Trama: Kalix ha 17 anni ed è una licantropa. Ricchissima e nobile, ultima discendente della più antica dinastia di licantropi scozzesi, ha trasgredito le regole della famiglia innamorandosi di Gawain, giovane lupo mannaro di umili origini, e adesso si nasconde, inseguita dai sicari, tra le strade di Londra. Vestita di stracci e magrissima, per tenersi su sorseggia del laudano da cui ormai è dipendente. Certa di aver tagliato i ponti con la sua famiglia, Kalix si troverà suo malgrado coinvolta nella lotta per la successione alla reggia, circondata da una serie di personaggi stravaganti: sua sorella, una stilista di tendenza dotata di poteri magici, le cugine, musiciste punk, e due giovani umani che si prenderanno cura di lei.
Commento di Lunaria: avevo iniziato "Ragazze Lupo" con le migliori intenzioni ma poi via via mi sono arenata nella lettura; il romanzo, di ben 666 pagine, è composto da capitoli brevissimi, ma il problema di fondo è che l'Autore spesso si perde in dettagli o aneddoti ripetitivi, virati anche su atmosfere comiche che alla lunga risultando ridondanti; le pagine migliori sono quelle che sviscerano la personalità diffidente e quasi misantropa di Kalix (che sarà una costante di quasi tutto il romanzo, come il suo autolesionismo e la sua dipendenza alla droga), mentre altri personaggi secondari vanno e vengono e risultano persino superflui, distogliendo l'attenzione del lettore come interferenze.
C'è molta azione (Kalix che fugge inseguita da tizio o caio, che si nasconde, che sviene, che combatte) quindi siamo più dalle parti di un Urban Fantasy che predilige l'intreccio sul "cose che vengono fatte di continuo" piuttosto che non le atmosfere romantiche (presenti col contagocce)
Ne consiglio la lettura, ma se avesse avuto meno pagine e meno divagazioni ridondanti sarebbe risultato migliore e più scorrevole, come romanzo.
P.S per curiosità, di tanto in tanto vengono citati generi e sottogeneri di Metal e gruppi (come a pagina 504), anche se non è proprio attendibile... Non esiste "il doom letale" e "il doom suicida", anche se condividiamo al 100% la frase finale "Scelse un brano e accolse con piacere una serie di accordi lamentosi accompagnati da una voce agonizzante che ricordava al mondo che lo attendeva un futuro senza speranza. Era proprio così. Quei gruppi di Doom Metal, loro sì che avevano capito tutto."