Trama: Charles, valente architetto, non credeva ai fantasmi, finché il destino non l'ha messo alla prova. Profondamente innamorato della moglie Carole, vede naufragare il suo matrimonio scoprendosi aggrappato ad un passato che non esiste più, ad una donna che gli preferisce un altro uomo, più vecchio, ma più brillante di lui. Rimasto solo, in una Londra piena di ricordi che il suo istinto gli dice di abbandonare, Charles combatte ogni giorno il fantasma di un amore perduto quando una promozione lo richiama improvvisamente a New York, da dove era partito dieci anni prima carico di ambizione e di sogni. Controvoglia, accetta di rimettersi in gioco in un ambiente di cui ben presto si sente respinto, svuotato com'è nello spirito: senza Carole, niente sembra più funzionare nella sua vita. Un'imprevista, e magica, vacanza nel New England a Natale gli farà però ritrovare se stesso e... qualcosa di più. Diretto nel Vermont a sciare, Charles è costretto da una tormenta di neve a fermarsi nei pressi di una sperduta cittadina del Massachusetts, e conosce un'anziana vedova che gli offre in affitto quanto possiede di più prezioso: uno splendido chateau immerso nei boschi, appartenuto due secoli prima a una bellissima e coraggiosa donna di nome Sarah. L'atmosfera che si respira in quella casa è incantata: nelle raffinate stanze, dove tutto è rimasto come alla fine del '700, una presenza misteriosa studia l'ospite inatteso... Di certo, l'antica padrona di casa sa a chi rivelarsi, e in che modo... Anche lei ha una storia da raccontare, ambientata nelle terre dell'Ovest contese agli indiani, un amore temerario e passionale che le ha dato la forza di continuare a vivere e che può ancora infondere coraggio a distanza di secoli a chi è disposto ad ascoltarla. Charles troverà grazie a lei la via della guarigione aprendosi al futuro d'amore che lo attende. Passato e presente si fondono in un libro di grande trasporto emotivo.
Commento di Lunaria: Terzo romanzo che leggo di questa Autrice (il primo fu "La Tenuta" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/01/la-tenuta-di-danielle-steel.html , il secondo "Promesse" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/11/promesse-di-danielle-steel.html ) ed è ben narrato, anche se, come al solito, scritto fitto fitto (356 pagine, dense di particolari) Si intrecciano vari temi: l'abbandono, la sofferenza dell'amore perduto, il sentirsi vecchi ed inadeguati, la solitudine, l'essere senza figli, il ricominciare un nuovo amore, dopo delusioni e amarezze, e nelle pagine del romanzo dedicate alla vita di Sarah, la violenza contro le donne e la guerra tra nativi e americani. Tutto ben ricostruito e dettagliato. Il tema sovrannaturale (il fantasma di Sarah) è ridotto all'osso: un difetto, almeno per chi, come me, si aspettava di trovarci atmosfere "alla Urban Fantasy" o alla Ghost Story (sotto questo punto di vista si resterà delusi). Peccato, perché la Steel ha talento nel narrare e chissà cosa tirerebbe fuori se si decidesse a scrivere un romanzo horror invece che il solito romanzo "d'amore e dramma". L'Autrice ha preferito dare spazio alla realtà (con tutto il suo carico di infelicità e amarezze) e quindi al "metaforico fantasma della donna che Charles ama, e che l'ha lasciato, che continua ad aleggiare nella memoria del protagonista" piuttosto che al sovrannaturale (il fantasma vero e proprio: Sarah) Un buon romanzo, per quanto prolisso (ma in senso buono) che si conclude con "l'happy end".
Uno stralcio: "Era convinto che quella casa fosse proprio ciò che gli occorreva. (...) Perfino a sera inoltrata, sembrava colma di luce, di amore e di sole. (...) Se c'erano gli spiriti, lì dentro, evidentemente dovevano essere spiriti molto felici, rifletté (...) entrò e accese la luce. In quello stesso momento, sobbalzò. Nella camera c'era una donna, in piedi, e lo stava fissando."
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