"La Casa sul Mare" di Patricia Wilson (Collezione Harmony Jolly)


Trama: Figlia di due archeologi appassionati al loro lavoro, la bella Sophie è abituata a cavarsela da sola sin da piccola.
E così fa anche quando, alla morte dei genitori, una serie di situazioni avverse la costringe ad accettare l'ospitalità del fratellastro di suo padre, il famoso scrittore Matthew Trevelyan e a trasferirsi in un paesino della Cornovaglia.
Matthew è un uomo forte e determinato, con un passato misterioso che non intende svelare per nessuna ragione...
O forse per una soltanto...

Commento di Lunaria: Una ragazza che ha conosciuto il dolore dell'abbandono troppo presto; un uomo che vive solo mentre la gente intorno a lui mormora; una grande villa a strapiombo sul mare della Cornovaglia... c'erano tutti gli elementi per imbastire un romanzo Rosa intriso di mistero, e invece  l'Autrice non sviluppa questi elementi come avrebbe dovuto e così "La Casa sul Mare" si rivela essere un romanzo Rosa di maniera, discreto ma niente più. Ed è un vero peccato, perché il tema delle grandi ville isolate in mezzo alla natura
(che sia la brughiera o il mare) ha sempre il suo fascino narrativo, ma purtroppo l'Autrice non sfrutta tutte le potenzialità.
E quindi la vicenda resta sempre narrata con toni nella media e piuttosto piatti: poco suspense, qualche vago accenno a spettri di corsari nelle grotte che costellano il paesaggio, personaggi poco incisivi e anche le situazioni di pericolo
(un tentato stupro e l'arrivo improvviso della marea) restano narrate in sintesi, senza quei toni adrenalitici che avrebbero fatto restare attaccate alla pagina con il cuore in gola. Anche l'intrigo legato al padre di Sophie e alla nonna (morta cadendo da una scogliera) sono trattati in sintesi, come se fossero elementi di contorno tanto per riempire qualche riga, mentre invece avremmo voluto saperne di più proprio su questo per appagare la sete di "mistero".
Solleva qualche perplessità il fatto che per tutta la prima parte del romanzo Sophie e Matthew battibeccano di frequente, ma poi improvvisamente si passa a dichiarazioni di amore eterno, il che stride abbastanza, perché é troppo repentino il cambio di prospettiva.
Non un romanzo brutto, ma se si fosse virato di più su suspense, su "tormentosità" del protagonista maschile, su
analisi introspettiva di Sophie e Matthew, e magari mettendo più descrizioni di scenari mozzafiato, avrebbero alzato il voto.
A tema "personaggio tormentato + grande villa isolata" avevamo già visto "Quando sale la marea", molto più incisivo ed intrigante. https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/01/quando-sale-la-marea-di-lucy-gillen.html


Gli stralci più belli: "Presto si lasciarono il mare alle spalle e si inoltrarono in aperta campagna. Sophie iniziò a guardarsi intorno interessata. Sentiva ormai di appartenere anche lei a quella remota regione dell'Inghilterra. Forse perché lì aveva vissuto suo padre da giovane. E sua nonna. Chissà se le assomigliava davvero. Le pareva quasi di vederla, mentre con uno sguardo triste, fissava il mare sotto di sé dal bordo del precipizio, i capelli rossi sciolti al vento. Soffocò un sospiro. Chissà quanti tristi segreti custodiva Trembath. Eppure a lei non pareva così tetra e minacciosa. Anzi, quella storica dimora aveva un suo fascino."

"Matthew continuò a fissarla mentre le sue lunghe dita le sfioravano con delicatezza la pelle. Sophie si rese conto che per lui era solo un gesto meccanico, fatto soprappensiero, mentre a lei quel tocco stava provocando un turbinio di emozioni sconvolgenti. Abbassò la testa e rimase immobile, incapace perfino di pensare."

"Lei aprì la bocca per protestare ma, prima che potesse parlare, Matthew le catturò le labbra con rabbia. Fu afferrata dal panico. No, era tutto sbagliato, le diceva la voce della ragione. Matthew non aveva alcun diritto di punirla in quel modo tanto brutale! Eppure, a mano a mano che il bacio divenne più intenso, lei si sentì travolgere da un turbinio di sensazioni che non aveva mai provato prima. Si abbandonò fra le sue braccia e Matthew la stinse ancora più forte mentre le sue labbra si muovevano possessive su quelle di lei. Poi, con un brusco gesto irritato, l'allontanò da sé"

"Sono pericoloso, Sophie", sussurrò Matthew cupo. "Non venirmi vicino così volentieri". Le prese il viso fra le mani e la guardò negli occhi. "Ti sei mai resa conto di come sei entrata nella mia vita e nei miei pensieri?", aggiunse sottovoce. Prima che Sophie avesse il tempo di rispondere, le catturò la bocca in un bacio pieno di passione. Lei non provò neppure a ribellarsi. Aveva sognato tante volte quel momento! Si abbandonò felice fra le sue braccia e socchiuse invitante le labbra.

"Il mare qui è pericoloso, Sophie. Non devi mai fidarti, ricordatelo."
Lei si guardò intorno. La luna illuminava con la sua luce argentea la spiaggia dando alle rocce un aspetto quasi spettrale. "Avrei paura a stare qui da sola di notte", mormorò rabbrividendo. "Guarda quelle grotte laggiù. Non mi meraviglierei che da un momento all'altro saltassero fuori dei pirati, o peggio ancora, i loro fantasmi."
"Be', secondo le leggende locali queste caverne erano usate come rifugi nel passato. Se i fantasmi esistono davvero, questo posto deve in effetti esserne pieno."
(...) Non erano degli ipotetici spettri a farla tremare.
Le faceva paura l'idea che presto avrebbe perso Matthew per sempre."
(...) Alla luce della luna Matthew pareva ancora più scuro, quasi un fantasma del passato, un pirata venuto a rapirla e sedurla."
"Matthew aveva ragione. Niente più contava. Tutto era irreale.  Esistevano solo quel magico momento, la luce argentea della luna, il fruscio del mare e loro due. Matthew alzò la testa, ma Sophie lo abbracciò più forte e socchiuse le labbra invitante. Allora lui posò di nuovo la bocca su quella di lei e la baciò con passione accarezzandole il seno. Sophie fu assalita da un'ondata di calore e fremette di piacere."

"Ti voglio, Sophie. Ti desidero troppo per riuscire a rinunciare a te."
Le sue labbra si posarono su quelle di lei con avidità e Sophie si strinse d'istinto contro il suo corpo forte e virile, scossa da un turbinio di emozioni che non aveva mai provato."


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