"L'Addormentato Cuore" di Liala




Trama: Con questo romanzo Liala si butta su una strada completamente nuova per il suo stile: l'indagine poliziesca: infatti ad un certo punto, il romanzo diventa decisamente un Giallo. Una giovane donna, bellissima e corrotta, Desirée, viene trovata uccisa. Due uomini hanno gli stessi motivi per averla uccisa: il marito e l'amante di lei, entrambi folli di passione.  Un errore è possibile e un innocente sarebbe condannato al carcere, se una donna, Soledad, portata dal suo cuore generoso e innamorato, non scoprisse il vero colpevole, iniziando a frequentare i bassifondi della città di Nizza, fino a risolvere il caso.


Commento di Lunaria: Con il suo solito stile, tra il melodrammatico e l'umoristico, e la totale assenza di "eros esplicito", Liala racconta una sorta di triangolo amoroso tra Soledad, rimasta orfana, e i suoi due cugini, presso cui la ragazza viene accolta, a Nizza. Soledad, fidanzata con Manuel, è innamorata di Ulrico, ma il fratello di Ulrico, Adolfo, viene accusato dall'omicidio di Desirée, donna fatua e viziosa. Sarà proprio Soledad ad ostinarsi e ad indagare per dimostrare l'innocenza di Adolfo, per riportare la serenità tra i due fratelli, figli di un noto imprenditore nel settore alberghiero, il cui nome è stato macchiato dal sospetto del delitto. Ma l'operato di Soledad viene frainteso, e la giovane donna si sente rifiutata proprio da Ulrico, che la crede innamorata di Adolfo. Partirà, proverà a ricominciare la storia con Manuel, ma il suo cuore è addormentato, fino a che.. 

Non è proprio veloce da leggere (sono 379 pagine scritte fitte fitte) e non è neanche il miglior romanzo di Liala, ma chi ha apprezzato altri suoi romanzi, leggerà con piacere anche questo, dove Liala, per un po', si cimenta anche in alcune pagine che ricordano i romanzi Gialli e Polizieschi; viene da chiederci cosa avrebbe tirato fuori se avesse scelto di scrivere un romanzo Gotico-Rosa...


Gli stralci più belli:

"E ancora l'ira lo invase. E con essa il bisogno di scrollare Soledad e di chiederle di parlare, di spassionarsi, di dire la verità, di non tenere tutto dentro di lei... E anche di chiederle perché si era innamorata di Adolfo, perché aveva potuto amare lui che era affettuoso ma sempre distante, perché aveva donato il cuore a lui e non... Il pensiero non si fermò, compì la frase."

"Si sentiva invadere da una furia che gli faceva male. Era come se qualche cosa di troppo grande e troppo violento fosse dentro il suo petto e il suo petto non lo potesse più contenere."

"La sollevò come se ella fosse stata senza peso. Con lei fra le braccia cadde dentro una poltrona e Soledad si rannicchiò e si sentì piccina, fatta di nulla, composta soltanto d'amore. Fu come un casto amplesso ché ella si sentì tutta sua, adorata, desiderata, ammirata."







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