Recensione a "Innamorata di un angelo"



Trama: "Una mattina ti svegli e sei un'adolescente. Così senza un avvertimento, dall'oggi al domani, ti svegli nel corpo di una sconosciuta che si vede in sovrappeso, odia tutti, si veste solo di nero e ha pensieri suicidi l'84% del tempo.
E io non facevo eccezione".
Questa è Mia, 16 anni, ribelle, ironica, determinata, sempre pronta ad affrontare con tenacia le incertezze della sua età: scuola, compagni, genitori separati, e un rapporto burrascoso con la madre single che la adora, ma è una vera frana in fatto di uomini. Mia insegue da sempre un grande e irrinunciabile sogno: entrare alla Royal Ballet School di Londra, la scuola di danza più prestigiosa al mondo, dove le selezioni sono durissime e il costo della retta è troppo alto per una madre sola. A complicare la sua vita c'è l'amore per Patrick, il fratello della sua migliore amica, un ragazzo così incantevole e unico da sembrare un angelo, che però la considera una sorella minore. La passione per la danza e quella per Patrick sono talmente forti ed indissolubili che Mia non sarebbe mai in grado di rinunciare a una delle due. Fino a quando il destino, inevitabile e sfrontato, la metterà davanti a una delle più dolorose e difficili scelte della sua vita.
"Innamorata di un angelo" è una commovente favola moderna raccontata con travolgente e sottile ironia, intrecciando il reale al sorprendente e all'inaspettato.

Commento di Lunaria: "Innamorata di un angelo" è il primo libro di una trilogia (i seguiti sono "Il mio angelo segreto" e "Un amore di angelo")


e quindi una recensione senza aver letto gli altri due volumi può rendere solo vagamente l'idea del concept, che viene sviscerato pienamente nei seguiti.
(e che, ora come ora, ignoro)

Premesso questo, veniamo al dunque.

Con una copertina e un titolo che "scippano" l'estetica a romanzi del genere Urban Fantasy alla "Fallen" (la dama gotica in nero in copertina e il riferimento all'angelo)




ma che non hanno niente da spartire col suddetto genere (*) se non per una blanda concessione al soprannaturale, alquanto sintetica, citando i tarocchi, e un finale alquanto strano (che, suppongo, avrà una spiegazione nel seguito), "Innamorata di un angelo" è un romanzo incentrato sulle problematiche familiari e sentimentali di Mia, una sedicenne che (non ho dubbi) molte lettrici di quell'età (e anche di qualche anno più piccole) troveranno molto rappresentativa della loro età.

Già, ma chi non ha (più) 16 anni? Bhè, il discorso è lo stesso che facevo parlando di "La ragazza del vampiro" di Heather Brewer:


sono libri pensati esclusivamente per un target di ragazzine, scritti con un "occhio verista" sulla loro realtà e che parlano il loro linguaggio; difficile che una quarantenne o cinquantenne "viva la realtà di Mia" o "la pensi come lei", ma di per sé sono libri che possono essere letti anche da chi 16 anni non li ha più da un pezzo, a patto di non avere pretese di chissà quale "profondità lessicale e concettuale" (per questo tipo di esigenze letterarie ci sono altri libri...).
Detto questo, e considerato che io stessa ero scettica nel mentre che mi leggevo le prime venti\trenta pagine (**) devo ammettere che la storia si fa via via più intrigante e che rispetto ad altre scrittrici, l'Autrice sceglie uno stile narrativo frizzante ed umoristico che spesso serve a sdrammatizzare (vabbè, non è che si debba leggere 24 ore su 24 roba con lo stile deprimente nero pece alla Sergio Quinzio, ci sta anche fare qualche lettura con un libro dallo stile sbarazzino e teen); i capitoli più interessanti, almeno per una lettrice che ricerchi "un po' il dramma", sono soprattutto gli ultimi, quando comincia a subentrare la sfortuna e la disperazione nella vita di Mia (in tal senso gli ultimi 5 capitoli sono quelli che mi hanno "preso di più", e che ho letto tutto d'un fiato, ma lì lo stile si fa cupo, tragico e riflessivo, in antitesi con l'atmosfera sbarazzina e scanzonata dei capitoli precedenti), protagonista che ormai si lascia alle spalle (nolente) le frivolezze festicciole da teen ager pasticciona e simpatica che hanno caratterizzato il libro per più di 100 e passa pagine su eventi come interrogazioni scolastiche, genitori che fanno la predica, shopping, pettegolezzi da teen e balbettamenti da primo flirt (l'autrice si diverte ad inserire particolari umoristici come fiati che sanno di cipolla e cerette disastrose).
C'è da dire che non sono narrate in maniera noiosa (e vanno preso per quello che sono, ovvero istantanee "veriste" verosomiglianti della vita di una teen ager nella media, dei giorni nostri) ma che ad una lettrice "ultratrentenne o cinquantenne" forse potranno provocare un moto di malinconia e nostalgia, visto che tutto quel brio e quelle speranze che hanno Mia o l'amica Nina, noialtre residuate del tempo-che-fu non le abbiamo più... Ma come già dicevo per "La ragazza del vampiro", anche "Innamorata di un angelo" ha un effetto "anti-age" e ci\vi ringiovanisce meglio di una crema all'acido ialuronico... almeno fin tanto che sarete immerse nella lettura (ma il rischio è quello di sentirsi anche dei "pachidermi rimasti al paleolitico" dopo aver letto di adolescenti che flirtano per sms e ascoltano musica con l'i pod...).

