Trama: Inghilterra, 1141.
Sfuggita a Sir Gareth di Faucon, che per ordine di Re Stefano deve riconsegnarla ai familiari, Rhian si rifugia nel castello di Browan. Convinta di potersi nascondere tra la servitù per far perdere le proprie tracce, si ritrova invece nientemeno che tra le braccia dell'odioso accompagnatore! Il quale, deciso a portare a termine la missione per ottenere il feudo che il sovrano gli ha promesso come ricompensa, non esita a mettere la giovane sotto sorveglianza e a riprendere il viaggio. Ma a complicare quella che sembra una vicenda ormai risolta, ecco che qualcuno attenta alla vita di Rhian per impadronirsi del suo talismano, un ciondolo d'ametista a forma di drago. E, come se non bastasse, a poco a poco lo scontro di volontà tra i due giovani si trasforma in un'attrazione irresistibile...
Commento critico di Lunaria: Introdotto da una bellissima copertina, "Il Drago d'Ametista" è un romanzo ambientato in un Medioevo non troppo realistico: per esempio, manca quasi totalmente un riferimento religioso e certi atteggiamenti troppo spavaldi e disinibiti della protagonista Rhian sono difficilmente inquadrabili in un'epoca come quella medioevale. A parte queste pecche "storiche", la vicenda non è male, prosegue col giusto ritmo ed è impreziosita da tenere scene soft-eros (anche, se come ho detto, tali scene sono anche fin troppo moderne, e difficilmente credibili in un contesto medioevale... insomma, Rhian, con gli uomini, pensa e si comporta come una donna "dei giorni nostri"!). Non ci troviamo davanti ad un romanzo che sfocia nel truculento ma neanche nel fantasy a tutti gli effetti pur essendo accennato in breve l'argomento del "grimorio" e le scene degli omicidi e del lignaggio "magico-sacerdotale" di Rhian sono ben congegnate: in tal senso sarebbe stato interessante leggere un approfondimento in chiave femminile (*) su modello dei fantasy alla Marion Zimmer Bradley. Ad ogni modo, pur non essendo un capolavoro, è comunque un buon libro di intrattenimento, anche se, come detto, se ricercate la puntigliosità certosina nella ricostruzione storica già a partire dalla psiche dei personaggi, "Il Drago d'Ametista" difficilmente potrebbe piacervi, essendo più scritto "con l'occhio di adesso" in merito al rapporto tra i sessi.
(*) A tutti gli effetti "Il Drago d'Ametista" è il seguito di "Il Falco e la Leonessa", e a nome Denise Lynn risulta anche un terzo romanzo, "I segreti di Thornson", sempre ambientato nell'Inghilterra del 1142. Purtroppo però non ho letto né "Il Falco e la Leonessa", né "I segreti di Thornson", che, per quello che so, potrebbero presentare degli approfondimenti alla terra di Mirabilus, dove si svolge il finale di "Il Drago d'Ametista"...
Qualche stralcio per dare un'idea:
Rhian strisciò sul pagliericcio per andare ad appoggiare la schiena alla parete. "Mi manda da una famiglia che non si è degnata di riconoscere la mia esistenza dal giorno in cui sono nata. Una famiglia della quale non so niente se non ciò che ho sentito sussurrare negli angoli dei corridoi quando pensavano che non sentissi [...]ma se quei pettegolezzi parlassero di adoratori del demonio e di inganni di Satana?" [...]. Le spalle di Faucon si sollevarono e si abbassarono. "Forse dovreste andare a verificare con i vostri occhi..."
*
Faucon le sfiorò le labbra con le sue. Lei si abbandonò contro il suo petto. Il cuore le era salito in gola, il battito impazzito. Gareth le passò un braccio dietro la schiena, tenendola stretta. Questa volta il bacio fu molto più di un semplice contatto. Insistente. Intenso. Inquisitore. Quando le passò la punta della lingua sul labbro inferiore, Rhian ansimò sentendosi attraversare dal fuoco e dal ghiaccio, fino alla punta dei piedi.
*
Quella femmina dai capelli neri come la notte e dagli occhi scintillanti come zaffiri sarebbe stata la sua rovina se non si fosse controllato. C'era in lei qualcosa, a partire dalle labbra che sembravano implorare silenziosamente i suoi baci fino al modo in cui il corpo di lei si modellava alla perfezione contro il suo petto, che gli faceva avvertire un campanello d'allarme. Rhian di Gervaise poteva significare inferno o paradiso, senza vie di mezzo.
*
Rhian immaginò che i loro nemici si fossero dileguati con la stessa facilità con cui si erano avvicinati, senza che nessuno se ne accorgesse. Ma chi erano? Possibile che fossero demoni venuti a tormentare lei? E come si combatteva contro simili creature? No. Non era stato certo un demone a scagliare quelle frecce mortali o a uccidere degli uomini trafiggendo loro la gola con un falcetto.
*
La morbidezza delle gambe di Rhian non era niente in confronto alla sensazione vellutata che gli diede l'interno delle sue cosce. E mentre il calore che gli ruggiva nel sangue era simile a un incendio, altre fiamme gli bruciarono i polpastrelli mentre le accarezzava le natiche. Rhian era più calda di qualsiasi cosa lui avesse mai toccato. Calda e pronta per la carezza di un amante.
*
"So che in questo momento ci è negato, ma ho bisogno di sentire le tue braccia intorno a me, le tue labbra sulle mie. Ho bisogno di sapere che non mi abbandonerai, Faucon". "Chiudi gli occhi, Rhian". Lei fece come le aveva ordinato e lui proseguì: "Le mie braccia ti terranno sempre calda e al sicuro. Ti terrò stretta al cuore fino al giorno della mia morte e oltre. Le mie labbra incalzeranno le tue con baci senza fine. Tu assaporerai il mio amore e io mi impregnerò del tuo."
*
Le dita che la sfioravano sembravano voler memorizzare ogni curva del suo corpo, tenendola avvinta nel loro incantesimo.
Per un approfondimento sulla Letteratura del Medioevo: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/08/alle-origini-del-romanzo-rosa-medieval.html
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