Trama: è una splendida mattina e Olivia, la giovane figlia del ricchissimo armatore Gerald Faulton, decide di scendere in spiaggia... nella sua spiaggia per prendere il sole, quando all'improvviso un uomo nudo, dai lineamenti tipicamente greci, le si para di fronte. Chi è? Un amico, un conoscente, un ospite della villa venuto a trovare suo padre? No, Max Agathios, occhi profondi e capelli color della notte, non è in visita o almeno non in visita di cortesia. Infatti…
Commento di Lunaria: Ammetto che ho comprato questo "Il Ragazzo della Spiaggia" solo perché ho visto che era stato scritto da Charlotte Lamb, Autrice che avevo già recensito https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/01/lo-sconosciuto-di-quella-notte-di.html
https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2018/05/notturno-di-charlotte-lamb-collezione.html
https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2019/05/possesso-di-charlotte-lamb-collezione.html
https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2019/06/rapimento-di-charlotte-lamb-collezione.html
https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/01/obbligo-damare-di-charlotte-lamb.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/08/e-le-mura-caddero-di-charlotte-lamb.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/10/la-torre-nel-bosco-di-charlotte-lamb.html
e Charlotte Lamb non si smentisce! Ancora una volta, come nei suoi romanzi precedenti ("Notturno", "Possesso", "Rapimento", "Obbligo d'amare"...), troviamo una storia che più che sul Rosa vira sul drammatico: Olivia, figlia di un padre dispotico e calcolatore, che viene "indotta a fidanzarsi" col figlio del socio in affari del padre (a mo' di matrimonio combinato, e tutto per mantenere salda la compagnia marittima...). Nessuno tiene conto della sua infatuazione, a 17 anni, per Max, che è fratello dello spietato socio in affari ed è stato derubato proprio dal fratello e dal padre di Olivia! Ma forse Max non ama realmente Olivia e sedurla serve solo a vendicarsi di suo padre... Insomma, come al solito, qui di amore c'è poco o nulla, l'eros è quasi inesistente a parte un bacio e qualche abbraccio (ricompare lo spettro dello stupro, anche se viene stemperato quasi subito, ma bastano poche righe per paventarne la minaccia...) Olivia è una pedina nelle mani di uomini arrivisti e calcolatori che la trattano a mo' di merce di scambio per fare o disfare alleanze commerciali. C'è da dire che rispetto a romanzi come "Possesso"e "Notturno" non si arriva allo stupro e neppure allo stalking (elementi che invece erano presenti in quei due romanzi), ma anche Olivia, esattamente come Lisa e Cordelia, le protagoniste di "Notturno" e "Possesso" è manipolata e degradata a merce di scambio per giochi di potere androcratico.
Già mi chiedevo come mai Charlotte Lamb abbia questa fissazione del "Rosa (livido) a tinte drammatiche, anzi, da stupro coniugale e violenza domestica", nelle recensioni precedenti mi chiedevo perché l'Autrice abbia sentito il bisogno di scrivere romanzi simili incentrati sulla stessa tematica (l'uomo cinico, manipolatore e possessivo e la donna debole vittima che si sottomette), se riflettano una vicenda autobiografica o una sottile misoginia introiettata...
E come già dicevo per "Notturno" e "Possesso", anche "Il Ragazzo della Spiaggia" è scritto bene, anche se con minor complessità e profondità psicologica dei personaggi rispetto a quei due romanzi, e complice anche l'assolato paesaggio greco, è un "Rosa meno disturbante" di "Notturno" "Possesso" e "Rapimento" (romanzi "Rosa" che per me sono stati pugni nello stomaco da tanto erano torbidi ed angoscianti nell'erotizzare lo stupro coniugale...). Ci sarebbe voluto molto poco per tramutarlo in una storia di stupro (e pure di omicidio!)
