Trama: Eva ha solo 13 anni ma l'orrore che la insegue ha aspettato per secoli. Dal tempo in cui una ragazza chiamata "la Cerva" partorì il primo dei suoi discendenti. Dal tempo in cui un segreto legava i poeti stilnovisti agli eretici Fedeli d'Amore. Dal tempo in cui la Cerva morì sul rogo. è un orrore cresciuto all'ombra del fanatismo e della follia, proprio nel cuore di chi dovrebbe proteggere Eva nel momento in cui sarà pronta per essere donna. Ma la protesta profonda della natura unisce le vite della Cerva e di Eva, la sua erede: due giovani diverse dalle altre, forse più ingenue, forse più ribelli, forse più cattive, certo legate al piano sotterraneo delle cose. Quello dove scorre il sangue.
Recensione: Romanzo molto interessante ed originale, ascrivibile solo marginalmente all'Urban Fantasy (la vicenda si svolge ai giorni nostri, in ambiente prima cittadino e poi rurale, con "flashback" legati al Medioevo che via via servono a ricostruire la vicenda e il complotto ai danni della protagonista, Eva) che verte su un'arcana vicenda legata alla stregoneria (o meglio, al potere divino femminile che si trasmette in eredità da madre in figlia, di generazione in generazione) e alle eresie (o meglio: a diverse interpretazioni sulla parte femminile di Dio nella Trinità, lo Spirito Santo) perseguitate e cancellate dalla chiesa cattolica (i personaggi negativi del libro sono quelli legati all'inquisizione). L'unica cosa poco attinente alla trama è la copertina (che allude più a quegli Urban Fantasy con protagonista il Piccolo Popolo, come "Wicked Lovely") che non mi piace, per il resto "Al Primo Sangue" resta un romanzo consigliato, per la sua originalità (anche se avrei gradito più scene legate alla "Sorellanza" e a tinte "wiccan" sullo stile della serie "Il Cerchio delle Streghe",
e di "Luna Rossa", "Il Sentiero della Dea" e "La Dea nell'Antica Britannia", letture imprescindibili per tutte le appassionate di Sorellanza e Divino Ginocentrico, oltre che qualche approfondimento sulla misoginia cristiana, che poi è il motivo fondante del perché, anche oggi, negano il Dio Madre e le sacerdotesse cristiane...)
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