Trama: Dan Harland ha un carattere vincente! è uno di quegli uomini di successo che, con una buona dose di aggressività e presunzione, sanno occupare e mantenere posizioni di primo piano nel mondo del lavoro e anche nella vita privata. Cordelia ha detestato fin dal primo incontro il suo atteggiamento invadente e, per di più, si è sentita trattare con una certa, offensiva, sufficienza. Purtroppo suo nonno nutre la massima fiducia in lui e ne asseconda il desiderio di sposare Cordelia. Ma lei è decisa a non tollerare la sete di possesso di chi vuole sottometterla alla sua volontà...
Commento di Lunaria: Esattamente come "Notturno" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2018/05/notturno-di-charlotte-lamb-collezione.html)
"Illusione" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2023/12/illusione-di-charlotte-lamb-collezione.html
"Obbligo d'Amare" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/01/obbligo-damare-di-charlotte-lamb.html) "Conquista d'Autunno" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2023/01/conquista-dautunno-di-charlotte-lamb.html)
"La Dama del Fiume" di Lilian Peake (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/07/la-dama-del-fiume-di-lilian-peake.html)
e "Un uomo bussa alla porta" di Jill Warren (http://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2017/10/un-uomo-bussa-alla-porta-di-jill-warren.html)
anche "Possesso" di Charlotte Lamb (la stessa autrice di "Notturno", "Lo Sconosciuto di Quella Notte" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/01/lo-sconosciuto-di-quella-notte-di.html) e "Le Mura Caddero" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/08/e-le-mura-caddero-di-charlotte-lamb.html) è un romanzo Rosa atipico, praticamente identico a "Notturno", tanto che posso tranquillamente reciclare la recensione precedente. Esattamente come "Notturno", "Possesso" è più un romanzo drammatico che non di genere "Rosa", se al termine "romanzo Rosa" associamo figure di uomini galanti, premurosi e il lieto fine.
Tutta la vicenda è incentrata sul rapporto tra Dan e Cordelia, un rapporto burrascoso, angosciante e che sfocia quasi nello stupro. I due protagonisti sono praticamente replicanti di Steve e Lisa, i protagonisti di "Notturno". E Dan, esattamente come Steve, è un uomo arrogante, tirannico, egocentrico, egoista, calcolatore (è impegnato nel mondo finanziario) che arriva quasi a stuprare Cordelia, che ovviamente, esattamente come Lisa, non riesce a staccarsi da lui, oltre che ad essere manipolata da nonno&padre, e trattata come merce di scambio (viene obbligata a sposarsi!)
Perciò, che dovrei dire? Esattamente come Lisa, anche Cordelia è un personaggio tragico: vorrebbe ribellarsi e non riesce a farlo, malgrado ci sia in gioco la sua dignità. Ed esattamente come in "Notturno" anche in "Possesso" ricompare la scena del quasi-stupro.
Ci si potrebbe domandare come mai l'Autrice abbia sentito il bisogno di scrivere due romanzi simili (*), incentrati sulla stessa tematica (l'uomo cinico, manipolatore e possessivo e la donna debole vittima che si sottomette), se riflettano una vicenda autobiografica o una sottile misoginia introiettata...
(*) Anzi, tre, contando anche "Rapimento" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2019/06/rapimento-di-charlotte-lamb-collezione.html
E come già dicevo per "Notturno", anche "Possesso" è scritto benissimo, con una profondità psicologica e un buon ritmo, che molto spesso manca in romanzi rosa "più frivoli e leggerini", ma è decisamente un "rosa disturbante", per chi abbia letto libri come questi: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/11/non-e-amore.html
e conosce i meccanismi di dipendenza amorosa dall'altro. Esattamente come in "Notturno", ci vorrebbe molto poco per tramutare anche "Possesso" in una storia di stupro coniugale e omicidio; niente impedisce a Dan di aggredire e stuprare Cordelia, ed è la stessa identica e disturbante sensazione che ho provato anche leggendo "Notturno".
Insomma, qui siamo dalle parti del Rosa inquietante, se non deprimente. Non è deprimente pensare che donne come Cordelia (donne che si lasciano maltrattare, angariare, persino uccidere) esistono realmente? Ma quello che è ancora più inquietante è che qui e lì, per non farlo degenerare in uno stupro vero e proprio, l'autrice pensa bene di "salvare il tutto" aggiungendo, in qualche frase striminzita, che sottosotto Cordelia non aspetta altro, e se la sto godendo. In sintesi: l'autrice erotizza la violenza dello stupro coniugale.
