"Ombra di Velluto" (Urban Fantasy): recensione


Trama: Mariasole, 18 anni e lunghi capelli ramati, si è appena trasferita in una nuova casa. Ma chi abita nella vicina villetta dall'aspetto antico? è assurdo che non si veda ma uscire ed entrare nessuno. Eppure c'è un gatto… un gatto dal pelo lungo e nero che scatena fremiti e sensazioni sconosciute. E... c'è anche un misterioso ragazzo dall'aspetto gitano con capelli lunghi che gli cadono disordinatamente sul viso. è lui che ha dato al gatto lo strano nome di Cagliostro. Un muro che muro non è, cunicoli e porte invisibili… Mariasole cercherà di scoprire chi sia il ragazzo dagli occhi color ghiaccio che le abita accanto ma tanta curiosità può essere pericolosa.


Commento di Lunaria: il canovaccio di "Ombra di Velluto" è quello dell'Urban Fantasy con tutti gli stilemi alla "Twilight": adolescente appena trasferita, pochi amici, incomprensioni con i genitori, incontro con il ragazzo sovrannaturale che senza un motivo si innamora dell'umana, promesse di grande amore eterno quando i due personaggi si conoscono appena (ma il tutto ruota sull'istintiva attrazione estetica reciproca...), nemico che cerca di ostacolarli…

Eppure, è scritto meglio di tanti altri Urban Fantasy più pubblicizzati (tipo "Fallen" o "Marked") e nonostante la mole di 345 pagine non ha mai cali di ritmo, ma si lascia leggere con piacere ed interesse. 

Chi già adora l'Urban Fantasy troverà in "Ombra di Velluto" tutte le atmosfere tipiche e caratteristiche di un genere che vive nella totale ripetizione degli stessi cliché la sua stessa ragione d'essere, ma chi odia il genere potrà forse ricredersi, perché "Ombra di Velluto" sa intrattenere raccontando una bella storia di vampirismo (per quanto edulcorato e soft, senza discendere mai nel puro orrore) che resterà nella memoria, per quanto infarcita (esattamente come tutti gli altri Urban Fantasy) degli elementi stereotipi. 

"Mariasole avvertì la sensazione fredda di un corpo contro di lei. Si ritrovò nella pioggia gelata, contro l'ombra di un uomo nella notte nera del bosco, un uomo di cui non vedeva il viso, ma non sentiva ostile e che la stringeva. Sentì le labbra fredde sulla fronte, un sollievo che si estese a mano a mano su tutta la pelle, come se con le labbra lui le succhiasse via tutto il calore che aveva assorbito al centro del cerchio di fuoco. (...) Vide l'ombra chinarsi, con un movimento così lento che pensò che l'avrebbe baciata fra un tempo infinito. Poi improvvisa avvertì una sensazione di freddo intenso nelle labbra tornate bollenti di desiderio, come neve che la sfiorava e si scioglieva in un gelido calore che le bruciava la pelle."





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