"L'uomo venuto dalla stelle" di Barbara Delinsky (Harmony Jolly)


Trama: Sono le forti braccia di Cameron a salvare Summer da morte sicura durante un nubifragio, ma sono gli occhi di lui a farla innamorare. Capelli neri, profilo perfetto, sembra un uomo apparso dal nulla, senza una casa, una famiglia, un passato. Forse per questo a Summer piace tanto. Lei, esperta di erbe e pozioni magiche, amica degli animali, appartenente ad un'antica famiglia dalle radicate tradizioni... Così diversi, così uguali... Così l'uno parte dell'altro....

Commento di Lunaria: "L'uomo venuto dalla stelle" è una delicata storia d'amore tra una donna umana e un uomo "non del tutto umano", proveniente da un altro pianeta. Il romanzo è stato scritto nel 1992, in tempi non sospetti, quando l'Urban Fantasy (così in voga nell'era post-Twilight) ancora non era stato creato.
Quindi, recuperatelo nel caso siate fans della più celebre saga Urban Fantasy "Lux" ("Obsidian", "Onyx"...).


L'Autrice sceglie di ambientare la storia d'amore tra Summer e Cameron su un'isola sperduta, riducendo i personaggi di contorno e le scenografie al minimo; in compenso, dà ampio spazio alle emozioni dei due protagonisti, al nascere (praticamente istantaneo) del loro sentimento, alle paure di Summer e alla sua tormentata storia familiare (da sempre, le sue antenate sono state considerate streghe... donne con poteri guaritori, temute e allo stesso tempo ammirate da chi ricorre ai loro medicamenti, ma anche allontanate e costrette a vivere isolate) e a Cameron, davvero affascinante e protettivo, oltre che dolce e romantico. Fin dal primo capitolo, lo stile narrativo è delicato e avvincente ed effettivamente "L'uomo venuto dalle stelle" si legge tutto d'un fiato. Notevoli le pagine più erotiche.
In conclusione, "L'uomo venuto dalle stelle" è un romanzo rosa che assolve egregiamente il suo scopo: saper intrattenere con belle atmosfere d'amore delicate a tinte leggermente fantasy. Di sottofondo, c'è anche spazio per una vena ecologista ed animalista (Summer deve proteggere dei pony magici da alcuni imprenditori senza scrupoli che vogliono cementificare il prato dove gli animali pascolano)

Gli stralci più belli: "Quindi la sua schiena poggiò al suolo, mentre lui, con il corpo imponente, la inchiodò a un letto di aghi di pino bagnati. Iniziò a tremare per il terrore.
"Ehi", ripeté lui con più dolcezza, mentre i suoi occhi la studiavano stupiti. Poi le si tolse di sopra, la attirò tra le sue braccia e la strinse. "Cosa ti è successo?", le chiese, quando si fu calmata.
Non c'era motivo di mentire. "Una volta sono quasi stata stuprata."
Lui la strinse più delicatamente. "Io non lo farò."
Mentre scuoteva la testa, le sembrò di vedere un moto di rabbia attraversare il volto di Cameron. Mi dispiace, dicevano i suoi occhi. Non sarebbe dovuto essere così.
"Me la cavo bene lo stesso. Certe persone sono destinate a vivere da sole. Io sono una di loro."
"Non sarebbe dovuto essere così", osservò Cameron ad alta voce. Era strano il modo in cui l'aveva detto. Come se lei fosse stata la vittima di un piano andato storto. "Sei troppo carina per vivere sola. Troppo sensibile e vulnerabile."

"E tu mi vuoi."
Lei scosse la testa per negarlo, ma nonostante tutto avvertì un'ondata di calore avvolgerla. "Non voglio nessun uomo" ribatté, ma il corpo la tradì tremando appena.
Cameron le prese le mani, se le portò alla bocca e baciò i palmi. Poi, mentre con gli occhi diceva a Summer di non resistergli, le appoggiò sul torace.
Lei riusciva a malapena a respirare. Sotto le dita, il torace nudo di Cameron era forte, caldo e vivo. [...] Lei lo guardò. Nessun uomo l'aveva mai desiderata prima. Quello che l'aveva trascinata nel bosco e le aveva strappato i vestiti di dosso aveva in mente solo di violare il suo corpo.
[...] Summer sprofondò in un angolo del divano con la guancia contro il bracciolo e serrò gli occhi, ma niente riusciva a cancellare le immagini che vedeva. Immagini erotiche, sensuali che la fecero respirare affannosamente. Vedeva la mani di Cameron sul suo corpo nudo che le accarezzavano i seni. Infine le sensazioni presero il sopravvento e incominciò a sentire la pelle bruciarle e i capezzoli inturgidirsi sotto le sue dita."

"Abbassò il flauto con un sospiro e rifletté. Aveva la terribile sensazione di incominciare a innamorarsi di lui. Era una tragedia. Quell'amore non avrebbe portato a nulla. Cameron non poteva rimanere a Pride e lei non poteva andarsene."

"Lei cercò di ribellarsi. Non poteva abbandonarsi a lui. Ma fu tutto inutile. Il suo tocco l'aveva già raggiunta in profondità. Ondate di piacere le risalivano lentamente le vene finché tutto il corpo non ne fu invaso. Iniziò a respirare in modo lento, profondo, e le sembrò la cosa più normale del mondo voltarsi verso di lui, appoggiargli la guancia sul collo, con il naso all'altezza della gola. Il suo profumo virile fece lo stesso. Sarebbe potuta rimanere abbracciata a quel corpo possente per sempre. Il senso di pace che avvertiva era fortissimo. [...] Questa volta Summer emise un gemito breve e acuto, ma di paura. Si sentiva bruciare dentro. Una sensazione di calore troppo forte da sopportare. Ancora un attimo e sarebbe arsa viva."

"Il suo bacio la consumò fino a farla impazzire di desiderio. Summer affondò le dita tra i suoi capelli e lo tenne stretto a sé. Poi lui chinò la testa sul seno. Lei inarcò la schiena. La pelle, già calda per la doccia, diventò febbricitante mentre il calore le si diffondeva in tutto il corpo. [...] Cameron le sigillò le labbra con un bacio che la lasciò ansimante. "Non doveva succedere", mormorò con voce roca. "Ma ti amo". La baciò ancora e al contempo le fece scivolare una mano sul corpo. Le dita raggiunsero in fretta il triangolo morbido tra le cosce, poi divennero più ardite. Summer emise un sospiro di piacere."



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