Trama: L'Isola Nera: un puntino microscopico sul mappamondo, vicino alle coste scozzesi, un posto selvaggio legato a vecchie tradizioni, dove il progresso (la televisione!) non è ancora arrivato. Il paradiso sulla terra secondo Janis, che vive con il padre inventore e le tre sorelle... Ed ecco che Brice Fallon e la sua squadra di tecnici vogliono sconvolgerlo con le loro telecamere e i loro interrogatori (le interviste!) Ma Janis è pronta a combattere il nemico con tutte le sue forze... fino al momento in cui una tempesta sul mare, la scomparsa di una vecchia isolana e un fantasma non capovolgono i rapporti tra le due parti avverse (ma sarà davvero così?)...
Commento di Lunaria: Un'isola sperduta non ancora contaminata dall'industrializzazione, di una bellezza rustica, contrasti caratteriali tra i protagonisti, un fantasma... a leggere la trama sul retrocopertina non avevo dubbi che mi sarebbe piaciuto, e invece... e invece proprio quelli che dovevano essere i punti di forza della trama, vengono o messi di "contorno" con poche righe (il paesaggio, praticamente inesistente e il fantasma che compare poco prima del finale... giusto per una riga striminzita!) o esasperati (i battibecchi continui tra Janis e Brice). Assente l'eros, se non per qualche bacio, dato praticamente sempre su una Janis riluttante che si divincola e scappa. Un romanzo che, purtroppo, non riesce a sviluppare le premesse della trama che stuzzicavano la mia curiosità... peccato! Discreto, ma niente più... un po' più di mistero, di suspense e di pagine hot avrebbero alzato l'indice di gradimento.
Gli stralci più belli:
"Janis sapeva una cosa sola: nessuno doveva venire a sconvolgere la loro vita, e nemmeno lui. Ma non riusciva più a capire quali fossero i suoi sentimenti nei riguardi di Brice. Lui sapeva essere aggressivo, arrogante, brutale, ma anche deciso e simpatico. Inoltre le aveva fatto chiaramente capire le sue intenzioni. Lo osservò mentre parlava educatamente con suo padre e solo in quel momento si rese conto di un particolare che avrebbe dovuto cogliere molto tempo prima: Brice Faylon era terribilmente affascinante."
"Le sue braccia si strinsero impercettibilmente e lei sentì sulla guancia un soffio tiepido che le sfiorò le labbra... poi la bocca di Brice premette la sua. Il suo cuore incominciò a battere violentemente, il suo corpo si abbandonò contro quello di lui... mentre quel bacio non finiva mai. Brice la lasciò così bruscamente che sarebbe caduto se le braccia di lui non l'avessero trattenuta."
"Lei rimase in silenzio. La vicinanza di Brice la turbava suo malgrado. Il suo cuore batteva troppo rapidamente, troppo forte. Voleva fuggire e restare sullo stesso tempo. Alzò lo sguardo e vide quegli occhi grigi pieni di mistero nel viso diventato improvvisamente cupo. (...) L'ultima parola fu interrotta da un bacio breve e violento, senza passione, semplicemente ingiurioso. Cercò di respingere Brice ma si trovò prigioniera fra le sue braccia (...) Questa volta qualcosa cambiò. Quel bacio non la fece soffrire. Lei si sentì sciogliere e scoprì una sensazione nuova. Le braccia che la stringevano emanavano un calore meraviglioso."
"Improvvisamente, lui l'attrasse a sé e le sue labbra si posarono su quelle di Janis in un bacio lungo e violento. La stanza esplose in un turbinio di stelle. Lei non aveva più forza: il suo corpo si scioglieva al calore che lui le comunicava. Si sentì avvolta in una spirale che la stordiva."
Dalla stessa Autrice vedi anche: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/10/le-danzatrici-lunari-di-mary-wibberley.html
N.B Curiosamente, un libro di questa scrittrice, "Dark Venturer" è stato tradotto in italiano come "Mia e il Corsaro Nero" (1977) La trama la trovate qui https://www.fictiondb.com/title/dark-venturer~mary-wibberley~39177.htm
La prima cosa che ho pensato, a vedere il titolo
è che fosse una sorta di rifacimento in Rosa del celebre "Corsaro Nero" di Salgari!
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