"La Corona di Ashraf" di Alexandra Sellers (Harmony Destiny)

Trama: Dana e Ashraf si incontrano al ballo per una raccolta fondi. Danzano insieme e l'attrazione è subito intensa. Un paparazzo li coglie mentre sono molto vicini e un giornale scandalistico ne approfitta. Dana viene così coinvolta in un giro di spionaggio: la sorella infatti si indebita con un casinò, i cui proprietari, per annullare il debito, chiedono a lei di spiare Ashraf per scoprire...

Commento di Lunaria: Avevo molto apprezzato la trilogia dei "I Figli del Deserto" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/06/il-sigillo-di-shakur-di-alexandra.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/06/la-spada-di-rostam-di-alexandra-sellers.html più la serie "spin off": https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/07/il-fascino-del-deserto-di-alexandra.html 

Ma questo "La Corona di Ashraf" mi ha deluso parecchio!

Tanto per iniziare, manca tutto il contesto orientale da "Mille e una Notte Erotiche" (l'unico tocco di esotismo è dato da qualche tappeto e dai mullah barbuti e maschilisti, e ne avremmo fatto volentieri a meno...) e l'eros è ridotto all'osso; si percepisce una certa prolissità nei dialoghi tra i personaggi, che discettano solo di "politica mediorientale del regno del Bagestan e colpo di Stato" ma in modo così tedioso che l'intrigo è pari allo zero (negli intenti, voleva essere un romanzo da spionaggio in versione romance); agghiaccianti, per la loro puerilità imbarazzante, le pagine dedicate al... femminismo islamico! Ebbene sì, per diverse pagine l'Autrice, ahinoi, vorrebbe convincerci che "maometto è stato il primo femminista e se le donne nei paesi islamici vivono così male è perché gli uomini interpretano male i testi coranici"; e così, l'Autrice riporta qualche frasucola presa dalle femministe islamiche (*) nel mentre che, per bocca di Dana, parla della condizione femminile in Bagestan, dimenticandosi, ovviamente, al pari di queste paladine, di citare la sura IV... perché citare quella farebbe cadere all'istante tutto il castello di farneticazioni femministoidi in salsa islamica... 

Eh sì che la sura IV Al Nisa è chiarissima, nel suo stabilire il ruolo della femmina islamica: 

34 - Gli uomini hanno sulle donne autorità per la preferenza che Allah ha concesso al maschio sulla femmina e a causa di ciò che essi hanno speso per loro delle sostanze proprie. Le femmine che si rispettano sono sottomesse, gelosamente custodiscono l'onore in assenza del marito in cambio della protezione che Allah ha concesso loro. Temete l'infedeltà di alcune di esse? Ammonitele, relegatele sui loro giacigli in disparte, picchiatele; ma se tornano a miti sentimenti d'obbedienza, allora basta, va bene così. Allah è altissimo e grande in verità.




Eppure, ci fosse mai una di queste "femministe islamiche" che riporta questo passaggio del corano così come è stato scritto... meglio far finta di niente ed inventarsi l'esegesi fantasy di un testo chiarissimo, quando si parla di donne e di omosessuali. Se appartenete a queste due categorie di persone mettetevi l'animo in pace: Allah ha stabilito che le donne siano sottomesse ai maschi e che gli omosessuali siano messi a morte. Punto e stop. 

Insomma, "La Corona di Ashraf" è decisamente insufficiente: da questa brava Autrice mi aspettavo di più. 

(*) Peraltro, tipo di femminista che oggigiorno va molto di moda e ha più amiche e seguito di me.


Gli stralci più belli: 

"La prima volta che ho posato gli occhi su di te mi stavi guardando malissimo", rise Dana. "Non avevo mai visto tanta disapprovazione." "Ero furibondo. Sei entrata in quella stanza portandovi la bellezza e la nobilità. Era come se intorno avessi un alone di luce. Non sapevo nulla di te, ma sapevo che ti dovevo conquistare perché eri destinata a essere mia. Poi ti sei mossa, il tuo vestito è diventato trasparente e ti ho detestato. (...) Mi sono detto che eri mia e mi sono chiesto come potevi mostrare il tuo corpo a tutti."

(...) Si sdraiarono l'uno accanto all'altra e si abbracciarono. Il tocco delle sue mani era perfetto sulla sua pelle. Dana non aveva mai provato tanto piacere ad essere accarezzata da un uomo, e si lasciò sfuggire gemiti di autentico piacere. Poi lui le fu sopra e la penetrò. Gemettero insieme e si sorrisero rendendosi conto che era quell'unione, quell'intensità, quella passione, quel genere di amore, che le loro anime avevano sempre aspettato."



Nessun commento:

Posta un commento