''Caramuru, l'Uomo di Fuoco'' di Margaret Rome (Collezione Harmony)


Trama: Nella foresta vergine dell'Amazzonia crescono piante ancora sconosciute che potrebbero contribuire a guarire alcuni mali dell'umanità. Per questo e perché decisa a vincere antiche paure, Chris, giovanissima studiosa di botanica, partecipa ad una spedizione sull'Orinoco in un gruppo di esploratori.
Non può fraternizzare con i compagni, è angosciata dalla stressante realtà dell'universo verde che la circonda, è incalzata da Caramuru, l'Uomo di Fuoco, che gli indigeni temono e che guida la spedizione.
Avrà successo la ricerca della pianta benefica?
Avrà successo la battaglia di Chris contro se stessa e contro Caramuru?

Commento di Lunaria: "Caramuru l'uomo di fuoco" è un romanzo che dietro lo scenario esotico dell'"inferno verde amazzonico" mette al centro una tormentata vicenda d'innamoramento (anche se alla fine, ovviamente, c'è il solito happy end...) decisamente torbida e drammatica (le scene erotiche sono pressoché inesistenti, a parte baci mozzafiato e quasi forzati)
Similmente ai romanzi "rosa piombo" di Charlotte Lamb


 https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2019/05/possesso-di-charlotte-lamb-collezione.html
https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2018/05/notturno-di-charlotte-lamb-collezione.html
o l'altrettanto "Rosa shock" di Lilian Peake https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/07/la-dama-del-fiume-di-lilian-peake.html

anche "Caramuru" presenta un protagonista maschile decisamente gelido, altero e dispotico.
Non è ben chiaro come possano innamorarsi i due protagonisti, come viene svelato nell'ultimo capitolo, un innamoramento reciproco fin dalla prima occhiata (!) anche se per tutto il libro
lui e lei litigano quasi fino alla violenza fisica, e come questo innamoramento reciproco che sfocia nel matrimonio sia possibile non avendo in comune altro se non un'attrazione causata dall'aspetto fisico... né è chiaro come tutta l'indole dispotica di Ramon evapori proprio all'ultimo momento, cioè alle ultime pagine del libro, quando lui le chiede di sposarlo (quando per tutto il tempo Ramon se ne gira con dona Ines, una sorta di amante alle sue dipendenze, che non perde occasione di bisticciare con Chris, odiandola fin da subito e bersagliandola di frecciatine acide...)
A parte questi dettagli che suscitano perplessità, tutte le descrizioni (sia del paesaggio sia, soprattutto, della psicologia e delle tempeste emotive dei personaggi coinvolti) sono ben narrate e risultano essere la parte migliore della vicenda (l'Autrice ha dedicato pagine e pagine di profonda analisi psicologica alla spaventata protagonista sempre ad un passo dallo svenimento causatole dal fascino dispotico di Ramon...)

Come ho detto, più che non scene romantiche rilassate e frivoleggianti, per tutto il romanzo si respira un'atmosfera di profonda sofferenza e Ramon ricorda molto i personaggi già narrati da Charlotte Lamb: è gelido, irruento, quasi manesco, cinico, spietato, sprezzante; in qualche scena compare qualche momento di tenerezza tra lui e lei, ma nel complesso Ramon più che non protettivo e rassicurante risulta sprezzante e freddo, sovrastando e incombendo (e non solo metaforicamente) Chris, generando in lei paura e angoscia (si rende conto di amarlo quasi con orrore e disperazione, provando per lui una sorta di timore reverenziale).
Disturbano anche quel paio di scene dove si arriva alla violenza fisica, come a pagina 74 e soprattutto 91, dove viene letteralmente scritto: "Alzò verso Ramon uno sguardo supplichevole; ma negli occhi di lui lesse la rabbia per avere di fronte a sé una donna e dunque per non poterla picchiare."
"[Chris] Fu preda di una risata isterica che le fece venire le lacrime agli occhi. Uno schiaffo portentoso la riportò in sé. Stupefatta, vide davanti a sé Ramon con la mano alzata, pronto a colpirla una seconda volta (...) i suoi occhi esprimevano indignazione e collera per esser stata trattata in quel modo."

