Trama: Inghilterra, 1204. Dopo aver trascorso lunghi mesi nelle segrete di un castello in Normandia, Lord Armand de Boisbaston ritorna in Inghilterra, dove spera di potersi procurare il denaro per pagare il riscatto del fratello Bayard, ancora ostaggio dei francesi. E quando tutti i tentativi falliscono, pur detestando la condotta indegna di Re Giovanni, Armand si presenta a corte, sperando di trovare una moglie la cui ricca dote gli garantisca la possibilità di liberare il fratello. Il destino vuole che la prima donna su cui posa gli occhi sia Lady Adelaide d'Averette, una fanciulla tanto irresistibile quanto indipendente che ha fatto voto di non sposarsi mai. Ma Armand non ha intenzione di arrendersi tanto facilmente e non soltanto perché in gioco c'è la sua stessa vita!
Commento critico di Lunaria: "La Dama e il Cavaliere" di Margaret Moore, autrice specializzata in romanzi medioevali,
è il primo episodio della trilogia dedicata alle sorelle d'Averette. L'Autrice è appassionata di storia inglese, e infatti il romanzo ricostruisce il contesto storico con dovizia di particolari: la vita di corte, la frivolezza e gli intrighi delle dame, i pregiudizi e le ripicche contro le donne "di facili costrumi" che si concedono al miglior offerente, il galateo della Cavalleria e dell'Amor Cortese che regolava i rapporti tra uomini e donne, i duelli tra cavalieri, gli interessi meschini del re e la congiura per gettare l'Inghilterra nel caos di una guerra civile. E sarà proprio per evitare che vengano commessi "omicidi per interessi politici" per indebolire l'autorità di Re Giovanni, che Adelaide si troverà invischiata, suo malgrado, non solo al centro della congiura, ma anche nelle spire della passione amorosa per Lord Armand... ritrovandosi a vivere un conflitto psichico: se sia preferibile restare sola ma indipendente dalla tutela di un marito o se valga la pena amare, nonostante la paura di dover soccombere al ruolo passivo e remissivo di moglie...
Il romanzo è ben scritto e articolato, malgrado qualche leggera svista poco "storicamente plausibile", come per esempio la poco credibile scena del primo rapporto sessuale, con un'Adelaide vergine che "magicamente" si dimostra fin troppo esperta nel sesso, malgrado per tutto il romanzo abbia praticamente sempre rifiutato il contatto fisico degli uomini della corte. Notevole, per perizia narrativa, la scena del duello finale, dove l'Autrice si dimostra fine conoscitrice dei combattimenti medioevali, anche se forse un intero capitolo basato solo sulla descrizione certosina di tutte le tecniche di combattimento potrebbe annoiare la lettrice che, in fin dei conti, è più interessata a scene amorose ed erotiche e non tanto a "sorbirsi" un intero capitolo che sembra tratto da un romanzo storico al maschile.
Per il resto, mi è piaciuto molto, decisamente meglio di questo
http://recensioniromanzirosa.blogspot.it/2017/10/dame-e-cavalieri-di-laurie-grant.html
che era fin troppo prolisso nei dettagli storici.
La psicologia dei personaggi risulta ben descritta, con un approfondimento delle loro emozioni, pensieri, e paure che li rende "figure a tutto tondo". Similmente ad altre protagoniste del Rosa Medioevale, anche Adelaide è una donna "fin troppo moderna" nei pensieri e nell'attitudine, con la ferma intenzione di ribellarsi al destino inevitabile di finire moglie subordinata di un marito tirannico (fatalità successa alla madre) e può sembrare un po' forzata questa sua autonomia e rifiuto al matrimonio, considerato il contesto storico dell'epoca... Comunque, è una figura di donna coraggiosa e determinata, nobile di cuore.
L'erotismo è presente soprattutto nei capitoli finali, e anche se consta di due o tre scene e niente più, è coinvolgente.
Quasi assente l'elemento religioso, ad eccezione di qualche breve preghiera prima del torneo finale.
Il seguito della trilogia è "L'ultimo cavaliere", ma purtroppo questo non l'ho trovato. Comunque sia, Margaret Moore si dimostra una brava scrittrice di Rosa Storico.
Qualche stralcio per dare un'idea: "Per quanto cercasse di ignorare la vicinanza di quello sconosciuto, la sua voce profonda e il respiro caldo che le accarezzava il collo le fecero correre un brivido lungo la schiena, suscitando in lei pericolose sensazioni."
"Adelaide non si soffermò ad analizzare il senso di sollievo che provò a quella notizia. Lei non aveva alcuna intenzione di sposarsi e di sottomettersi al volere di un marito dispotico che l'avrebbe considerata come una cosa di sua proprietà."
"All'espressione che lesse nei suoi occhi, il cuore prese a batterle all'impazzata e il suo corpo si accese di desiderio [...] Quella inaspettata e sconosciuta sensazione le fece abbandonare ogni elementare regola di prudenza e se glielo avesse chiesto si sarebbe gettata tra le sue braccia senza protestare."
"Adelaide rimase troppo sorpresa e turbata per reagire. Armand la strinse tra le sue forti braccia da guerriero e le chiuse le labbra in un bacio profondo e appassionato che le accese il sangue nelle vene. Altri uomini avevano tentato di baciarla, ma i loro goffi e maldestri tentativi le avevano sempre suscitato un senso di repulsione. Niente a che vedere con le sensazioni meravigliose ed eccitanti che provava in quel momento."
"Mi avete colto di sorpresa", ammise Adelaide. "Non ho mai permesso a nessun uomo di avvicinarsi così tanto... Voi... mi mettete a disagio." Lui la prese per le spalle fissandola negli occhi. "è l'unico modo in cui vi faccio sentire, Milady?" Lei non poté impedirsi di arrossire mentre un'ondata di calore le attraversava il corpo e non seppe cosa rispondere."
http://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2018/07/la-fata-del-castello-di-margaret-moore.html
Per un approfondimento sulla Letteratura del Medioevo vedi: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/08/alle-origini-del-romanzo-rosa-medieval.html
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