"Tra Passato e Presente" di Rita Clay Estrada (Harmony Destiny)

Trama:  Hope, affermata fotoreporter, dopo aver vissuto un'angosciosa avventura in Sudamerica, decide di rifugiarsi in una piccolissima isola di sua proprietà. La solitudine e il contatto diretto con una natura incontaminata l'aiutano a ritemprare anima e corpo. Ma ben presto a queste sensazioni se ne aggiungono altre, non previste. Chi è quella calda e forte figura maschile che dice di amarla con seducente sicurezza? Che cosa ci fa sulla sua isola?  E qual è l'oscuro e intrigante mistero che l'avvolge?


Commento di Lunaria: Devo dire che ero partita con grandi aspettative ma "Tra Passato e Presente" mi ha un po' deluso.  Non tanto per la trama, che anzi è davvero originale, a tinte paranormali, vertendo sull'attrazione e l'innamoramento tra una donna dei giorni nostri, Hope, e un fantasma, Armand, ufficiale francese ucciso nel 1762 a seguito di un tradimento dei suoi complici durante una fuga d'amore con Faith (il romanzo è uscito nel 1988, ben prima dei più celebrati Urban Fantasy), ma per il ritmo con il quale è narrato, un po' claudicante e dispersivo nei capitoli centrali. Mancano atmosfere inquietanti e spettrali che avrebbero conferito un tocco gotico alla vicenda (o meglio: l'Autrice le inserisce solo nel primo capitolo... e sono pure tra le pagine migliori del romanzo), tutti i capitoli centrali con Hope che indaga sulla vita di Armand e della donna da lui amata (incredibilmente somigliante a Hope) chiedendo a storici e custodi di museo per poter ricostruire alberi genealogici e contesto dell'epoca, sono anche i capitoli più noiosi; poche (anche se ben scritte) le scene d'amore, praticamente inesistenti le spiegazioni al perché Armand sia apparso proprio a Hope, al perché di tanto in tanto sia "fisicamente toccabile" (contraddicendo il concetto stesso di fantasma incorporeo...) e il finale, per quanto bello, viene "buttato lì" senza alcuna spiegazione, se non molto generica.  C'è da dire che anche se il tutto è ridotto all'osso (qualche approfondimento a tema ESP\Karma avrebbe dato più spessore alla vicenda) la storia è comunque piacevole.

"Tra Passato e Presente" partiva da ottime premesse ma non va oltre una sufficienza, anche se la vicenda per la sua originalità è degna di nota.


Gli stralci più belli:   "Qualcuno la stava osservando. Seduta sull'erba in cima alla collina, il punto più alto di Teardrop Island, un'isoletta presso la sponda occidentale del Lago Superiore, Hope lasciava vagare lo sguardo dalle onde che lambivano la spiaggia sotto di lei, ai declivi boscosi della terraferma, fino alle acque azzurre del lago. (...) Era tesa come una corda di violino. Ecco tornare quella strana, inquietante sensazione, provata già altre volte in passato in quello stesso luogo, ma mai così nitida, così violenta: c'era qualcuno lì vicino che la stava osservando, ne era certa, lo avvertiva con ogni fibra del proprio giovane corpo. Ma chi?"

 "Fu scossa da un brivido. Aveva forse bisogno della compagnia di un uomo per dare un senso a quell'improvviso desiderio di fare l'amore, solo guardando verso la collina illuminata dalla luna? Di nuovo la mente le tendeva trappole ingannatrici, come quando era prigioniera nella foresta."

"Devo essere uscita di senno", mormorò Hope aprendo di scatto la finestra della camera oscura, così che la stanza fosse illuminata a giorno. "In questa foto mi pare di vedere dei fantasmi... Ma no, sarà uno scherzo creato dalla carta rovinata!" (...) Non si trattava di uno scherzo: c'erano figure di uomini in quella prima istantanea e anche nelle successive. E dal loro abbigliamento si sarebbe detto che erano uomini di un'altra epoca, lontana. Spiriti? Fantasmi? C'era sotto un mistero..."

"Arrivata ansimante alla sommità, avvertì di nuovo con chiarezza la presenza. Di che genere fosse, se buona o cattiva, in quel momento non lo poteva dire. (...) Infine, quando era ormai quasi buio, imboccò il sentiero in discesa e proprio allora ebbe l'impressione che qualcuno o qualcosa la trattenesse, avvolgendola in una tenera ondata di calore. (...) Riprese di corsa la discesa e, giunta a casa, si buttò sul letto. Il cielo era pieno di nubi nere, che cominciavano a coprire la luna. (...) si impose di dimenticare i fantasmi e spiriti e cadde in un sonno profondo, che lampi e tuoni non riuscirono a turbare."

"Poi si chinò per osservare da vicino il volto di lui e la sua bocca.  Si ritrovò a baciarlo, tremante: era così forte, così bello, così irresistibile! Le braccia di Armand le cinsero le spalle e la sua lingua si insinuò fra le labbra di lei chiedendo un'immediata risposta."

"Armand intanto la faceva scivolare lentamente al suolo, sulle tavole del pontile, ancora tiepide di sole nell'ombra della sera, abbandonandosi su di lei, senza mai lasciarla, quasi avesse paura di perderla. Hope divenne ben presto altrettanto impaziente di sentirlo vicino e le sue mani lo cercarono avide, imperiose: aveva bisogno di lui. Le labbra di Armand furono sul suo seno, indugiando sui capezzoli. Hope gemette mentre lui la penetrava, quasi schiacciandola con il proprio peso contro il legno del pontile, con l'acqua che si infrangeva sotto."

"Hope visse i tre giorni successivi come avvolta in una foschia indistinta, con la mente assente e il cuore vuoto. Guardandosi allo specchio si meravigliava quasi di essere la stessa persona di sempre, di vedere riflesso lo stesso volto che era abituata a scorgere da anni. "Cammina, parla, è un essere quasi umano", mormorò fra sé un mattino, alludendo a se stessa in terza persona. (...) Tutto il suo spirito era inattivo. Ogni azione che compiva era per cercare di sopravvivere fino al giorno dopo. Più nulla era importante per lei, nulla le interessava. Nulla: quello era il termine che poteva riassumere la sua vita."


Qui trovate un romanzo con una storia simile, ma narrato con più maestria: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/01/ricominciamo-da-noi-di-joann-ross.html


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