In conclusione, e consapevole che ho volutamente riscritto quanto dissi parlando di "Notturno", anche "Possesso" resta un ottimo romanzo, indimenticabile - ben narrato, con personaggi complessi e vividi, descritti a tutto tondo, scene profonde - ma è da leggere con cautela. Innanzittutto, con la consapevolezza - che deve essere chiara - che nella realtà, un rapporto come quello tra Dan e Cordelia rientra già nella violenza psicologica e nell'abuso e che "l'eccitazione" di Cordelia (peraltro provata in situazioni che rasentano lo stupro) non è amore, ma rientra nel disturbo di dipendenza amorosa; è masochismo femminile, in sintesi.
Charlotte Lamb è sicuramente la scrittrice di genere Rosa che più mi ha suscitato perplessità. Ho apprezzato il suo modo di scrivere, ma mi ha decisamente inquietato e disturbato. E si badi bene: io non sono contraria all'Horror. Anzi, lo amo come genere. Solo che se voglio leggere un romanzo Rosa non mi aspetto di trovarci dentro situazioni inquietanti e angoscianti. Se ho voglia di questo tipo di atmosfere, mi leggo - appunto - un romanzo Horror. E non un romanzo che "dovrebbe essere Rosa"
Ammesso e non concesso che i suoi due romanzi possano definirsi "Rosa", visto che nelle storie di questa Autrice si respirano lacrime femminili, uomini dispotici, un senso di condanna senza via d'uscita, dialoghi cinici, possesso maschile che arriva quasi al "rapimento" se non al quasi-stupro, gelosia patologica, donne deboli e incapaci di staccarsi da storie sentimentali tossiche, il tutto narrato in pagine decisamente pesanti ed inquietanti nell'atmosfera.
Ripeto: Charlotte Lamb scrive benissimo, le storie sono avvincenti, ma qui non siamo dalle parti del Rosa, siamo piuttosto dalle parti del dramma tutto al femminile, di una debolezza, della mancanza di autostima, della vittima-sacrificale immolata all'altare del cinismo strafottente maschilista che considera la donna "una sua proprietà, una bambola da dominare".
Più che far sognare ad occhi aperti e intrattenere, i due romanzi di Charlotte Lamb raggelano e sembrano quasi suggerire alla lettrice di evitare rapporti con gli uomini... Che sia stato questo, in realtà, il vero scopo dell'Autrice? Terrorizzare le sue lettrici? Suggerire che è meglio stare alla larga dagli uomini? Vi pare che sia uno stralcio che parli di un rapporto sessuale piacevole e consenziente, questo brano, che ho selezionato, tra i più "pesanti"?
"No!" implorò lei con la gola stretta. Lui non rispose. Le mani lunghe e forti ghermirono le braccia di Cordelia, l'attirarono a sé, senza tenere conto del suo grido di protesta. Non ebbe il tempo di reagire. Le labbra di Dan baciarono spietatamente la sua bocca, intimandole così il silenzio e, tenuta solidamente per la nuca da una mano potente, Cordelia non poté nulla contro quella richiesta sensuale. Gemette e lottò, respingendo con le mani il torso nudo di Dan, ma lui la spingeva inesorabilmente indietro. Senza riuscire ad opporre resistenza, Cordelia si ritrovò sdraiata sul letto, imprigionata sotto il corpo massiccio di suo marito. Si dibatté furiosamente contro Dan, vergognandosi però del desiderio ardente che saliva in lei. Mantenendo fermamente la presa, Dan ammirava il giovane corpo che si agitava. C'era nei suoi occhi un'espressione trionfante e crudele: le proteste di Cordelia non lo irritavano, al contrario la sua ribellione accendeva il suo desiderio. Cordelia smise di contorcersi. Si guardarono negli occhi un istante. "Per favore, ti scongiuro Dan, mi terrorizzi." Quella capitolazione era umiliante, ma aveva abbandonato ogni speranza di sfuggirgli."