L'ho detto e lo ripeto: chi mette addosso le mani commette un reato e non importa che sia "bello, affascinante" e "si sopporti per amore", è e resta reato!  Ciò deve essere chiaro, all'alba del 2020, nonostante dozzine di romanzi Rosa "di un tempo" abbiano erotizzato la violenza fisica, quasi giustificandola solo perché commessa da "uomini affascinanti" e "per amore" su una "lei che è innamorata di lui". 

LEGGETE QUESTO POST: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/11/non-e-amore.html

In conclusione: a parte le perplessità di un finale "happy end" che ribalta tutto, in maniera poco credibile, presentandoci un Ramon "dolce e innamorato", "Caramuru" è un buon romanzo Rosa di profonda introspezione psicologica, sempre ad un passo dal dramma.
Non è quindi adatto alle appassionate di Rosa sbarazzini ma neanche a quelle che cercano descrizioni hot e piccanti (qui l'eros è assente, e i baci sono sempre "dati a forza" con una Chris spaventata e singhiozzante che cerca di scappare ma viene sopraffatta, prima da Ramon, poi dal suo rivale in amore che tenta quasi di stuprarla, e anche qui, la tragedia viene sventata giusto per un soffio)

Qui trovate un approfondimento sul romanzo d'avventura: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/07/conrad-hodgson-il-romanzo-rosa.html

Gli stralci più belli: "La sua risata risuonava ancora nella stanza parecchio dopo che se n'era andata. Chris era rimasta sola con l'uomo che assomigliava più che mai al suo soprannome di Caramuru. In lui c'era davvero il fuoco. Fiammate d'ira gli lampeggiavano negli occhi azzurri e il sole che entrava dalla finestra gli incendiava i capelli. Chris, sulla difensiva, alzò la testa. Ricordando le proprie recenti esperienze strinse le labbra e indurì lo sguardo. Si affrontarono, come il fuoco e il ghiaccio, e per un po' regnò tra di loro un silenzio carico di tensione."

"Il viso minaccioso di Ramon quasi toccava quello di Chris. Le mascelle contratte, lui era in attesa della sua risposta. Si indovinava che, sotto una calma apparente, celava una fantastica potenza, come una belva pronta al balzo. Chris fece per indietreggiare, affascinata dall'alone di forza istintiva, quasi primitiva, che emanava da lui. Ma nonostante i suoi sforzi, nessun suono uscì dalla sua gola secca. (...) Per un attimo si era sentita rassicurata al pensiero che, almeno all'interno del battello, era al sicuro. Ma ora, con l'ombra minacciosa di Ramon de Costa incombente su di lei, capiva che il suo calvario stava soltanto per cominciare."

"Chris si sentì mancare il respiro. Il fascino di Ramon stava agendo su di lei. Quando lui le sorrise, il cuore le balzò in petto e si sentì all'improvviso terribilmente turbata dal contatto delle dita di lui. (...) Il suo potere su Chris era enorme e lei cercò di sfuggirgli, come avrebbe fatto con qualsiasi cosa sconosciuta. (...) Quando Chris lo sentì vicino, si schiacciò contro l'albero, come per fondersi con esso. Ma non poteva sfuggire allo sguardo di Ramon. Perfino la profonda oscurità di quella notte tropicale non riusciva a nascondere la paura, una paura che era quasi terrore, nelle pupille dilatate di Chris."

