"Le Danzatrici Lunari" di Mary Wibberley (Collezione Harmony)


Trama: A Creagdubh, l'isola più settentrionale delle Ebridi, la leggenda vuole che, durante le notti di plenilunio, misteriose creature lunari danzino sulle onde apportando felicità a coloro che riescono a vederle. Lory, naturalmente, non crede a queste superstizioni, lei è un'importante sociologa e si trova nell'isola soltanto per redigere un rapporto sulle condizioni di vita dei suoi abitanti... ostacolata dall'indisponente Grant, il signore e padrone dell'isola, un uomo che sembra comportarsi amabilmente con tutti tranne che con lei!


Commento di Lunaria:  Quando ho letto la trama non avevo alcun dubbio che "Le Danzatrici Lunari" mi sarebbe piaciuto tantissimo: un'isola misteriosa, il Piccolo Popolo, qualche torbido segreto... e invece, dopo un buon inizio, "Le Danzatrici Lunari" si affloscia nei capitoli successivi, dove a prevalere è la noia (ci vengono raccontate le vite degli abitanti dell'isola, ma il tutto viene appesantito dai continui litigi ed incomprensioni tra Grant e Lory) diventa carente (in primis: manca quasi totalmente l'eros, sono troppi i battibecchi tra i due protagonisti e anche la vena fantasy, che poteva essere il fiore all'occhiello di questo romanzo, viene messa da parte) e il tutto prosegue in maniera monocorde con dialoghi o particolari soporiferi. Il romanzo si risolleva soltanto nel finale, dove un po' di brivido e l'apparizione delle creature fatate salva le sorti di un romanzo che era partito con ottime premesse ma si è sfaldato via via perdendo mordente.  Non è pessimo ma devo dire che mi aspettavo di più. Quasi zero eros, come ho detto, e un personaggio maschile che non riesce a convincere, tratteggiato in maniera molto approssimativa. Peccato, perché calcando la mano su particolari ed effetti da intrigo e mistero, "Le Danzatrici Lunari" sarebbe potuto essere un romanzo memorabile, con la sua ambientazione gotica, e invece tutta la vena soprannaturale si riduce a poche righe sintetiche. Molto belli i paesaggi nebbiosi, nel loro Sublime Romantico "alla Friedrich" che mi hanno fatto venire in mente il "Macbeth", con la bruma, la foschia umida e l'oceano procelloso che caratterizzano il paesaggio aspro e selvaggio di Creagdubh (sì, l'isola esiste veramente ed è una meta turistica). Effettivamente, sono state le pagine migliori del romanzo.


Gli stralci più belli:

"Il vento era caduto, lasciandosi dietro una leggera nebbiolina. "Arrivederci e attenta alle Danzatrici Lunari", disse il signor Macleod. "Dicono che vederle porti fortuna. Ma può accadere solo in una notte di plenilunio." "Le Danzatrici Lunari?", ripeté Lory. "Che nome grazioso! Chi sono?" "Nessuno gliene ha ancora parlato?", si scandalizzò Macleod. "è una nostra leggenda!" (...) "Fa parte dell'antico folklore celtico. Sono delle... fate. Danzano a mezzanotte durante il plenilunio quando deve accadere qualcosa di importante." (...) "Perché improvvisamente le colline le apparivano minacciose? Sembrava che... Ma no, non si muovevano affatto, erano solo delle ombre. Ombre, cespugli, arbusti..."

"Nonostante il sibilo del vento, sentiva distintamente il fragore del mare e rabbrividì. Con le gambe indolenzite si sforzava di lottare contro il gelo che le penetrava fin nelle ossa, il vento che le sferzava il viso, il tumulto del cuore che la stordiva. (...) Si fermò a respirare l'aria salmastra, l'odore dell'erica e degli altri mille profumi che caratterizzavano l'aria di Creagdubh. (...) Alzò gli occhi a guardare il cielo e le prime gocce di pioggia le bagnarono il viso (...) Un lampo accecante squarciò il cielo, seguito, subito dopo, da un sordo brontolio che fece tremare la terra... (...) sentì, con terrore, il suolo cedere sotto i suoi piedi. (...) Aprì gli occhi. Il silenzio era quasi tangibile. Non c'era più né vento né pioggia, ora, ma solo un cielo chiaro e stellato e lungo la grotta una scia di luce disegnata dal chiaro di luna. (...) Guardò il mare illuminato dal chiarore lunare dove creature diafane e immateriali erano impegnate in una danza gioiosa..."

Di questa Autrice vedi anche https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/01/il-fantasma-dellisola-nera-di-mary.html 

N.B Curiosamente, un libro di questa scrittrice, "Dark Venturer" è stato tradotto in italiano come "Mia e il Corsaro Nero" (1977) La trama la trovate qui https://www.fictiondb.com/title/dark-venturer~mary-wibberley~39177.htm

La prima cosa che ho pensato, a vedere il titolo



è che fosse una sorta di rifacimento in Rosa del celebre "Corsaro Nero" di Salgari!






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