Recensione a "Unforgiven" (quinto volume della serie di Fallen)



Trama: sono trascorsi secoli da quando l'angelo caduto Cam ha detto addio a Lilith, strappandole il cuore, ma ancora non riesce a dimenticarla, invidioso dell'amore perfetto di Daniel e Lucinda, decide di ritrovarla, ovunque sia. Così stringe un patto con Lucifero: ha 15 giorni per riconquistare l'unica ragazza che abbia mai amato davvero. Se ci riuscirà potranno vivere insieme, liberi; ma se non dovesse farcela, Cam rimarrà nell'Inferno per sempre. è cominciato il conto alla rovescia: il più oscuro e ambivalente tra gli angeli ci apre finalmente il suo cuore tormentato mentre lotta contro il tempo.

Recensione di Lunaria: Li ho letti tutti i romanzi della saga di "Fallen", anche se fin dal primo episodio non mi aveva mai convinto del tutto lo stile narrativo dell'autrice: una gran mole di pagine ("Unforgiven" non fa eccezione: 414 pagine!) usate per descrivere... cose inutili, laddove l'intera (e già esile) trama si poteva trattare in 100 pagine e niente più. "Unforgiven" non fa eccezione: di per sé, di eventi non ce ne sono (la trama è sintetica: l'anima di Lilith è costretta a vivere in svariati mondi infernali; ad ogni sua morte, inizia una sua nuova nascita in un'altra dimensione infernale; Cam scommette con Lucifero: se riuscirà a farla innamorare, Lilith sarà liberata dagli inferni; ma secoli prima, quando Lilith era umana, Cam l'aveva illusa e abbandonata e lei si porta nel profondo del cuore il rancore per Cam, anche se non sa di odiarlo ad ogni nuova nascita...) tutto si svolge nella sterile ripetizione di: Lilith e i suoi problemi familiari (è nata in una famiglia povera...) - Lilith presa in giro a scuola dalle ricche viziate - i tentativi di Lilith per formare una band e partecipare al concerto scolastico - Cam che cerca di attaccare bottone con lei ma riceve quasi sempre risposte sdegnose. Di tanto in tanto compare Lucifero per movimentare un po' la scommessa e mettere i bastoni tra le ruote a Cam. STOP. Zero analisi psicologica dei personaggi, zero ritmo avvincente, tanta noia disseminata in gran parte dei capitoli (almeno per tutta la prima parte) con la sensazione che l'Autrice la stia tirando per le lunghe nella descrizione di cose del tutto inutili, peraltro virate su toni umoristici (gente che si ingozza di patatine, Lilith che calpesta una cacca di cane) che stonano enormemente con il "mood" in generale della trama (ispirata ad angeli ribelli) che dovrebbe preludere ad "atmosfere alte"... (e vabbè sarà un mio limite da integralista miltoniana,


ma mi irritano abbastanza angeli e demoni rappresentati come macchiette di teen ager cazzoni) zero eros (il primo bacio arriva solo a pagina 355).
Che altro dire? Sì, è leggibile, certamente, come erano leggibili i precedenti volumi (Fallen-Torment-Passion-Rapture e gli "spin off" Unforgiven-Angels in the dark-Fallen in love che narravano le storie d'amore degli altri angeli e demoni protagonisti secondari di "Fallen")






La sensazione è quella che l'Autrice (o chi per lei si arricchisca con le vendite di questi libri) stia veramente "allungando il brodo" per meri fini di marketing. Certamente sono leggibili (e apprezzabili, da tutte quelle che non sono integraliste miltoniane, e va bene così, non voglio che il mondo sia invaso da Lunarie) anche perché la vedo dura superare schifosate immonde come questo abominio (http://www.anonimacinefili.it/2018/02/09/cinquanta-sfumature-rosso-50-sfumature-di-rosso-film-recensione/)
ma il problema della serie di "Fallen" è una trama che, per certi versi, era già ultrascontata (similmente a tante altre trame Urban Fantasy, genera che non brilla per complessità concettuale) e che è stata raccontata con uno stile narrativo alquanto elementare, che non dà complessità né alla vicenda ma neppure ai personaggi (che risultano piuttosto piatti e ripetitivi).
Il mio consiglio è quello di leggerlo se siete curiose (ma tenete presente che "Unforgiven" non c'entra nulla con la storia di Lucinda e Daniel, che vengono citati solo nel prologo) ma suggerisco, prima di spendere 18 euro, di noleggiarlo in biblioteca. Se avevate dei dubbi e delle perplessità sui precedenti volumi (vuoi per la trama, vuoi per i personaggi, vuoi per lo stile narrativo), "Unforgiven" li confermerà. Se invece avete adorato tutti e quattro i libri, allora anche "Unforgiven" vi piacerà. Per mio mero limite di gusto estetico letterario, però, io devo trovarci anche del linguaggio un po' aulico e ricercato oppure una trama emozionante e che sappia coinvolgere, se proprio si vuole scrivere come alle elementari. In "Unforgiven" e più in generale in tutta la saga di "Fallen", ci ho trovato uno stile da scrittura elementare che in più si perde nella descrizione di particolari insulsi ed umoristici, che alla lunga irritano, tediando con la prolissità di 400 e più pagine (e l'effetto impaludante è assicurato). Ripeto, non siamo dalle parti della schifezza letteraria scritta da tardone analfabete, ma non siamo neanche dalla parte del capolavoro assoluto ("La carezza del destino" pur avendo una trama simile, aveva tutt'altro spessore letterario e narrativo oltre che simbolico) 
Da 1 a 10, il voto che do alla "Fallen saga" è 5 al 6. Una saga carina, ma ci si poteva impegnare di più; anche perché la sensazione che resta, sottosotto, è che la parte migliore di questa saga siano... le copertine...


P.s chissà se faranno anche il film su "Unforgiven", dopo averlo fatto su "Fallen" (versione cinematografica che non mi aveva entusiasmato); chissà, magari il film potrebbe essere anche migliore dello stesso libro...

Uno stralcio, per dare l'idea: "Posso aprire gli occhi?", chiese lei. "Non ancora", rispose Cam. E poi la baciò appassionatamente, la bocca calda e morbida sulla sua. Lei ricambiò il bacio, pervasa da uno strano formicolio, mentre lui la stringeva più forte, e il bacio divenne sempre più intenso e profondo. Non le era mai capitata una cosa del genere. Nemmeno lontanamente. [...] "Abbiamo ballato?", mormorò senza fiato. "Oppure volato?" Cam la strinse forte fra le braccia. "Quando è fatto bene", le disse, facendo aderire la fronte a quella di lei "non c'è nessuna differenza"

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