"Silenzi e Misteri" (Romanzi Storici)


Trama: Lady Julia fa visita all'enigmatico Nicholas a Grimsgrave Hill, l'antico maniero in cui lui si è stabilito, per scoprire cosa si nasconda dietro il suo bizzarro comportamento. Perché Nicholas ha improvvisamente disdetto il suo precedente invito? E soprattutto perché ha chiesto, in cambio dei servigi resi al governo inglese, la cessione di quella tenuta ormai in rovina nel bel mezzo delle brughiere dello Yorkshire? Con la sua decisione ha forse qualcosa a che vedere la bellissima e gelida Ailith, che ancora abita nella dimora dei suoi avi? In realtà, come scopre Julia, tutto il villaggio è intessuto di misteri e di inconfessabili segreti. E come sempre quando c'è Nicholas nei paraggi, presto il suo soggiorno si tinge di giallo...


Commento di Lunaria: una mole poderosa (400 pagine) per un romanzo che unisce le atmosfere alla Ann Radcliffe ("I Misteri di Udolpho") a elementi misterici presi dall'antico Egitto e dal mondo dei gitani. Molto ambiziosa come trama e anche originale, ma l'eccessiva mole rischia di affossare la storia (un numero minore di pagine avrebbe eliminato le lungaggini che di tanto in tanto affiorano)


Gli stralci più belli: "La luce del giorno morente si addolcì in fitte ombre grigie sul paesaggio. Val guardava dritto davanti a sé, il viso rivolto al vento, mentre Portia e io guardavamo all'esterno verso le brughiere, osservando le erbe muoversi e ondeggiare come onde incessanti su un vasto mare interno. Una pendula luna calante si levò a spargere una pallida luce irreale sul paesaggio mentre proseguivamo, serpeggiando sempre più in alto, lasciandoci alle spalle il villaggio. Alla fine scorgemmo una lucina spettrale brillare in lontananza. Amos tirò le redini e ci fermammo un minuto. Alzò il frustino e indicò il puntino luminoso. "Quella là è Grimsgrave Hall." Quelle parole mi scoccarono nel cuore un piccolo brivido gelido. La residenza stava accovacciata al termine di un lungo viale oltre le brughiere, non delimitato da alberi o cespugli fatta eccezione per pochi biancospini piccoli e contorti. Passammo attraverso un cancello, e io riuscii appena a discernere i contorni della casa, che occhieggiava bassa e scura come una fiera appostata tra le ombre. Proprio di fronte c'era un piatto spazio vitreo - uno stagno orlato di canne - dalle acque nere appena increspate dai venti della brughiera. Al di là, un muro di pietra nera con tre archi acuti dotati di finestre si levava contro il cielo notturno. Mentre fissavo, vidi la luna levarsi attraverso quelle finestre"

"Era un posto tranquillo, non solo per via del soave sciacquio del fiume, che per una volta soffocava il costante mormorare del vento, ma anche per via del piccolo camposanto annidato contro la parete di pietra di una cappella. L'edificio in sé era in rovina, restava solo la struttura nuda, e un pezzetto di nervatura in una finestra dove un tempo doveva essere inserito del vetro piombato."




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