"(...) Ha paura di me?" chiese lui incredulo.
"No, naturalmente no..."
"(...) Ma allora, chiese lui a denti stretti, perché mi guarda come se fossi l'orco della favola? Perché nei suoi occhi c'è la paura, perfino in questo momento, mentre la nega?" (...) Il viso di lui era in ombra, ma lei sentì la collera nell'accentuata pressione esercitata sulle sue spalle. La sopportò come una punizione per le sue parole crudeli, ma necessarie. Decisa a non rompere il silenzio, chiuse gli occhi trattenendo le lacrime. Ma già sapeva che, quando lui le avesse parlato, sarebbe stato duro e sdegnoso. Meglio, comunque, che la disprezzasse, piuttosto che si rendesse conto del turbamento che suscitava in lei. Non aveva mai provato per nessun uomo una così irresistibile emozione. (...) Ebbe un fremito e lui la lasciò. Poi le parlò con un disprezzo che le spezzò il cuore."

"(...) Era sconvolta dalla sua personalità vibrante unita alla sua segreta gentilezza. Il contatto con lui le aveva risvegliato dentro un fuoco di cui ignorava l'esistenza. Avrebbe dovuto nascondere la violenza dei propri sentimenti, se non voleva diventare oggetto dello scherno suo e di dona Ines."
"Alzò verso Ramon uno sguardo supplichevole; ma negli occhi di lui lesse la rabbia per avere di fronte a sé una donna e dunque per non poterla picchiare. Lei sentì quel selvaggio desiderio di castigare e si scostò per evitarlo. Ma non fu abbastanza rapida da sfuggire al suo abbraccio. Ramon l'attirò violentemente contro di sé e lei ebbe appena il tempo di mormorare "No!" prima di sentire sulle proprie labbra tremanti la bocca ferma di lui. Quel bacio era una punizione e lei ne accettò passivamente la crudeltà (...) Lui le lasciò la bocca e la guardò... Il suo viso si raddolcì e il lampo di durezza nel suo sguardo cedette il posto alla tenerezza. (...) Benevola, la luna illuminava dolcemente il paesaggio notturno. Suoni e grida della giungla spingevano Chris a rannicchiarsi più intimamente nel rifugio di quelle braccia vigorose. (...) Chris seppe che non avrebbe mai più potuto amare un altro uomo. Seppe anche che Ramon aveva molte facce: era insieme tenero e brutale, forte e dolce, rispettoso ma esigente. Mentre la canzone del fiume si innalzava come sinfonia, lei si strinse contro quel corpo muscoloso. (...) Avrebbe voluto morire sotto quel bacio. Un'ansia, un'angoscia dolce e amara insieme provocavano l'esplosione di tutta la sua natura passionale, che per infiammarsi non aveva aspettato altro che l'uomo adatto, il padrone. Chiuse gli occhi per meglio assaporare il fuoco che la divorava."

"Chris si sentì completamente perduta. Si precipitò verso l'apertura della capanna per fuggire, ma lui, d'un balzo, le sbarrò la strada e le afferrò le spalle. Lo sguardo penetrante di lui non le consentì di rifugiarsi dietro il riparo delle lunghe ciglia morbide. Lui esigeva di guardarla negli occhi. Le labbra strette, le osservò il visetto triangolare e la sontuosa corona di capelli fiammeggianti che rilucevano al chiaro di luna. (...) Girò la testa per sfuggire ai suoi baci, ma sapeva che, qualunque cosa facesse, non aveva speranze. (...) Il suo amore per lui era andato in frantumi (...) schiacciata da quel bacio oltraggioso, si rendeva conto che non sarebbe servito a nulla cercare di farglielo capire (...) Si disse che quello non era un uomo di fuoco: era fatto d'acciaio, acciaio freddo, rigido, insensibile."

"Nell'istante in cui i loro due corpi si toccarono tutta la passione di Chris si risvegliò e prese a turbinare dentro di lei. Le sembrò assurdo tentar di resistere all'amore che provava per lui. Credette di sognare: fra i baci, a guancia a guancia, udiva la voce profonda tanto amata che le sussurrava in portoghese parole tenere. Parole che cancellavano tutto il dolore suscitatole pochi istanti prima dalle espressioni sferzanti di lui."


Altro romanzo esotico: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/06/lamore-venuto-dal-mare-di-violet.html


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