Leggerò gli altri due libri? La risposta è nì.
è una trilogia pensata per adolescenti (e non per vecchie cariatidi che sniffano tutt'altro genere di roba letteraria...) che parla "il loro linguaggio" con il loro punto di vista, sebbene, presumo, negli altri due volumi Mia "diventerà adulta per forza" e potrebbe acquistare complessità esistenziale (con relativo registro stilistico più drammatico e meno "teen"); ci ho messo qualche settimana a finirlo tutto leggendo un capitolo al giorno (la mole è di 376 pagine e forse si sarebbe potuto ridurle a 150 o 200, perché certi capitoli o disgressioni sono "un po' impaludanti" e non aggiungono niente al "succo" della vicenda ma suonano come ridondanti riempitivi) ma devo dire che mi sono affezionata a Mia, alla sua simpatia, alle sue battute di spirito, e negli ultimi capitoli ho provato empatia e sofferenza per lei. E poi sì, mi ha fatto anche l'effetto "la vorrei come sorellina minore".
Devo dire che però Patrick, come personaggio maschile, mi ha lasciata del tutto indifferente (non che non sia descritto bene, l'Autrice ha caratterizzato psicologicamente sia lui sia la sorella Nina o vari personaggi secondari, però trovo più affascinanti personaggi maschili "più tenebrosi" come possono essere quelli pensati per romanzi rosa "più da adulta" come "Dopo Mezzanotte" di Teresa Medeiros (https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2017/11/dopo-mezzanotte-di-teresa-medeiros.html); ma è comunque difficile che anche le teen ager che stravedono per Edward di "Twilight" - e siamo ben lontani dal romanzo rosa piccante!  - proprio perché "bel tenebroso pericoloso e tormentato" possano stravedere per Patrick, che è costantemente presentato in maniera zuccherosa come un "angelo di bontà", e questo può causare un effetto un po' stuccante e artefatto)

Quindi, in conclusione: "Innamorata di un angelo" è un romanzo molto leggibile, a tratti coinvolgente e con uno stile frizzante, adolescenziale, umoristico, che vira, negli ultimi capitoli, in pagine drammatiche rese molto bene. Certamente, se cercate la complessità linguistica degna di un Torquato Tasso, la decadenza di un Tarchetti o di un d'Annunzio, bhè, andate altrove.
Chi invece avrà voglia di "tuffarsi" nella visione e nell'Io narrante di una sedicenne dei giorni nostri, lo troverà coinvolgente, frizzante e si affezionerà ai personaggi, ridendo con loro, di loro ma anche provando compassione per i loro drammi (che in fondo, sono i drammi esistenziali che toccano tutti, prima o poi: la rottura di un rapporto sentimentale, la delusione, la morte...).
A questo punto non mi resta che vedere un po' come prosegue la vicenda di Mia negli altri due volumi... per valutare nel complesso questa trilogia.  Anche se data la mole (anche gli altri due libri sono voluminosi) sono letture che affronterò più in là (ora sono affaccendata nelle mie solite letture sepolcrali)

Intanto vi lascio comunque i passaggi più emozionanti.

"Dormimmo abbracciate senza il coraggio di parlarci. Come se temessimo di sbriciolare la nostra infanzia, trovandoci ad affrontare, impreparate, un'adolescenza più grande di noi. La sentivo soffrire fra le mie braccia, ma non potevo fare mio quel dolore, avevo già la mia parte di amore non corrisposto con cui fare i conti"

"Smettila di giudicarmi sempre, sei troppo piccola per sapere come gira il mondo! Non è tutto bianco e nero come credi tu, ci sono una quantità di grigi compromessi che neppure ti immagini e che bisogna imparare ad affrontare per andare avanti (...) Anch'io a sedici anni sognavo l'amore puro e perfetto, qualcuno che vivesse per me e solo per me e che mi amasse in maniera totale, esclusiva, per sempre, ma poi ci si scontra con la realtà, che è molto meno romantica della fantasia, e questa realtà è fatta di esseri umani che hanno delle debolezze, esseri umani che fanno errori, come sposare la persona sbagliata, e non puoi condannarli per questo!"

