"I segreti di Hunter's Bay" di Molly Rice (Harmony Emozioni)


Trama: Troppi segreti nella vita della bella pittrice Stacy Millman, troppi lati oscuri nel suo passato. C'è una sola cosa da fare: tornare a Hunter's Bay, la piccola città da dove è stata portata via in tenera età senza alcun motivo apparente. Nessuna certezza... solo una strana sensazione e un presentimento la riportano là dove era venuta, sul luogo in cui qualcosa di misterioso era accaduto. Nessuno la aiuta. Ma Dereck Chancelor, il giovane e aitante sceriffo della città ha una premonizione e...

Commento di Lunaria: "I segreti di Hunter's Bay" è un thriller che inizia con elementi apparentemente soprannaturali (le visioni psichiche di Stacy, che la portano a dipingere, quasi fosse in trance, una casa e delle inquietanti corde). Alla fine sarà fatta chiarezza non solo su un omicidio avvenuto decenni prima, ma anche sul ruolo dei genitori di Stacy e sull'infanzia di Dereck. L'intreccio è buono, sempre a confine con l'elemento soprannaturale, alla fine tutto trova una spiegazione razionale e l'Autrice è stata capace di mantenere un buon ritmo narrativo e di suspense, anche se le scene sono ridotte all'osso, così come la psicologia dei singoli personaggi coinvolti, poco più che delineati da singoli tratti. Manca quasi totalmente la descrizione del coinvolgimento erotico tra Stacy e Dereck, che ovviamente è palpabile, ma viene lasciato un po' all'immaginazione della lettrice e descritto solo verso gli ultimi capitoli, fugacemente. Per il resto, l'Autrice ha preferito dare più spazio all'azione, alle ipotesi investigative, al complotto.  Non un libro epocale, eppure sa coinvolgere, a patto di non aspettarsi un ottimo libro rosa, perché le scene erotiche sono praticamente assenti.


Gli stralci più belli:

Ma il primo negozio che vide era vuoto e buio. Sulla vetrina un cartello diceva "apertura 1° giugno". Quando vide che anche gli altri negozi erano chiusi, provò uno sconforto ancora maggiore. "Maledetta città fantasma", mormorò. Si accorse di essere arrivata alla fine dell'isolato quando scivolò sul bordo del marciapiede. Continuò dall'altra parte della strada, avvolta nella spessa coltre di nebbia. Avrebbe voluto mettersi a correre, ma la visuale così limitata la faceva procedere cautamente, per paura di cadere o di andare a sbattere contro qualcosa. O qualcuno. Si fermò e si asciugò il viso impregnato di umidità con la manica della giacca. Non doveva lasciarsi prendere dal panico. Ricominciò a camminare, poi di nuovo si fermò, con il cuore che le batteva forte nel petto. Il rumore che sentiva era l'eco dei suoi passi? Si voltò, ma non riuscì a vedere niente. "Ehi, c'è qualcuno?", gridò allarmata. Non ci fu alcuna risposta. Fece ancora qualche passo in avanti.
"C'è qualcuno?"
D'istinto cominciò a correre, incurante dei pericoli a cui poteva andare incontro.
Inciampò in un marciapiede, ma si rialzò e continuò a correre. Il rumore dei passi dietro di lei era sempre più forte.

*

Sembrava che la voce provenisse da un lungo tunnel. Lei si guardò intorno per scoprire da dove provenisse. La nebbia avvolgeva ogni cosa, cercò di dissiparla con le mani, inutilmente [...] Aprì la bocca per gridare, ma le parole vennero soffocate dalla nebbia che le ostruì la gola. "Deve morire", disse la voce in tono perentorio.
Si svegliò all'improvviso e sentì riecheggiare il proprio grido nella stanza. Un velo di sudore le copriva il viso.
Il messaggio del sogno era chiaro: non doveva dimenticare il motivo per cui si trovava a Hunter's Bay.

*

Un brivido le irrigidì la schiena, capì che quelli non erano i rumori della natura, ma di qualcuno che stava camminando sugli aghi di pino, sulla ghiaia. Si sentì all'improvviso vulnerabile, sola com'era in mezzo al bosco, lontano da casa. Se avesse gridato, nessuno avrebbe potuto sentirla.

*

Quando si chinò per baciarla, lei lo strinse forte contro di sé. Era così dolce assaporare il caldo respiro di Stacy che non si sarebbe mai staccato da lei. Stacy avrebbe voluto togliergli i vestiti, ma lui la immobilizzò. Fece scivolare una mano sotto le sue gambe e mentre la baciava sempre più appassionatamente, cominciò a muoversi lentamente, ritmicamente contro di lei, accendendo a poco a poco il fuoco della passione.




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