''Un cavaliere per Rosamund'' (Harmony History)


Trama: Inghilterra 1149. è il Calendimaggio, e Rosamund, la giovane bellissima figlia del mugnaio di Ingerthorpe, non è affatto contenta di sposare il tagliapietre al quale suo padre l'ha promessa, soprattutto dopo il breve incontro con Oliver de Warenne, affascinante e ambizioso scudiero del signore locale, Sir Geoffrey. Ma quando al termine della cerimonia nuziale, Rosamund viene a sapere che il barone intende reclamare lo jus primae noctis, ovvero il diritto del signore a trascorrere la prima notte di nozze con la novella sposa, lei non immagina di certo che ad attenderla nel letto del barone c'è proprio il giovane Oliver...


Commento critico di Lunaria: A dispetto del periodo storico nel quale è ambientato (il Medioevo non è l'epoca oscura per eccellenza?) e della tragicità dello jus primae noctis (in pratica, uno stupro legalizzato), "Un cavaliere per Rosamund" di Carol Townend è un romanzo frizzante e arioso; Rosamund è graziosa, allegra e maliziosamente sbarazzina e un po' "loliteggiante"; forse anche troppo, considerato che sembra poco plausibile, storicamente parlando, che una sedicenne dell'epoca fosse così disinibita non essendo mai sfiorata neppure per un istante dalla paura della deflorazione o del parto, quando, nella realtà storica, gli stupri e le morti di parto erano all'ordine del giorno. Per il resto, la vicenda scorre leggera senza troppi dolori e tragedie, la stessa notizia del matrimonio combinato e poi dello jus primae noctis non viene descritta in maniera tragica con toni da stupro né con ottica di "rivendicazione dei diritti femminili", come ci si sarebbe potute aspettare a prima vista; non che non si percepisca il disappunto di Rosamund ad essere trattata come una cosa, solo che la sua resistenza è minima, i dialoghi ridotti all'osso, il dispiacere che prova passeggero.
Vicenda all'acqua di rosa, insomma, anche se prima del finale l'Autrice, Carol Townend, ci mette un po' di blanda azione con dei briganti e l'affascinante Oliver messo KO.
Per il resto, un romanzo piacevole che si legge in pochi giorni, che sa intrattenere con personaggi che seppur poco tratteggiati psicologicamente, risultano simpatici, anche se troppo bidimensionali e scarni.
Le scene erotiche sono molto blande e descritte in qualche riga.
Comunque, contrariamente a romanzi come questi
http://recensioniromanzirosa.blogspot.it/2017/10/dame-e-cavalieri-di-laurie-grant.html
http://recensioniromanzirosa.blogspot.it/2017/07/la-rosa-del-cavaliere-di-joanna.html
dove l'aspetto storico era talmente preponderante e ricostruito con tale dovizia di particolari da risultare quasi pesante, "Un cavaliere per Rosamund" presenta solo una leggerissima "patina di Medioevo", senza impelagarsi in analisi certosine del periodo storico. Va bene quindi per tutte coloro che non vogliono "il mattone storico" ma una vicenda "liberamente ispirata" e quindi meno indigesta.


Gli stralci più belli:

"Lo sconosciuto la lasciò andare. "Mi chiamo Oliver". Prima che Rosamund potesse fargli un'altra domanda, lui la spiazzò di nuovo. "Siete disonesta come vostro padre?"
"Io... certo che no!"

*

"Oh, Oliver. Che cosa avete? Non rovinate il nostro sogno! Non potete accettare questa bella giornata per quello che é? Per oggi saremo soltanto noi stessi. Dimenticate che voi siete uno scudiero e io la figlia del mugnaio. [...] Nel nostro sogno non c'è posto per il passato e per il futuro. Il nostro sogno è adesso. Questa è l'unica cosa che conta", concluse.

*

Lei scosse la testa. "No. è sbagliato per una donna ammettere il proprio desiderio? è sbagliato voler sapere cosa si prova a fare l'amore con qualcuno che ci fa battere forte il cuore e pulsare il sangue nelle orecchie? è così sbagliato?"
Lui scosse la testa. "Purché ricordiate che non sono l'incarnazione di un sogno. Non dovete aspettarvi che mi innamori di voi."




Nessun commento:

Posta un commento