Comunque, ne consiglio la lettura; ma tenete presente che dietro la patina "Rosa" si nasconde davvero molto, molto pessimismo se non misoginia e sadismo. Ho già fatto notare che le scene "di sesso" sono, di fatto, quasi una descrizione di uno stupro e il fatto che solo verso la fine della scena "Cordelia ha qualche gemito di piacere" non rende la pagina meno "pesante" di quello che è, e non scagiona Dan, che, a tutti gli effetti, esattamente come Steve, è uno stupratore coniugale.
Infine, faccio notare che il finale con l'"happy end" di un Dan che si dichiara innamorato di Cordelia è del tutto fuori luogo e messo lì tanto per chiudere la vicenda nel modo in cui un romanzo Rosa DEVE obbligatoriamente concludersi, ma è poco credibile, costruito molto male e del tutto fuori luogo, stonando non poco. Dopo che per cento e passa pagine si sono descritte sevizie di violenza psicologica (con lo spauracchio di quella fisica sempre sullo sfondo) le lacrime, l'angoscia e la disperazione di Cordelia, chiudere il tutto con cinque righe dove si descrive un Dan tenero e innamorato, è quasi uno sfottò.
Le pagine più belle:
"Saliti sull'aereo Dan la fece sedere accanto al finestrino. "Dev'essere stanca", si preoccupò. "Cerchi di dormire." Lo guardò e lo detestò con tutta se stessa: la presenza di quell'uomo così freddo, così distaccato, le impediva di sciogliersi in lacrime, di commuoversi sulla sua sorte. Chiuse gli occhi e, sfinita, cadde in un sonno agitato, pieno di timori per l'avvenire."
"Quello sconosciuto in cui Marcus riponeva tutta la sua fiducia, rappresentava una vera minaccia, perché il suo cuore era di pietra. Non occorreva essere indovini per capirlo: bastava guardarlo. Sembrava spietato, completamente razionale, freddo, logico, efficiente. Aveva, senza dubbio, la stoffa di un direttore, ma era meglio non trovarsi sulla sua strada."
"Era stata spesso oggetto dell'ammirazione maschile, l'avevano corteggiata, a volte con passione. Ma non era mai rimasta paralizzata davanti a un uomo fino a quel punto. La fredda valutazione delle sue attrattive da parte di quegli occhi grigi l'aveva lasciata di ghiaccio e furibonda. Dav aveva esaminato le sue forme dalla testa ai piedi, lentamente, considerando ogni dettaglio del suo corpo. Era forse una schiava messa in vendita? Come aveva osato?"
"Sì, se solo si fosse dichiarato francamente, avesse posto una domanda diretta, avrebbe potuto rifiutare categoricamente, e tutto sarebbe finito. Non si sarebbe più sentita esposta a quell'inseguimento silenzioso, spietato, come se fosse stata una schiava in fuga nella palude, di notte. (...) senza l'ombra tenebrosa di Dan che la seguiva costantemente. La sua personalità implacabile, la sua volontà la dominavano, anche quando non era presente."
"Era gelosa? La vergogna le infiammò le guance, ed ebbe un brivido di disgusto. Mio Dio! No!, pensò. Alla sola idea delle mani di Dan Harland sul suo corpo il sangue le si gelava nelle vene. (...) La luce delle candele dava ai lineamenti di Dan un aspetto terribile: i suoi occhi avevano il bagliore dell'acciaio. Olivia lo contemplava con adorazione e ascoltava tutte le sue parole."
"Accecata dal sole, Cordelia si girò ridendo verso Dan e si accorse che lui la osservava intensamente. Uno strano senso di vertigine si impadronì di lei. Abbassò la testa e rimase là, incapace del minimo movimento. La bocca dura sfiorò le sue labbra. Un brivido di fuoco percorse il corpo di Cordelia. Stretta contro il robusto petto di Dan, non vedeva più niente, non sentiva che l'urlo di desiderio che sgorgava da tutto il suo essere. In fondo aveva sempre saputo che l'avrebbe fatta impazzire e ora, nella torrida estate greca, non riusciva a pensare. Contava solo l'ebbrezza dei sensi, i baci dati e resi, i loro corpi allacciati."
"Dan era là, le mani sprofondate nelle tasche, gli occhi fissi su di lei. (...) Sì, diceva la voce di Dan, ubbidirai a tutti i miei ordini. Ai miei più piccoli desideri. Immobile, silenziosa, Cordelia contemplava la figura sottile e muscolosa, i capelli neri, e aveva l'impressione di non avere via di scampo."
