambi stessero tessendo una sorta di magia, ma per Allena non c'era altra parola più adatta."
"Allena non riusciva a dormire. Per quanto breve fosse la notte, lei non poteva sprecarla nei sogni. E allora se ne stava distesa in silenzio, del tutto sveglia e riviveva ogni momento del giorno che era trascorso. Lo avevano concluso facendo l'amore. (...) Conal fu trascinato nel desiderio come si viene trascinati tra le nebbie."
"Si vestì in silenzio e uscì ad aspettare l'alba del giorno più lungo. Adesso non c'era la luna e neppure c'erano stelle, nulla a infrangere quell'oscurità infinita che si andava diffondendo. Vedeva il declivio delle scogliere frastagliate là dove c'era il cerchio delle pietre, in attesa. (...) Le brume scivolarono sul terreno, si levarono nell'aria come un sipario umido (...) Nell'aria il grigiore assunse il luccichio di una perla."
"L'Isola di Dolman è a dieci miglia della costa sudoccidentale dell'Irlanda. Qui siamo a cavallo tra l'Atlantico e il mar Celtico. C'è chi sostiene che le fate vengono qui lasciando la loro dimora sotto le colline per stare al sole sugli scogli sotto forma umana (...) C'è chi sostiene che la mia bisnonna ha lasciato la propria dimora, il palazzo sotto la collina, e si è promessa al mio bisnonno la notte del solstizio d'estate, mentre stavano accanto alla pietra della danza sulla scogliera. Cent'anni fa. Così come, cent'anni prima, un altro mio consanguineo è stato nello stesso posto con la donna con la quale si è impegnato. E anche un altro secolo prima è successo lo stesso, e sempre la stessa notte nello stesso luogo in cui la stella si fa vedere."
"Era un sogno. Il sogno più stupendo e reale che avesse mai fatto. E che avrebbe conservato per sempre nella memoria. (...) C'erano due giorni di tempo per aprirgli il cuore. L'amore non era affatto quello che si era immaginata. Era ancora più splendido. Lei aveva bisogno della speranza, della fiducia che, nei pochi giorni di tempo che le restavano, sarebbe riuscita a risvegliarlo e a fargli sentire quello che lei provava. Aveva scoperto che l'amore era così enorme da riempire ogni spazio interiore di luce. Non c'era posto per le ombre, per i dubbi."
"I suoi sospiri erano come musica, il suo canto mormorava il nome di lui. Allena gli sfilò il maglione, traendo di nuovo un sospiro allorché i loro corpi si toccarono di nuovo, e bisbigliando il nome di lui con le labbra premute sul suo collo. Bastò questo a dargli quella dolcezza che lui si era negata. E tutto ciò che Conal aveva dentro di sé, glielo offrì a propria volta. Si muoveva e si sollevava sotto di lui come se avessero danzato quella danza insieme da un'intera vita. Si arrendeva in lui e con lui, ora fluida, ora forte. E le pulsazioni affrettate dentro il suo corpo erano come quelle di lui. Il suo profumo era il sapone, il suo sapore fresco come la pioggia. Conal la guardava librarsi ed era nuovamente una fata con le ali spalancate. Mentre raggiungeva l'acme aprì gli occhi e lo guardò. E sorrise. Nessuno mai le aveva dato tanto e neppure mostrato quanto lei aveva da offrire. Il suo corpo vibrava in quei fremiti e il suo cuore sperimentava la gioia illimitata di essere finalmente giunta a casa. Si arcuò tutta, aprendosi perché lui occupasse ogni parte del suo essere e mentre la possedeva tutto ciò che era bello iniziò a splendere e tutto ciò che era potere a cantare sommessamente. E mentre si prendevano reciprocamente, nessuno dei due notò la stella incisa nell'argento che scintillava azzurra come una fiamma."
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