In conclusione, "Il Ragazzo della Spiaggia" è un buon romanzo Rosa, venato però di inquietudine; comincio a pensare che sia il tipico stile di Charlotte Lamb... il narrarci queste storia d'amore tossiche e nichiliste, sempre con la minaccia dello stupro (se non della morte...) incombente... nascosta dalla patina di "Rosa" che comunque fa finire le vicende con il matrimonio, come da obbligo di chiusura per ogni romanzo Rosa che si rispetti. Ma, come già detto, tutto lo stile narrativo e le storie di Charlotte Lamb fanno sorgere qualche dubbio sull'idea che l'Autrice abbia dell'amore e del sesso…
Le pagine più belle:
"Da quando quella mattina aveva incontrato Max sulla spiaggia, tutto era cambiato. Le sembrava di avere dormito per anni e di essersi improvvisamente svegliata. Si sentiva così viva... Le pareva quasi di sentire il sangue scorrere nelle vene, l'aria entrare e uscire dai polmoni. Non aveva mai provato simili sensazioni e ne era quasi spaventata."
"I suoi sogni si erano appena infranti. Non lo aveva ammesso prima, ma ormai era costretta a farlo: aveva trascorso quell'ultimo anno nella speranza di rivedere Max. Si riscosse da quello stato di torpore mentale e si morse irosamente il labbro inferiore. Che stupida! Aveva incontrato solo una volta quell'uomo e aveva trascorso con lui un'unica giornata: ne aveva ricevuto un bacio e questo era tutto. Perché aveva ingrandito tanto quella faccenda?"
"Quando la porta fu chiusa, Max tornò a guardare Olivia, che non gli aveva tolto gli occhi di dosso dal momento in cui aveva fatto irruzione nell'ufficio. Quanti anni erano passati da quando l'aveva visto l'ultima volta? Dopo un rapido calcolo, seppe che ne erano trascorsi cinque. Si era operato un sottile cambiamento in lui... sembrava indurito e crudele, così simile a suo fratello. E a lei non piaceva più quell'estraneo gelido e ostile. "Perché desidera vedere mio padre, signor Agathios?", chiese calma. "Perché?", ripeté lui con voce strangolata, gli occhi scintillanti di rabbia. "Perché ho intenzione di ucciderlo!"
"Non avrebbe dovuto venire. Avrebbe dovuto trovare una scusa e rifiutare. In effetti aveva avuto in mente di farlo, ma poi, incontrando lo sguardo di suo padre, gelido e duro, le parole le erano rimaste soffocate in gola. Perché sono così vigliacca?, si accusò in silenzio, gli occhi brucianti di lacrime di disprezzo per se stessa."
"Olivia tornò dolorosamente alla realtà, il viso premuto sulla sabbia, tossendo e sbuffando. Dalla bocca aperta usciva acqua salata e il corpo tremava violentemente. Quando le convulsioni cessarono, rimase stesa piangendo senza sapere dove fosse né che cosa le fosse accaduto fino a quando due forti mani non la voltarono sulla schiena. Singhiozzando, fissò il volto che si chinava su di lei. Per un attimo credette di essere morta e già in Paradiso: solo la sofferenza fisica nel respirare le assicurava che era ancora al mondo."
"Non sei con lui, adesso. Se qui con me. Io ti ho salvata dal mare impedendo che annegassi... se non fosse stato per me, saresti morta. Questo fatto ti ha reso mia. Io ti ho salvato la vita e adesso mi appartieni." Lei si avvolse nel piumone e lo fissò ammutolita, assordata dal battito precipitoso del proprio cuore."
"Perché ti sei fidanzata con lui dal momento che non lo amavi?" le chiese Max (...) Lei rimase immobile, pallida come un cencio, sconvolta. Annuì. Non aveva mai affrontato la realtà, ma sapeva, aveva sempre saputo, fin dal momento in cui aveva conosciuto Christos e si era resa conto che il padre voleva che lo frequentasse, che tutto era stato organizzato. Era stata manipolata in modo da arrivare a un matrimonio combinato. "Come puoi permettere a tuo padre di farti questo?", le chiese Max come se la ritenesse consapevole dell'intrigo e la disprezzasse: lei non riuscì a rispondere. Le lacrime le riempirono gli occhi e le rigarono le guance."