"Sotto la fiamma che la divorava, Cordelia gemeva smarrita, trascinata come un fuscello dal crescente desiderio."
"Cos'hai contro il matrimonio?" Cordelia si irrigidì di colpo. "Il solo pensiero mi raggela, mi sento soffocare", dichiarò. "L'ombra delle sbarre della prigione..." Dan scoppiò a ridere. (...) "Una volta sposata, la donna diventa proprietà di un uomo... Perde la sua individualità, la sua personalità... la sua...", le mancavano le parole tanto la collera l'accecava."
"Aveva avvisato Joe del loro matrimonio prima ancora della partenza per la Grecia. Avrebbe dovuto indovinare le sue intenzioni, sapere che non si sfugge a un uomo di quella tempra. La sua volontà era così indomita, il suo carattere così autoritario. Andava avanti inesorabilmente nella vita, sicuro di vincere, di piegare la gente alle sue regole e ai suoi desideri. Ricordò il logorante inseguimento condotto da Dan per mesi. Non si era mai affrettato, si era limitato a spingerla nella trappola lentamente, ineluttabilmente."
"Perché Dan poteva, in qualunque momento, divorarla, annientarla. Se si fosse data a lui una volta, non sarebbe mai più stata libera. La violenza delle sue reazioni nei confronti di Dan la faceva tremare."
"Cordelia gemeva debolmente sotto la tortura delle mani vellutate del suo futuro marito. C'era qualcosa di profondamente reale in quel sogno carico di languore fisico... Cordelia viveva quel sogno appassionatamente, al ritmo sensuale delle dita che toccavano il suo corpo come uno strumento divino...Ma non era un sogno! Nuda, fra le braccia poderose di Dan, Cordelia tremava di ardore."
"E non mi sottometterò facilmente, Dan Harland. Se vuoi ottenere qualcosa da me, dovrai prenderlo con la forza, e urlerò se osi solo provarci!"
"Non ti darò l'occasione di sfuggirmi, Cordelia, mettitelo bene in testa. Ti porterò in chiesa impacchettata, se occorre!" "Non voglio sposarti! Quando capirai che dico sul serio?" Dan scoppiò a ridere, divertito nel vedere Cordelia fuori di sé. "Sai qual'è il tuo problema, Cordelia? Non ti hanno sculacciata abbastanza da piccola. Dovrei farlo io." Cordelia balzò indietro, come se fosse convinta di ricevere uno schiaffo."
"Ogni tanto gettava un'occhiata furtiva all'anello, simbolo della sua prigionia, e trasaliva inquieta."
"Cordelia aspettava con terrore la loro prima notte di nozze e il momento in cui avrebbe dovuto abbandonarsi al desiderio di Dan."
"No!" implorò lei con la gola stretta. Lui non rispose. Le mani lunghe e forti ghermirono le braccia di Cordelia, l'attirarono a sé, senza tenere conto del suo grido di protesta. Non ebbe il tempo di reagire. Le labbra di Dan baciarono spietatamente la sua bocca, intimandole così il silenzio e, tenuta solidamente per la nuca da una mano potente, Cordelia non poté nulla contro quella richiesta sensuale. Gemette e lottò, respingendo con le mani il torso nudo di Dan, ma lui la spingeva inesorabilmente indietro. Senza riuscire ad opporre resistenza, Cordelia si ritrovò sdraiata sul letto, imprigionata sotto il corpo massiccio di suo marito. Si dibatté furiosamente contro Dan, vergognandosi però del desiderio ardente che saliva in lei. Mantenendo fermamente la presa, Dan ammirava il giovane corpo che si agitava. C'era nei suoi occhi un'espressione trionfante e crudele: le proteste di Cordelia non lo irritavano, al contrario la sua ribellione accendeva il suo desiderio. Cordelia smise di contorcersi. Si guardarono negli occhi un istante. "Per favore, ti scongiuro Dan, mi terrorizzi." Quella capitolazione era umiliante, ma aveva abbandonato ogni speranza di sfuggirgli."
"In mancanza di amore, si incontravano, nel cuore della notte, nel nido morbido del loro letto e si scambiavano vibranti carezze. Bugie, bugie!, pensò. Era diventata sua schiava al punto d'accettare la sua ironia e il suo disprezzo?"
