"Notte senza Luna" di Joan Elliott Pickart


Trama: Su una spiaggia avvolta nella nebbia in una notte senza luna, Alida dona tutta se stessa a uno sconosciuto, poi fugge senza sapere nemmeno il suo nome! Dopo mesi di rimpianti, pur cosciente che quell'uomo è solo una fantasia, Alida è ancora perseguitata da quegli occhi azzurri dallo sguardo magnetico. Dal canto suo, Paul-Antony giura a se stesso che la ritroverà e ci riesce... Ma, inaspettatamente, Alida nega ciò che avevano condiviso e gli nasconde una verità che avrebbe potuto legarli per sempre...


Commento di Lunaria: un romanzo che inizia quasi come se fosse una fiaba, in un'atmosfera onirica, misteriosa e surreale: a Paul-Antony, ricco uomo d'affari incredibilmente solo, è bastato fare l'amore sulla spiaggia, in una notte nebbiosa, per innamorarsi di quella donna misteriosa! 

Farà il possibile per rintracciarla e poi per ri-conquistarla, perché Alida non ne vuole sapere di legarsi a qualcuno, teme di essere abbandonata e soffrire nuovamente...

Trama interessante, anche se oggigiorno certe frasi e comportamenti di Paul-Antony, a tratti troppo invadente e "stalkerante", verrebbero già giudicate abbastanza moleste.

Per curiosità: nel romanzo si parla anche di discriminazione lavorativa e mobbing che le donne single che restano incinte rischiano sul luogo di lavoro.


Gli stralci più belli:

"La nebbia si alzò dall'oceano come un'eterea nuvola di zucchero filato avvolgendo la spiaggia in una soffice coltre e attutendo lo sciabordio dell'acqua che lambiva la riva. Il manto diafano era talmente fitto che pareva che il mondo non esistesse più.  La donna camminava lentamente sulla sabbia, presa dai suoi tristi pensieri.  C'era un'atmosfera strana quella notta, quasi soprannaturale, pensò. Aveva l'impressione di nascondersi nella nebbia come un bambino che, per tenere lontano lo spettro della paura, si tira le coperte fin sopra la testa. All'improvviso si fermò, si voltò verso l'acqua che non poteva vedere, e si strinse le braccia intorno alla vita come se volesse impedire al suo corpo e alla sua anima di frantumarsi in mille pezzi. Poi, con un profondo respiro, serrò le labbra per trattenere le lacrime incombenti. (...) Continuando a camminare, si asciugò bruscamente una lacrima. La tensione che si sprigionava da lei sembrava tagliare la nebbia come la lama affilata di un coltello. (...) La constatazione di non essere più sola, che c'era qualcun altro su quella spiaggia avvolta nella nebbia, le provocò un'ondata di paura che le fece battere freneticamente e dolorosamente il cuore."

"Per favore, non andartene. Come ti chiami?" "Io... No, niente nomi. Siamo solo due ombre, due sconosciuti nella nebbia."

"Senza riflettere, lei gli si appoggiò e lasciò che il dolore la sommergesse come un'enorme, incontrollabile onda anomala. In un angolo remoto della sua mente una vocina le ricordò che ciò che le stava accadendo non era normale, ma in quel momento lei non vi fece caso. Voleva solo piangere. E pianse finché non fu esausta, finché le lacrime, come una pioggia purificatrice, non cancellarono la furia delle sue emozioni. Intanto, l'uomo l'abbracciava per farle sentire la sua partecipazione e il suo conforto."

"Quando smise di piangere, la donna si asciugò goffamente il viso con le mani, poi fece un profondo respiro e con l'aria salmastra dell'oceano aspirò il profumo piacevolmente amaro di una colonia maschile. La mano le ricadde dal viso e quando la posò sul torace dell'uomo sentì che il suo cuore batteva... batteva sempre più rapidamente. Senza rendersene conto, gli circondò la vita con un braccio e si strinse a lui alla ricerca del suo calore. L'uomo respirò profondamente e le sue braccia si serrarono intorno a lei. (...) le loro labbra s'incontrarono."

"Quella magica notte era stata creata solo per loro, quello era un prezioso momento fuori dal tempo, fuori dallo spazio. Non esisteva più né il passato né il futuro, ma solo il presente."




Nessun commento:

Posta un commento