"Giochi d'Amore" di Jo Ann Ferguson (serie Mystère)


Trama:  Una festa in costume, con tanto di compagnia di teatranti in costumi shakespeariani! Ecco la brillante idea di Lord Stenborough per celebrare il proprio compleanno: Lady Priscilla e il suo compagno Sir Neville ne sono entusiasti. Ma la lieta occasione è funestata da strani avvenimenti: un autore viene ucciso, mentre Neville, Priscilla e altri ospiti rischiano più volte la vita, e la donna si ritrova addirittura imprigionata nelle segrete di un sinistro maniero.  Riuscirà il suo Neville a liberarla e a scoprire chi si nasconde dietro gli inquietanti incidenti?


Commento di Lunaria: A dispetto di una trama che "vorrebbe ricalcare il meccanismo di Dieci Piccoli Indiani", con personaggi riuniti in una villa e fatti fuori, uno dopo l'altro, da un assassino che sembra invisibile e inafferrabile, questo "Giochi d'Amore" è veramente noioso!  Ritmo "alla moviola", prolissità ridondanti su inezie e bazzecole come "cosa ha mangiato il figlio della protagonista" poco prima che si scopra un avvelenamento, pochissima suspense tra il prima e il dopo per ogni omicidio o incidente, subito appesantita da dettagli che confondono e continui dialoghi esasperanti e ripetitivi, personaggi abbastanza bidimensionali, eros assente (se non qualche bacio casto e puritano che i due protagonisti si scambiano un paio di volte). Persino il motivo per il quale vengono compiuti gli omicidi è banale oltre ogni dire... Le uniche due scene che risollevano un po' l'apatia asfissiante di questo romanzo di 234 pagine sono quando Priscilla viene chiusa dentro e rischia di morire soffocata dal fumo dell'incendio e il finale ambientato nelle segrete del maniero... e proprio quando si pensa che finalmente si godrà con un po' di atmosfere "alla romanzo Nero stile Ann Radcliffe" ecco che giunge lo scontato e asettico "happy end" e gli strumenti di tortura e le secrete del maniero sono già belli che dimenticati.  Per il resto, stendiamo un velo pietoso su un romanzo fallimentare sia dal punto di vista del meccanismo del Giallo, sia dal punto di vista delle atmosfere Rosa.  Ci ho messo anche parecchi mesi per finirlo, perché già nei primi capitoli era proprio noioso e infarcito di prolissità, un continuo disperdersi in mille particolari inutili, mentre le scene dei delitti... quelle sono in sintesi!  234 pagine, per uno stile narrativo del genere, prolisso, inconcludente, con pochissima suspense che invogli a leggere, sono troppe!

Insomma: che delusione!!! Almeno, ad una prima lettura mi ha proprio lasciato l'amaro in bocca.

Certo, lo ricorderò come romanzo... ma proprio perché con il suo ritmo narrativo alla moviola mi ha decisamente esasperato. Peccato, perché la trama sembrava interessante, e ho gradito la strizzata d'occhio a Shakespeare, ma per il resto... A tema Rosa-Giallo ho letto cose più emozionanti e adrenalitiche.

N.B: a pagina 137 compare Byron


Gli stralci più belli:   "La colazione! Nella colazione c'è qualcosa che non va. Stanno tutti male. (...) Sono stati avvelenati! Moriranno tutti!" (...) Voci spaventate le colpirono gli orecchi, e sentì dei lamenti che provenivano dalle persone che stavano male, allineate come altrettante tombe di un cimitero."

"Priscilla accolse le labbra di Neville sulle sue mentre le braccia scivolavano sulla sua schiena, infilandosi sotto la giacca."

"Cadde in ginocchio accanto alla viscontessa. Il sangue si spandeva sul pavimento. Dopo aver spostato una ricca collana di rubini, tastò le pulsazioni di Lady Stenborough. Era ancora viva, ma poteva non rimanerlo per molto se veniva lasciata dove si trovava. Si rialzò mentre un'ombra si stagliava sulla parete di fronte. Prima che potesse gridare di cercare il dottor Dommel, un dolore atroce le attraversò il cranio. Tutto scomparve in un pozzo senza fondo di sofferenza."



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