Di Charlotte Lamb vedi anche "Il Ragazzo della Spiaggia": https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/03/il-ragazzo-della-spiaggia-di-charlotte.html "La Torre nel Bosco" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/10/la-torre-nel-bosco-di-charlotte-lamb.html "Un altro uomo, un'altra vita" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/05/un-altro-uomo-unaltra-vita-di-charlotte.html
"La Dama del Fiume" di Lilian Peake (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/07/la-dama-del-fiume-di-lilian-peake.html)
e "Un uomo bussa alla porta" di Jill Warren (http://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2017/10/un-uomo-bussa-alla-porta-di-jill-warren.html)
anche "Possesso" di Charlotte Lamb (la stessa autrice di "Notturno", "Lo Sconosciuto di Quella Notte" (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/01/lo-sconosciuto-di-quella-notte-di.html) e "Le Mura Caddero" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/08/e-le-mura-caddero-di-charlotte-lamb.html) è un romanzo Rosa atipico, praticamente identico a "Notturno", tanto che posso tranquillamente reciclare la recensione precedente. Esattamente come "Notturno", "Possesso" è più un romanzo drammatico che non di genere "Rosa", se al termine "romanzo Rosa" associamo figure di uomini galanti, premurosi e il lieto fine.
Tutta la vicenda è incentrata sul rapporto tra Dan e Cordelia, un rapporto burrascoso, angosciante e che sfocia quasi nello stupro. I due protagonisti sono praticamente replicanti di Steve e Lisa, i protagonisti di "Notturno". E Dan, esattamente come Steve, è un uomo arrogante, tirannico, egocentrico, egoista, calcolatore (è impegnato nel mondo finanziario) che arriva quasi a stuprare Cordelia, che ovviamente, esattamente come Lisa, non riesce a staccarsi da lui, oltre che ad essere manipolata da nonno&padre, e trattata come merce di scambio (viene obbligata a sposarsi!)
Perciò, che dovrei dire? Esattamente come Lisa, anche Cordelia è un personaggio tragico: vorrebbe ribellarsi e non riesce a farlo, malgrado ci sia in gioco la sua dignità. Ed esattamente come in "Notturno" anche in "Possesso" ricompare la scena del quasi-stupro.
Ci si potrebbe domandare come mai l'Autrice abbia sentito il bisogno di scrivere due romanzi simili (*), incentrati sulla stessa tematica (l'uomo cinico, manipolatore e possessivo e la donna debole vittima che si sottomette), se riflettano una vicenda autobiografica o una sottile misoginia introiettata...
(*) Anzi, tre, contando anche "Rapimento" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2019/06/rapimento-di-charlotte-lamb-collezione.html
E come già dicevo per "Notturno", anche "Possesso" è scritto benissimo, con una profondità psicologica e un buon ritmo, che molto spesso manca in romanzi rosa "più frivoli e leggerini", ma è decisamente un "rosa disturbante", per chi abbia letto libri come questi: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/11/non-e-amore.html
e conosce i meccanismi di dipendenza amorosa dall'altro. Esattamente come in "Notturno", ci vorrebbe molto poco per tramutare anche "Possesso" in una storia di stupro coniugale e omicidio; niente impedisce a Dan di aggredire e stuprare Cordelia, ed è la stessa identica e disturbante sensazione che ho provato anche leggendo "Notturno".
Insomma, qui siamo dalle parti del Rosa inquietante, se non deprimente. Non è deprimente pensare che donne come Cordelia (donne che si lasciano maltrattare, angariare, persino uccidere) esistono realmente? Ma quello che è ancora più inquietante è che qui e lì, per non farlo degenerare in uno stupro vero e proprio, l'autrice pensa bene di "salvare il tutto" aggiungendo, in qualche frase striminzita, che sottosotto Cordelia non aspetta altro, e se la sto godendo. In sintesi: l'autrice erotizza la violenza dello stupro coniugale.
