"Angelology" (recensione)

Trama: quando il padre l'aveva affidata alle suore francescane del convento di St. Rose, vicino a New York, Evangeline aveva soltanto dodici anni. In quella pace operosa, la bambina è diventata donna e ha poi scelto di prendere i voti. Adesso si occupa della biblioteca del convento, che ospita un'eccezionale collezione d'immagini angeliche. Ma, proprio in quel luogo apparentemente lontano dai turbamenti del mondo, Evangeline scopre alcune lettere, spedite negli anni '40, dall'ereditiera Abigail Rockefeller a una suora del St.Rose: in esse vengono citati una misteriosa spedizione nella Gola del Diavolo, in Bulgaria, e il ritrovamento di un cadavere perfettamente conservato: quello di un angelo. Per Evangeline, quelle lettere sono il primo tassello di una storia che affonda le sue radici nella notte dei tempi: la storia degli angeli che hanno tradito Dio e della malvagità che è esce sulla Terra: la storia dei Nefilim, le creature generate dall'unione tra angeli e mortali. La storia degli angelologi, un gruppo di studiosi che, da generazioni, si tramandano il segreto dell'esistenza dei Nefilim e combattono contro di loro. E, soprattutto, la storia di uno strumento musicale di origine divina e dai poteri straordinari, uno strumento andato perduto e che ora Evangeline ha il compito di recuperare prima che lo facciano i Nefilim. Perché la storia degli angelologi è anche la sua storia, e la loro missione è la sua missione. Perché il destino dell'umanità è nelle sue mani.

Commento di Lunaria: Ho comprato "Angelology" perché pensavo fosse un Urban Fantasy sul filone "alla Fallen" e invece trattasi di un romanzo che di Urban Fantasy non ha praticamente nulla (a parte "Angeli e Nefilim" mancano tutti gli elementi che formano la struttura tradizionalista degli Urban Fantasy: personaggi adolescenti, una storia d'amore sviscerata nei dettagli e contrastata, protagonista maschile sexy...) Qui siamo più dalle parti di un romanzo alla "Codice da Vinci", prolisso e pedante (la storia si protrae in dettagli, sottotrame, una moltitudine di personaggi per ben 498 pagine…!) ma non è scritto male: la mole è titanica (per una storia che tutto sommato è persino banale e da cliché e si sarebbe potuta narrare in 100 pagine) ma la sintassi è di pregio (ma questo non toglie che sia ugualmente un romanzo-mattone) 

è consigliato, a patto di sapere che in "Angelology" NON troverete niente (se non molto alla lontana) di appartenente agli Urban Fantasy "con Angeli e Nefilim" che sono andati per la maggiore (la saga di "Fallen" su tutti) e che il romanzo predilige scene di azione (anche con troppe sottotrame e personaggi secondari che sfiancano il lettore, dopo un po') Similmente ad altri romanzi che avevo letto, incredibilmente!, i veri riferimenti teologici al cristianesimo sono esigui ed annacquati, quasi assenti quelli su Dio.


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