Recensione a "Damned"


Trama: "Le canzoni non ti tradiscono", ma le persone sì. Cathy, occhi blu e una ciocca viola che fa capolino tra i capelli nerissimi, lo ha scoperto quando Mirko, il suo primo amore, l'ha irrimediabilmente ferita. è per questo che ha messo in valigia la sua chitarra, i suoi 18 anni, e ha lasciato la città dove è nata, Napoli, per raggiungere la madre in Germania.  E cercare, laggiù, di rimettere insieme i pezzi sparsi del suo cuore. Ma Cathy non sa che a Madenburg, cupa cittadina tedesca, l'aspetta il destino. Un destino che comincia quando, a un concerto nella nuova scuola, su di lei si posano gli occhi indagatori di Tristan e Konstantin Von Schaden, voce e basso della band del momento, i Damned. Due gemelli che non si assomigliano, se non per un particolare: la straordinaria bellezza. E il potere quasi ipnotico che i loro sguardi, e la loro musica, esercitano su Cathy. Tristan e Konstantin entrano così nella sua vita, sconvolgendo ogni certezza: perché custodiscono un antico segreto, e la loro è una storia maledetta, e maledettamente affascinante. Quando Cathy, attratta da entrambi, capirà di amare davvero uno solo dei due, scoprirà però che non sempre l'amore basta. A volte si intromette il destino, e quello di Cathy - anche se ancora non lo sa - è di lottare contro il Male. E contro le creature dell'ombra come i fratelli Von Schaden. Una scelta che solo il cuore può compiere, un duplice amore che sfida il tempo, una lotta epica tra Bene e Male: Damned è una grande storia destinata a conquistarci.

Qualche stralcio, per dare un'idea...

[Konstantin] Prima di andare a prendere Cathy per la nostra "uscita da amici", dovevo andare nel bosco. Era l'unico modo per essere sicuro che non le avrei fatto del male. Non potevo pensare di metterla in pericolo... Qualcosa mi impediva anche solo di immaginarlo.  Non so cosa fosse: non avevo mai provato un desiderio di protezione così forte nei confronti di una ragazza prima di allora. Mi addentrai nel fitto della foresta, dove i rami degli alberi scheletriti dall'autunno non facevano trapelare nemmeno un raggio della poca luce del crepuscolo, e cacciai con foga, rabbia, disperazione. Senza provare alcun piacere del sangue vivo che bevevo. Mi sentivo condannato ad essere una bestia per il resto della mia esistenza di dannato. Una bestia che non avrebbe mai conosciuto la dolcezza di vivere i suoi anni accanto a una ragazza come Cathy.

[Cathy] Eravamo ancora ai margini della foresta, ma dalla parte opposta rispetto a Madenburg. Il cielo cominciava ad incupirsi, e il crepuscolo non era lontano. Da questa parte la foresta sembrava ancora più buia e fitta. Gli alberi enormi, di un verde scurissimo, quasi nero, intrecciavano i rami in cima e non lasciavano trapelare la luce. Davano una sensazione quasi di vertigine a vederli così alti e cupi. Mi accorsi che sopra le nostre teste volavano i corvi. [...] Fu allora che le sue mani strinsero le mie. Si girò di scatto e mi guardò negli occhi. Il suo volto non era più lo stesso. Era più lungo, meno regolare. Sfigurato. Aveva gli occhi rossi e dalla sua bellissima bocca spuntavano due canini acuminati che gli sfioravano il mento.

Commento critico di Lunaria: 

