"L'Anello Stregato" di Jessica Steele (Collezione Harmony)


Trama: "Ti prego, Laurie, fallo per me!", la supplica il suo capo e lei, dopo aver nicchiato un po', acconsente a custodirgli un prezioso anello, un regalo destinato a sua moglie. Laurie, però, è in procinto di partire per le vacanze e temendo che il gioiello non sia al sicuro nel proprio appartamento, decide, sconsideratamente, di portarlo con sé in Cina. Ma l'anello sembra possedere occulti poteri e, a causa di esso, Laurie si ritroverà coinvolta in pedinamenti, verrà scambiata per una spia, considerata una mangiatrice d'uomini, ma soprattutto sarà perseguitata da un un affascinante sconosciuto, un uomo irresistibile, deciso ad avere con lei un'avventura, mentre in realtà i suoi scopi sono ben altri...

Commento di Lunaria: titolo e trama fuorviante, visto che non vi è traccia di nessun elemento sovrannaturale: la vicenda è condita con un po' di "thriller" ma proprio residuale e si affloscia presto, oltre ad essere poco coinvolgente e confuso; irritanti le molteplici schermaglie litigiose tra i due protagonisti, che poi vengono dimenticate come se niente fosse successo, prima del finale, dove i due si sposano... Un romanzo molto di maniera.


"Luna d'Africa" di Gwen Westwood (Harmony Jolly)


Trama:  Il sogno di Julie, fin da quando era una ragazzina, è quello di sposarsi, nella chiesetta che dall'alto della collina domina la vallata. Ma l'uomo che ama... sta sposando un'altra donna! Al matrimonio, però, giunge Gerard, che parla di cieli lontani, del sole e della luna d'Africa... Lo fa per distrarla, pensando che lei pianga solo perché commossa dalla cerimonia. Poi la trascina fuori, la consola, la saluta e se ne va. Né lui né Julie sanno che il destino li farà incontrare di nuovo e ben presto, sotto quei cieli lontani, quel sole e quella luna d'Africa alla cui luce può rinascere...


Commento di Lunaria: "Luna d'Africa", dopo un promettente inizio, "si ammoscia un po'", anche se alcune pagine dove si descrivono i paesaggi africani e le usanze Zulu possono ridestare l'attenzione; ma nel complesso è un romanzo che non va oltre la sufficienza.