In conclusione, e consapevole che ho volutamente riscritto quanto dissi parlando di "Notturno", anche "Possesso" resta un ottimo romanzo, indimenticabile - ben narrato, con personaggi complessi e vividi, descritti a tutto tondo, scene profonde - ma è da leggere con cautela. Innanzittutto, con la consapevolezza - che deve essere chiara - che nella realtà, un rapporto come quello tra Dan e Cordelia rientra già nella violenza psicologica e nell'abuso e che "l'eccitazione" di Cordelia (peraltro provata in situazioni che rasentano lo stupro) non è amore, ma rientra nel disturbo di dipendenza amorosa; è masochismo femminile, in sintesi.
LEGGETE CON ATTENZIONE QUESTO POST: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/11/non-e-amore.html
Charlotte Lamb è sicuramente la scrittrice di genere Rosa che più mi ha suscitato perplessità. Ho apprezzato il suo modo di scrivere, ma mi ha decisamente inquietato e disturbato. E si badi bene: io non sono contraria all'Horror. Anzi, lo amo come genere. Solo che se voglio leggere un romanzo Rosa non mi aspetto di trovarci dentro situazioni inquietanti e angoscianti. Se ho voglia di questo tipo di atmosfere, mi leggo - appunto - un romanzo Horror. E non un romanzo che "dovrebbe essere Rosa"
Ammesso e non concesso che i suoi due romanzi possano definirsi "Rosa", visto che nelle storie di questa Autrice si respirano lacrime femminili, uomini dispotici, un senso di condanna senza via d'uscita, dialoghi cinici, possesso maschile che arriva quasi al "rapimento" se non al quasi-stupro, gelosia patologica, donne deboli e incapaci di staccarsi da storie sentimentali tossiche, il tutto narrato in pagine decisamente pesanti ed inquietanti nell'atmosfera.
Ripeto: Charlotte Lamb scrive benissimo, le storie sono avvincenti, ma qui non siamo dalle parti del Rosa, siamo piuttosto dalle parti del dramma tutto al femminile, di una debolezza, della mancanza di autostima, della vittima-sacrificale immolata all'altare del cinismo strafottente maschilista che considera la donna "una sua proprietà, una bambola da dominare".
Più che far sognare ad occhi aperti e intrattenere, i due romanzi di Charlotte Lamb raggelano e sembrano quasi suggerire alla lettrice di evitare rapporti con gli uomini... Che sia stato questo, in realtà, il vero scopo dell'Autrice? Terrorizzare le sue lettrici? Suggerire che è meglio stare alla larga dagli uomini? Vi pare che sia uno stralcio che parli di un rapporto sessuale piacevole e consenziente, questo brano, che ho selezionato, tra i più "pesanti"?
"No!" implorò lei con la gola stretta. Lui non rispose. Le mani lunghe e forti ghermirono le braccia di Cordelia, l'attirarono a sé, senza tenere conto del suo grido di protesta. Non ebbe il tempo di reagire. Le labbra di Dan baciarono spietatamente la sua bocca, intimandole così il silenzio e, tenuta solidamente per la nuca da una mano potente, Cordelia non poté nulla contro quella richiesta sensuale. Gemette e lottò, respingendo con le mani il torso nudo di Dan, ma lui la spingeva inesorabilmente indietro. Senza riuscire ad opporre resistenza, Cordelia si ritrovò sdraiata sul letto, imprigionata sotto il corpo massiccio di suo marito. Si dibatté furiosamente contro Dan, vergognandosi però del desiderio ardente che saliva in lei. Mantenendo fermamente la presa, Dan ammirava il giovane corpo che si agitava. C'era nei suoi occhi un'espressione trionfante e crudele: le proteste di Cordelia non lo irritavano, al contrario la sua ribellione accendeva il suo desiderio. Cordelia smise di contorcersi. Si guardarono negli occhi un istante. "Per favore, ti scongiuro Dan, mi terrorizzi." Quella capitolazione era umiliante, ma aveva abbandonato ogni speranza di sfuggirgli."
Comunque, ne consiglio la lettura; ma tenete presente che dietro la patina "Rosa" si nasconde davvero molto, molto pessimismo se non misoginia e sadismo. Ho già fatto notare che le scene "di sesso" sono, di fatto, quasi una descrizione di uno stupro e il fatto che solo verso la fine della scena "Cordelia ha qualche gemito di piacere" non rende la pagina meno "pesante" di quello che è, e non scagiona Dan, che, a tutti gli effetti, esattamente come Steve, è uno stupratore coniugale.