"Io non verrò a letto con te, Max!", dichiarò incrociando le braccia. "Lo vedremo", replicò lui con un tono sommesso che accelerò i battiti del suo cuore. "Mi stai minacciando di violenza carnale?" domandò lei irata e lo vide accigliarsi. (...) "No, non ti ascolterò! Sono stanca di essere tirata da una parte all'altra, stanca di vivere per compiacere gli altri. D'ora in avanti, ho intenzione di compiacere me stessa. Non cederò più ad alcuno... né a mio padre, né a tuo fratello o a Christos... o a te!" (...) "Solo perché sono una donna e non sono forte come te, credi che sia malleabile, vero? Pensi di poter fare di me quello che vuoi. Tu, mio padre, Christos... voi tutti mi trattate come se fossi un burattino senza volontà."
Altro romanzo (consigliato) ambientato in Grecia: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/10/la-vendetta-di-adis-di-anne-hampson.html
e Charlotte Lamb non si smentisce! Ancora una volta, come nei suoi romanzi precedenti ("Notturno", "Possesso", "Rapimento", "Obbligo d'amare"...), troviamo una storia che più che sul Rosa vira sul drammatico: Olivia, figlia di un padre dispotico e calcolatore, che viene "indotta a fidanzarsi" col figlio del socio in affari del padre (a mo' di matrimonio combinato, e tutto per mantenere salda la compagnia marittima...). Nessuno tiene conto della sua infatuazione, a 17 anni, per Max, che è fratello dello spietato socio in affari ed è stato derubato proprio dal fratello e dal padre di Olivia! Ma forse Max non ama realmente Olivia e sedurla serve solo a vendicarsi di suo padre... Insomma, come al solito, qui di amore c'è poco o nulla, l'eros è quasi inesistente a parte un bacio e qualche abbraccio (ricompare lo spettro dello stupro, anche se viene stemperato quasi subito, ma bastano poche righe per paventarne la minaccia...) Olivia è una pedina nelle mani di uomini arrivisti e calcolatori che la trattano a mo' di merce di scambio per fare o disfare alleanze commerciali. C'è da dire che rispetto a romanzi come "Possesso"e "Notturno" non si arriva allo stupro e neppure allo stalking (elementi che invece erano presenti in quei due romanzi), ma anche Olivia, esattamente come Lisa e Cordelia, le protagoniste di "Notturno" e "Possesso" è manipolata e degradata a merce di scambio per giochi di potere androcratico.
Già mi chiedevo come mai Charlotte Lamb abbia questa fissazione del "Rosa (livido) a tinte drammatiche, anzi, da stupro coniugale e violenza domestica", nelle recensioni precedenti mi chiedevo perché l'Autrice abbia sentito il bisogno di scrivere romanzi simili incentrati sulla stessa tematica (l'uomo cinico, manipolatore e possessivo e la donna debole vittima che si sottomette), se riflettano una vicenda autobiografica o una sottile misoginia introiettata...
E come già dicevo per "Notturno" e "Possesso", anche "Il Ragazzo della Spiaggia" è scritto bene, anche se con minor complessità e profondità psicologica dei personaggi rispetto a quei due romanzi, e complice anche l'assolato paesaggio greco, è un "Rosa meno disturbante" di "Notturno" "Possesso" e "Rapimento" (romanzi "Rosa" che per me sono stati pugni nello stomaco da tanto erano torbidi ed angoscianti nell'erotizzare lo stupro coniugale...). Ci sarebbe voluto molto poco per tramutarlo in una storia di stupro (e pure di omicidio!)
In conclusione, "Il Ragazzo della Spiaggia" è un buon romanzo Rosa, venato però di inquietudine; comincio a pensare che sia il tipico stile di Charlotte Lamb... il narrarci queste storia d'amore tossiche e nichiliste, sempre con la minaccia dello stupro (se non della morte...) incombente... nascosta dalla patina di "Rosa" che comunque fa finire le vicende con il matrimonio, come da obbligo di chiusura per ogni romanzo Rosa che si rispetti. Ma, come già detto, tutto lo stile narrativo e le storie di Charlotte Lamb fanno sorgere qualche dubbio sull'idea che l'Autrice abbia dell'amore e del sesso…
Le pagine più belle:
"Da quando quella mattina aveva incontrato Max sulla spiaggia, tutto era cambiato. Le sembrava di avere dormito per anni e di essersi improvvisamente svegliata. Si sentiva così viva... Le pareva quasi di sentire il sangue scorrere nelle vene, l'aria entrare e uscire dai polmoni. Non aveva mai provato simili sensazioni e ne era quasi spaventata."
