Trama: Claire è una donna moderna, di classe, straordinariamente intelligente. Sente perciò la necessità di intraprendere una carriera, di "realizzarsi". E non solo diventa una donna d'affari, ma inizia le indagini per rintracciare il traditore che ha denunciato ai tedeschi un gruppo di partigiani, dopo che una sua cara amica le ha lasciato in eredità un libretto, scritto in codice, risalente alla Guerra Mondiale. Ma Claire è veramente "in gamba"? Riuscirà a scoprire il colpevole che "l'ha fatta franca"? E come si metteranno le cose con suo marito Laurent, quando Claire partirà per il Portogallo e sarà corteggiata da un famoso imprenditore? Forse quest'uomo nasconde qualcosa...
Gli stralci più belli:
"Senza un leggerissimo cigolio, la porta girò sui cardini. Claire penetrò nella stanza. Ancora una volta una strana angoscia la paralizzò. La pioggia sferzava la parte della casa esposta a occidente. Attraverso le alte finestre si vedevano gli alberi piegarsi sotto le raffiche del vento, ma nessun sibilo e nessuno scricchiolio penetrava all'interno. Una persiana sbatteva con violenza, eppure i suoi colpi contro il muro non attraversavano né le pareti né le finestre. Questo universo muto aveva qualcosa di irreale, di opprimente. "Se mi mettessi a urlare", pensò Claire rabbrividendo "l'eco della mia voce non sarebbe sentito dall'esterno."
"Un'ombra passò sul foglio che stringeva nella mano tremante. Ebbe all'improvviso la sensazione di esere spiata. Alzò la testa. I suoi occhi dilatati dallo spavento scrutarono il giardino. Il vento piegava i rami gocciolanti delle magnolie nei vialetti deserti. L'ombra che Claire aveva creduto di vedere non era forse che un fantasma creato dalla sua immaginazione, ma era un fantasma che le riempiva l'anima di terrore."
"Non trovava da dirgli che delle frasi convenzionali, ma i suoi occhi gli sorridevano. "Davvero?", disse Mathieu. "Guardi a destra, se non ha paura." Prese la spalla di Claire e la costrinse a voltarsi. La strada serpeggiava, arrampicandosi sul fianco di un colle coronato da un castello dalla strana architettura, mezzo moresca mezzo manuelina. Dei pini a ombrello torcevano i loro tronchi dorati sopra un folto di felci arboree, e più in basso, incorniciato dalle macchie scarlatte dei gerani e delle fucsie, un fiume snodava il suo lungo nastro di argento. Era bello lasciarsi trasportare da quella potente vettura, era riposante dimenticare la sofferenza vicino a una amicizia calda e consolatrice. Mathieu rallentò, poi dopo aver imboccato una stradina che si inoltrava nel bosco tra due fossati dove crescevano giaggioli e digitali, fermò la macchina."
"Claire si appoggiò a quella solidità protettiva, come un passeggero stanco si appoggia al tronco vigoroso di una quercia; a quel contatto sentì sorgere in lei una vitalità nuova, ma era una vitalità pericolosa, che accelerava i battiti del suo cuore. Mathieu appoggiò la guancia alla fronte levigata di lei. Un profumo di lavanda e di tabacco inglese emanava dal corpo ben curato dell'uomo. La sua mano, appoggiata sul collo di Claire, non si muoveva. Non parlava. Era quella la sua temibile forza: Mathieu sapeva aspettare... Claire si sentiva al centro di un vortice che annientava in lei ogni facoltà di pensare. Il calore del corpo vicinissimo di Mathieu, il contatto delle sue mani, liberavano in lei un istinto che sfuggiva a ogni controllo. (...) Oggi non voleva più pensare a Laurent, pensava solo a quelle braccia che la cingevano, quelle braccia riconfortanti dalle quali, improvvisamente, desiderò sentire una stretta più violenta."
"Alzò la fronte. Le labbra di Mathieu si appoggiarono sulle sue."Claire", mormorò lui, con voce soffocata. "Ti amo. Ti amo perdutamente" (...) La baciò ancora, stringendola contro di sé: "Rispondi, Claire. Accetti, vero? Accetti perché le mie braccia saranno il tuo rifugio più sicuro; ti proteggeranno e sotto le mie labbra i tuoi terrori spariranno"
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