"Grazie, dal profondo del cuore, a Stephenie Meyer - la mia musa ispiratrice - che con Twilight mi ha cambiato la vita"
Basterebbero queste parole dell'Autrice stessa a descrivere cos'è e cosa c'è in queste 399 pagine. Ci troviamo di fronte ad un "remake" di Twilight: (quasi) stessa trama, (quasi) stesse ambientazioni (foresta, scuola...) quasi stessi particolari (ragazza sfigata figlia di divorziati, viaggio in aereo, pelle fredda, odore attraente della ragazza in questione, gravidanza, lotta tra vampiri e creature mannare...) che erano presenti in "Twilight". C'è poi qualche spunto preso da "Il diario del vampiro" (i fratelli vampiri in rivalità per amore) o Buffy\Anita Blake (la cacciatrice di vampiri). Ci troviamo quindi di fronte ad un perfetto "remake" letterario, un condensato di Twilight\Diario del Vampiro\Buffy, e qualcuno (che ha superato i 14 anni da un bel po') potrebbe effettivamente chiedersi che senso abbia clonare un libro. Se non fosse che di per sé l'Urban Fantasy, come genere, è tutto uguale nella sua riproposizione sempre dello stesso canovaccio, sempre degli stessi personaggi, ad uso e consumo del pubblico femminile (of course; non a caso si parla di "porno rosa soft") e niente più. Non ha nessuna pretesa, se non quella di intrattenere (e ci riesce egregiamente). Detto ciò, "Damned" anche se sa "di già letto altrove" (esattamente come tutti gli altri Urban Fantasy) non è scritto male, anzi. Curiosamente, è scritto con un linguaggio molto più complesso, curato e ricercato del più-strombazzato-in-giro "Fallen"


che aveva (ha) uno stile narrativo a tratti imbarazzante (oltre che impaludante) e quindi "Damned" riesce, per tutti i 59 capitoli, a non annoiare (tranne qualche capitolo che sa troppo di "allungamento del brodo", per esempio la scena del ritorno di Cathy in Italia, del tutto inutile alla trama, visto che poi ritorna subito in Germania). è stato scritto quando l'Autrice aveva 14 anni ma non so se poi effettivamente l'Autrice ha proseguito la storia... che difatti si conclude con un finale aperto. Le scene d'amore sono ben descritte, come un po' tutti gli scenari in cui si svolge l'azione, oltre che la psicologia dei vari personaggi; ciascuno dei tre protagonisti (Tristan\Konstantin\Cathy) parla in prima persona in singoli monologhi che servono da intreccio per lo svolgersi della trama e questo effettivamente serve a creare un buon ritmo narrativo, almeno per la maggior parte del romanzo (e stiamo parlando di 399 pagine, una mole non indifferente); l'Autrice si è dilungata molto nella prima parte descrivendo eventi minimi quando poi nel finale ha "ristretto il tutto" (penso ai personaggi vampiri che compaiono solo verso la fine e vengono subito uccisi, da semplici comparse) quando forse sarebbe stato meglio fare esattamente il contrario.
Unica nota di originalità: al posto del lupo mannaro c'è un altro tipo di animale mannaro, che ora non vi svelo (molto poco delineato, comunque; sarebbe stato interessante trattarlo in un capitolo a parte, magari virando più sull'horror, piuttosto che non perdere tempo con capitoli un po' inutili dedicati ai battibecchi della band o alla festa di Natale in famiglia che sanno di troppo scontato...) e, verso il finale (che comunque, resta aperto), in effetti vengono capovolte tutte le ovvie aspettative della lettrice che si aspettava "l'happy end".
Difetti? Bha, dal momento che sono una purista del genere Gothic Metal e Dark Wave, sentire che Cathy è descritta come una "ragazza dark" (a pagina 9) quando per tutto il libro la ragazza in questione ascolta Nightwish, Evanescence, Guns N' Roses, AC\DC, Metallica, (mi) disturba un po'... diciamo che sarebbe stato meglio usare il termine "ragazza rock"...
In conclusione: chi ha amato "Twilight" e desidera leggere la stessa vicenda, con qualche elemento modificato, amerà anche "Damned" (che comunque ha un linguaggio e un ritmo narrativo molto più curato anche dello stesso "Twilight"); se però siete delle integraliste e non accettate che si "cloni Twilight" allora è difficile che "Damned" faccia al caso vostro: tutte le pagine sono di fatto mera riproposizione di Twilight. Comunque, il libro emoziona e riesce a coinvolgere. Considerato che certe porcate "letterarie", più simili a peti maleodoranti che non a libri, hanno venduto uno sfracello, non si può davvero giudicare pessimi i tanti cloni degli Urban Fantasy più famosi, perché se non altro, al di là della trama ormai risaputa, sono quasi sempre scritti bene.

P.s io comunque "Damned" l'ho letto due volte, e sì, penso anche di acquistarlo.





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