Altra Regina del Rosa, Nora Roberts, che ha scritto centinaia di romanzi di grande successo...
Questi due, "Liam" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/12/liam-di-nora-roberts-collezione-harmony.html) e "Morgana" fanno parte di una miniserie di quattro romanzi pensati per Halloween e hanno tinte Urban Fantasy.
Trama: Nash Kirkland, noto sceneggiatore di film dell'orrore, chiede una consulenza a Morgana Donovan, diretta discendente di una famiglia di streghe e stregoni. Dapprima scettico circa i poteri di questa affascinante ragazza, ben presto Nash si deve ricredere. E infatti, con lei, si ritrova a condividere successo e... amore. Ma l'amore con Morgana è una sensazione che non ha dimensioni terrene, purtroppo. E così, la loro relazione è destinata ad avere vita breve. Quando tutto pare perduto, però...
Commento di Lunaria: Esattamente come "Liam" anche "Morgana" è un romanzo Rosa dalle atmosfere romantiche e magiche (molto "wiccan e lunari", a confine tra il sogno e la realtà - Morgana può trasportare Nash in dimensioni oniriche). Insomma, Nash è vittima della sua incredulità e anche della paura di innamorarsi, e Morgana riuscirà a far breccia in quel cuore indurito e testardo!
"Morgana", come "Liam", mi ha incantato e si piazza ai primi posti delle mie preferenze a tema Rosa. Personaggi affascinanti, ritmo narrativo scorrevole, emozionanti scene d'amore rese ancora più preziose dal "contesto Wiccan\Avalon Style" di candele e giardini illuminati al chiaro di luna.
Provate a leggerlo con questo sottofondo musicale:
N.B Anche "Magie d'Amore" era incentrato su tre racconti a confine tra realtà e magia. https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/01/magie-damore-incantesimo-di-nora.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/03/magie-damore-per-sempre-di-nora-roberts.html
Per approfondire la Wicca Dianica (Wicca fondata da donne) vedi:
Gli stralci più belli:
Prologo
"Morgana nacque la notte in cui l'albero delle streghe si abbatté al suolo. Con il suo primo vagito, la graziosa neonata gridò al mondo il suo potere; con il suo primo respiro, si riempì i polmoni del suo trionfo e del suo tormento. La sua nascita non era che un anello di una catena che aveva attraversato secoli e che, con il tempo, era stata rivestita dalla patina dorata di leggende e credenze popolari. C'erano altri mondi, altri luoghi, altre dimensioni in cui venivano uditi i vagiti della bimba, a chilometri e chilometri di distanza dalla vecchia casa di pietra arroccata sulla costa californiana. Negli anfratti segreti in cui ancora si praticava la magia bianca, tra le verdi vallate d'Irlanda, sulle ventose brughiere della Cornovaglia, lungo le coste scoscese della Bretagna, il pianto della neonata riecheggiava come un dolce canto. L'albero nodoso, incurvato dal tempo e dalle intemperie come la schiena di una vecchia e decrepita fattucchiera, venne sacrificato alla nascita di una nuova strega, come voleva la tradizione. [...] La bimba (...) sarebbe cresciuta e la donna che sarebbe stata un giorno avrebbe potuto usare la magia tramandata nei secoli. [...] quella scritta nel canto del vento, nel volo degli uccelli, nello stormire delle fronde e nell'infrangersi potente delle onde, nel calore del sole e nei pallidi raggi misteriosi della luna, la verità che a loro era concesso di vedere con maggiore chiarezza dei normali esseri umani: che l'unica, vera magia è l'amore."
"Arrivato a Monterey, seguì le indicazioni che gli avevano dato e trovò il negozio di Morgana Donovan senza difficoltà. Sopra la porta c'era una semplice insegna di legno su cui era dipinta la parola Wicca. Nash sorrise fra sé, perché sapeva che era il termine in inglese antico che significava strega."
"Accese le candele, bruciò dell'incenso e del legno di sandalo, s'inginocchiò nel cerchio magico e sollevò le braccia. Mormorò la formula evocatrice e sentì il potere della divinazione scendere lentamente in lei, illuminandole il fluire del tempo come un cristallo purissimo. Guardò nella sfera dove apparve il suo giardino in una notte di luna piena. Lei vide se stessa nella scena. Era nel boschetto incantato, nel suo cerchio magico, tra le candele accese, con indosso la sua veste cerimoniale. Poi venne lui, nel giardino, tra i cipressi. Aveva lo sguardo colmo di desiderio e, nei suoi occhi, Morgana lesse il suo fato ineluttabile. Nella sfera c'era lei che lo accoglieva tra le sue braccia. Amarlo era il suo destino, pensò mentre spegneva le candele, rammaricandosi. Avrebbe preferito non saperlo."
"Hai percepito la magia", osservò Morgana fermandosi in mezzo a una piccola radura e voltandosi a guardarlo. "Qui siamo nel centro da cui si irradia l'energia della natura." Forse fu la luna a convincerlo, o la suggestione del momento. Però Nash le credette istintivamente, senza la minima ombra dello scetticismo che lo accompagnava di solito in ogni sua incursione nel mondo del sovrannaturale, dell'inspiegabile. Sentì un brivido percorrergli tutto il corpo, come un battito d'ali. E da un punto imprecisato nel fondo della sua memoria ancestrale seppe con irrefutabile certezza di essere già stato lì, con lei.
"La mano di Morgana scivolò via dalla sua fronte. Le sue dita s'intrecciarono con quelle di lui. Lei incrociò il suo sguardo e Nash si perse nelle sue iridi azzurre come il cielo d'Irlanda a primavera. Lo baciò a lungo, poi si staccò con un sorriso malizioso."
"Allora, perché esitava? Riconosceva distintamente il desiderio profondo che stava crescendo dentro di lei e aveva visto con altrettanta chiarezza che da lì a poco sarebbero stati amanti. [...] La luna diffondeva un chiarore latteo su piante e alberi. Morgana si addentrò nel boschetto silenzioso, in cui l'unico rumore che si udiva era lo stormire leggero delle foglie scosse da una brezza tiepida, balsamica."
"La luce della luna risplendette sui loro corpi uniti quando si scambiarono il più prezioso dei doni, sui petali di fiori stropicciati dai loro abbracci appassionati. Le fiamme delle candele si fecero più alte, racchiudendoli in un anello di luce e proteggendoli dal resto del mondo. [...] Lei fissò il cielo oltre le chiome degli alberi e vide una stella cadente solcare la volta oscura con la sua scia luminosa."
"Era strano come la luce delle candele le si addicesse così tanto, pensò Nash spogliandosi a strattoni. Faceva risplendere la sua pelle di porcellana, esaltava i riflessi corvini delle sue chiome e accendeva nei suoi occhi bagliori oscuri, misteriosi."
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