"Non era un problema, è vero, ma mi dispiaceva tantissimo averlo perso. Era un ragazzo speciale e avrei voluto continuare a uscire con lui e divertirci senza niente di più, e non nascondo che avrei voluto continuare a essere corteggiata e riempita di attenzioni, ma non era giusto fargli credere qualcosa che non ci sarebbe mai stato."

"Intendo che, quando trovi la tua anima gemella, senti dentro di te una sensazione di pace e di benessere talmente intensa, da avere l'impressione di essere finalmente arrivato a casa. Ti sembra di conoscere quella persona da sempre, da un'altra vita magari, e ti rendi conto che prima di lei non c'era niente, solo l'attesa di ritrovarla. E dopo che vi siete rincontrati, potresti non vederla per un anno e non cambierebbe niente fra voi due, perché sai di poterti fidare completamente e anche senza anello e senza matrimonio sai che quella è la tua persona ed è solo tua. Per sempre."


(*) Almeno il primo volume; gli altri due non so... Può anche essere che siano a sfondo Urban Fantasy.

AGGIORNAMENTO, FEBBRAIO 2021: Ora che ho letto tutta la trilogia riconfermo che gli elementi soprannaturali sono pochi anche nel II e III volume, con Patrick che si limita a dialogare con Mia e niente più.

(**) Non conoscevo questa autrice, anche se avevo già visto le copertine della trilogia; ho letto "Innamorata di un angelo" solo perché rientrava nell'offerta del "prendi 3 libri usati e paghi 5 euro"; tre libri per 5 euro era un'offerta che mi "attizzava" e così li ho scuciti per i primi due libri della saga di "Fallen" (che peraltro non mi fa impazzire, ma sono una collezionista e ci tengo ad avere tanti libri...) e visto che mancava un terzo libro da scegliere, tra tutti ho preso "Innamorata di un angelo", visto che la copertina è alquanto suadente e "spicca", e pensavo fosse un altro libro del genere Urban Fantasy.



AGGIORNAMENTO SCRITTO A FEBBRAIO 2021, DOPO CHE HO FINITO DI LEGGERE LA TRILOGIA


Il seguito, "Il mio angelo segreto", è quello che mi è piaciuto di meno, per via di certe pagine puerili dove Mia si comporta come una bambina viziata e capricciosa, nei dialoghi con Patrick, e anche lui scende al suo livello (bastino le pagine dove i due battibeccano sulle "fidanzate che Patrick ha avuto prima di Mia"); per intenderci, cose del tipo "non ti parlo più, gnè gnè gnè"; la trama si risolleva solo verso il finale.

Qui riporto gli stralci che mi sono piaciuti di più.

"In realtà credo che l'unica ragione per cui si esca dal coma sia lo sfinimento. Quando veniva a trovarmi Carl, invece, tutto tornava ad essere spaventosamente triste e reale. (...) A sedici anni non dovrebbero capitarti cose del genere, a sedici anni dovresti solo pensare a essere felice e realizzare tutti i tuoi sogni e non essere testimone della morte del tuo ragazzo, la persona più dolce, più buona e generosa del mondo, che annega per salvare il tuo cane. Una morte così stupida per qualcuno che amava il mare e il suo Paese così tanto da imbarcarsi nella Marina Militare Britannica a neanche vent'anni. Nina mi riteneva responsabile, e come potevo darle torto? Anch'io mi ritenevo responsabile della sua morte, per quello avevo voluto farla finita buttandomi nelle stesse acque gelide che avevano inghiottito lui, ma evidentemente non ci ero riuscita, ed ero sempre lì o almeno c'era il mio spirito intrappolato in un corpo immobile che si consumava giorno dopo giorno."

"Tutto si poteva risolvere.
Tutto.
Tranne la nostra morte."

"Non si giudicano mai le persone senza conoscerle, mi ripeteva sempre Patrick, e anche quando le conosci non hai mai il diritto di imporre loro le tue scelte sulla base della tua esperienza."

Il terzo romanzo, "Un Amore di Angelo" è migliore del secondo, con personaggi interessanti e pagine che passano dal comico\umoristico al drammatico. 
La mole dei tre romanzi resta davvero eccessiva, e secondo me la vicenda avrebbe guadagnato ritmo se si fosse sfoltito un po' il numero delle pagine.

"Aveva ragione di nuovo. 
Del resto, la differenza tra un disastro e un'avventura è solo una questione di attitudine."

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