"I suoi sogni si erano appena infranti. Non lo aveva ammesso prima, ma ormai era costretta a farlo: aveva trascorso quell'ultimo anno nella speranza di rivedere Max. Si riscosse da quello stato di torpore mentale e si morse irosamente il labbro inferiore. Che stupida! Aveva incontrato solo una volta quell'uomo e aveva trascorso con lui un'unica giornata: ne aveva ricevuto un bacio e questo era tutto. Perché aveva ingrandito tanto quella faccenda?"
"Quando la porta fu chiusa, Max tornò a guardare Olivia, che non gli aveva tolto gli occhi di dosso dal momento in cui aveva fatto irruzione nell'ufficio. Quanti anni erano passati da quando l'aveva visto l'ultima volta? Dopo un rapido calcolo, seppe che ne erano trascorsi cinque. Si era operato un sottile cambiamento in lui... sembrava indurito e crudele, così simile a suo fratello. E a lei non piaceva più quell'estraneo gelido e ostile. "Perché desidera vedere mio padre, signor Agathios?", chiese calma. "Perché?", ripeté lui con voce strangolata, gli occhi scintillanti di rabbia. "Perché ho intenzione di ucciderlo!"
"Non avrebbe dovuto venire. Avrebbe dovuto trovare una scusa e rifiutare. In effetti aveva avuto in mente di farlo, ma poi, incontrando lo sguardo di suo padre, gelido e duro, le parole le erano rimaste soffocate in gola. Perché sono così vigliacca?, si accusò in silenzio, gli occhi brucianti di lacrime di disprezzo per se stessa."
"Olivia tornò dolorosamente alla realtà, il viso premuto sulla sabbia, tossendo e sbuffando. Dalla bocca aperta usciva acqua salata e il corpo tremava violentemente. Quando le convulsioni cessarono, rimase stesa piangendo senza sapere dove fosse né che cosa le fosse accaduto fino a quando due forti mani non la voltarono sulla schiena. Singhiozzando, fissò il volto che si chinava su di lei. Per un attimo credette di essere morta e già in Paradiso: solo la sofferenza fisica nel respirare le assicurava che era ancora al mondo."
"Non sei con lui, adesso. Se qui con me. Io ti ho salvata dal mare impedendo che annegassi... se non fosse stato per me, saresti morta. Questo fatto ti ha reso mia. Io ti ho salvato la vita e adesso mi appartieni." Lei si avvolse nel piumone e lo fissò ammutolita, assordata dal battito precipitoso del proprio cuore."
"Perché ti sei fidanzata con lui dal momento che non lo amavi?" le chiese Max (...) Lei rimase immobile, pallida come un cencio, sconvolta. Annuì. Non aveva mai affrontato la realtà, ma sapeva, aveva sempre saputo, fin dal momento in cui aveva conosciuto Christos e si era resa conto che il padre voleva che lo frequentasse, che tutto era stato organizzato. Era stata manipolata in modo da arrivare a un matrimonio combinato. "Come puoi permettere a tuo padre di farti questo?", le chiese Max come se la ritenesse consapevole dell'intrigo e la disprezzasse: lei non riuscì a rispondere. Le lacrime le riempirono gli occhi e le rigarono le guance."
"Io non verrò a letto con te, Max!", dichiarò incrociando le braccia. "Lo vedremo", replicò lui con un tono sommesso che accelerò i battiti del suo cuore. "Mi stai minacciando di violenza carnale?" domandò lei irata e lo vide accigliarsi. (...) "No, non ti ascolterò! Sono stanca di essere tirata da una parte all'altra, stanca di vivere per compiacere gli altri. D'ora in avanti, ho intenzione di compiacere me stessa. Non cederò più ad alcuno... né a mio padre, né a tuo fratello o a Christos... o a te!" (...) "Solo perché sono una donna e non sono forte come te, credi che sia malleabile, vero? Pensi di poter fare di me quello che vuoi. Tu, mio padre, Christos... voi tutti mi trattate come se fossi un burattino senza volontà."
Altro romanzo (consigliato) ambientato in Grecia: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/10/la-vendetta-di-adis-di-anne-hampson.html
Dalla stessa Autrice: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/05/un-altro-uomo-unaltra-vita-di-charlotte.html
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