Trama: 1870. Quale orrendo mistero si cela nel castello del Duca Aiden, zio della piccola Mary-Rose? Perché il Duca vuole allontanarla insieme alla tutrice Fiona? Chi è che sta complottando alle sue spalle e tenta di ucciderla? Perché la prima moglie di Aiden, Janet, sposata a lui con un matrimonio combinato unicamente per questioni di interesse, è sparita e tutti incolpano Aiden di averla uccisa? Un romanzo tesissimo, dove solo l'amore potrà vincere le forze del male...
Commento di Lunaria: esattamente come gli altri romanzi di Barbara Cartland "Le Torri di Rannock" è un romanzo storico con l'atmosfera del tempo (la Scozia ottocentesca) ricostruita con precisione; la storia d'amore segue le consuetudini del tempo, pertanto tutto si svolge in una cornice di "puritanesimo" e il massimo delle effusioni che si scambiano i due protagonisti si ferma a baci castissimi. Rispetto ad "Amore prigioniero" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2021/10/amore-prigioniero-di-barbara-cartland.html, l'Autrice ha dato più spazio all'intrigo (c'è di mezzo un omicidio) ma le atmosfere gotiche sono solo suggerite rispetto al "Il Mistero del Castello" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2019/05/il-mistero-del-castello-di-barbara.html e "Incontro al chiaro di luna" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/09/incontro-al-chiaro-di-luna-di-barbara.html, a mio parere i capolavori di Barbara Cartland. Peccato, perché lo scenario (il castello scozzese ottocentesco) si sarebbe prestato a calcare molto di più la mano su atmosfere spettrali e plumbee ("alla Macbeth") che restano solo accennate. Molto avvincente il finale, quando Fiona rischia di morire, che è la parte migliore del romanzo.
Gli stralci più belli:
"Mentre Mary-Rose riposava, dopo la colazione, Fiona scese le scale e attraversò la porta d'ingresso. Superò il cortile per uscire sull'erba che circondava il castello all'interno delle grandi mura. Era una giornata di vento e di sole. Fiona si sentiva sferzare le guance dal vento, e ne provava un senso di felicità. Da quando era arrivata in Scozia aveva avuto l'impressione di essere imprigionata, come una reclusa, ma il vento le faceva sentire che all'esterno di quelle mura vi erano l'aria pura e la natura libera e selvaggia della campagna. (...) Aveva scoperto il fascino della campagna scozzese che si estendeva ondulata fino all'orizzonte, delimitata dalle colline coperte di abeti. Oggi non vi erano brume a nasconderne le cime, che svettavano come sentinelle contro il cielo. Le pareva di scorgere diverse argentee cascate simili a quelle descritte dal cognato come parte integrante del paesaggio scozzese."
"Poiché l'intensità della sua voce la lasciava senza parole, si limitò a guardarlo. I loro sguardi rimasero avvinti, e lei si sentì tremare. Era come se la baciasse di nuovo, come se evocasse di nuovo in lei la strana emozione provata la sera prima. Erano vittime di un incantesimo, di una magia che faceva dimenticare tutto all'infuori di loro stessi, senza più orribili sospetti, senza più faide e crudeltà alle loro spalle. Erano un uomo e una donna avvinti da un sentimento tanto primitivo, e al tempo stesso tanto sublime, che niente più contava se non il fatto di appartenere l'uno all'altra."
Vedi anche: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/07/le-sorprese-dellamore-di-barbara.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/08/la-strada-per-la-felicita-di-barbara.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2023/03/sposa-del-re-di-barbara-cartland.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/11/tentazione-damore-di-barbara-cartland.html
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