Infine, faccio notare che il finale con l'"happy end" di un Dan che si dichiara innamorato di Cordelia è del tutto fuori luogo e messo lì tanto per chiudere la vicenda nel modo in cui un romanzo Rosa DEVE obbligatoriamente concludersi, ma è poco credibile, costruito molto male e del tutto fuori luogo, stonando non poco. Dopo che per cento e passa pagine si sono descritte sevizie di violenza psicologica (con lo spauracchio di quella fisica sempre sullo sfondo) le lacrime, l'angoscia e la disperazione di Cordelia, chiudere il tutto con cinque righe dove si descrive un Dan tenero e innamorato, è quasi uno sfottò.
Le pagine più belle:
"Saliti sull'aereo Dan la fece sedere accanto al finestrino. "Dev'essere stanca", si preoccupò. "Cerchi di dormire." Lo guardò e lo detestò con tutta se stessa: la presenza di quell'uomo così freddo, così distaccato, le impediva di sciogliersi in lacrime, di commuoversi sulla sua sorte. Chiuse gli occhi e, sfinita, cadde in un sonno agitato, pieno di timori per l'avvenire."
"Quello sconosciuto in cui Marcus riponeva tutta la sua fiducia, rappresentava una vera minaccia, perché il suo cuore era di pietra. Non occorreva essere indovini per capirlo: bastava guardarlo. Sembrava spietato, completamente razionale, freddo, logico, efficiente. Aveva, senza dubbio, la stoffa di un direttore, ma era meglio non trovarsi sulla sua strada."
"Era stata spesso oggetto dell'ammirazione maschile, l'avevano corteggiata, a volte con passione. Ma non era mai rimasta paralizzata davanti a un uomo fino a quel punto. La fredda valutazione delle sue attrattive da parte di quegli occhi grigi l'aveva lasciata di ghiaccio e furibonda. Dav aveva esaminato le sue forme dalla testa ai piedi, lentamente, considerando ogni dettaglio del suo corpo. Era forse una schiava messa in vendita? Come aveva osato?"
"Sì, se solo si fosse dichiarato francamente, avesse posto una domanda diretta, avrebbe potuto rifiutare categoricamente, e tutto sarebbe finito. Non si sarebbe più sentita esposta a quell'inseguimento silenzioso, spietato, come se fosse stata una schiava in fuga nella palude, di notte. (...) senza l'ombra tenebrosa di Dan che la seguiva costantemente. La sua personalità implacabile, la sua volontà la dominavano, anche quando non era presente."
"Era gelosa? La vergogna le infiammò le guance, ed ebbe un brivido di disgusto. Mio Dio! No!, pensò. Alla sola idea delle mani di Dan Harland sul suo corpo il sangue le si gelava nelle vene. (...) La luce delle candele dava ai lineamenti di Dan un aspetto terribile: i suoi occhi avevano il bagliore dell'acciaio. Olivia lo contemplava con adorazione e ascoltava tutte le sue parole."
"Accecata dal sole, Cordelia si girò ridendo verso Dan e si accorse che lui la osservava intensamente. Uno strano senso di vertigine si impadronì di lei. Abbassò la testa e rimase là, incapace del minimo movimento. La bocca dura sfiorò le sue labbra. Un brivido di fuoco percorse il corpo di Cordelia. Stretta contro il robusto petto di Dan, non vedeva più niente, non sentiva che l'urlo di desiderio che sgorgava da tutto il suo essere. In fondo aveva sempre saputo che l'avrebbe fatta impazzire e ora, nella torrida estate greca, non riusciva a pensare. Contava solo l'ebbrezza dei sensi, i baci dati e resi, i loro corpi allacciati."
"Dan era là, le mani sprofondate nelle tasche, gli occhi fissi su di lei. (...) Sì, diceva la voce di Dan, ubbidirai a tutti i miei ordini. Ai miei più piccoli desideri. Immobile, silenziosa, Cordelia contemplava la figura sottile e muscolosa, i capelli neri, e aveva l'impressione di non avere via di scampo."
"Sotto la fiamma che la divorava, Cordelia gemeva smarrita, trascinata come un fuscello dal crescente desiderio."
"Cos'hai contro il matrimonio?" Cordelia si irrigidì di colpo. "Il solo pensiero mi raggela, mi sento soffocare", dichiarò. "L'ombra delle sbarre della prigione..." Dan scoppiò a ridere. (...) "Una volta sposata, la donna diventa proprietà di un uomo... Perde la sua individualità, la sua personalità... la sua...", le mancavano le parole tanto la collera l'accecava."
