"I Misteri di Wulfdale" di Patricia F. Rowell (Romanzi Storici)


Trama: Inghilterra 1810. Quando il perfido zio con cui vive le annuncia di aver dilapidato la sua eredità, Catherine si trova costretta ad accettare la proposta di matrimonio dell'enigmatico Charles, Conte di Caldbeck, e a seguirlo in una remota tenuta dello Yorkshire. La vita nel castello di Wulfdale riserva tuttavia alla riluttante Kate parecchie sorprese, prima fra tutte che l'uomo taciturno e gelido che ha sposato nasconde un'insospettabile natura passionale e generosa ed è disposto a tutto pur di renderla felice. Ma allorché iniziano ad assaporare le delizie del loro amore appena sbocciato, Kate e Charles vengono risucchiati in una spirale di orrore: uno spietato assassino si aggira infatti nei pressi di Wulfdale e ha preso di mira proprio la nuova contessa...


Commento di Lunaria: Notevole romanzo che "gioca" con atmosfere e rimandi al Gotico, anche se purtroppo in sintesi e poi vira sul thriller (che è il sadico assassino che sta torturando e uccidendo alcune fanciulle? E minaccia Catherine?) Un pizzico in più di atmosfere gotiche alla Ann Radcliffe\Walpole avrebbero alzato l'indice di gradimento. Scritte bene ma sporadiche le scene d'amore.

Dalla stessa Autrice avevo già letto l'ottimo "Il Fantasma di Myriddyn" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2017/07/il-fantasma-di-myriddyn-di-patricia.html


Gli stralci più belli: "Qualche minuto più tardi raggiunsero una piccola collina coronata da un cerchio d'alberi. Charles si fermò e Catherine si guardò intorno, incantata. "Oh! Che bello! Guardate le ombre che getta la luce della luna, così contorte, così spettrali! Un'atmosfera perfetta per Ognissanti!" Catherine aprì le braccia e girò su se stessa nella piccola radura. "Mi sento come un'antica sacerdotessa. Pensate che un tempo questo possa essere stato un boschetto sacro?" Una folata di vento particolarmente freddo la spinse a tornare da Charles, che la strinse a sé e l'avvolse nel suo mantello, Catherine si sentì circondare del suo calore (...) Gli cinse la vita col braccio e piegò il capo per guardarlo negli occhi. Quel viso era di pietra, come sempre, e le ombre gli conferivano un'aria quasi ultraterrena. La luna pareva accendere i suoi occhi chiari, argentei, di luci misteriose. Gli occhi di un sacerdote pagano intento a compiere un qualche rito sacro. Un brivido delizioso le corse lungo la schiena. Una civette stridette da qualche parte tra gli alberi. (...) Il bacio si fece più intenso e Catherine sospirò, sciogliendosi contro di lui. Lentamente Charles si sedette sull'erba trascinandola con sé. In quel momento un grido disumano lacerò l'aria."




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