"Aveva avvisato Joe del loro matrimonio prima ancora della partenza per la Grecia. Avrebbe dovuto indovinare le sue intenzioni, sapere che non si sfugge a un uomo di quella tempra. La sua volontà era così indomita, il suo carattere così autoritario. Andava avanti inesorabilmente nella vita, sicuro di vincere, di piegare la gente alle sue regole e ai suoi desideri. Ricordò il logorante inseguimento condotto da Dan per mesi. Non si era mai affrettato, si era limitato a spingerla nella trappola lentamente, ineluttabilmente."
"Perché Dan poteva, in qualunque momento, divorarla, annientarla. Se si fosse data a lui una volta, non sarebbe mai più stata libera. La violenza delle sue reazioni nei confronti di Dan la faceva tremare."
"Cordelia gemeva debolmente sotto la tortura delle mani vellutate del suo futuro marito. C'era qualcosa di profondamente reale in quel sogno carico di languore fisico... Cordelia viveva quel sogno appassionatamente, al ritmo sensuale delle dita che toccavano il suo corpo come uno strumento divino...Ma non era un sogno! Nuda, fra le braccia poderose di Dan, Cordelia tremava di ardore."
"E non mi sottometterò facilmente, Dan Harland. Se vuoi ottenere qualcosa da me, dovrai prenderlo con la forza, e urlerò se osi solo provarci!"
"Non ti darò l'occasione di sfuggirmi, Cordelia, mettitelo bene in testa. Ti porterò in chiesa impacchettata, se occorre!" "Non voglio sposarti! Quando capirai che dico sul serio?" Dan scoppiò a ridere, divertito nel vedere Cordelia fuori di sé. "Sai qual'è il tuo problema, Cordelia? Non ti hanno sculacciata abbastanza da piccola. Dovrei farlo io." Cordelia balzò indietro, come se fosse convinta di ricevere uno schiaffo."
"Ogni tanto gettava un'occhiata furtiva all'anello, simbolo della sua prigionia, e trasaliva inquieta."
"Cordelia aspettava con terrore la loro prima notte di nozze e il momento in cui avrebbe dovuto abbandonarsi al desiderio di Dan."
"No!" implorò lei con la gola stretta. Lui non rispose. Le mani lunghe e forti ghermirono le braccia di Cordelia, l'attirarono a sé, senza tenere conto del suo grido di protesta. Non ebbe il tempo di reagire. Le labbra di Dan baciarono spietatamente la sua bocca, intimandole così il silenzio e, tenuta solidamente per la nuca da una mano potente, Cordelia non poté nulla contro quella richiesta sensuale. Gemette e lottò, respingendo con le mani il torso nudo di Dan, ma lui la spingeva inesorabilmente indietro. Senza riuscire ad opporre resistenza, Cordelia si ritrovò sdraiata sul letto, imprigionata sotto il corpo massiccio di suo marito. Si dibatté furiosamente contro Dan, vergognandosi però del desiderio ardente che saliva in lei. Mantenendo fermamente la presa, Dan ammirava il giovane corpo che si agitava. C'era nei suoi occhi un'espressione trionfante e crudele: le proteste di Cordelia non lo irritavano, al contrario la sua ribellione accendeva il suo desiderio. Cordelia smise di contorcersi. Si guardarono negli occhi un istante. "Per favore, ti scongiuro Dan, mi terrorizzi." Quella capitolazione era umiliante, ma aveva abbandonato ogni speranza di sfuggirgli."
"In mancanza di amore, si incontravano, nel cuore della notte, nel nido morbido del loro letto e si scambiavano vibranti carezze. Bugie, bugie!, pensò. Era diventata sua schiava al punto d'accettare la sua ironia e il suo disprezzo?"
Di Charlotte Lamb vedi anche "Il Ragazzo della Spiaggia": https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/03/il-ragazzo-della-spiaggia-di-charlotte.html "La Torre nel Bosco" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/10/la-torre-nel-bosco-di-charlotte-lamb.html "Un altro uomo, un'altra vita" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/05/un-altro-uomo-unaltra-vita-di-charlotte.html
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